My Angel Deep

Autrice: Masayume

Tratta: DBSK
Tipo: Yaoi (scene esplicite, contenuti espliciti)

Data scrittura: 14/02/2009

Sembra assurdo.
Non riesco a crederci io stesso che ci sono dentro fino al collo.
Come è possibile? Com’è accaduto? Come siamo arrivati a questo punto??
Io non riesco a darmi una risposta.
Non saprei dove andarla a cercare e questo non è un bene.
Mi sento come fuori dal mondo.
Ho la testa che gira intorno a una cosa sola e non riesco a farla andare da nessun’altra parte.
Vorrei tanto andare via, scappare, ricominciare tutto dall’inizio ma non posso.
Non posso e me ne rendo conto.
Cosa direbbero le persone che mi conoscono?
I miei amici, i miei compagni, le mie fan anzi…le nostre fan.
Ma cosa devo fare?
Non posso andare avanti così, con la testa piena di idee confuse.
Sono stanco di tutto!!!
Sono stufo di tutto.

Maledetto il giorno che ho notato qualcosa di diverso.
Maledetto quel dannatissimo giorno in cui ho sentito la tua voce in modo diverso.
Maledetto quel fottutissimo giorno in cui ti ho visto con occhi diversi.

Maledetto me!!

Posso tornare indietro??
Ditemi che posso tornare indietro per favore perché la mia testa non può reggere in questo stato.
Ditemi che era tutto un sogno e domani mi sveglierò e non avrò più certi pensieri.
Ditemi che in realtà non c’era nulla dietro, che non c’era amore, che io non provo amore, che io non lo amo.
DITEMELO!!

Non serve.
Non servirebbe a nulla.
Potrebbero dirmi tutte queste cose, ma alla fine non ci crederei.
Non ci crederei perché il mio cuore esulta quando ti vedo.
Comincia a battere così violentemente che certe volte ho paura che esca dal mio corpo e se ne vada a fare un giro per i fatti suoi.
E tu che fai???
Dimmi, tu che diavolo fai??


…


Sorridi.
Tu sorridi.
Accidenti a te e il tuo sorriso.
Dico io.. ma come cavolo ti prendi il lusso di sorridere quando sto per scatenare la terza guerra mondiale dentro il mio corpo.
Vorrei attaccarti al muro in quei momenti.
Ti ci attaccherei volentieri e poi non sapresti più dove guardare, cosa dire.
E tu lo sai bene che ci riuscire a farti perdere la voglia di ridere.
Lo sai che potrei spegnere il tuo viso in un solo secondo.
Non lo posso vedere il tuo sorriso.
Preferisco vederti ansimare tutta la notte piuttosto che stare un secondo davanti al tuo sorriso.

E tu lo sai il perché.
Come credo lo abbiano capito in tanti.

Ma a te non importa.
Non ti importa perché a te piace quello che potrei farti.
Ti piace pensare a quello che già ti ho fatto sentire su quell’accidenti di letto.
Perché, dimmi, perché dovevi proprio parlare con me quel giorno?
Perché mi hai portato in camera tua??
Ho sperato fino all’ultimo che qualcuno entrasse in quella stanza e invece, proprio quando devono disturbare, nessuno si presenta con qualche richiesta senza senso.

E poi che fai?
Non parli.
Si prende il lusso di non parlare.
Allora perché mi hai trascinato li dentro??
Perché ti sei seduto sul letto e ti sei messo a fissarmi??
Cosa cercavi di ottenere??

Sto impazzendo!!!
Sto veramente perdendo il controllo dei miei istinti e questa cosa mi fa paura.
I ricordi non mi lasciano e ormai la mia mente si è persa di nuovo a quel giorno.
Quel giorno che non avrei mai potuto pensare potesse venire.

Ti ho chiesto cosa mi dovevi dire.
Te l’ho chiesto credo due volte e tu non mi hai mai risposto.
Continuavi a fissarmi con quei tuoi occhi assassini.
Si, perché mi uccidi ogni volta e nonostante io te l’abbia detto, tu ti ostini a farmi del male.
Ti ostini a fissarmi, a guardarmi dentro bruciandomi la pelle come se avessi dei laser al posto degli occhi.

E ancora ripenso a quel giorno.
A come ti sei alzato da quel letto che tentavo di non guardare.
Ricordo ancora la tua mano che si posa sul mio petto.
Ho sentito una scarica fortissima.
Il mio cuore si è messo a battere più pesantemente tanto da farmi male.
Ma non è stato nulla.
Quando ho sentito il tuo corpo appeso al mio.
Quando ho sentito il tuo abbraccio togliermi il respiro….ecco in quel momento credevo davvero di poter morire da un momento all’altro.

Sento ancora i tuoi baci sul collo come se li avessi marchiati con il fuoco.
Riesco a percepire ancora il tuo profumo.
Ne ero avvolto e non me lo sono mai più tolto dalla testa.
Lo sentivo ovunque.
E ricordo ancora bene quando preso i tuoi polsi e ti ho spinto fino a quel letto.
Quel dannatissimo letto.

Ti piaceva vero??
Ti piaceva mentre ti leccavo il petto.
E volevi sempre di più e facevi di tutto per ottenerlo.

Non ti sei vergognato di togliermi la maglietta.
Non ti sei vergognato di mettermi le mani dentro i pantaloni.
E non ti sei più vergognato quando alla fine sono entrato dentro di te.

Avevi finalmente smesso di sorridere.
Avevi finalmente smesso di avere quello sguardo provocatorio.
Non hai idea di quanto mi piaceva stringerti a me e morderti la pelle.
Non puoi nemmeno immaginare per quanto tempo ho sognato quella notte.
Per quanto tempo ho sperato che si avverasse sul serio nonostante dicevo a me stesso
“smettila non succederà mai ficcatelo bene in testa…”

Ma lo dicevo perché alla fine avevo solo paura.
E sai di cosa?
Non puoi immaginartelo.
Non puoi..

L’unica cosa di cui avevo paura, era che se solo fosse successa una cosa del genere, io non avrei più potuto mentire a me stesso.
Non avrei più potuto nascondere il fatto che ti amavo.
E ti amo tutt’ora.
Ti amo e tutti giorni che mi sveglio alla mattina e ti vedo nel mio letto, sento il cervello che mi manda mille segnali per farmi scoppiare.

Vorrei dirtelo.
Vorrei urlatelo.
Vorrei che tutti capissero che se sto solo un minuto senza di te potrei sul serio morire.
E purtroppo mi vergogno.
Mi vergogno perché l’ho tenuto nascosto per tanto tempo.
Mi sono messo una maschera addosso così che tu non ti potessi mai immaginare niente del genere.
Ma io non ce la faccio più.
E nonostante ho maledetto ogni singola cosa di quel giorno…io non posso fare a meno di essere felice.

Perché quel letto è stato il nostro punto di amore.
Tu eri solo mio!
Nessuno ti potrà mai avere su quel letto perché ci sarò sempre io.

Sto divagando.
Ho detto e pensato tante di quelle scemenze che ormai non ho più idea di quello che dico.

E sai perché?
Perché io non so se tu mi ami.
Io non so se alla fine tu provi qualcosa per me e non ho il coraggio cazzo…non ho il coraggio di chiedertelo.
Io non ho il coraggio di fare niente…senza di te.

E ora ti guardo come al solito.
Sono stato sveglio tutta la notte.
Tu lo sai.
Io ormai non dormo più.

Sposto il mio sguardo sul tuo viso.
Sembri un angelo venuto per portarmi via.
Dimmelo.
Dimmelo che mi ami ti prego.
Io ne ho bisogno.
Ho veramente bisogno di questa certezza oppure il mio cuore scoppierà.

Sto tentando di trattenere le lacrime ma non riesco.
Non riesco a vedere bene il tuo viso.
Sento solo le guance bagnarsi.
Percepisco il fastidio di quelle gocce di tristezza scivolare sul collo e passare sul mio petto nudo.
Quel petto che poco prima baciavi e mordevi senza sosta.

Non resisto più.
Ti devo toccare.
Sento la tua pelle morbida contro i polpastrelli della mia mano.
Percorro il tuo braccio e oltrepasso la spalla.
Ti tocco il viso.
Quel viso che circondo di baci.

Perché non mi ami????
Perché non mi ami???

I tuoi occhi si aprono di scatto.
Mi guardi e noto che ti stai veramente preoccupando.
Ti metti a sedere velocemente e sento le tue mani posarsi sulle mie guance bagnate da quelle maledette lacrime che tengo nascoste da una vita.

-perché piangi??- mi chiedi tristemente con quella voce piena di armonia

Non rispondo.
Non ce la faccio.

-Junsu ti prego dimmi perché piangi??-

Non dovevi dire il mio nome.
Ho sentito un’altra fitta al cuore.

Ti avvicini a me toccandomi il viso, implorandomi con quel tuo sguardo assassino.

-Junsu !!!- mi dici di nuovo alzando la voce

La vedo.
Una piccola lacrima.
Come una gemma, fuoriesce dal tuo occhio.
Percorre lentamente il tuo viso incorniciandolo.

Perché piangi tesoro mio??
Perché stai piangendo??
Tu non devi piangere.
Tu devi sorridere.
Tu devi farmi morire con il tuo sorriso che tanto odio.

-..Junsu…- mi dici di nuovo abbracciandomi

E finalmente risento il tuo calore.
E finalmente mi sento di nuovo in paradiso.

-..Jae..- dico cercando di nascondere la malinconia

-..io sono qui con te…- mi rispondi tu

-…io però non riesco a sentirti … sei lontano …perché sei lontano?-

Tu ti sposti.
Eccolo.
Il tuo sguardo perforante.
Mi metti di nuovo le mani sul viso e ti avvicini a me.
Quel bacio mi fa venire i brividi.

Mi ritrovo sdraiato sul letto con te sopra.
Non riesco a capire perché fai tutto questo.
Cosa centra ora questo?
Spiegamelo per favore??

-Junsu…ho bisogno di te…- mi dici strusciandoti sul mio corpo

Sei nudo.
Voglioso.
Sento la tua pelle calda addosso alla mia.
Eppure vorrei che tu mi dicessi un’altra cosa.
Vorrei che ti rivestissi per una volta.

-…Junsu…ma tu mi ami?- mi chiedi dun tratto portando la mia mente sulla terra

Ti guardo sconvolto.
Tu non capisci il perché.
Vedo la paura nei tuoi occhi e vorrei sapere per quale motivo.
Hai paura che io ti dica si?
O no?
Qual è la risposta che vuoi sentire???

-Jae io..-

-…se…se non mi ami…non non importa…però…però io te lo devo dire…-

Il mio cuore sta sbattendo come un matterello pneumatico messo in moto.
Che diavolo stai dicendo??

-..Junsu io ti amo…ti amo e non ce la faccio più a vivere senza dirtelo…-

Mi alzò di scatto facendoti spaventare.
Mi aggrappo a te con terrore.
Si terrore.
Il terrore di poterti perdere ora che ho capito.

Tu mi abbracci con forza e posi la testa nell’incavo della mia spalla.
Ti metti a cantare una strana melodia e il mio cuore finalmente trova un po’ di pace.

-ti amo anche io Jaejoong…- dico stringendoti di più a me mentre scivolo all’indietro così da farti stendere sul mio corpo

Voglio rimanere così sta notte.
Voglio che ti addormenti di nuovo sul mio petto.
Voglio svegliarmi domani mattina e vedere il mio angelo.
Quell'angelo profondo che mi ha portato via il cuore.