CI SIAMO TRASFERITI QUI FANFICTION FANTASY FORUM

IMPORTANTE

Fate attenzione alle indicazioni che riporterò qua sotto!!!
(le storie che vengono postate, anche se spinte, non sono reali e nessuno è obbligato a leggerle quindi se deciderete di farlo e ne rimarrete sconvolti gli amministratori del blog non ne avranno nessuna colpa in quanto hanno avvisato i lettori)

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Tratta/Fandom: i protagonisti della storia e le rispettive coppie se d'amore.

Tipo/Genre: tipo di Fanfiction, i tipi sono molto semplici e tutti possono capire senza quei PG-NG bla bla che io personalmente trovo molto incasinati^^

Crack (ironico quasi demenziale^^)
Natural (semplice, per tutti i lettori)
Natural Love (amore semplice, per tutti i lettori)
Yaoi (amore omosessuale (tra due uomini))
Yuri (amore omosessuale (tra due donne))
Sad (triste, dedicata a tutti ma strappalacrime)
ecc...(in costruzione)

ogni tipo di fic avrà a lato una descrizione

(scene semplici, contenuti normali) Storia adatta a tutti, ma attenzione al Tipo di storia (per esempio una Yaoi o Yuri anche se adatta a tutte potrebbe comunque avere scene di baci o altro che non tutti gradiscono)

(scene esplicite, contenuti espliciti) adatta ad un pubblico adulto o consapevo che la storia avrà delle parti esplicite e non adatti a tutti.

(scese esplicite, contenuti molto espliciti) adatta ad un pubblico adulto o consapevole che quello che leggerà avrà sicuramente scene forti e non adatte a tutti.

___


grazie per l'attenzione e buona lettura
Masayume e Marieluna

FANFICTION FANTASY

Blog dedicato a tutti gli appassionati di fanfiction.
Qui potrete trovate tutte le vostre storie preferite, romantiche, d'azione, piene d'amore,
yaoi o yuri a vostro piacimento.
Inoltre chiunque voglia publicare la sua fanfiction può farlo mandandomi un e-mail,
verranno inseriti i credits opportuni.
Spero che questo nuovo blog vi piaccia e possiate divertivi.
baci

Masayume

valewinnie18@gmail.com
MasayumeKisu@hotmai.it

tutte le storie sono frutto della fantasia delle scrittrici / scrittori, quindi non contengono fatti realmente accaduti a parte diverse descrizioni delle stesse autrici/autori.
All'inizio della storia viene detto esplicitamente se può essere letta da tutti oppure se contiene scene
troppo forti o non gradite quindi leggete attentamente prima di imbattervi in cose che non
volete leggere.
grazie

Masayume e Marieluna

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Baci Baci

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Masayume e Marieluna

lunedì 3 maggio 2010

잘못했어 (jalmotaesseo) (Mi Sbagliavo)



Autrice: Masayume
Tratta: DBSK (continuo di "Veli Di Felicità" andate a leggere se no non capiteXD)
Tipo: Yaoi (scene esplicite, contenuti espliciti)




Personaggi



(Yoochun, Junsu, Jaejoong, Changmin, Yunho)



(Sungmin)


...


1 capitolo


-accidenti!!!!- disse sbraitando un ragazzo buttando per terra il proprio telefono cellulare che si spaccò in alcuni pezzi

Se ne stava seduto per terra vicino al muro e guardava con viso arrabbiato l’oggetto che aveva appena scagliato per terra.
Era inerme, diviso in più parti, ma sinceramente non gli interessava.
Quanti voli aveva fatto?
Non se lo ricordava nemmeno e poco gliene importava.
Lo avrebbe buttato giù dalla finestra se solo non fosse stato l’unico telefono che aveva e sicuramente non avrebbe potuto di certo prendersene un altro.
Si alzò sbuffando e prese i vari pezzi del telefono ricomponendolo.
Funzionava ancora!
Lo accese e attese alcuni minuti che le varie impostazioni fossero a posto.
Dopo alcuni minuti il telefono suonò una melodia fastidiosa.
Era un messaggio.
Sospirando aprì il messaggio e attese

“tra dieci minuti inizia il tuo turno…muoviti..”

Sospirò.
Appoggiò il telefono sulla scrivania e si avvicinò all’armadio.
Si cambiò velocemente, prese le chiavi e si avvicinò alla porta della sua stanza.
Si fermò e guardò verso la scrivania

-fottiti..- disse guardando il telefono che si era messo a vibrare per una chiamata ricevuta

Aprì la porta ed uscì velocemente chiudendo dietro di se.





**




-Yoochun..-

-….-

-Yoo…-


-…mmmh…-

-Yoochun svegliati…-

-no mamma ancora cinque minuti…-

-ma alzati!!!-

Il moro si svegliò di scatto al sentire le parole dell’amico rimbombargli nelle orecchie.
Si girò e lo vide ridere di gusto.

-…come sei gentile amore..- disse contrariato prendendo le coperte per poi rimettersi a dormire

-Yoochun daiiiiiiii svegliatiii-

-ma perché??? È domenica lasciami dormire ti prego..-

-no no dai me lo avevi promesso…-

-mh?-

Jaejoong lo guardò tristemente.

-te ne sei dimenticato…- disse abbassando lo sguardo

Yoochun sorrise e si alzò abbracciandolo di scatto

-no amore non me ne sono dimenticato…oggi andremo a comprare i biglietti…-

-te lo ricordi!!!- disse Jaejoong abbracciandolo a sua volta

-ma certo che me lo ricordo, te l’ho detto io..-

Si strinsero ancora di più in quell’abbracciò.
Jaejoong spostò il viso sul collo dell’amante annusando il profumo che emanava la sua pelle.
Un profumo talmente buono da fargli perdere la testa, da fargli perdere il filo del discorso o che giorno fosse.

-…si sente poco..- disse con poca voce Yoochun avvicinando il suo viso a quello del biondo che sorrise avvicinandosi piano piano

-…fa parte di te ormai…- disse avvicinandosi di più così che le sua labbra toccarono quelle dell’amante che lo strinse di più poggiando la mano sulla sua testa

Un bacio.
Un bacio con una storia molto lunga alle spalle come la loro relazione.
Una relazione difficile e contrastata da tante persone.
Erano passati tre anni da quando Jaejoong era andato via dal suo paese, da casa sua, da Changmin.
Insieme a Yoochun si era rifatto una vita, aveva ritrovato il suo equilibrio e l’amore perduto. Già, quell’amore che non aveva mai perso ma solo nascosto.
Si sentiva ancora un verme nei confronti di Changmin ma non poteva farci nulla. Lo aveva “amato” e non avrebbe mai voluto fargli del male, ma nessuno può resistere quando il cuore decide una cosa.
Era partito senza dire nulla a nessuno e si sentiva male anche per quello.
Sua madre gli aveva detto che Junsu era venuto a cercarlo, che gli aveva lasciato il numero di casa ma lui non aveva mai ricevuto nessuna chiamata e da una parte si sentiva sollevato.
Cosa avrebbe potuto dirgli?
Assolutamente nulla.


-ei..a che pensi?- chiese Yoochun guardandolo

-a nulla..- disse il biondo spostandosi dall’abbraccio stendendosi poi sul letto

Yoochun sospirò e si mise vicino a lui mettendogli le mani intorno alla vita

-non dire bugie…stai pensando a cosa diranno gli altri?-

-non ho intenzione di mettere i cartelloni per il nostro ritorno…-

-quindi non hai intenzione di dire nulla a Junsu e Yunho?-

-esattamente-

Yoochun si spostò e gli passò la mano sul collo andando dietro toccandogli il piercing che odiava. Si abbassò e lo baciò leggermente per poi morderlo

-..aah..non mordermi li…mi fai male..-

-perché non te lo levi?-

-…no..è bello..-

-..bello? -

-…li ho tolti quasi tutti per te…-

-mi pare che quello alla lingua ci sia ancora…-

-be qualcuno deve pure restare no?-

-e questo?- disse il moro toccandogli il sopracciglio

-quello è un ricordo, non lo posso togliere-

-..immaginavo..- rispose Yoochun baciandolo sulle labbra mentre con le mani scendeva sul suo petto fino alla vita entrando all’interno dei pantaloni.

-Yoo…- disse il biondo incurvando la schiena

-si?- chiese il moro sorridendo leggermente attendendo una risposta dall’amante che non arrivò

-…mmh..-

-immaginavo..- rispose di nuovo il moro muovendo la mano più velocemente per sentire meglio i gemiti dell’altro




**




“tu…….tu…….tu…….tu……”

-porca miseria!!!!!!- disse Yunho spegnendo il telefono

-….-

-non risponde….- disse il moro appoggiandosi del tutto sullo schienale del divano

Junsu si avvicinò a lui

-..…-

-..dove cavolo sarà.….-

-…-

Ad un tratto una donna entrò nella stanza e si avvicinò ai due ragazzi.
I due si spostarono leggermente e la guardarono

-Kim Junsu?- disse avvicinandosi

Il ragazzo si alzò e si abbassò sorridendo in segno di saluto

-vieni…vuoi entrare da solo?- chiese di nuovo la donna guardando Yunho

-….- annuì

La donna capì e si incamminò verso una porta aprendola facendo poi entrare il ragazzo per poi chiuderla

-siediti- disse di nuovo

Junsu si sedette su una poltroncina posta davanti ad una scrivania bianca.
La donna si mise un camice bianco addosso e si sedette davanti a lui
Si guardarono e lei sorrise mettendosi gli occhiali da vista
Junsu rimase in silenzio e attese
Ad un tratto la donna alzò il viso e si mise a fare dei gesti

-conosci l’alfabeto a gesti?- disse muovendo anche le mani

Junsu sorrise e mosse anche lui le mani “si lo conosco”

-bene, sono la dottoressa Lee Yoong…il tuo medico mi ha detto che avevi bisogno di un controllo… perché non mi fai sentire la tua voce?-

Junsu abbassò lo sguardo
Non disse nulla
Nemmeno una semplice parola

-provaci- disse di nuovo

Alzò lo sguardo e facendo altri gesti disse “non posso più dire nulla…”

-se non ci provi come fai a saperlo- disse lei togliendosi gli occhiali

“lo so perché ci provo tutte le mattine che apro gli occhi…non posso più parlare..”

-sei stato operato giusto? Ti hanno levato un piccolo tumore giusto? Da quello che so era benigno…cmq stai meglio ora?-

“ho sempre mal di gola e faccio fatica a mangiare”

-..mmh ok allora adesso ti visito e poi vediamo cosa ti posso prescrivere”


Intanto Yunho era fuori in sala d’aspetto e continuava a guardare il cellulare.
Niente, nessuna risposta.
Possibile che Changmin non fosse mai raggiungibile??
Attese ancora ma niente.
Passarono venti minuti e ancora Junsu non era uscito.
Gli avevano detto che quella era una delle dottoresse migliori del paese e Yunho ne aveva sentito parlare, ma nonostante tutto Junsu non credeva più a nulla.
Dopo l’ultima visita che avevano fatto tre anni prima, gli avevano diagnosticato un tumore benigno.
Poteva lasciarlo o toglierlo e non sarebbe successo nulla.
Purtroppo però le sue condizioni fisiche andavano sempre peggiorando e quindi Junsu decise di farsi operare.
Purtroppo però quella decisione fu la causa della sua perdita di voce.
Per tutto quel tempo avevano fatto avanti e indietro tra ospedali e cliniche senza avere successo.
Junsu aveva perso le speranze e non aveva più provato a parlare.
Emetteva dei piccoli suoni striduli quasi inesistenti e quindi aveva abbandonato l’idea di poter tornare a parlare.
Aveva imparato a parlare attraverso i gesti e anche Yunho e Changmin si erano impegnati per poterlo capire.
Piano piano aveva ripreso a vivere nonostante la tristezza che aveva ogni giorno addosso.
E ora, erano li, nell’ennesimo ospedale, all’ennesima visita specialistica per avere delle risposte.
Ad un tratto la porta si aprì e Junsu uscì leggermente più felice di prima.

-com’è andata?- chiese Yoochun

“bene, ora mi passerà il mal di gola” gesticolò l’altro mostrando poi la ricetta della dottoressa

-bene, allora ci fermiamo in farmacia subito-

Junsu annuì ed insieme si incamminarono verso una porta.
Presero un ascensore e scesero all’ultimo piano dove Yunho aveva parcheggiato la macchina.
Ad un tratto il telefono di Junsu squillo.
Junsu lo prese e per poco non gli prese un infarto

-che ce??- disse Yunho dopo essere entrato in macchina e aver visto lo sguardo interdetto dell’altro che gli passò il telefono velocemente

-ma chi è?-

Yunho schiacciò il tasto per rispondere e portò il telefono all’orecchio

-pronto..-

-Junsu?-

-Yoochun??-

-Yunho?-

-ne vogliamo dire altri??- disse Yunho ridendo

-ahah non mi aspettavo la tua voce!-

-..si ..be cmq come va?-

-…ho chiamato Junsu perché volevo dirgli una cosa…-

-?..dimmi pure poi te lo passo- disse il giovane mentre Junsu fece una faccia stralunata

-…io e Jaejoong siamo in Corea…-

-che cosa??????????????-

-…si…non sa che vi ho chiamato…siamo a casa sua ora..-

-..d..davvero???-

-si..-

-senti ora ti passo Junsu …digli le stesse cose…lui però…- si fermò

-lui cosa?-

-…lui non può rispondere però tu diglielo ok, aspetta-

Yunho passò il telefono all’amico che lo posò sul suo orecchio

-parla pure Yoochun- disse Yunho ad alta voce

-Junsu? Mi stai ascontando? Siamo in Corea…Jaejoong non sa nulla…se potete venire…-

Junsu aprì la bocca per lo stupore.
Passò il telefono al fidanzato e iniziò a saltellare sul sedile e battere le mani per la felicità

-Yoochun?-

-si? Yunho ma che cavolo fate? Perché Junsu non risponde…-

-è…è una cosa difficile da spiegare…tra un ora siamo li ok?-

-ok…a dopo-


Yunho spense la chiamata e diede il telefono a Junsu

-andiamo da loro ok?-

Junsu annuì e si mise la cintura di sicurezza.
Era felice.
Tanto felice.
Erano passati tre anni e ora avrebbe potuto rivedere i suoi amici
Aveva preso il numero di telefono di Jaejoong ma poi non lo aveva mai chiamato.
E’ vero poteva far chiamare Yunho ma non sarebbe stata la stessa cosa.
Ora invece li avrebbe rivisti.


2 capitolo

“pronto…”

“mamma?”

“JAE??? Siete arrivati???”

“si siamo a casa..”

“aaaah ho un udienza tra dieci minuti e poi sono da voi ok???? Aspettatemiii!!!”

“tranquilla”

“a dopo tesoro!!”

La donna attaccò il telefono e Jaejoong sorrise rimettendo la cornetta al suo posto.
Erano arrivati da meno di venti minuti.
Si sentiva stanco e cominciava ad avvertire il jet leg.
Si girò verso Yoochun che se ne stava sul divano con gli occhi chiusi.
Si avvicinò a lui sedendosi di fianco. Posò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi.
Dopo qualche secondo sentì la mano dell’altro sulla propria schiena.

-sei stanco?- chiese Yoochun avvicinandolo di più a se

-già…tu no?-

-poco..- rispose il moro

Jaejoong si accoccolò di nuovo addosso al compagno chiudendo poi gli occhi.
Aveva sonno e non riusciva a tenerli aperti.
Si lasciò invadere dal calore di Yoochun e senza accorgersene si addormentò.




….







“RIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN”


-..mh?-

Yoochun si spostò leggermente e si alzò dal divano.
Jaejoong si stiracchio stropicciandosi gli occhi con le mani.
Ma quanto avevano dormito?
Si sentiva più stanco di prima.
Guardò il telefono.
Erano le sei del pomeriggio? Avevano dormito solo un oretta.
Intanto Yoochun era arrivato alla porta di ingresso e dopo un bel respiro la aprì.
Lo sapeva.
Erano venuti sul serio.
Yunho si avvicinò all’amico e lo abbracciò di scatto.
Jaejoong si girò e impallidì.
Non poteva essere vero, non potevano essere sul serio li.
Come facevano a saperlo?? Come poteva sapere del loro arrivo??
Si alzò di scatto con lo sguardo arrabbiato.
Yoochun si girò staccandosi dall’abbracciandosi dall’amico.

-…perché siete qui…- disse abbassando lo sguardo

-per te..- disse Yunho

Non rispose.
Le lacrime invasero i suoi occhi. Era da tanto che non piangeva.
Si portò le mani sul viso e tentò di fermarle sfregandole contro la pelle.
Junsu si spostò dai due amici e si avvicinò a lui.
Lo abbracciò di scatto.
Il biondo non si aspettava un simile atteggiamento.
Si attaccò all’amico piangendo di più.
Gli erano mancati e non poteva nasconderlo.
Ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo…una parte del suo cuore pensava a loro.
Ai suoi amici.
A Changmin.
Già.

-Junsu mi dispiace…- disse Jaejoong

Il ragazzo si spostò e sorrise dolcemente portando la sua mano sul viso dell’amico per portare via una piccola lacrima che era scesa lentamente.

-…dimmi qualcosa….mi merito tutte le cattiverie che ti passano per la mente…-

Junsu abbassò lo sguardo.
Non sapeva da dove iniziare ma soprattutto non sapeva come inziare.
Si girò con sguardo implorante verso Yunho.
Jaejoong non capì.
Yunho si spostò verso il fidanzato e una volta vicino Junsu iniziò a gesticolare lentamente

“io ti voglio bene Jj…non importa quello che è successo…rimani uno dei miei più cari amici” disse Yunho guardando il biondo che era rimasto leggermente interdetto

Yoochun si avvicinò dopo aver chiuso la porta.
Che diavolo stava succedendo??

-che…che significa???- chiese Jaejoong

-…Junsu…ha perso la voce…- disse Yunho

-come?? Perché??- chiese di nuovo il biondo

-…tre anni fa…quando ancora eri in Corea…Junsu si è fatto visitare per dei problemi alla gola. Ricordi tutte le volte che si era ammalato? Gli avevano diagnosticato una malformazione…infine…scoprirono che si trattava di un tumore benigno…-

-o mio dio…- disse Jaejoong portandosi una mano alla bocca

-…in teoria non avrebbe dovuto operarsi…ma visto che non guariva mai i medici decisero di effettuare comunque l’intervento. Purtroppo però il tumore ha lesionato le corde vocali e ora non vuole più parlare…-

Junsu si girò verso l’amico con sguardo serio e cominciò a gesticolare

-che dice??- chiese Jaejoong

-dice che non è vero che non vuole parlare…ma non può…il fatto è che la voce ce ma è talmente poco che non si sente nemmeno…-

-…Junsu mi dispiace…perché non mi hai mai detto nulla??? Anche quando ci vedevamo…-

Junsu prese le mani dell’amico e sorrise.
Jaejoong capì che l’amico non voleva che si preoccupasse per lui ma era inevitabile.
Ecco perché non lo aveva mai chiamato.
Si sentiva in colpa per non essersi preoccupato per i suoi amici.

-tieni..- disse Yoochun porgendo a Junsu un bloc notes e una biro blu

Junsu sorrise e scrisse subito grazie

-prego almeno possiamo comunicare se no Yunho ci spara prima della fine-

-vero- rispose Jaejoong




**


-come sta Changmin?- chiese Jaejoong timidamente una volta che Yoochun e Yunho se ne fossero andati fuori per vedere la macchina di Yunho parcheggiata fuori dall’abitazione

“…in questo periodo tra le nuvole…”

-è partito?- disse il biondo porgendo una tazza di te all’amico seduto su una sedia in cucina

“no…”

-e l’università?-

“non l’hai iniziata…si è messo a fare qualche lavoretto….ma ora non so bene dove ha la testa…”

-capisco…-

“tu invece come stai? Va tutto bene con Yoochun?”

-si…tutto bene…credo….credo che torneremo a vivere qui ma …non lo so..-

“sarebbe una cosa stupenda no?”

-…non so…-

“non devi preoccuparti Jj…”

Il biondo sorrise e poi sorseggiò il suo te

“hai tolto i piercing…” scrisse Junsu

-non tutti- rispose il biondo facendo l’occhiolino -comunque mi dispiace…tu avevi fiducia in me-

Junsu avvicinò le sue mani e prese quelle dell’amico
Le strinse forte.
Non doveva chiedergli scusa.

Poi prese la biro e scrisse

“io ti capisco…tu hai sempre amato Yoochun ed era giusto così…non hai mai perso la mia fiducia…si ci sono rimasto male anche io ma…non si può scegliere la persona da amare no?”

-tu sei troppo buono Junsu-

Sorrise
Si glielo dicevano in molti che era troppo buono.
Era più forte di lui non poteva farci nulla.
Sapeva che la scelta di Jaejoong era stata strana e non del tutto giusta, ma come aveva già detto in precedenza, non riusciva ad essere arrabbiato con lui perché sapeva cosa vuol dire amare veramente una persona.
Per lui era lo stesso.



**


-..quando l’hai comprata??-

-un mese fa, tiene la strada che è una meraviglia!!- disse Yunho soddisfatto

-è perfetta davvero- rispose Yoochun uscendo dall’auto guardandola dall’esterno

-allora avete deciso di rimanere?-

-mmh? Ancora non lo so…Jj non è convinto…vivere qui non sarebbe un problema, abbiamo la mia vecchia casa ..però..-

-però non se la sente?-

-già..-

Si voltarono entrambi verso l’auto guardandola ancora dall’esterno.
Ad un tratto però videro due ragazzi avvicinarsi a loro.
Yoochun guardò bene verso di loro e impallidì.
Era Changmin.
Lo avrebbe riconosciuto tra mille nonostante fossero passati tre anni

-Yu..dov’è Junsu??-

-in casa…- disse Yunho -potevi rispondere al telefono- disse di nuovo

-è a casa il telefono- disse il giovane -aspettami- disse poi al ragazzo vicino a lui

Sembrava più piccolo e intimorito da qualcosa

-..ciao Sungmin..- disse Yunho

-ciao…- rispose il ragazzo abbassandosi in segno di rispetto



Changmin intanto era entrato in casa.
Si girò intorno quando sentì le voci degli amici provenire dalla cucina
Si sporse dalla porta che era rimasta aperta e lo vide.
Non era cambiato per niente.
Non aveva alcuni piercing ma i capelli erano rimasti biondissimi.
Gli anni non lo avevano cambiato, era rimasto lo stesso.
Jaejoong alzò lo sguardo e rimase bloccato.
Junsu si girò e vide Changmin dietro di lui vicino allo stipite della porta

-ciao..- disse il giovane guardando il biondo

-ciao..- rispose Jaejoong nervoso

-Junsu io rimango da Sungmin ok?-

“ancora??” rispose gesticolando il fratello alzandosi dalla sedia

-si- rispose il giovane spostandosi

Junsu però lo bloccò per un polso costringendolo a guardarlo

“non ti pare di esagerare con queste uscite?? Non sei mai in casa”

-senti…mi basta la mamma…-

“si ma visto che vivi con noi almeno porta rispetto e ascolta”

-sai che ti dico?? Me ne vado anche da casa così non ti fai più problemi!!!!-

Si spostò del tutto camminando verso la porta
Junsu aprì la bocca ma non uscì nulla strinse i pugni per trattenere la rabbia mentre Changmin uscì di casa chiudendo la porta

-da quando ha questo atteggiamento???- disse Jaejoong incredulo

“da sempre ormai…e va peggiorando..” scrisse Junsu “ormai non posso nemmeno urlargli dietro…e Yunho si sta stufando…un giorno o l’altro gli mette le mani addosso”

-speriamo di no- disse Jaejoong mettendogli una mano sulla spalla


**


-ciao Yu..- disse Changmin uscendo dal cancello prendendo Sungmin per la vita

-dove vai??-

-da Sungmin-

-..e Junsu?-

-è tutto ok..-

-immagino…-

-ciao-

Il giovane si avviò verso la fine della via con l’amico di fianco

-ma quel ragazzino?-

-…è il nuovo giocattolo di Changmin..-

-giocattolo??-

-eee già…Junsu fa finta di non sapere…ma è proprio così..-

-capisco..


3 capitolo

-non se ne parla…sta notte dormite qui!!- disse la madre di Jaejoong mettendo la sua ventiquattrore su un mobiletto

-ma mamma per favore…la mia stanza è un buco….è tutto da sistemare..-

-dormirete in camera mia-

-non ci penso nemmeno- disse il ragazzo muovendo la testa in segno di negazione

-Jae dai stiamo qui che problema ce…- disse Yoochun

Il biondo si girò e Yoochun notò il suo sguardo perforante.
Non disse nulla e sorrise fintamente

-Jj per favore solo sta notte…è da tre anni che non ti vedo mi vuoi fare questo piccolo piacere??? Eh?-

-……e va bene- rispose il biondo sedendosi sul divano

Junsu e Yunho erano andati via da almeno venti minuti dopo la comparsa di Changmin. Poco dopo era tornata anche su madre e dopo vari abbracci e baci era arrivata l’ora di cena.
Ancora non poteva credere a quello che era successo a Junsu.
Sembrava impossibile.
Vederlo li davanti a lui, con la sua solita faccina sorridente gli metteva sempre tanta tenerezza. Gli ricordava i giorni passati a scuola.
Ma ora, vederlo così indifeso. Vederlo in silenzio mentre gli mostrava quello che tentava di dirgli scritto su un pezzo di carta, lo faceva stare male.
Si era talmente preoccupato per Junsu che la vista di Changmin non lo aveva scosso poi molto.
Anzi, per niente.
Non riusciva nemmeno a capacitarsi della cosa.
Dopo tutto nemmeno a Changmin aveva fatto ne caldo ne freddo, anzi, era stato molto arrogante nei confronti di Junsu e non sapeva cosa l’avesse trattenuto dall’urlargli dietro al posto del fratello.

-ei…- disse Yoochun sedendosi vicino a lui

-…mh…-

-a che pensi?…-

-a nulla…-

-…la vista di Changmin ti ha fatto questo effetto?-

-…no scemo….pensavo a Junsu…e a quanto soffre…-

-…si, questa cosa ha spiazzato anche me…-

Il biondo si avvicinò al fidanzato e gli diede un bacio sulla guancia.
Poi si spostò guardando il suo viso.
Yoochun aveva sorriso dolcemente.
Era così dolce quando sorrideva.

-piccioncini è pronto in tavola- disse la donna ridendo

-….mamma!!!-

-pff andiamo va!- rispose Yoochun alzandosi porgendo la mano al fidanzato





**





-waaaa….basta Junsu sono pieno- disse Yunho appoggiandosi allo schienale della sedia

“ma se hai mangiato pochissimo”

-ti giuro che sono davvero pieno…-

“ne lascio un po’ per Changmin allora…”

-tanto non torna…-

“ha detto che se ne sarebbe andato via…”

-e tu gli credi? Lo dice sempre…dai, ora lascia stare faccio io-

Yunho si alzò e cominciò a mettere via i piatti nel lavello e sparecchiò poi il tavolo.
Junsu su alzò pronto per lavare i piatti ma Yunho si mise in mezzo e lo costrinse a sedersi.
Lavò tutto tranquillamente canticchiando un motivetto alquanto strambo mentre Junsu se ne andò in camera.
Erano solo le otto e mezza ma si sentiva davvero stanco.
Ormai non ci pensava nemmeno più, arrivava quell’ora e si sentiva stanco.
Yunho lo raggiunse poco dopo e spense tutte le luci della casa

“che fai?”

-vengo a letto no?-

“ma è presto!!”

-ma io voglio stare con te…- rispose il moro abbassando lo sguardo

Junsu sorrise coprendosi il viso con la mano e poi con l’aiuto del fidanzato tirò indietro le coperte del letto.
Si sdraiarono insieme e Yunho si avvicinò subito al fidanzato abbracciandolo da dietro. Gli aveva imprigionato anche le mani con quell’abbraccio e Junsu non poteva dire nulla

-shh…amore…lo sai che mi manchi…si mi manchi…ho voglia di fare l’amore…- disse baciandolo sul collo dolcemente

Junsu chiuse gli occhi e sentì quei baci perforargli la pelle tanto da farlo vibrare.
Intanto Yunho aveva allentato la presa e gli aveva alzato la maglia.
Gli passò le mani sulla pelle calda continuando a baciarlo.
Piano piano Junsu riuscì a girarsi e cominciò a baciare il moro andandogli sopra.
Aveva le mani sul suo viso e gli dava piccoli baci sulle labbra mordendole piano piano.
Intanto le mani di Yunho lo toccavano dove potevano fino a che riuscì a sfilargli la maglietta. Lo voleva, lo desiderava, non ce la faceva più.
Junsu lo sentiva sempre di più e lentamente scese toccandolo sempre di più, ma Yunho lo fermò.
Girò la situazione baciandolo avidamente infilando la lingua nella sua bocca.
Intanto gli sfilò i pantaloni e poi si alzò un po’ e si lasciò sfilare la maglia dall’altro così come i pantaloni.
Si avvinghiarono di nuovo ma piano piano entrambe le mani si infilarono la dove l’eccitazione era cresciuta.
Yunho però non riuscì più a trattenersi e si staccò spogliandolo definitivamente.
Poi si tolse anch’esso i boxer e si avvicinò a Junsu tirandolo per i fianchi verso di lui.

-sei pronto amore?- chiese dolcemente

Junsu annuì e Yunho si avvicinò penetrandolo piano piano.
Non urlava.
Non emetteva nessun verso.
Il suo viso si modificava mano mano che Yunho entrava in lui.
Si vedeva che soffriva ma sapeva che sarebbe durato poco.
Il tempo di abituarsi.
Il tempo di rilassarsi.
Doveva solo attendere.
Lo sentiva.
Era arrivato.
Faceva male ma era sopportabile.
Yunho si abbassò così che Junsu potè abbracciarlo e così fece.
Poteva sentire il suo respiro più affannato.
Yunho spinse di più.
Gli mancava la voce del fidanzato e in quei momenti più che mai.

Mi ami…- disse Yunho all’orecchio dell’altro

Altre spinte sempre più forti.
Junsu annuì chiudendo gli occhi.

-dimmi!!! Dimmi che mi ami…- disse di nuovo Yunho spingendo altre volte fino a che l’ultima lo fece arrivare

Si lasciò andare su Junsu che lo strinse a se.
Come poteva rispondergli?
Come poteva dirglielo?
Lo strinse di più baciandolo.

-…ti amo anche io..- rispose Yunho accarezzandogli il viso





**



-Yoo…mi stai schiacciando…- disse Jaejoong cercando di spostarsi

-tesoro….ti sono sopra da mezzora…te ne sei reso conto ora?-

-….dai…fammi dormire…-

-eh??? Dico scherzi??? Quando mi ricapita di farlo nel tuo lettino ?-

-cosa???? Vedi di levarti pervertito!!!-

-…….- Yoochun si spostò dando la schiena al fidanzato che si girò poco dopo

-eddai…non ti arrabbiare…-

-….-

-Yoo ce mia madre di la ti pare???-

-…lo sa meglio di me e di te quello che dovrebbe succedere in questa camera…non è scema…-

-…uffa possibile che non ti posso dire no che tu ti arrabbi…-

-non sono arrabbiato….-

-no???-

-…è solo..-

-cosa?-

Yoochun rimase in silenzio.
Jaejoong attendeva una risposta ma l’altro non voleva continuare la frase

-dimmi?- chiese di nuovo il biondo mettendogli una mano sulla spalla

-….è solo che…tu e Changmin…-

-…Yoo!!!- disse il biondo mettendosi seduto accendendo subito la luce della stanza

-eh? Che ce…-

-..possibile che ci pensi??-

-…-

-..sono passati tre anni…-

-..cosa centra..-

-centra eccome visto che ho lasciato il mio paese per venire da te…ho imparato una lingua che odio per stare con te…-

-e io sono pronto a cambiare di nuovo le cose per te…-

-cosa?-

-…tu vuoi tornare a vivere qui vero? Io non ci metto molto a sbaraccare tutto e tornare qui…-

Jaejoong era rimasto bloccato.
Yoochun gli aveva detto quelle parole come se fossero la cosa più normale del mondo e lui non se le aspettava.

-??Jj?- disse Yoochun vedendo l’amico immobile

-…davvero?…lo faresti?-

-ma si che lo farei…- rispose Yoochun sorridendo

Il biondo gli si buttò addosso abbracciandolo cadendo entrambi sdraiati sul letto.
Si baciarono continuamente fino a che Jaejoong non si trovò sotto il moro che piano piano tentava di far entrare le sue mani all’interno della sua maglietta così da poterlo toccare.
Ma Jaejoong fu più veloce di lui e gli prese le mani bloccandolo

-…buona notte amore…- rispose spostandosi e spegnendo la luce si accoccolò sotto le coperte

-cosa????-

-che ti credi? Che mi concedo a te solo perché hai deciso di rimanere qui??-

-be….si sarebbe stato carino!!-

-domani amore!! E poi eri così contento di dormire qui…dormi no?-

-uffa Jj accidenti…- rispose il moro rimettendosi sdraiato attendendo così che il sonno lo portasse via





**





-Changmin…-

-…mmh…-

-non riesci a dormire?-

-…no….-

-vuoi che ti preparo qualcosa?-

-no-

-…..-

-..dormi è tardi…-

-..vedere Jaejoong non ti ha fatto bene…-

Il ragazzo si girò verso Sungmin
Il più giovane si spostò vedendolo davanti ai suoi occhi
-non ne voglio parlare hai capito??- disse Changmin serio

-..scusa…-

Sungmin abbassò lo sguardo.
Changmin continuò a guardarlo con lo stesso sguardo, poi sospirò e si girò dalla parte opposta.

-scusa…- disse di nuovo Sungmin

Changmin non rispose e il più giovane si ristese sul letto

-domani devi….-

-si- rispose velocemente l’amico

-…-

-perché?-

-nulla…- rispose Sungmin sistemandosi bene sotto le coperte

-..notte..- disse Changmin

Sungmin non rispose, chiuse gli occhi e si girò dandogli le spalle


4 capitolo


Erano le otto e mezza del mattino.
Il sole era già nel cielo e quella giornata si prospettava veramente molto gradevole.
La casa era tutta in silenzio.
Nessuno rumore, nessun suono…tranne che..

Titttttirrrititttttirrrititttttirrri …..

Un maledettissimo cellulare

“..pronto….” disse Yunho ancora nel mondo dei sogni

Junsu si girò leggermente incavolato per il suono rumoroso del telefono
Aprì gli occhi e vide Yunho seduto vicino a lui con l’oggetto tanto odiato all’orecchio.
Il suo viso era vigile.
Sembrava che gli avessero detto che in casa c’era una bomba.
Dopo l’ennesimo “si” dal ragazzo finalmente la chiamata finì e Yunho riappoggiò il telefono sul suo comodino
Junsu lo toccò sulla spalla

-eh?..- chiese di colpo Yunho

“chi era”

-il capo..devo andare al lavoro..-

“oggi?? Ma è il tuo giorno libero…”

-lo so..mi dispiace…-

Si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia, poi si spostò di nuovo e scese dal letto uscendo poi dalla stanza. Junsu si rimise sdraiato.
Quel giorno voleva uscire con Yunho per aiutare Jaejoong e Yoochun con la casa ma il suo piano era miseramente fallito.
Non era la prima volta che lo chiamavano per fare un turno in più.
Naturalmente Yunho non si era mai tirato indietro e senza fiatare andava al lavoro.
Junsu sospirò e si girò su un fianco.
Sentì l’acqua della doccia andare.
Rimase ad ascoltare il rumore dell’acqua fino a che gli occhi si chiusero e si addormentò.


Aprì gli occhi immediatamente, o così credeva.
Si alzò leggermente strofinandosi gli occhi con la mano.
Si girò e ascoltò invano qualcosa.
Non sentì nulla.
Prese di scatto il suo cellulare e lo accese.
Erano le dieci e mezza!!!! Come aveva potuto addormentarsi ?? E perché Yunho non lo aveva svegliato come sempre???
Si appoggiò ai cuscini dietro di lui sconsolato.
Com’è era possibile?
Lo svegliava sempre prima di andare via…perché quella mattina non lo aveva fatto???
Forse si stava facendo un sacco di paranoie per niente..
Si era sicuramente così.
Alla fine Yunho era stanco..magari non si era nemmeno reso conto di non averlo salutato.
Certo era comunque una cosa strana.
Cercò di non pensarci prendendo il telefono di nuovo tra le mani.
Andò sulla pagina dei messaggi e cominciò a scrivere

“avete bisogno di aiuto per la casa?”

Lo inviò a Jaejoong e poi lo lasciò di fianco a lui sul letto.
Chissà se Changmin era tornato a casa.
Si alzò velocemente infilandosi le ciabatte ai piedi.
Uscì dalla camera e si avvicinò a quella del fratello.
Aprì ma non trovò nessuno.
Non era tornato.
Lo sapeva anche lui ma sperava che almeno quel mattino fosse diverso.
Ci aveva sperato troppo.
Sospirò camminando verso la cucina mettendosi poi a preparare del te.
Passarono alcuni minuti in cui la casa era immersa nel silenzio.
Ormai era sempre così.
Di solito si metteva a canticchiare qualcosa ma ora, in quelle condizioni, non poteva più farlo.
Si avviò in salotto con l’intenzione di accendere la radio quando la porta di casa si aprì.
Changmin entrò in casa lasciando cadere per terra il suo zaino nero.
Chiuse la porta e poi si girò verso Junsu che lo guardava leggermente interdetto.
Sembrava essere tornato da una serata passata fuori.
Il maggiore appoggiò la tazza piena di te su un tavoli e lo guardò

“dove sei stato…”

-da Sungmin…te l’ho anche detto…-

“…io dopo vado a Jaejoong…”

-come ti pare…- rispose il giovane spostandosi senza guardarlo

Junsu si arrabbiò.
Gli dava fastidio il fatto che Changmin smettesse di guardarlo.
Sapeva che non poteva parlare e quindi non lo considerava così che lui non potesse ribattere.
Ma stavolta Junsu si avvicinò a lui e lo prese per un polso girandolo verso di se

-che fai??-

“mi devi ascoltare!!”

-io veramente non sento niente..e tu?-

Junsu si blocco.
Rimase a guardarlo impietrito. Come poteva aver detto certe cose?
Fece qualche passo indietro e si spostò andando in camera sua.
Con la coda dell’occhio il giovane potè notare le lacrime negli occhi dell’altro.
Abbassò il volto sospirando.
Era inutile stare a pensare.
Si spostò andando in camera sua chiudendo la porta a chiave.
Junsu lo sentì e i suoi occhi si riempirono di altre lacrime.
Possibile che suo fratello fosse cambiato così tanto? Perché?
Perché non era più il Changmin di una volta? Quel ragazzo sorridente che aveva voglia di imparare e vivere sempre felicemente.
Possibile che l’amore per Jaejoong l’avesse rovinato talmente tanto da fargli perdere la ragione?
Rivoleva il suo Changmin.
Rivoleva il suo fratellino.
Perché era tutto così difficile?
Si sentiva responsabile di tutto questo.
Ad un tratto la porta della camera del giovane si aprì e lo vide entrare in camera sua.
Si era cambiato.

-vado…-

“dove…”

-..in giro…-

Junsu lo guardò.
Il suo sguardo era come al solito vuoto, senza anima.
Cosa poteva dirgli?
Nulla.

“ciao..”

Changmin alzò lo sguardo incredulo.
Gli occhi del fratello erano pieni di lacrime.
Non poteva fare nulla per lui.
Chiuse gli occhi sospirando e poi se ne andò.
Il rumore della porta di casa che si chiudeva rimbombo in tutte le stanze, ma soprattutto nella testa di Junsu.
Era inutile, Changmin era cambiato e lui non poteva farci nulla.
Sentì il telefono vibrare vicino a se e lo prese.

“si vieni pure noi stiamo andando la”

“ok..” rispose



**




-ooo finalmente abbiamo finito!!!- disse Jaejoong sedendosi sul divano

Junsu lo imitò sedendosi vicino.
Poco dopo Yoochun uscì dal bagno e vedendoli si mise a ridere

-ma che ridi??- chiese il biondo

-mi fate ridere!!-

-ma guardati tu…-

-io mi sono guardato e sono bellissimo-

Junsu sorrise mentre Jaejoong prese un cuscino e lo lanciò contro il fidanzato che lo schivò senza problemi

-amore ti manca la mira…-

-se se…poi vediamo…-

-…uu che paura…-

-uffaa smettila..-

-si si cmq io vado a prendere qualcosa da mangiare se no sta sera stiamo a dieta ok? Junsu rimani con noi?-

Il ragazzo cominciò a fare alcuni gesti con la mano, ma gli bastò guardare la faccia di Yoochun diventare piano piano un punto di domanda e quindi guardò Jaejoong sorridendo

-non può deve tornare a casa perché lo aspetta il suo Yunho-

-aaaaaa ora ho capito…vaaaa bene allora ciao ragazzi-

-ciaooo-

La porta si chiuse Jaejoong si ri appoggiò al divano
Poi si girò verso l’amico e gli sorrise

-sentì mi insegni a capire i tuoi gesti?-

-??-

-si..vorrei imparare…-

Junsu prese il suo blocco e cominciò a scrivere

“davvero?”

-si..non sarà poi così difficile..almeno credo…cioè sicuramente è più semplice dell’inglese…-

“intanto ora lo sai parlare..”

-esagerato…parlare è una parola grossa…mi so adattare..- disse sorridendo

Junsu sorrise a sua volta e poi calò di nuovo il silenzio
Il biondo si voltò verso l’amico che aveva smesso di guardarlo e aveva spostato il suo sguardo verso qualcosa a lui sconosciuto
Cercò di capire cosa stesse fissando ma poi si rese conto che era solo perso nel vuoto.
Anzi, sembrava più triste che perso

-è successo qualcosa?-

L’amico si girò come svegliato all’improvviso e poi fece no con il capo ma Jaejoong capì che mentiva

-hai litigato con Yunho?-

“no no…”

-con Min?-

-…-

-cosa è successo se…vuoi dirmelo…-

“..Min…non è più come prima…da….da quando ho smesso di parlare…lui si è ritirato nel suo modo e non vuole più nessuno a parte il suo amico..Sungmin…Yunho dice che è solo un giocattolo…però io non so…ormai è chiuso..non parla…è sempre fuori a tutte le ore e quando cerco di parlare lui mi evita e sa che non posso fare nulla..non posso ribattere…”

-mi dispiace Junsu- disse Jaejoong dopo aver letto quelle parole

“??”

-è colpa mia…-

“no..te l ho già detto…non darti colpe che non hai ok?”

-…mmh..-

“ora vado…spero che Yunho sia tornato a casa…”

-be si dai solo le cinque del pomeriggio…-

“ormai torna agli orari più strani…”

-come mai?-

“cè poco personale..”

-a…-

Junsu si alzò tenendo il blocco in mano si avvicinò alla porta e poi si voltò verso l’amico che stava di fianco a lui

“ci sentiamo ok?”

-eeh??-

Junsu sorrise e scrisse

“ci sentiamo domani ok?”

-ahah…ok ok…ciao -

“ciao”

Junsu uscì di casa e scese a piedi fino all’ingresso.
Uscì dal palazzo e si avviò verso casa sperando davvero che Yunho fosse li ad aspettarlo
Purtroppo però non fu così.
Entrò in casa e notò che la serratura era ancora chiusa.
Le luci erano tutte spente e tutto era come l’aveva lasciato prima di uscire.
Doveva aspettarselo, il suo telefono non aveva suonato nemmeno una volta, segno che non poteva essere tornato a casa se no lo avrebbe di sicuro cercato.
Neanche Changmin era rientrato ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Sospirò ed entrò in cucina.
Forse era meglio cucinare almeno si sarebbe distratto un po’.
Accese la televisione e si mise ai fornelli.
Preparò un po’ di tutto così da tenersi indaffarato per alcune ore.
Non si rese conto nemmeno dell’ora quando ormai si fecero le otto.
Se ne stava seduto in cucina con il tavolo apparecchiato per tre ormai da un po’.
Nessuno si era fatto vivo, nessuno gli aveva detto nulla.
Sembravano tutti morti.
Dopo l’ennesima notizia negativa al telegiornale decise di spegnere la televisione.
Era stanco di aspettare e quindi prese le sue bacchette e iniziò a mangiare.
Purtroppo però anche l’appetito se n’era andato.
Possibile che rimaneva sempre da solo?
Almeno un messaggio per avvisare.
Nulla.
Da Changmin se lo aspettava un comportamento del genere, ma da Yunho no anche se era ormai da un po’ che succedeva.
Già altre volte rimaneva al lavoro più dell’orario prestabilito.
Prima lo avvisava sempre, ma nell’ultimo periodo no.
Come al solito si stava immergendo nelle sue seghe mentali e decise di smetterla.
Si sforzò di mangiare almeno quello che si era messo nel piatto, dopo di che mise le poche cose che aveva sporcato nel lavello e poi coprì i piatti cucinati con della carta stagnola.
Lasciò tutto sul tavolo e poi si avviò verso il bagno.
Dopo tutto quel lavoro a casa di Jaejoong era stanco morto.
Avevano pulito tutto.
Quella casa era veramente immensa, non sembrava a vederla da fuori e invece ci potevano abitare tranquillamente cinque persone e stare anche larghe,
Entrò in bagno e cominciò a spogliarsi.
Entrò nel box doccia e lasciò che l’acqua leggermente tiepida gli passò sulla testa bagnandolo completamente.
Rimase così per un po’.
Era convinto che una volta fuori dal bagno ci sarebbe stato Yunho a salutarlo abbracciandolo e dandogli un grosso bacio.
Si, lo sperava davvero.
Ne aveva veramente bisogno.
Ne sentiva la mancanza.
Finì di lavarsi e poi uscì dalla doccia prendendo un asciugamano.
Aprì la porta convinto di trovarlo li ma invece non trovò nessuno.
Abbassò la testa tristemente e si avviò in camera sua cambiandosi e mettendosi il pigiama.
Erano solo le nove meno venti eppure non sapeva cosa fare se non mettersi a letto.
Prese un libro e cominciò a leggere.
Quel libro lo prese talmente tanto che non si accorse della quantità di pagine che lesse.
Si rese conto solo di essere arrivato alla fine.
Sorrise e si girò.
Erano le dieci e mezza.
Il tempo era passato talmente in fretta che non se n’era nemmeno accorto.
Ma la cosa che proprio non riusciva a capire era perché Yunho non era ancora tornato.
Prese il telefono e digitò il suo numero.
Lo portò all’orecchio.
Squillava.
Attese e attese.
Altri squilli.
Stava per perdere la pazienza.
Dove accidenti era?
Nulla non rispondeva.
Ci rinunciò e spense il telefono mettendolo sul suo comodino.
Era stanco e gli occhi cominciavano a essere pesanti.
Si appoggiò al cuscino e si addormentò lentamente.




**




Una luce fastidiosa gli fece aprire gli occhi piano piano.
Sentiva la vita imprigionata in una stretta ma non riusciva a capire che diavolo fosse.
Si girò lentamente e lo vide.
Yunho era proprio li di fianco a lui.
Lo guardava sorridendo.
Ma Junsu non sorrise.

-buon giorno amore…- disse Yunho cercando di avvicinarsi per dargli un bacio ma il ragazzo si spostò

-…che ce?-

Non rispose.
Si girò dandogli di nuovo le spalle.

-sei arrabbiato?-

-….-

-scusa se non ti ho avvertito ieri…è stata una giornata pesante… ma oggi sono libero..-

-…-

-dai…ti prego scusa…..grazie per avermi lasciato la cena…era tutto buonissimo…-

-…-

-Junsu per favore…dimmi qualcosa…-

-….-

-o senti già stai zitto sempre almeno non tenermi il muso!!! Non sono andato a divertirmi ero a lavorare!!-

Junsu si girò di scatto.
Non ne poteva più.
Perché tutti si arrabbiavano con lui??
Perché gli faceva sempre ricordare del suo handicap???
Perché lo usavano contro di lui per fargli ancora più male?

Yunho capì di aver esagerato.
Tentò di scusarsi avvicinandosi per abbracciarlo ma il giovane si spostò scendendo dal letto

-dove vai??-

Non rispose.
Uscì dalla stanza senza guardarlo.
Yunho uscì dalla stanza poco dopo e si guardò in torno
Ma dov’era?
In bagno non c’era.
In sala e in cucina nemmeno.
In camera di Changmin era impossibile visto che era chiusa a chiave

-Junsu?-

Si avvicinò all’unica stanza che non aveva controllato.
L’aprì lentamente e lo vide.
Sotto le coperte di un letto mai utilizzato.
Aveva esagerato e lo sapeva.

-ti prego scusami…- disse avvicinandosi a lui sedendogli di fianco

-…-

-ti prego scusami davvero…io…io non ho scuse…mi dispiace …-

-….-

Non sapeva più che dire.
Era stato uno stupido e lo sapeva anche da solo.
Junsu non aveva intenzione di girarsi e lui decise di lasciarlo stare.
Si alzò dal letto e uscì dalla stanza chiudendo la porta.
Non si era nemmeno reso conto delle lacrime che scendevano dai suoi occhi.

-…Yu…Yunho…- disse a bassa voce


5 capitolo

-finalmente!!- disse un uomo seduto ad davanti ad una scrivania

Si alzo dalla sua poltrona e si avvicinò con passo veloce alla persona che era appena entrata nel suo ufficio

-ti avevo detto di arrivare un ora fa dove diavolo eri???-

-…ho avuto dei problemi…-

-ma davvero?????-

L’uomo alzò la mano e gli tirò uno schiaffo in voltò facendogli girare il viso.

-non ti pago per farti i cazzi tuoi ….non ritardare più oppure vedrai…hai capito Changmin???-

-si…ho capito…-

-bene e ora vai a lavorare…-

-si…-




**




Junsu non dava segni di voler uscire da quella stanza.
Erano passate ormai le undici e Yunho non sapeva più dove sbattere la testa.
In televisione non davano nulla di speciale e quindi decise di spegnerla.
Si alzò dal divano e andò di nuovo verso la camera dove il fidanzato si era nascosto.,
L’aprì ed entrò chiudendo di nuovo la porta.
Si avvicinò al letto e vide che Junsu dormiva dolcemente.
Si sedette vicino a lui e cominciò ad accarezzargli i capelli.
Era così indifeso.
Abbassò lo sguardo.
Junsu ormai aveva capito che qualcosa non andava ma lui non poteva dire come stavano le cose.
Non poteva farlo stare in pensiero per una cosa che poteva risolvere da solo.
Sorrise accarezzandogli la pelle liscia del viso.

-ti amo tesoro…-

-…-

Sospirò alzandosi di nuovo dal letto.
Uscì dalla stanza e poi si avvicinò ad un mobiletto dove aveva lasciato il cellulare che ormai vibrava da un po’

“pronto…”

“vieni al lavoro…”

“ma …ho lavora tutto il giorno ieri…”

“non sono fatti miei…muoviti..”

La chiamata terminò e lui rimase altri secondi con il telefono all’orecchio.
Accidenti.
Cosa doveva fare?
Svegliare Junsu? Così si sarebbe arrabbiato ancora di più.
No.
Non poteva.
Prese un piccolo post it e ci scrisse sopra, poi lo attaccò al frigo e lo guardò.
Si sarebbe arrabbiato.
Andò in bagno si lavò e poi entrò in camera per vestirsi.
Qualche minuto dopo uscì di casa cercando di non pensare a quello che gli sarebbe aspettato al ritorno.



**



-scusaaaa???????-

-che ce???-

-no tu scherzi vero??? -

-no Jj..-

-ma perché?? Perché devi tornare!!-

-perché devo sistemare alcune cose te l’ho detto…-

-vengo con te-

-ma che bisogno ce di tornare entrambi?-

-Yoo…- disse il biondo in lacrime lasciandosi cadere sul pavimento

-JJ CHE FAI?? ALZATI-

-noooo tu mi vuoi lasciare di nuovo come allora ammettilo!!!-

-ma sei matto?????- disse il moro abbracciandolo

-non vuoi che torno con te…-

-perché non ha senso…e poi scusa ora che sei qui non puoi tornare…come la prenderebbe Junsu??-

-…-

-dai alzati..-

-no..- rispose il biondo tenendosi attaccato a lui

-non fare il bambino..-

-..-

-dai…-

-no!-

Yoochun sorrise.
Non era stato facile dirgli che sarebbe dovuto tornare in America per sistemare alcune cose con gli avvocati e mettere le ultime cose negli scatoloni per il trasloco.
Ma naturalmente il biondo non l’aveva presa bene.

-Jj…-

-….-

-non farmi arrabbiare…- disse il moro

-……-

-dai…-

-….-

-JJ!-

-non mi alzo…-

-va bene..-

Il moro si alzò sospirando guardando il biondo che se ne stava seduto a terra senza guardarlo. Come al solito voleva giocare e Yoochun era sempre disposto.
Gli prese un polso e lo tirò su di peso prendendolo poi su una spalla

-YOOOOOO fammi scendereeeee- disse il biondo sentendosi tirare su

-tra poco..- disse il ragazzo portandolo in camera da letto dove li attendeva un letto matrimoniale

Lo buttò su di esso e ci si mise sopra velocemente senza dargli il tempo di dire nulla.
Jaejoong lo guardo all’inizio con una faccia arrabbiata.
Ma poi piano piano i lineamenti del suo viso si addolcirono e le loro labbra si unirono in un caldo bacio
Jj gli mise le braccia intorno al collo e lasciò che l’altro lo stringesse a se.

-ho un assoluto bisogno di te…- disse all’orecchio del moro stupendolo

-davvero??-

-…si…-

-cosa vuoi che faccia per te…-

-tutto..-

-..ai tuoi ordini…-

Yoochun fece scendere le mani alzandogli la maglia e sfilandogliela.
Lo toccò facendolo vibrare per colpa delle mani leggermente più fredde.
Yoochun si abbassò baciandolo sul petto scendendo piano piano.
Il biondo adorava quel gesto, lo aveva sempre adorato.
I baci di Yoochun era dolci e la sua pelle si infuocava ad ogni suo passaggio.

-mmmh…Yoo…- disse incurvandosi una volta che l’amante raggiunse la sua vita e con le mani spostò i pantaloni facendoli scendere.

Continuò la sua scia di baci facendo cadere nel paradiso Jaejoong che se ne stava sdraiato s quel letto con la bocca leggermente aperta per poter respirare meglio.
Yoochun risalì baciandolo ancora più volte fino ad arrivare alle labbra che tanto amava.
Gli rubò un bacio mordendogli poi le labbra mentre la mano continuava a farlo impazzire muovendosi piano.

-mmh….-

-..si tesoro?-

-…aah….-
-ti piace ?-

Jaejoong sorrise avvicinandosi di più a lui e con i piedi si sfilò i pantaloni lasciandoli cadere per terra.
Yoochun lo tirò verso di se portandoselo addosso.
I respiri si stavano facendo più profondi e la temperatura era già abbastanza alta.

-Yoo…ti voglio ora! -

-..non ti faccio aspettare un secondo di più- rispose il moro

Si sfilò la maglietta e Jaejoong si avventò contro il suo petto mordendolo e baciandolo ovunque. Le sue mani si spostarono andando a infilarsi nei suoi pantaloni togliendoglieli velocemente.
Yoochun a quel punto prese in mano la situazione salendo sopra al fidanzato che sorrise.

-..ora sei mio…- disse Yoochun mordendogli poi le labbra penetrandolo con decisione lasciandolo letteralmente senza respiro.




**




Sentiva freddo.
Con la mano cercò la coperta ma si rese conto di averla già addosso.
Perché allora faceva così freddo?
Aprì gli occhi e non riuscì a capire che posto fosse.
Li sbatte alcune volte fino a che la vista diventò nitida e quel punto capì.
Quella stanza aveva i condizionatori spenti visto che non veniva mai usata.
La testa gli stava scoppiando quindi si alzò.
Non era molto convinto visto che una volta fuori avrebbe dovuto scontrarsi con Yunho e sarebbe iniziata una bella discussione.
Odiava discutere.
Odiava arrabbiarsi perché da quando aveva perso la voce non poteva più dire le cose come voleva.
Però non poteva nemmeno rimane in quello stato.
Si alzò leggermente e fece qualche passo.
Qualcosa però non andava.
La testa cominciò a girargli e per poco non cadde a terra.
Per fortuna si appoggiò di nuovo al letto e aspettò.
Aveva dormito in quella stanza per troppo tempo e sicuramente il freddo non gli aveva fatto bene.
Una volta ripreso si alzò di nuovo e questa volta arrivò tranquillo fino alla porta.
L’aprì piano già con la consapevolezza di quello che gli sarebbe atteso.
Purtroppo però non trovò nessuno ad aspettarlo.
Camminò per la sala arrivando poi alla camera da letto.
Non c’era nessuno.
Changmin come al solito non si vedeva ma Yunho dov’era?
Si ricordava bene che gli aveva detto “oggi sono libero”
Allora perché la casa era deserta?
Guardò l’orologio e si rese conto che erano le quattro del pomeriggio.
Non poteva crederci. Aveva dormito così tanto?
Entrò in cucina avvicinandosi al frigorifero per prendere da bere trovò un biglietto attaccato ad esso.

“scusami…mi hanno chiamato per il lavoro…torno tardi”

Rimase bloccato in mezzo alla cucina con il biglietto in mano.
Lo rilesse alcune volte.
Non poteva davvero crederci.
All’improvviso non riuscì più a leggere le parole.
La vista gli si era offuscata per colpa delle lacrime che ormai scendevano sulle sue guance.
Di colpo schiacciò con le mani il post it e lo lanciò per terra

-aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!- gridò forte buttando per terra una sedia

Si lasciò cadere per terra piangendo forte.
Non sapeva che fare,
Yunho era sempre più chiuso e non riusciva proprio a credere che il lavoro lo tenesse occupato così tante ore al giorno.
Non poteva davvero crederci

-aaaaahhh!!!- urlò di nuovo tenendosi una mano alla gola per il dolore

Dopo alcuni minuti cominciò a tossire forte
Si portò una mano alla bocca e tossì più forte.
Quando però si guardò la mano impallidì alla vista del sangue
Pianse più forte
Non c’era nessuno con lui.
Nessuno lo avrebbe aiutato

In quel momento non si rese conto della porta che si aprì e della persona che entrò in casa.

-JUNSU???- disse Changmin avvicinandosi a lui di colpo

Il giovane si girò guardandolo con gli occhi piene di lacrime

-che è successo?? Che hai fatto?- chiese l’altro sconvolto nel vedere il sangue nella mano del fratello

Junsu non rispose.
Scoppiò di nuovo a piangere urlando di nuovo.
Changmin lo guardò senza capire.
Ma che cavolo era successo?

-dov’è Yunho??-

-non lo so!!!- urlò Junsu cercando di alzarsi dal pavimento ma una volta in piedi ondeggiò fino a cadere ma per fortuna Changmin lo resse a se

-stai fermo…calmati…-

-..v…voglio Yunho…- disse abbracciando il più giovane che piano piano lo portò in camera da letto e lo fece stendere.

Prese di fazzoletti dal comodino e gli pulì la mano dal sangue.
Cosa lo aveva ridotto in quel modo?? Non riusciva a capirlo.
Prese il telefono e compose un numero

“tu……tu……tu……tu…..tu…..segreteria telefonica…”

-cazzo Yunho!!- disse Changmin mentre Junsu ricominciò a piangere

Non sapeva cosa fare.
Era tornato a casa per caso e non sarebbe dovuto essere li ma non poteva nemmeno andarsene.
Digitò un altro numero di telefono

“tu….tu…..tu….pronto?”

“Jajeoong…”

“Changmin?”

“puoi venire a casa…Junsu sta male e io devo andarmene…”

“che è successo???”

“non lo so…per favore puoi venire?”

“arrivo subito!!”


Passarono solo quindici minuti.
Il tempo necessario per arrivare a casa di Junsu facendo però una buona corsa.
Infatti Jaejoong arrivò quasi senza fiato.
Suonò al campanello e subito la porta si aprì.
Arrivò all’appartamento e la porta si aprì come per magia.
Vide Changmin davanti a lui uscire di casa.

-dove vai?-

-via…-

-ma cosa è successo… -

-non lo so..sono arrivato e l ho trovato per terra che piangeva…-

-…-

-…non ..non dovrei dirtelo ma…ma lui ha parlato..-

-davvero???-

-mi ha detto di non dirlo…-

-ok..-

-grazie Jae…-

-tranquillo-

Il giovane abbassò lo sguardo e si spostò andando verso la rampa di scale mentre Jaejoong entrò in casa chiudendo la porta.
Si avviò verso la camera da letto dalla quale provenivano i singhiozzi dell’amico che non aveva smesso di piangere.

-Junsu che succede??- chiese Jaejoong avvicinandosi all’amico

Questo si girò e lo abbracciò di scatto piangendo
Il biondo lo tenne stretto a se accarezzandogli i capelli dolcemente
Lo sentiva debole.

-Junsu calmo ok…vieni stenditi un po’…-

-n..no..-

-Junsu…-

-io v..voglio Yunho…-

-dov’è Yunho ora?-

-…mi sta tradendo…-

-che cosa????-

-….-

Jaejoong prese il telefono e chiamò l’amico
Naturalmente il telefono squillò a vuoto per un bel po’.
Ma lui non si perse d’animo e chiamò il locale dove lavorava

“pronto?”

“salve…sono un amico di Yunho..è possibile parlare con lui?”

“spiacente sta lavorando”

“è molto importante si tratta del suo…di suo fratello..è stato male…”

“…va bene aspetti..”

Dopo un po’ sentì il rumore di qualcuno che prese la cornetta in mano

“pronto?”

“Yunho??”

“Jaejoong ma che inventi??”

“Yunho devi venire subito a casa Junsu sta male..”

“CHE COSA??”

“per favore…”

“vedo cosa posso fare..”

“ma Yu?”

La chiamata terminò e Jaejoong rimase leggermente scosso.
Che diavolo stava succedendo a Yunho?
Si spostò verso Junsu che si era steso sul letto.
Le lacrime scendevano ancora dai suoi occhi, ma lui sembrava su un altro pianeta,

-Junsu…adesso arriva…-

-no…non verrà…-

-si che verrà…-

-arriverà tardi…così tardi che io non potrò salutarlo…e andrà via così preso che sarà la stessa cosa…-

-Junsu da quanto puoi parlare..?-

-….-

-non stare zitto adesso..-

Il moro spostò lo sguardo verso l’amico.
Chiuse gli occhi sospirando e girò lo sguardo verso la finestra.

-Yunho ormai non parla più con me …per lui ci sono sono il lavoro e il mio problema…ma ormai c’era solo il lavoro…o meglio quello che tenta di nascondere come lavoro…-

-non dire così…-

-si invece…-

-….-

-non avevo mai provato a parlare ..però sapevo di poterlo fare…-

-capisco…-

La conversazione si fermò li.
La porta di casa si aprì e sentirono i passi veloci di qualcuno che entrò in camera spaventato

-Junsu??!!- disse avvicinandosi al letto mentre Jaejoong si spostò

-…-

-stai bene?-

Junsu non rispose.
Rimase bloccato verso il volto di Yunho.
Sposto la mano e la porto verso il colletto della maglia.
Lo spostò e inorridì.

-che…CHE DIAVOLO E’???- disse il giovane ricominciando a piangere

Yunho si coprì di colpo spostandosi

-nulla…-

-sei matto?? Mi credi così deficiente??-

-…-

-dimmelo in faccia che mi tradisci avanti!!!- disse di nuovo Junsu

Jaejoong si girò verso Yunho che si teneva la mano per coprire il collo
Si avvicinò a lui e gli spostò la mano
Poi alzò lo sguardo verso l’amico

-Yunho…che succede…questo non è un succhiotto…è un livido…è una botta…-

Junsu aprì gli occhi e si alzò andando vicino al fidanzato

-Yu??-

Yunho non rispose.
La vergogna gli impediva di parlare.

-tu parli…- disse il moro guardando Junsu

-non cambiare discorso…-

-…-

-Yu accidenti dimmi che sta succedendo!!!!-

-ragazzi io allora vado così voi potete chiarivi ok?-

Junsu annuì e Jaejoong uscì dalla stanza sperando che i due si chiarissero.
I due però rimasero fermi immobili uno davanti all’altro.
Junsu in attesa di parole che non volevano arrivare da parte del fidanzato che cercava di non guardarlo.

-…sto aspettando…-

-…da quanto puoi parlare?-

-…da oggi…-

-ma davvero?.-

-…si e sai come me ne sono accorto?? Urlando come un matto perché credevo che mi stessi cornificando!! Si è vero sapevo di poter parlare ma non ci avevo mai provato…perché tu non volevi mai parlare…perché ti preoccupavi della mia malattia e del lavoro….ma ora tu parli va bene??? Mi dici tutto!!-

-….-

-..Yu ti prego…- disse Junsu mentre gli occhi si riempirono di lacrime un’altra volta

-…sono un debole Junsu…- dissei il moro abbassando lo sguardo

-cosa?-

-…-

-che hai detto??-

-..sono un debole…hanno licenziato un sacco di persone…e se non andavo a lavorare quando volevano loro avrei perso il lavoro….ho litigato con uno al lavoro e …le ho prese…non volevo perdere il lavoro Junsu…non potevo lo capisci? …come posso farti stare bene se non lavoro…-

-Yu ma tu sei un demente o cosa??? Io posso lavorare accidenti!!! Perché ti sei fatto trattare in questo modo!!-

Junsu lo abbracciò di scatto.

-dimmi che mi ami ti prego..-

-Junsu come potrei non amarti…non hai idea di come sono felice di poter sentire la tua voce…- rispose Yunho stringendolo a se


6 capitolo

Jaejoong camminava per le strade di Seul.
Era appena andato nella sua vecchia palestra dove lavorava e aveva riottenuto il suo lavoro senza problemi.
Per fortuna! Non era molto sicuro che il suo capo lo riprendesse ma invece era rimasto stupido dal caloroso ben venuto che gli avevano fatto tutti gli istruttori e i vecchi amici.
Ora era più tranquillo, almeno per un po’ poteva tirare avanti senza problemi.
Yoochun era partito di una settimana, e anche se si sentivano ogni giorno, la solitudine non lo lasciava stare.
Junsu ormai aveva ripreso a parlare e uscivano la maggior parte del tempo insieme.
Ormai era arrivato al palazzo dove abitava l’amico.
Suonò il campanello e la porta si aprì poco dopo.

-ciao JJ!!!- disse Junsu abbracciandolo una volta che aprì la porta

-ei Junsu come va?-

-bene bene…vieni Yunho è appena uscito..-

-dov’è andato?-

-da suo padre…lo ha chiamato perché c’era un lavoro per lui nella ditta dove lavora…-

-davvero??? Meno male…-

-già…abbiamo anche iniziato la denuncia contro il bar dove lavorava…-

-finalmente…-

-si…-

Junsu si sedette sul divano e Jaejoong fece lo stesso

-ce qualcosa che non va?- chiese il biondo

-be a parte il fatto che non ho idea di dove passi le giornate Changmin…be…i genitori di Yunho stanno cominciano a rompere i cosiddetti…-

-come mai??-

-…be…la relazione…diciamo che non l’hanno presa bene…non sono tutti come tua madre purtroppo…-

-capisco..- disse il biondo -e i tuoi?- continuò

Junsu fece un sorriso ironico e poi sospirò

-mia madre mi odia …dice che è colpa mia se Changmin è omosessuale…se non parla più con loro, se non è andato in università…-

-…ma non è possibile…-

-già…se pensi che mio padre invece non ha detto nulla anzi…mi telefono anche per sapere come stiamo…pensavo che fosse lui che non volesse più saperne di noi…invece no..lui bene o male l’ha superata…però mia madre no…-

-purtroppo non so cosa vuol dire avere un padre però di solito il comportamento è inverso…di solito…però ci sono sempre le eccezioni..-

-vero…-

La giornata passò veloce tra alcune chiacchiere e risate.
Senza accorgersene si fecero le sei e Jaejoong decise di andare.

-non vuoi rimanere a mangiare?-

-no tranquillo, tanto ci vediamo domani ok?-

-oook, salutami Yoochun allora-

-contaci-

Il biondo uscì di casa e una volta scese le scale arrivò all’entrata dove incrociò Changmin.
Se qualcuno glielo avesse raccontato non ci avrebbe creduto.
Indossava dei pantaloni eleganti, una camicia bianca sbottonata fino a metà, teneva in mano una giacca e il suo viso e pallido.
Si guardarono e poi Changmin tirò dritto senza dire nulla.
Jaejoong avrebbe voluto fermarlo ma poi non lo fece.
Uscì dal palazzo evitando di guardarlo.

La mattina seguente Jaejoong e Junsu si diedero appuntamento a casa di quest’ultimo per le due del pomeriggio.
La giornata era piuttosto buona.
C’era un sole meraviglioso che riscaldava un po’ tutto ma non troppo.
Ogni tanto si sentiva un leggero venticello passare per le vie.
Tutto era tranquillo.
Jaejoong uscì di casa passando prima da sua madre per un saluto veloce.
Come al solito la donna lo trattenne più del dovuto facendogli mille domande su come stava Yoochun e anche il lavoro che l’indomani avrebbe dovuto iniziare.
Dopo mezzora riuscì a scappare dopo averla abbracciata forte.
Camminò lentamente guardandosi intorno.
Stranamente le strade non erano molto trafficate nonostante l’ora di punta.
Avanzò per una via quando vide passare in fondo a questo un ragazzo.
Guardò più attentamente e si rese conto di conoscerlo.
Era Changmin non poteva sbagliare.
Si avvicinò e lo vide vestito più o meno come il giorno prima.
Voleva vederci chiaro quindi lo seguì senza farsi vedere.
Camminarono per almeno dieci minuti per delle vie che nemmeno il biondo conosceva.
Finalmente il giovane si fermò ad un portone e suonò un paio di volte.
La porta si aprì subito e lui entrò chiudendo la porta dietro di se.
Jaejoong prese il telefono e chiamò Junsu

“pronto?”

“eeh ciao Junsu…farò un po’ tardi mi fermo un attimo in un negozio scusa”

“tranquillo fai con calma”

“ok a dopo”

La chiamata terminò e il biondo si avvicinò alla porta.
Guardò i vari campanelli anche se era più che sicuro che il ragazze avesse suonato all’ultimo.
Non sapeva che fare.
Decise di suonare.
Massimo se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa si sarebbe inventato una balla.
Suonò e poco dopo la porta si aprì.
Possibile che nessuno chiedesse qualcosa??
Entrò senza preoccuparsene e chiuse la porta.
Si trovò in un cortile molto grande.
Una donna gli si avvicinò e lo guardò dalla testa ai piedi.

-è qui per un incontro?-

-…eh?-

-ha per caso una persona in particolare da richiedere?-

-…aa…-

-attivo o passivo?-

-chi io?-

-si lei cos’è?-

-…non saprei…-

-mmm…a giudicare dall’aspetto direi passivo…bene …un nome allora?-

-nome?-
-…si?-

-…lavora qui un certo Changmin?-

-aa…si si certo-

-mm ok..-

-bene allora venga-

-dove?-

-non si preoccupi venga-

La donna condusse il ragazzo verso una porta.
Entrarono all’interno e si ritrovarono in un corridoio.
C’erano solo delle luci al soffitto.
Le pareti erano bianche e per terra c’era una moquette di color noce.
Camminarono per il corridoio arrivando in fondo ad una rampa di scale.
La donna prese il telefono e chiamò.

“Max è pronto?….bene ok”

Mise via il telefono e prese dalla tasca della sua giacca grigia degli occhiali.
Li mise e poi prese una penna dalla stessa tasca

-vuole darmi un nome? O un soprannome?-

-devo proprio?- chiese il biondo

-mi dia un soprannome allora …giusto per sapere se tornerà ..-

-..Jj…-

-bene Jj….sali pure al secondo piano. Troverai un altro corridoio e devi entrare nella stanza 300-

-o..ok…-

Il giovane salì le scale mentre la donna tornò indietro dal corridoio in cui era venuta.
Arrivò al secondo piano e vide il corridoio davanti a se.
Era veramente lungo.
Lo percorse guardandosi intorno.
Ma dove diavolo era finito?
Arrivò alla stanza 300. Era proprio l’ultima.
Busso un paio di volte ma nessuno rispose.
Girò la maniglia ed entro.
C’era un letto matrimoniale da una parte e un sacco di optional che una stanza di una albergo a 5 stelle si sarebbe sognato.
Chiuse la porta e si guardo intorno.
Non c’era nessuno.
Ma che ci faceva in una stanza.
La porta dietro di se si aprì e la luce si spense in un attimo.
Non fece in tempo a girarsi per capire chi fosse entrato che qualcuno gli andò addosso abbracciandolo.

-…ei…- disse Jaejoong cercando di staccarsi

-…Shhh….sono io..Max…-

-…eh?-

-…shhh…-

Il ragazzo lo baciò sulle labbra.
Quelle labbra.
Quelle calde labbra.
Quella lingua.
Quel profumo.
Non poteva crederci.
Oltre allo stupore, non si rese conto che piano piano era arrivati al bordo del letto e ci erano anche caduti sopra.

-mi piace il tuo piercing…- disse il ragazzo toccandolo dappertutto

-io…io non sono qui per questo…aaahh…- disse il biondo una volta che l’altro gli infilò le mani nei pantaloni

-…mi hanno detto che sei passivo…non mi è mai capitato un ragazzo con il corpo come il tuo…come mai sei qui?…potresti avere chi vuoi…-

-io…io…- disse Jaejoong senza respiro sentendo poco dopo la bocca dell’altro leccarlo con foga

Non riusciva a parlare.
Non riusciva a dire nulla.
Era come in trappola.
Sapeva chi era.
Sapeva perché era bloccato.
Perché quello era Changmin.

-…f…fermo..- disse spostandolo ma il ragazzo gli andò di nuovo addosso e lo abbracciò baciandolo

Gli toccò i capelli scendendo sul collo.
Il collo.
Sentì una cosa.
Una cosa che conosceva molto bene.
Si staccò di scatto andando verso il muro accendendo poco dopo la luce.
I due ragazzi si fissarono.
Changmin era più sconvolto del biondo che piano piano si tirò su i pantaloni

-che ci fai qui??- disse avvicinandosi

-…ti piace il mio piercing…e da quando…-

-..che cazzo ci fai qui Jj..-

-ti ho seguito…tu piuttosto che cazzo di lavoro fai..-

-…l’accompagnatore…-

-e per quale motivo???-

Changmin sorrise.
Ma era uno di quei sorrisi falsi.
Come l’ultimo che gli aveva fatto quando gli aveva detto che aveva fatto l’amore con Yoochun alla sua partenza.

-…a te che diavolo interessa…-

-..a me interessa accidenti…perché ti rovini la vita così???-

-…non sono cazzi tuoi e ora vattene..-

-no!- disse Jaejoong alzandosi -non me ne vado-

-se rimani qui continuo quello che ho iniziato e non scherzo..-

Jaejoong abbassò lo sguardo.
Poi rialzò il viso e guardò il giovane che non aveva staccato il suo da lui.

-fai quello che vuoi…- disse togliendosi la maglia e buttandola per terra gli andò addosso baciandolo.

Changmin spense la luce e si riavvicinò al letto spingendolo sopra.
Da quanto tempo aveva sognato quel momento.
Da quanto tempo aveva sperato che il suo Jaejoong tornasse e ora era li sotto di lui e non si era tirato indietro.
Lo guardava nonostante il buio della stanza.
Sapeva che era li, sapeva che lo stava attendendo e piano piano scese con il viso fino a far unire le proprie labbra con le sue.
Non potevano farci niente.
Nonostante i loro cuori non fossero più pieni di amore, i loro corpi si volevano a vicenda e non potevano fare a meno di ascoltarli.
Non potevano evitare di lasciarsi.
Jaejoong lo sapeva, lo aveva sempre saputo, per questo era andato via.
Nonostante tutto non aveva mai smesso di amare Yoochun ma una parte del suo cuore era ancora legata al ragazzo che lo aveva aiutato quando il mondo gli era crollato addosso, quando tutto sembrava sul punto di finite.
Gli era stato accanto con il suo sorriso, lo la sua premura, con i suoi abbracci e tutto questo aveva fatto si che la figura di Yoochun scomparisse dentro di se.
Ma come dice un detto, al cuor non si comanda e Jaejoong non poteva prevedere in un ritorno del suo vecchio amore, e li non ha potuto fare niente.
Qualcuno direbbe che non è amore, è solo cattiveria, ma poi basta pensarci un attimo.
Chi di noi non si è trovato in una situazione del genere?
Diviso tra due persone alle quale non puoi fare a meno di pensare eppure sai in cuor tuo che non puoi trattarle così, che devi scegliere una volta per tutte.
Ma non sai quale, non sai come e nonostante ti impegni, fai sempre la scelta sbagliata.
E Jaejoong aveva fatto la scelta sbagliata…..


….ricordi…


-Jj…- disse Yoochun alzandosi dal letto avvicinandosi al biondo che si era appena rimesso i pantaloni

-si…- rispose l’altro girandosi mostrando il suo sguardo vuoto

-…io non voglio…non voglio che rovini la tua felicità per me…- disse il moro

-…in che senso…-

-non dire nulla a Changmin…non farlo soffrire…tu devi stare con lui ok? Tu …devi essere felice…perché io non sono stato in grado di renderti felice…-

-Yoochun ma io ti amo…-

-no…tu mi vuoi amare…ma io non posso lasciartelo fare…torna da Changmin..-

-…ma Yoo…-

-devi tornare da lui..-


…..fine…


E nonostante tutto era tornato.
Era tornato da Changmin convinto di poter mentire per tutta la vita. Convinto di potergli dire che lo amava, perché era vero, lui lo amava, ma l’amore per Yoochun era più forte e quindi non riuscì.
La verità però ebbe un effetto negativo su Changmin che piano piano si nascose nel suo mondo buio lasciando fuori suoi fratello e il suo più caro amico.
Buttandosi in un lavoro che lo rovinava ogni giorno di più, ma a lui non importava.
Jaejoong gli aveva portato via il cuore e non si era più ripreso.
Non ce la poteva fare senza di lui.
Ma ora.
Ora era li.
Ora quel bacio aveva cancellato quei lunghi anni di sofferenza e anche se sarebbe durato poco, alla fine, gli sarebbe bastato per essere di nuovo in pace con se stesso

-aah..Changmin…- disse Jaejoong una volta che l’altro cominciò a toccarlo togliendogli i pantaloni

-…Jj…io sono stato male senza di te…-

-mi dispiace!!- disse urlando una volta che l’altro lo penetrò con due dita

-…io…io non riesco a vivere senza di te…- disse di nuovo il più giovane penetrandolo più volte con forza facendolo urlare sempre di più

Perché voleva farlo soffrire come aveva sofferto lui.
Voleva che sentisse il dolore che il suo cuore provava, che ogni notte lo faceva piangere, che ogni notte non lo lasciava dormire.

-MIN!!! MIN!!!- disse Jaejoong aggrappandosi alla sua schiena stringendo le unghie nella sua pelle per il dolore

-…piangi Jj…devi piangere come ho fatto io…-

-mi dispiace- rispose l’altro al suo orecchio mentre calde lacrime scendevano dai suoi occhi

-..io ti amavo Jj….io ti amavo!!-

-io ti amo…ancora…Min…ti prego perdonami se puoi…- rispose il biondo

Changmin lo guardò.
La rabbia si impossessò di lui e velocemente si tolse i pantaloni penetrandolo con forza da farlo urlare più di prima.
Non poteva sopportarlo, non poteva sentirgli dire quelle parole piene di menzogne, perché erano solo menzogne, non gli credeva più, lui non lo amava.

-smettila!!!- disse Changmin tenendogli i polsi saldi al letto mentre con il bacino spingeva dentro il suo corpo procurandogli dolore

Jaejoong urlava e ansimava senza ritegno.
Sapeva che doveva subire.
Doveva soffrire per quello che aveva fatto e solo ora si rendeva conto di quanto aveva sofferto e di quello che aveva fatto.
Aveva sbagliato e Yoochun glielo aveva detto.
Non doveva tornare con lui , doveva rimanere con Changmin.
Non doveva dirgli nulla.
Allora perché lo aveva fatto?
Perché?
Aveva sperato nell’amore di Changmin ma era stato un dolore troppo forte per lui.
Il tradimento lo aveva rovinato e lui non poteva fare altro che andarsene.
Aveva trovato riparo in Yoochun e aveva sbagliato tutto.
Ma ora cosa poteva fare?
Nulla.
Non poteva rimediare.
Qualsiasi scelta avrebbe preso, uno dei due avrebbe sofferto comunque e lui era stanco di far soffrire le persone, era stanco di dover fare la parte del cattivo.
Perché si era innamorato di Yoochun? E perché era arrivato Changmin??
Perché si era incasinato la vita con queste cose?
Non voleva più amare nessuno ma era impossibile.
Il suo cuore non poteva vivere senza di loro.
Ma chi di loro due era più importante?
Chi lo avrebbe fatto felice?
Chi gli avrebbe riscaldato il cuore per tutta la vita?
Non riusciva a capirlo e nonostante il dolore che Changmin gli infieriva, lui riuscì a trovare il modo per sorridere.
Alzò le braccia e gliele mise intorno al collo.

-Min fammi tuo!!!- disse abbracciandolo e l’altro cominciò a spingere più forte fino a venire in lui completamente


7 capitolo


-…sono stati tre anni magnifici…Jj…- disse Yoochun mentre l’altro se ne stava davanti a lui

-…Yoo…-

-ti sei dimenticato che io ho ancora molte risorse..?-

-…-

-..io ho ancora molti detectivi..-

-mi hai fatto sorvegliare..-

-no…sei tu che hai solo sbagliato …-

-mi dispiace…- disse Jaejoong abbassandolo lo sguardo

-non importa sapevo che sarebbe finita così…il tuo cuore non era mai tutto per me…-

-…io ti ho amato sul serio..-

-non lo metto in dubbio…-

-…-

-…io ora devo prendere un aereo…-

-tu…tu sei tornato qui…nonostante sapessi già tutto?-

-certo…me ne sono andato per darti una chance e vedere cos’avresti fatto…ma l’amore che provi per Changmin è troppo forte e io non posso fare nulla…voglio che sei felice ok?-

-ma Yoo…-

Il moro si avvicinò e gli toccò dolcemente il viso

-se potessi ti bacerei…- disse sorridendogli

-ma non posso far arrabbiare Changmin…mi spaccherebbe la faccia..-

-Yoo…mi dispiace..-

-non importa Jj…buona vita-

Yoochun sorrise.
Un sorriso vero, non falso. Uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore.
Jaejoong si chiese più volte se stesse facendo la cosa giusta.
Quel sorrise.
Non l’avrebbe più rivisto.
Quelle labbra.
Non le avrebbe più baciate.
Mai più.
Avrebbe commesso un errore.
Gli sarebbe corso dietro e lo avrebbe abbracciato e poi gli avrebbe dato il suo ultimo bacio. Forse anche Yoochun ci sperava mentre si allontanava verso l’imbarco da dove era appena arrivato.
Ma non lo fece.
Non poteva sbagliare di nuovo.
Non ora che le cose si erano sistemate.
Non poteva.
Rimase a guardare il suo amore che se ne andava tra la folla e anche lui aspettava che il biondo si muovesse ma sapeva in cuor suo che non poteva farlo, oppure la separazione sarebbe stata ancora più dura da superare.
Jaejoong si fece forza e continuò a guardalo fino a che non sparì nel corridoio che lo avrebbe riportato in America.
Si girò.
Si sentiva vuoto.
Completamente vuoto.
Ad un tratto però due forti braccia gli cinsero la vita di dietro la schiena e piano piano sentì delle parole sussurrate al suo orecchio

-….ti amo Jaejoong…-

Il biondo sorrise dolcemente.
Ecco perché non poteva rovinare tutto.
Il suo amore vero era li ed era sempre stato li.
Aveva commesso degli errori e ora aveva capito.



Perché la vita è fatta così.
Ti mette davanti delle scelte e molte volte nessuna è quella giusta
Perché alla fine il tuo cuore ti farà scegliere un’altra via e tu non potrai farci nulla.
Sbagliare è normale e nessuno ha vissuto senza commettere nemmeno un errore.
Basta saper riconoscere di aver sbagliato e ricominciare.
Solo così le cose si sistemeranno.
E se qualcuno soffrirà non potremmo farci nulla.
Purtroppo in amore tutti devono soffrire prima o poi.
Ma l’importante e crederci sempre.




**


“pronto?” disse Jaejoong rispondendo al cellulare

“sono Junsu..Changmin è li?”

“yes! Sta studiando, te lo passo?”

“eh? No no tranquillo, chiedevo visto che non lo vedevo tornare…”

“no no tranquillo, si è messo a studiare…dopo domani ha un esame..”

“pensavo avesse già finito..”

“si ma vuole ripassare alcune cose…venite a mangiare qui?”

“…mmm va bene…alle otto?”

“perfetto..a dopo!!”

“ciao Jj”

La chiamata terminò e Jaejoong si girò verso il più giovane che rideva sdraiato su un letto.

-che ti ridi…-

-sei bravo a dire le bugie…-

-…solo perché poi avrò una ricompensa..- rispose il biondo avvicinandosi

-…già..- rispose Changmin una volta che Jaejoong salì sul letto e con un gesto gli fece scendere i boxer



**


-che ha detto?- chiese Yunho uscendo dalla cucina con una mela in mano

-stava ripassando per l’esame..-

-eh?-

-..si…non ti ricordi?-

-ma quale esame?-

-sarà…mmm economia..-

-l ha già dato…-

-…inglese…-

-pure quello..-

-….non so cos’aveva da fare ancora?-

Yunho sorrise e si avvicinò al fidanzato abbracciandolo

-ti hanno paccato tesoro…Changmin ha dato tutti gli esami insieme…e ora quei due stanno facendo le schifezze -

-ma che dici?????-

-perché non prendiamo esempio da loro?? Eh??-

-…sei sempre il solito…-

-e tu pure…dai…farlo una volta al giorno toglie il medico di torno..-

-si- infatti peccato che per te il detto non vale visto che lo vuoi fare sempre più di una volta..-

-…almeno non ci ammaliamo più…-

-oo Yunho..-

-eddai!!!-



The End





1 commento:

  1. Sono senza parole... è meravigliosa questa storia... anche se mi dispiace per Yoochun. Ho solo una domanda... COME HAI OSATO FARMI ASPETTARE TANTO PER LEGGERE QUESTO CAPOLAVORO?!?!?!

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