CI SIAMO TRASFERITI QUI FANFICTION FANTASY FORUM

IMPORTANTE

Fate attenzione alle indicazioni che riporterò qua sotto!!!
(le storie che vengono postate, anche se spinte, non sono reali e nessuno è obbligato a leggerle quindi se deciderete di farlo e ne rimarrete sconvolti gli amministratori del blog non ne avranno nessuna colpa in quanto hanno avvisato i lettori)

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Tratta/Fandom: i protagonisti della storia e le rispettive coppie se d'amore.

Tipo/Genre: tipo di Fanfiction, i tipi sono molto semplici e tutti possono capire senza quei PG-NG bla bla che io personalmente trovo molto incasinati^^

Crack (ironico quasi demenziale^^)
Natural (semplice, per tutti i lettori)
Natural Love (amore semplice, per tutti i lettori)
Yaoi (amore omosessuale (tra due uomini))
Yuri (amore omosessuale (tra due donne))
Sad (triste, dedicata a tutti ma strappalacrime)
ecc...(in costruzione)

ogni tipo di fic avrà a lato una descrizione

(scene semplici, contenuti normali) Storia adatta a tutti, ma attenzione al Tipo di storia (per esempio una Yaoi o Yuri anche se adatta a tutte potrebbe comunque avere scene di baci o altro che non tutti gradiscono)

(scene esplicite, contenuti espliciti) adatta ad un pubblico adulto o consapevo che la storia avrà delle parti esplicite e non adatti a tutti.

(scese esplicite, contenuti molto espliciti) adatta ad un pubblico adulto o consapevole che quello che leggerà avrà sicuramente scene forti e non adatte a tutti.

___


grazie per l'attenzione e buona lettura
Masayume e Marieluna

FANFICTION FANTASY

Blog dedicato a tutti gli appassionati di fanfiction.
Qui potrete trovate tutte le vostre storie preferite, romantiche, d'azione, piene d'amore,
yaoi o yuri a vostro piacimento.
Inoltre chiunque voglia publicare la sua fanfiction può farlo mandandomi un e-mail,
verranno inseriti i credits opportuni.
Spero che questo nuovo blog vi piaccia e possiate divertivi.
baci

Masayume

valewinnie18@gmail.com
MasayumeKisu@hotmai.it

tutte le storie sono frutto della fantasia delle scrittrici / scrittori, quindi non contengono fatti realmente accaduti a parte diverse descrizioni delle stesse autrici/autori.
All'inizio della storia viene detto esplicitamente se può essere letta da tutti oppure se contiene scene
troppo forti o non gradite quindi leggete attentamente prima di imbattervi in cose che non
volete leggere.
grazie

Masayume e Marieluna

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Baci Baci

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Masayume e Marieluna

mercoledì 10 febbraio 2010

DARKNESS EYES


Autrice: Masayume
Tratta: DBSK (feat Siwon, Heechul, Leeteuk, Sungmin "Super Junior")
Tipo: Yaoi (scese esplicite, contenuti molto espliciti)
Data inizio scrittura: 10/02/2010
Data fine scrittura:



Personaggi



(Yoochun, Junsu, Jaejoong, Changmin, Yunho)



(Leeteuk, Heechul, Siwon, Sungmin)

...

Prologo...


Il buio della notte.
Può far paura, ma può anche far piacere.
Può mettere terrore, ma anche far sorride.
A lui piace il buio, perché è suo amico.
Ci si può nascondere così da non poter vedere chi lo circonda.
Così da non potersi affezionare alle persone che gli stanno vicino.
E ora era tutto buio intorno a lui.
Tutto era in silenzio.
Ma non tutto.
Nonostante i suoi ordini qualcuno continuava a parlare…

-ahhh!! Aah!!!…mmmhh….aah!!!!! -

-…shhhhh….zitto… -

-aah!……-

-….shh..-

Il rumore di un letto che si muoveva echeggiava per tutta la casa.
Si muoveva a ritmi costanti come se qualcuno lo spingesse.
Effettivamente qualcuno si stava muovendo su di esso con una certa foga.

-aah!!! Aah!!!-

-…zitto…-

Un ragazzo.
Si vedeva un ragazzo moro inginocchiato sul letto e completamente nudo.
Si muoveva avanti e indietro tenendo con le mani i fianchi di un altro ragazzo messo a gattoni davanti a lui.
Glieli stringeva i spingendolo verso di se così da poterlo penetrare con più veemenza.
Il ragazzo a gattoni stringeva tra le mani le coperte del letto e nonostante tentasse di stare zitto non riusciva proprio a contenere le urla di dolore e godimento che quel ragazzo gli infieriva.

-aaaaaaah!!!!!-

-aah!! Si adesso vengo!!!!- rispose il giovane che spinse ancora più forte per alcune volte fino a bloccarsi e accasciarsi leggermente sulla schiena nuda dell’altro

Dopo pochi secondi si spostò da quel corpo buttandosi sul letto a pancia in su. L’altro si lasciò cadere sul materasso rimanendo immobile in quella posizione per un po’.

-che ore sono Yunho…- chiese il giovane al ragazzo che lo aveva violato

-…tardi..- rispose il violatore alzandosi velocemente dal letto prendendo poi da una sedia vicino i suoi boxer e i pantaloni

-te ne vai già?-

-che ti credi?…che rimango qui tutta la notte?- disse ironicamente infilandosi le scarpe

-…si…-

-ho da fare…- rispose di nuovo il violatore raccogliendo la sua maglietta dal pavimento

-ci sentiamo?-

Il moro si girò dopo essersi infilato il cappotto.
Lo guardò con insistenza mettendo intanto le mani nelle tasche.

-…si si..- rispose frettoloso

Prese il suo cellulare rimasto su una scrivania.
Dopo di che si avvicinò alla porta.

-Yunho..- disse il ragazzo ancora sul letto

-dimmi..-

-ci sentiamo allora?-

-…ho detto si…- rispose il moro aprendo la porta e dopo essere uscito la richiuse dietro di se

Sbuffò pesantemente percorrendo il corridoio davanti a se fino ad arrivare ad una rampa di scale.
Scese al piano inferiore arrivando davanti ad un bancone dove degli uomini lo videro arrivare.

-arrivederci Yunho-

-..grazie-

Uscì dal locale e notò che ormai fuori era già buio.
Era tremendamente in ritardo e non andava bene.
Si mise a camminare fino ad un parcheggio dove ormai era rimasta solo la sua auto.
Si sedette all’interno e dopo aver messo in moto sfrecciò nell’ingorgo della strada principale di Seul per raggiungere la sua prossima meta…o meglio dire la sua prossima preda.


1 capitolo
-fratellanza-


Cammina per i corridoio della scuola con passo lento ed elegante.
Si guarda in torno ogni tanto e saluta qualcuno con un gesto della mano sorridendo dolcemente rendendo così il suo viso ancora più carino.
Cammina ancora arrivando ad una rampa di scale e non si rende conto ancora che la maggior parte delle persone continua a fissarlo fino a che non scompare dalla loro visuale.
Sale i gradini uno alla volta arrivando così al piano superiore dove altre persone si girano ad ammirarlo.
Cerca di far finta di niente ma ora è palese che stanno fissando lui.
Altri amici, altri sorrisi, altri saluti fino a che non raggiunge la sua classe.
Anche qui alcuni compagni si girano e lui, felice li saluta cortesemente andando poi verso il suo banco.
Si siede al suo posto lasciando la cartella per terra.
Perché lo guardano tutti?

-ei Jae- dice un ragazzo catturando la sua attenzione

-ciao Junsu- risponde lui sorridendo aspettando che l’amico si avvicini sedendosi nel banco di fianco al suo

-ti vedo pensieroso, come mai?-

-…mmmh hai notato che quando passo la gente mi squadra? Per caso ho qualcosa fuori posto?- chiese con voce triste indicandosi

Junsu sorrise lievemente guardando quel viso così candido.

-be…a parte i tuoi capelli biondissimi …direi di no..-

-dici che è per quello?-

-…be direi di si! È difficile vedere un ragazzo asiatico biondo-

-…sarà…eppure non è da poco che ho cambiato colore…-

-si ma c’erano le vacanze di Natale…è normale che ora la gente ti guardi!! È come se fosse un altro primo giorno di scuola!-

Jaejoong capì che l’amico aveva perfettamente ragione.
Non gli dava fastidio che la gente lo guardasse, ma sperava che almeno non facessero commenti negativi su di lui anche perché la cosa lo avrebbe ferito molto.
Solo a vederlo si poteva capire tutto di lui.
Si capiva dal suo sguardo che era una persona timida e buona sempre con il sorriso sulle labbra. Nonostante la sua timidezza però, conosceva moltissime persone a scuola grazie ai corsi che frequentava nel pomeriggio o nel tempo libero.
Se fosse stato solo per il suo viso in molti lo avrebbero scambiato per una ragazza visto i tratti femminei che lo rendevano ancora più dolce.
La corporatura però era del tutto maschile vista l’altezza, al di sopra della media, e il fisico perfetto grazie agli allenamenti di ballo che regolarmente lo tenevano impegnato la maggior parte della settimana.

-credi che sto male?- disse di nuovo guardando l’amico che si girò verso di lui

-eh?-

-..il colore..- disse di nuovo indicandosi i capelli

-..ma va…te l ho detto appena l’hai fatto. Ti sta bene!-

-…spero..-

-Jj ma alla fine cosa ti interessa, devi fare quello che piace a te nei limiti naturalmente e non mi pare sia una cosa grave no?-

-..mm..-

-meglio biondo che il piercing all’ombelico..-

-..tanto non lo tolgo..-

-pffff immaginavo- rispose l’amico sorridendo per poi riportare l’attenzione sul libro che stava leggendo

Jaejoong sorrise di nuovo spostando lo sguardo verso le finestre della classe.
I raggi del sole erano molto deboli ed intorno si vedevano tante nuvolette bianche tendenti al grigio. Sperò in cuor suo che non si mettesse a piovere.
La pioggia lo rendeva triste.




**




Arrivò sgommando all’interno del parcheggio dell’edificio.
Avanzò di qualche metro parcheggiando vicino ad un grande albero che faceva ombra.
La metà degli studenti si girarono verso la macchina nera e sportiva che era entrata facendo un gran baccano.
Le uniche due portiere si aprirono e uscirono due ragazzi che difficilmente molte ragazze si sarebbero sognate di vedere se non in una rivista di moda dato il loro fascino.
Entrambi presero le proprie cartelle e poi chiusero le portiere
Il guidatore schiacciò un tasto del portachiavi e la macchina si chiuse facendo un suono che innescò l’allarme.

Si misero a camminare entrambi verso l’entrata della scuola fregandosene degli sguardi attoniti degli altri ragazzi.

-in che aula siamo?- chiese al guidatore

-..P4 credo..- rispose l’altro guardandosi intorno

-allora è questa…-

I due entrarono in aula facendo girare tutti i compagni già all’interno di essa





**




Il suono della campanella segnò la fine delle lezioni e l’inizio dell’intervallo.
Le classi si aprirono e tutti gli alunni uscirono nei corridoio mangiando il proprio spuntino.
Un ragazzo moro molto alto uscì da un’aula e si avvicinò all’entrata di un’altra.
Guardò all’interno e vide due ragazzi all’interne che se ne stavano seduti sui banchi.

-ei ragazzi- disse entrando all’interno sorridendo

-Siwon!- rispose Jaejoong scendendo dal banco avvicinandosi a lui

-non si sta seduti si banchi-

-ahah quando la prof non ce si può…- rispose il biondo convincente

-si certo!! Comunque, sapete per caso di chi è quella macchina parcheggiata in giardino?-

-eh?- rispose Junsu scendendo dal banco avvicinandosi curioso alle finestre

Un bolide nero era parcheggiato sotto l’albero del cortile della scuola.
E da quando gli alunni venivano a scuola in macchina?

-non ho idea di chi possa essere…- disse Junsu

-..hanno visto due ragazzi entrare..dicono che sono nuovi …- rispose Siwon sedendosi su una sedia vicino alla finestra

-non sapevo si potesse venire a scuola in macchina- disse il biondo guardando Siwon

-nemmeno io ..- rispose Junsu incuriosito su quel fatto

-..e va be…com’è andata?- chiese di nuovo il biondo a Siwon che spostò lo sguardo su di lui

-..male domani ho una verifica …Leeteuk ha la febbre, Heechul non ho idea di dove sia…-

-Pfff Siwon siete messi bene anche voi!!- disse Junsu ironicamente

-…già…va be ci vediamo all’uscita ok? Torno in classe-

-yess a dopo!!- rispose Jaejoong sorridendogli

Il ragazzo si alzò dalla sedia e uscì dalla classe.

-..ecco da chi ha preso la febbre Yoochun…- disse Junsu spostandosi definitivamente dalla finestra mettendosi poi seduto al suo posto

-non dire idiozie!! Se ti sente Siwon ti ammazza- gli rispose il biondo tirandogli un pezzo di carta





**




-Yoochun!!!!!!- gridò Jaejoong entrando in casa con dietro Siwon e Junsu

Nessuno rispose.
La casa sembrava deserta anche per il fatto che tutte le finestre avevano le persiane chiuse.

-vado a vedere in camera- disse il biondo salendo al secondo piano

Corse velocemente saltando i gradini a due a due fino a che non arrivò all’ultimo.
Saltellò come una cavalletta fino alla camera alla quale bussò un paio di volto e senza nemmeno aspettare una risposta aprì la porta di scatto

-CIAO YOO!!!- disse sorridendo ma dopo nemmeno un secondo il sorriso scomparve dal suo volto

Stesi sul letto completamente disfatto si trovavano Yoochun ed Heechul indaffarati in un bacio a dir poco passionale.
Si girarono di scatto nel momento in cui la porta si aprì e Yoochun si maledì per non averla chiusa a chiave

-ecco dove si nascondeva Heechul…- disse il biondo

-Jj mi pare di averti detto di bussare…- rispose Yoochun alterato

-questa è anche camera mia signorino!!!-

-…dai su non litigate- disse Heechul alzandosi e sistemandosi la maglietta

-..mmm..comunque giù ce Siwon .. Mi ha detto che domani avete una verifica…-

-…vado a vedere di che si tratta!!- rispose Heechul avviandosi verso il corridoio

Jaejoong guardò Yoochun che piano piano rifaceva il letto che sembrava un campo di battaglia.
Sorrise e si avvicinò a lui

-aspetta ti aiuto- disse prendendo le coperte e insieme sistemarono il tutto in pochi secondi.

-ancora mi chiedo come fai ad essere mio fratello- disse Jaejoong scompigliandogli i capelli

-ooo abbassa le arie ricordati che sono più grande di te!!!- rispose Yoochun spingendolo dolcemente

-se…di pochi minuti!!!-

Si misero a ridere e si abbracciarono uscendo entrambi dalla stanza.




2 capitolo
-convivenze-


-finalmente…- disse un ragazzo, dai capelli castani chiari, sentendo la porta della sua camera aprirsi e chiudersi

-…come facevi a sapere che ero io…-

-…riconoscerei il tuo profumo ovunque…- rispose il castano alzandosi dal letto andando incontro a colui che era entrato

Era veramente meraviglioso.
Quel giorno poi sembrava anche più bello del solito.
Aveva i capelli sciolti e non legati dal solito elastico. . Gli cadevano morbidi sulle spalle mentre la frangia era più corta di quando lo aveva incontrato.
L’aveva sicuramente tagliata da poco.
Un dolce sorriso illuminò il suo viso e piano piano la sua mano percorse le braccia del ragazzo entrato fino ad arrivare a suo morbido viso.
Questo lo guardò beandosi di quel tocco leggero.
Quelle labbra lo stavano aspettando.
Erano rosee e carnose impregnate di uno strato di burro cacao al cocco, il suo preferito.

-mi sei mancato Yunho…- disse il giovane mentre la sua mano percorreva i lineamenti del suo viso contornandogli labbra

-anche tu Ueda…- rispose il moro avvicinando cingendogli la vita dalle sue forti braccia avvicinandolo di più a se.

E piano piano i le loro labbra entrarono in contatto assaporandosi a vicenda con una certa passione.




**




-..hai capito cosa devi studiare?- disse Siwon guardando il viso di Heechul leggermente assente

-…-

-Heechul…- disse l’amico muovendo la mano davanti al suo viso riportandolo sulla terra

-eh? Ah? Si si ci sono tranquillo…-

-se lo dici tu….invece di passare la giornata nel letto di mio fratello potresti venire a scuola…-

-oooo che noioso che sei Siwon…- rispose l’amico posando i fogli sul tavolo togliendosi poi gli occhiali che gli avevano fatto venire un gran mal di testa

Mentre i due confabulavano in cucina, Yoochun, Jaejoong e Junsu se ne stavano stravaccati sui divani in salotto.
La loro attenzione era stata catturata da un programma televisivo al quanto stupido ma particolarmente amato da tutti e tre.

-Junsu rimani qui a dormire?- chiese Jaejoong all’amico

-…mmm non so..-

-dai chiama la zia e diglielo…tanto non dobbiamo mica studiare per domani…-

-…le mando un messaggio..-

-ookk-

Il giovane prese il cellulare e scrisse un messaggio alla madre.
Poco dopo arrivò la risposta e Junsu sorrise

-dice ok ma di non guardare cose sconce al computer! Naturalmente è riferito a te Yoochun-

-ahah digli che è davvero molto spiritosa!!!- rispose il moro distogliendo lo sguardo dalla televisione posandolo sul cugino che rideva scrivendo il messaggio alla madre

Siwon entrò in salotto con Heechul al seguito che si lanciò su Yoochun il quale lo prese tra le sue braccia.
Il maggiore invece si sedette nel mezzo tra Junsu e Jaejoong e quest’ultimo si avvicinò a lui appoggiando la propria testa sulla sua spalla.

-sei stanco?-

-…mm un po’-

Rimasero stesi sui divani per un ora intera intenti a guardare quel programma che li fece ridere per tutto il tempo.
Ad un tratto la porta di casa si aprì ed entrò una donna bellissima truccata delicatamente con indosso un cappotto grigio lungo fino a sopra le ginocchia.
Entrò in salotto e sorrise nel vedere tutti i ragazzi presenti.
Questi si girarono e sorrisero nel vederla.

-ciao mamma!!- disse Jaejoong saltando il divano correndole incontro abbracciandola

-ciao ragazzi- rispose lei accarezzando il viso del giovane che le prese il cappotto e lo mise in un armadio a muro nascosto dietro una porta scorrevole

-ciao zia- disse Junsu avvicinandosi alla donna dandole un bacio sulla guancia

-ciao tesoro…rimani qui sta sera?-

-si ho già avvisato la mamma-

-ok..dopo la chiamo allora così ci parlo un po’…non mi calcola mai quella screanzata-

-ahah e meno male siete sorelle-

-già…-

-ciao Yoona- disse Heechul abbracciando la donna

-Heechul che bello vederti- rispose la donna

Dopo aver salutato il ragazzo si spostò verso i divani dove l’attendevano Siwon e Yoochun

-ciao mamma- dissero i due sorridendole

-ciao ragazzi, Yoochun come stai?-

-meglio, domani vado a scuola-

-bene, e tu Siwon?-

-tutto ok…anzi ora vado a studiare se no domani prendo un 4 e mi uccido…anche tu Heechul dovresti andare a studiare-

-senti Siwon perché non studi con Heechul? Così rimane qui sta notte- disse Yoochun al fratello maggiore

-cosa????? Ma se Heechul rimane qui io e Junsu non dormiamo più!!- rispose di botto Jaejoong piagnucolando

-o che noioso che sei Jj andate a dormire in camera di Siwon no??- rispose Yoochun alzandosi dal divano

-perché non ci vai tu a dormire in camera di Siwon???-

-perché dovrei andarci io scusa???-

-ma ragazzi la smettete?- disse la madre sorridendo

-….-

-Heechul vuoi rimanere qui a dormire?- chiese la donna al ragazzo che sorrise

-ma non posso, ho promesso a mia madre che l’avrei aiutata con i conti per il negozio..-

-uff..- rispose Yoochun sedendosi sul divano

-.problema risolto...vado a studiare- disse Siwon abbracciando la madre salendo poi le scale fino in camera sua

Poco dopo anche Heechul salutò tutti e dopo aver baciato il fidanzato scappò fuori correndo verso casa dove lo attendevano un sacco di studio e conti da fare.
Jaejoong e Junsu si buttarono sul divano mentre Yoona andò in camera sua a cambiarsi.

-sei sempre il solito Jaejoong…- disse Yoochun

-io?..scusa se voi non fate altro che sesso..-

-cosa te ne frega?? Se sei così geloso fallo anche tu no??-

-a me non mi interessa..- rispose il biondo

-…allora non rompere le scatole…e poi non mi sembra che non dormite…anzi…fate più casino voi due quando russate-

-io non russo!!!- disse Junsu ironicamente

Purtroppo però non servì a placare le iree dei due gemelli
Erano uno più testardo dell’altro.
Ogni volta dovevano litigare per qualcosa, anche per come cadevano le foglie per terra.
Si dice che i fratelli gemelli hanno un rapporto speciale, eppure tra i due non sembrava proprio esserci un rapporto speciale.
Già solo il fatto che erano completamente diversi sia di carattere ma soprattutto di faccia. Nessuno credeva al fatto che potessero essere due gemelli eppure lo erano.
Da bambini erano molto legati insieme a Siwon che aveva solo un anno di differenza. Con loro poi c’era sempre Junsu, il loro dolce cugino della stessa età.
Si volevano tutti molto bene e passavano la maggior parte delle giornate insieme.
Da quando avevano iniziato le superiori però, tutto era cambiato e dopo 4 anni erano ancora li a litigare per le minime cose.

Yoochun sospirò pesantemente e si alzò dal divano andando verso la rampa di scale per poi salire in camera sua. Si sentì solo una porta sbattere violentemente.

-che cretino..- disse Jaejoong incrociando le braccia al petto

-Jj ti arrabbi troppo secondo me…-

-io????-

-..no nel senso…dai non voglio litigare- disse il cugino abbassando lo sguardo

-..si scusami- rispose il biondo

Perché Yoochun era così testardo??
Pretendeva sempre di avere tutto e subito e non era giusto.
Anche lui aveva il diritto di vivere in camera sua senza dover per forza mettersi i tappi nelle orecchie e girarsi contro il muro per non vederli in posizione alquanto imbarazzanti.

-ragazzi cosa vi preparo per cena?- disse Yoona scendendo le scale vestita con una tuta grigia e i capelli nerissimi legati con una coda di cavallo

-qualsiasi cosa va bene zia- disse Junsu

La donna sorrise.
Era sempre la solita risposta che il nipote le rifilava e lei gli cucinava sempre i suoi piatti preferiti.

-tu Jj? Hai delle preferenze?-

-…no…- rispose il biondo atono

Yoona guardò il figlio con malinconia e si avvicinò a lui accarezzandogli la chioma bionda

-cosa ce? Sei arrabbiato con Yoo?-

-…-

-dai non fare così…-

-mi da fastidio…non capisce che fanno sempre casino?-

-e allora perché non dormite con Siwon? A lui fa piacere lo sai…-

-…ma è la mia stanza quella…-

-…senti facciamo così, ce la stanza che hai sempre voluto…quando avrete tempo vi mettete li tu e Junsu e la imbiancate così ci metti tutte le tue cose e nessuno vi disturba più…-


Jaejoong guardò il viso di sua madre.
Era sempre così dolce con lui.
Con lui e con i suoi fratelli.
Trovava sempre una soluzione a tutto e non si arrabbiava mai per nulla.
Nonostante lavorasse tanto e agli orari più assurdi, aveva sempre tempo per loro e non si stancava mai.
Era rimasta da sola dopo la morte del loro padre quando ancora erano bambini, ma non si era fatta prendere dal panico. Aveva lottato e ora era una vincente.

-…va bene…- rispose Jaejoong sorridendo

-ecco bravo, sorridi tesoro, sei molto più carino quando sorridi-

-..grazie..-

-dai andate pure in camera se volete, tanto è ancora presto per mangiare..-

-va bene, andiamo Junsu-

-oook, a dopo zia-



3 capitolo
-gelosie strane-


“riiin…..riiin….riiin…”

“..mh…pronto”

“Yunho…dove sei?”

“Changmin? Oddio che ore sono?”

“l’ora che scendi dal letto e vieni a scuola…” rispose ridendo il ragazzo

“arrivo subito”

“ho io la tua cartella”

“grazie”

Spense il telefono e lo appoggiò sul comodino.
Erano le otto e dieci e il tempo a sua disposizione era pochissimo.
Si alzò dal letto stanco e con la mano arrivò a suoi vestiti entrando nel bagno che comunicava con la stanza.
Aprì l’acqua del rubinetto e li lavò il viso più volte così da riprendersi completamente.
Nonostante la serata movimentata non sembrava così disfatto.
Si fece velocemente la doccia e poi si rivestì.
Uscì dal bagno chiudendo poi la porta e li vide davanti a lui Ueda che teneva in mano il suo cappotto

-grazie..- disse sorridendogli il moro accarezzandogli la guancia

-..ricordati di me ogni tanto- rispose il giovane

-tranquillo, ora vado-

-ciao Yu-

Il ragazzo uscì dalla camera e percorse tutta la casa fino ad arrivare alla porta di ingresso.
Come al solito gli aveva risposto con quel “tranquillo…” come se c’era da fidarsi.
Ma Ueda sapeva bene con chi aveva a che fare.






**




-ti vuoi muovere JJ???- disse Yoochun ad alta voce

-un attimo!!!- rispose il fratello da dentro il bagno

-è un ora che sei li dentro…- rispose di nuovo Yoochun impaziente

-accidenti ma vai nell’altro!!!-

-no ti devi muovere!!!!-

-sei un rompi scatole- rispose di nuovo il biodo

Poco dopo si sentì il rumore di una chiave che veniva girata e poi la porta si aprì
Jaejoong uscì con solo i boxer addosso e un asciugamano piccolo con il quale si asciugava i capelli

-ma proprio di primo mattino te li devi lavare??-

-ma te li fai gli affari tuoi????-

Yoochun sbuffò ed entrò in bagno chiudendo la porta violentemente
In quel momento entrò Junsu in camera e si cominciò a vestire.
Lui si era rifugiato nel bagno di Siwon il quale era già pronto.

-siamo di buon umore vedo- disse Yoona entrando in camera dei gemelli

-…si …- rispose Jaejoong mettendosi la divisa

-Jj perché non mettete mai in ordine?- chiese la madre tirando su da terra una maglietta e dopo averla piegata la rimise dentro l’armadio

-io metto a posto…tutto quello che vedi intorno messo alla rinfusa è di Yoochun…è tutta roba sua!!!-

-…va bene va bene- disse la donna sorridendo -vado al lavoro a sta sera-

-ciao ma…-

-ciao Junsu, ciao Yoochun-

-ciao!!!- rispose il ragazzo da dentro il bagno

-ciao zia-

Poco dopo la donna scese le scale e trovò Siwon seduto in cucina che leggeva

-ciao tesoro, buona verifica-

-ciao ma..-

Dopo che la madre uscì di casa, Siwon controllò l’ora.
Erano le otto meno venti.
Ce l’avrebbero mai fatta ad arrivare in orario?
Quella mattina erano più lenti e più chiassosi del solito.
In quel momento Junsu arrivò in cucina e si sedette vicino a lui.

-sono pronti?-

-…be veramente…-

-ACCIDENTI JAE DOVE HAI MESSO LA MIA DIVISA???- urlò Yoochun

Siwon chiuse gli occhi e mosse la testa in segno di negazione.
Come al solito non erano pronti.
Era leggermente stufo di sentire quelle grida per ogni minima cosa.
Si alzò dalla sedia sospirando e si avvicinò alla rampa di scale

-ragazzi ma vi muovete????- disse arrivando al secondo piano

Jaejoong uscì di corsa dalla camera passandogli di fianco come un fulmine.
Il maggiore notò che i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.
Tentò di fermarlo ma questo non si lasciò prendere e scappò giù fino al piano inferiore

-Jj??- disse Junsu

-andiamo…- rispose il biondo raccogliendo la sua cartella aprendo poi la porta d’ingresso

Siwon intanto era entrato in camera del fratello e lo vide Yoochun seduto sul letto.
Guardava nel vuoto senza essersi reso conto della presenza del fratello.

-cosa è successo?- chiese avvicinandosi

Yoochun alzò lo sguardo verso di lui.
Anche i suoi occhi erano leggermente velati ma fu questione di poco.
Presto si ricompose e si alzò dal letto indossando la giacca della divisa.
Era meglio evita di parlarne.

-Yoo?- disse Siwon bloccando il fratello

-non è successo nulla- rispose di nuovo Yoochun uscendo dalla camera

Siwon sospirò pesantemente e gli andò dietro uscendo finalmente di casa




**




Un cielo strano.
Era talmente strano che non riusciva nemmeno a descriverlo.
Non faceva tanto freddo, però non c’era il sole.
Era quasi coperto del tutto da nuvole, ma non erano nuvole di pioggia.
Ogni tanto qualche fievole raggio si faceva vedere ma era questione di pochi minuti.
Subito si rifugiava dietro quelle nuvole come se si volesse nascondere, come se lo volessero tenere nascosto da tutti.
Jaejoong avrebbe tanto voluto nascondersi.
Andarsene via da quella classe che lo stava soffocando.
Da quel banco.
Da quel posto.
Dalla vicinanza con Yoochun.

-Jaejoong…- disse il professore riportandolo sulla terra

-si??- disse di scatto spaventato

-devi farmi un piacere…vieni qui-

Si alzò e si avvicinò alla cattedra
L’uomo gli diede in mano alcuni fogli e lo spedì in segreteria dove avrebbe dovuto aspettare il vice preside per farseli firmare.
Il giovane uscì dalla classe e dopo aver chiuso la porta sospirò
Almeno prendeva un po’ d’ara.
Fece qualche passo e percorse il corridoio.
Più cercava di non pensarci, più i suoi pensieri tornavano a quella mattina.
In quel momento aveva capito che Yoochun lo odiava.
Non aveva poi tutti i torti visto quello che gli aveva detto ma secondo lui lo odiava da prima.

…..

-JAE DOVE ACCIDENTI HAI MESSO LA MIA DIVISA-

-ma che cavolo vuoi che ne sappia io…magari l’hai buttata da qualche parte mentre ti scopavi Heechul-

-la vuoi smettere accidenti??? Come cavolo parli?-

-come mi pare…-

-la devi smettere- disse il moro prendendolo per la divisa

-perché?? Ti da fastidio che ti ricordo che sei gay???-

Il suono di uno schiaffò rimbombò per la stanza.


…..


Ancora si sentiva la pelle bruciare.
Era una sensazione così brutta.
Non avrebbe mai voluto dire quelle cose.
Anzi, non le aveva mai pensate.
Sia Yoochun che Siwon avevano una relazione con un ragazzo e a lui non gli era mai venuto in mente di prenderli in giro.
Gli andava benissimo visto che i fratelli erano felici.

Allora perché se l’era presa così tanto?
Perché gli aveva detto quelle cose?
Da quando il loro rapporto si era rovinato talmente tanto?

Non lo sapeva, non riusciva a darsi una risposta.
Si sentiva tremendamente colpevole.
Aveva ferito suo fratello. Una parte di se.
Si.
Anche se non erano gemelli completamente, per lui Yoochun era come una parte di se.
Una parte molto importante.
Una parte che aveva perso quando lui si era innamorato di Heechul.

Perso tra i suoi pensieri, non si rese conto della persona che arrivava nella direzione opposta alla sua.
Entrambi troppo distratti si urtarono violentemente e Jaejoong cadde a terra insieme a tutti i fogli che teneva in mano.

-scusa…- disse il ragazzo che lo aveva preso in pieno

Jaejoong tirò su lo sguardo e lo vide.
Bello.
Bello?
Bello era dire poco.
Perfetto.
Ma neanche perfetto andava bene.
Se ne stava li davanti a lui con quel sorriso stampato sulla faccia.

-mi dispiace avevo la testa altrove- disse di nuovo il ragazzo raccogliendo poi tutti i fogli di Jaejoong

-o no scusami tu…ero in un altro mondo..-

Il ragazzo misterioso gli porse la mano e lo aiutò ad alzarsi
Emanava un profumo davvero buono.

-tieni- disse sorridendo porgendogli i fogli

-ah? Grazie!!-

-prego..ci vediamo- disse di nuovo il giovane misteroso camminando verso il corridoio dal quale proveniva Jaejoong che lo seguì con lo sguardo come ipnotizzato

Qualcosa però lo riportò sulla terra per l’ennesima volta, ossia il suono della campanella

-accidenti!!!!!- urlò correndo verso la segreteria




**




-ei Yunho dove vai?- chiese Changmin vedendo che il fratello non parcheggiava la macchina

-di alla mamma che vado da un amico…-

-…va bene…torni sta sera?-

-non so…-

-ti preparo la cartella…-

-ok ciao-

-ciao-

Il giovane si spostò e guardò il fratello sgommare via.
Sospirò entrando poi in casa.
Non c’era nessuno per fortuna, almeno non avrebbe dovuto subirsi le paranoie di sua madre che giustamente si chiedeva dove fosse il figlio visto che ormai passava la giornata fuori.





**





-Jae…a che pensi?- chiese Siwon vedendo il fratello seduto in cucina con le mani appoggiate sotto il mento

-nulla…- disse il biondo sorridendo al fratello che si sedette vicino a lui.

Non aveva nessuna intenzione di parlare di quello che era successo quella mattina.

-Hai voglia di parlare?-

-di cosa?- chiese Jaejoong anche se sapeva benissimo a cosa si riferisse il fratello

-a quello che è successo sta mattina tra te e Yoochun…-

-non è successo nulla…-

-…possibile che voi due siate sempre così cocciuti?? A che servo io se non parlate con me?-

Jaejoong abbassò lo sguardo.
Non voleva piangere e se l’avesse fatto Siwon si sarebbe preoccupato troppo.
Però era davvero difficile trattenere le lacrime.
Quelle lacrime che lo stavano facendo impazzire.
Si era trattenuto quella mattina e solo Dio sapeva come aveva fatto, ma ora, ora era davvero troppo.

-Jj…- disse il fratello mettendogli una mano sulla spalla

-…ho detto una cosa orribile Siwon…sono stato così cattivo…-

-…tu? Non dire scemenze…-

-invece si…gli ho fatto pesare il fatto di essere gay e me ne vergogno tanto…ora mi odierai lo so e la cosa mi fa ancora più male perché io non volevo offenderlo, io non volevo dire certe cose…-

Non riuscì più a trattenersi e scoppiò in lacrime nascondendo il viso tra le mani.
Siwon sospirò e lo prese tra le sue forti braccia.
Jaejoong era sempre il solito.
Era buono e sapeva che non avrebbe mai voluto dire certe cose, però ormai il rapporto con Yoochun era diventato talmente insostenibile che anche lui era scoppiato.

-non odiarmi ti prego…- disse tra le lacrime

-ma sei matto??? Nessuno ti può odiare Jae…-

-Yoochun mi odia…-

-non dire scemenze…-

-invece si…tutto per la mia gelosia..-

-gelosia??- chiese Siwon senza capire

Jaejoong si bloccò all’improvviso.
Come al solito si era lasciato andare troppo.
Come al solito la sua lingua si era messa in moto da sola.
Era uno dei suoi difetti più grandi, quello di parlare troppo anche quando non voleva

-è per questo che litigate sempre…sei geloso di Heechul…-

-non fraintendere Siwon!!!- disse Jaejoong arrabbiato

-…Jj è normale che sei geloso…è tuo fratello gemello…alla fine tra di voi è diverso che tra me e te…-

-non è vero…io Leeteuk lo adoro…lui mi vuole bene…-

-perché Heechul non ti vuole bene?- chiese perplesso Siwon

-…-

-vedi è diverso…da quando ce Heechul tu ti senti messo da parte da Yoochun ma non è così, lui ti vuole un modo di bene e lo sai…-

-no…non vuole più stare con me…vuole sempre Heechul…non gli interessa più passare le serate con me, te e Junsu…-

-ma anche io molte volte sto solo con Leeteuk…-

-…è diverso Leeteuk …Leeteuk lo sa che tu alla fine sei anche mio…mentre Heechul…lui crede di avere la priorità su Yoochun…-

-…Jj…quanto sei stupidino?- disse Yoochun sbucando da dietro la porta della cucina

Il biondo si alzò di scatto tappandosi la bocca con la mano.
Aveva ascoltato tutto???
Siwon si alzò e si spostò verso il fratello dandogli una pacca sulla spalla per poi uscire dalla cucina lasciandoli da soli

-…-

-Jj…-

-hai origliato??? Sei uno spione non sai farti gli affari tuoi-

-mi pare stessi parlando di me…-

-hai sentito male…-

-ma perché fai così?? Perché ti metti sulla difensiva?…-

-…-

-Jj…mi dispiace che ti senti lasciato in disparte…mi dispiace che ti senti abbandonato da me- disse Yoochun tristemente

Il biondo alzò lo sguardo e lo guardò.
Si sentiva così incolpa per quello che aveva detto.
Avrebbe voluto schiacciare il tasto reset e riprendere tutto da capo.

-…scusami Yoochun sono un cretino…- disse scoppiando di nuovo a piangere

Il fratello gli andò vicino abbracciandolo forte

-non devi piangere…dai Jj non piangere- disse Yoochun tenendolo stretto a se

-..non voglio che ti stacchi da Heechul..-

-non mi stacco da Heechul…però tu non devi essere geloso…lui ti vuole bene…e tu non lo sai…ma anche lui è stato male come te…-

-e perché?-

-…perché io gli parlo sempre di te…tu sei sempre nei miei pensieri, sei il mio fratellino e lui crede di starti antipatico..-

-…be ….non è che sia così carino nei miei confronti…non mi parla mai…-

-prova a parlarci tu…lui è timido con chi non conosce bene..-

-con la mamma non fa così…-

-la mamma è la mamma Jj…-

-…scusami per oggi Yoo…veramente…-

-non importa-

Si abbracciarono di nuovo e poi si sedettero al tavolo della cucina dopo aver preso dei te dal frigo.

Jaejoong rimase in silenzio ma nella sua testa c‘era un chiodo fisso e sapeva di doverne parlare con Yoochun.

-Yoo…se…se ti dicessi che..-

-che cosa?- chiese il fratello bevendo il suo te dalla cannuccia come un bambino

Jaejoong sorrise guardandolo

-che ti ridi???-

-sei buffo..-

-Pff…comunque di che si tratta?-

-…be…io…-

-si?-

-…se ti dicessi che mi piace un ragazzo?-

-…dire che la nostra famiglia non avrà una prossima generazione!!!- rispose il gemello riportando il suo te alla booca

Jaejoong si mise a ridere e lo emulò continuando a pensare a quei bellissimi occhi scuri che gli avevano rapito il cuore.



4 capitolo
-l'innamoramento-


Entrò in casa verso le otto di sera.
Come al solito la casa era circondata dalle tenebre nel più completo silenzio.
Avanzò chiudendo poi la porta a chiave.
Si tolse il cappotto appendendolo al porta abiti vicino all’ingresso.
Camminò verso le scale e scese al piano inferiore.
Mentre scendeva vide una luce provenire da una porta leggermente socchiusa.
Si avvicinò e l’aprì del tutto.
Changmin alzò lo sguardo e sorrise alzandosi dal suo letto.

-ei allora? Com’è andata? Hai visto Ueda?-

-no…da Ueda c’ero ieri- disse il maggiore sdraiandosi sul suo letto

-..ma credevo che avessi deciso di rimanere con lui…- rispose il minore sedendosi sul letto del fratello

-…mmh…no…-

-..sarà…la mamma non è ancora tornata quindi non hai problemi per oggi…-

-meno male…hai studiato?-

-…si si…-

Yunho si alzò leggermente e guardò il fratello.
Era diverso dal solito. Era come se fosse tra le nuvole.
Quando rientrava lo riempiva di parole e domande soprattutto quando si parlava di Ueda, eppure adesso era come se non si fosse nemmeno accorto di chi stessero parlando.

-cosa è successo?- chiese Yunho incuriosito

Changmin si girò verso di lui

-..eh? Cosa?- rispose vagamente sapendo che il fratello lo aveva smascherato

-..hai qualcosa di strano…-

-io?? ma figurati…- rispose di nuovo il giovane alzandosi e buttandosi sul suo letto

-…non me la racconti giusta!!! Avanti dimmelo!!-

-…ma…non è nulla di che…ho solo….-

-solo?- chiese il maggiore sempre più curioso

-…ho ..ho incontrato…una persona…-

-…uuuuh!!! Una ragazza???-

-….ehm…..-

-no…non dirmi che è un ragazzo…-

-….eeh…eheh….-

Yunho alzò gli occhi al cielo lasciandosi cadere sul letto.
Changmin si alzò e si buttò su di lui abbracciandolo

-…non sei arrabbiato vero?- chiese con quel suo faccino da bambino

-…ma va…ti pare?-

-…grazie- rispose il giovane poggiando la testa sul petto del fratello chiudendo dolcemente gli occhi

Yunho sorrise e cominciò ad accarezzargli i capelli.
Qualcuno si sarebbe chiesto che assurdo rapporto avevano, eppure loro erano fatti così.
Changmin era il suo piccolo fratellino anche se aveva solo due anni in meno.
Erano sempre stati molto uniti e nonostante l’aspetto esteriore, dentro erano degli eterni bambini e adoravano abbracciarsi ogni tanto.
Yunho però in quel momento si sentiva terribilmente in colpa.
Sua fratello si era infatuato di un ragazzo e la colpa era soltanto sua.
Non si è mai reso conto che i suoi atteggiamenti, i suoi modi di fare, potessero compromettere la crescita del fratello che aveva fatto di tutto per stare con lui, anche studiare il doppio, solo per poterlo raggiungere.

- a che pensi?- chiese Changmin

-mm..voglio vedere questo ragazzo..-

-…ma si….non è che me ne sono innamorato…è…è solo più carino degli altri..-

Changmin si alzò spostandosi da quell’abbraccio. Si avvicinò al suo letto e si sedette.
Yunho lo guardò.
Changmin poteva mentire quanto voleva, ma si vedeva che sotto sotto quel misterioso ragazzo gli aveva portato via un pezzo di cuore.




**




-ciao Leeteuk!!!- disse Jaejoong vedendo l’amico entrare in casa quella mattina

-JJ!!- rispose l’amico andandogli incontro abbracciandolo

-sei guarito???-

-si si tranquillo, scusate l’ora ma ieri ho detto a tua madre che sarei passato a svegliare Siwon…lui non lo sa- rispose l’amico sorridendo felice per la sorpresa che aveva in testa

-..vai pure caro, Siwon è in camera sta ancora dormendo- disse Yoona sorridendo al ragazzo che lasciò la cartella vicino alla scala e salì i gradini velocemente

Arrivò al secondo piano e si avvicinò lentamente verso la camera del fidanzato.
Portò la mano sulla maniglia e poi girò lentamente senza fare troppo rumore.
Aprì la porta lentamente e vide Siwon sdraiato sul letto in modo alquanto buffo.
Le coperte era quasi del tutto cadute per terra, però il suo viso era così rilassato che quasi gli dispiaceva svegliarlo.
Chiuse la porta e poi si avvicinò a lui lentamente fino ad arrivargli davanti al viso.
Sorrise guardandolo indifeso davanti ai suoi occhi.
Si avvicinò di più.
Sentiva il suo respiro.
Sentiva il suo profumo.
Non potè più resistere e lo baciò dolcemente sulle labbra sentendo una vibrazione per tutta la schiena. Le labbra di Siwon gli facevano quell’effetto e altro.
Siwon però non fece nemmeno una piega.
Possibile che non sentisse nulla mentre dormiva??
Leeteuk si stese sul letto vicino a lui e riprese a baciargli le labbra.
Nulla non voleva proprio svegliarsi.
Di solito non faceva certe cose, però la situazione lo incitò ad esagerare.
Si riavvicinò alle sue labbra e piano piano tirò fuori la lingua dalle sua bocca.
Gli leccò dolcemente il labbro superiore passando poi su quello inferiore.
Le sue mani toccavano il petto scolpito del ragazzo profondamente addormentato, addentrandosi in zone alquanto proibite, almeno per altri, di sicuro non per lui.
Mentre la sua mano si muoveva dolcemente su e giù, udì un lamento.
Siwon era ancora nel mondo dei sogni ed intanto si beava del suo tocco gentile.
Non poteva davvero crederci.

-…uff mi hai stufato- disse sorridendo il giovane che si ammassò verso quella zona proibita e piano piano aprì la bocca pregustandone il dolce sapore

Gli occhi di Siwon si aprirono di colpo dopo che il fidanzato mosse la testa un paio di volte.
Poteva dormire con tutto, ma si sicuro quando Leeteuk ci si metteva, non poteva più resistergli.

-aah…!!- disse gemendo sentendo il suo corpo risucchiato dalla bocca del suo amante, così innocente a priva vista, ma solo a prima vista.

Lentamente spostò la mano sulla sua testa e Leeteuk capì di aver raggiunto il suo scopo.
Si mosse con più velocità leccandolo avidamente.
Posò una mano sul membro eccitato e cominciò a muoverla leccando insieme.
Siwon non fu più in grado di controllarsi e dopo alcuni secondi gli sembrarono ore interminabili, arrivò dentro quella bocca che non aspettava altro che lui.

-…buon giorno amore..- disse Leeteuk spostandosi verso il viso del moro che sorrise dolcemente

- altro che buon giorno….lo sai che potrei abituarmi ad un risveglio del genere…?-

-…ahah io no!- rispose Leeteuk appoggiando la testa sul suo petto

Siwon lo strinse a se e Leeteuk si sentì invaso dal suo calore, dal suo profumo.
Quel profumo che tanto amava.



**




-ti vedo felice…- disse Yoona entrando in cucina vedendo Jaejoong preparare la colazione con un sorriso stampato sulla faccia

-…si…- rispose lui sorridendo nuovamente

-sono contenta…hai chiarito con Yoochun?-

-si..ma…non è solo per questo che sono felice…-

-davvero? E per cosa dai dimmi dimmi-

Jaejoong sorrise di nuovo.
Sua madre era peggio di loro in certe circostanze.
Sembrava un’eterna bambina quando stava a casa.
Voleva sempre sapere le ultime novità di tutto.
Non si scandalizzava se Siwon o Leeteuk si baciavano davanti a lei, anzi li incitava, o se Heechul abbracciava Yoochun di scatto, lei sorrideva felice.
Forse qualcuno si sarebbe chiesto se una madre del genere potesse essere una brava madre, ma Jaejoong l’avrebbe difesa a spada tratta. Era la madre migliore del mondo perché nonostante le mille libertà, gli aveva insegnato ad essere una persona buona e sempre sorridente.

-allora?- chiese di nuovo Yoona sempre più curiosa

-…ho…ho visto una persona…e…-

-ti sei innamorato????-

-mamma!!!!! Non è che mi innamoro così per caso….mi piace solo…-

-waaaaaa sono così felicee!!!! Jj è innamorato!!! Si si-

La donna cominciò a saltellare per la cucina canticchiando quel motivetto tanto strambo mentre il figlio la fissava stranito.
Perché sua madre doveva sempre mettere la quarta senza nemmeno capire la situazione???

-mammaaa non sono innamorato…non so nemmeno come si chiama…-

-be scoprilo…che ci vuole…-

-e poi…non sai nemmeno se…-

Si blocco.
Sua madre aveva sicuramente persona che quello di cui si era infatuato era una ragazza.
E come biasimarla? Su tre figli, almeno uno eterosessuale se lo meritava.
Eppure lui non si era mai sentito diverso, non aveva mai avuto nessuna tendenza strana, però da quando aveva visto gli occhi di quel ragazzo, aveva capito che qualcosa in lui non era del tutto giusta.

-…Jj- disse la madre stranamente seria

Il giovane alzò lo sguardo verso di lei lasciando perdere i suoi pensieri.

-…che sia una ragazza….o un ragazzo…io non ho di questi problemi…certo avrei voluto dei nipoti e tu sei la mia ultima opportunità….ma…io voglio la tua felicità capisci?-

-…però io…non…so…-

-allora dimmi…com’è questo baldo giovane???-

-eehe???? Come fai a saperlo???-

-…Jaejoong sono tua madre io so tutto!!!- rispose la donna scoppiando a ridere





**




Erano già passate tre ore e fuori si era scatenata una bufera.
Continuava a piovere e tirare vento ormai da un po’ e non accennava a diminuire.
Jaejoong guardava sconsolato il panorama dalle grandi finestre della sua classe mentre la prof. spiegava una nuova formula di matematica che non gli interessava particolarmente.
Gli alberi venivano sbattuti da una parte all’altra e le foglie cadevano e venivano trascinate via lontane, verso una meta a loro sconosciuta.
Lui si sentiva un po’ così dentro di se.
Un caos assurdo che non gli faceva mettere bene a fuoco le cose.
Si girò svogliatamente verso la lavagna e vide alcuni numeri scritti sopra.
Non capì niente e sospirò.
Come avrebbe affrontato la prossima verifica?
Certo se andava avanti così sarebbe andata molto male.
Spostò lo sguardo verso Junsu seduto alla sua destra.
Sembrava abbastanza concentrato su quello che diceva la professoressa.
Beato lui.
Spostò di nuovo lo sguardo verso Yoochun, seduto invece alla sua sinistra.
Anche lui sembrava preso, ma di lui non poteva dire niente, quella era la sua materia preferita.
Sospirò di nuovo e prese in mano una matita.
Cercò di stare attento a quei pochi minuti di lezione che mancavano prima della fine dell’ora.
Non ci volle molto visto che la campanella dell’intervallò suonò e la professoressa bloccò la spiegazione salutando tutti gli alunni.
Tutti si alzarono dai propri posti e molti uscirono dalla classe.
Jaejoong rimase invece li, seduto sul suo banco.
Si stravacco meglio sulla sedia e chiuse gli occhi.

-Jj?- disse Yoochun mettendogli una mano sulla spalla

-eh?- rispose il biondo

-..non vieni con noi?- disse di nuovo il moro

-ma dove?-

-…fuori a fare un giro per i corridoi-

-…no non mi va…-

-…va bene-

Yoochun si alzò e Junsu lo seguì lasciando il biondo da solo con i suoi strani pensieri.
Tutti erano usciti e in classe non si sentiva più nessun rumore a parte gli schiamazzi dei ragazzi nei corridoi.
“Che strazio” pensò alzandosi ed avvicinansi alle finestre.
Il bolide dei giorni prima non c’era quella mattina.
Possibile?
Il rumore della porta dell’aula che si aprì lo riportò sulla terra e si girò verso di essa.
Non poteva credere hai suoi occhi.
Cosa ci faceva lui dentro la sua classe??

-ee…credo di aver sbagliato…questa non è la P4 vero?-

-…eh? Aa..no..la P4 e in fondo al corridoio- rispose il biondo timidamente

-..ah ma…ma tu sei il ragazzo che ho urtato vero?- disse di nuovo il ragazzo sorridendo

Jaejoong si perse in quel sorriso.
Era talmente bello che non poteva distogliere lo sguardo da quel viso, rimanendo però bloccato come un pesce lesso

-sei tu vero?- disse di nuovo l’altro

-aa si si sono io…be non …non passo inosservato..- disse Jaejoong riferendosi ai suoi capelli

-…ma io ti ho riconosciuto per gli occhi…- rispose il moro sorridendo nuovamente facendo battere più forte il cuore di Jaejoong

-anche se ammetto che i tuoi capelli aiutano molto al tuo riconoscimento…- disse di nuovo

Jaejoong sorrise.
Non sapeva cosa rispondere.
Si sentiva fuori dal mondo in quel momento, come se non fosse in classe ma in uno spazio aperto e li c’era solo lui e quel ragazzo meraviglioso che gli stava facendo perdere la testa

-..be visto che ci siamo incontrati di nuovo…io mi chiamo Changmin- disse il moro avvicinandosi a Jaejoong porgendogli la mano

-..piacere…io sono Jaejoong…ma puoi chiamarmi Jj…lo fanno tutti..-

-..ok Jj …mi puoi chiamare Min…mi chiama così solo mio fratello…..sai? Sei la prima persona con cui ho una conversazione- disse sorridendo

Jaejoong lo guardò.
Effettivamente non lo aveva mai visto per i corridoi della scuola, e le loro aule non erano poi così distanti.

-sei nuovo?-

-già…ci siamo trasferiti da poco io e mio fratello…lui..lui è più grande di me…-

-si? Allora non è in classe con te?-

-…si..si lui è in classe con me…io…be io sono più piccolo ma ho sostenuto degli esami per andare avanti di classi e quindi l’ho raggiunto..-

Jaejoong strabuzzò gli occhi.

-che classe frequenti??-

-la quinta…però dovrei essere in terza…-

Lo guardò con sguardo ancora più sconvolto.
Possibile che quel ragazzo era più piccolo di lui??? Lo superava persino in altezza.

-..wao..allora..finirai la scuola prima di me- disse Jaejoong imbarazzato

-tu sei in quarta giusto?-

-si…con mio fratello gemello e mio cugino…mentre ho un fratello maggiore in quinta…-

-g…gemello???? Vuol dire che hai una copia in giro per la scuola?- chiese Changmin incuriosito

-ahah…no..- rispose Jaejoong sorridendo

In quel momento, senza nemmeno farlo apposta Yoochun e Junsu entrarono in classe e videro Jaejoong sorridere davanti ad un ragazzo mai visto prima

-aaa eccoli…Min lui è mio fratello.. Yoochun e lui è mio cugino Junsu..-

-..a ma allora non vi somigliate…avevo paura di non riconoscerti…comunque molto piacere- disse Changmin dando la mano prima a Yoochun e poi a Junsu

Yoochun lo guardò con uno sguardo strano, quasi nervoso

-ciao…- disse svogliatamente

-molto piacere- disse Junsu sorridendo

-bene…io ora torno nella mia classe, è stato un piacere rivederti Jj…ciao ragazzi-

-ciao ciao Min- disse il biondo sorridendo

Una volta che il giovane fu uscito Yoochun andò verso la porta e la chiuse

-chi era?-

-..un…un amico..- disse Jaejoong non capendo

-..non dirmi…non dirmi che è lui quello che ti piace???- chiese il moro indicando verso la porta

-…-

-a perché ti piace un ragazzo?- chiese Junsu leggermente confuso

-uffaaaaaa- disse Jaejoong imbarazzato al massimo tanto che il suo viso diventò rosso come un peperone

-wahahah Jj però è carino- disse Junsu abbracciando l’amico

-….carino?? A me pare uno che si fa troppo figo- rispose Yoochun sedendosi al suo posto

-ma che dici? È pure più piccolo di noi di un anno- disse Jaejoong

Yoochun rimase di stucco al sentire quelle parole

-….ti piace un ragazzo di terza..ma sei fuori…-

-…è in quinta…- disse di nuovo il biondo sedendosi al suo posto seguito a ruota da Junsu

-…quinta?? Ma allora è un genio- disse il cugino incredulo

-si incompreso- rispose Yoochun

-ma che hai Yoochun ??? Sei geloso?- disse di nuovo Junsu colpendo l’amico

-…ma stai zitto!!!-

-colpito e affondato- rispose di nuovo Junsu

Jaejoong sorrise.
Intanto con la testa era in un altro luogo.
In quel luogo con il suo Changmin.



5 capitolo
-l'incontro inaspettato-


Finalmente aveva smesso di piovere.
Tutti i ragazzi uscirono da scuola velocemente.
Alcuni recuperarono le proprie biciclette bagnate altri si incamminarono verso casa a piedi.
Yunho e Changmin quel giorno erano a piedi.
Uscirono tranquillamente e si incamminarono verso casa

-potevi prendere la macchina però- disse Changmin al fratello maggiore

-..non avevo voglia di guidare..-

-be guidavo io…-

-spiritoso- rispose Yunho arruffandogli i capelli

Ormai erano rimasti soli per la strada.
Si sentivano solo i clacson delle macchine che viaggiavano veloci ma sul marciapiede non c’era anima viva.

-oggi quando sei tornato in classe avevi un sorriso più grande della faccia…come mai?- chiese Yunho

-chi io??- disse Changmin

-..ma secondo te con chi sto parlando io??-

-…a..be non me ne sono accorto..-

-che parlavo con te?? Sei scemo?-

-no stupido…che avevo un sorriso così grande..-

-aah….sicuro? Hai conosciuto qualcuno?-

-…be…-

-? Allora?-

-…si effettivamente ho conosciuto qualcuno..-





**



Jaejoong, Yoochun e Siwon entrarono in casa e lasciarono le borse come al solito vicino alla rampa di scale.
Erano da soli come al solito e Jaejoong andò in cucina dove la madre aveva lasciato del cibo da scaldare.
Mise tutto nel microonde e impostò il tempo
Siwon entrò in cucina dopo di lui e lo guardò confuso

-Jj…stai bene?- chiese il fratello maggiore

-si perché??- rispose il biondo senza guardarlo

-…perché non credo che quella roba debba scaldare per un ora…- disse di nuovo Siwon indicando il microonde

-cosa???? Oddio-

Il biondo spense il microonde. Per fortuna era passato pochissimo tempo.
Re impostò l’ora e questa volta si accertò di non aver sbagliato.

-…hai la testa tra le nuvole?- chiese di nuovo Siwon

-si insieme a Changmin- rispose Yoochun entrando in cucina

-Changmin???- disse Siwon senza capire

-….ma stai zitto- rispose Jaejoong sbuffando

-ma chi è Changmin?- disse di nuovo il maggiore

-…un amichetto di Jaejoong…oppure il suo innamorato..- continuò Yoochun sedendosi su una sedia

-ma che cavolo dici non è il mio innamorato-

-ma ??? Jj è..è un?-

-bambinetto di terza…- rispose Yoochun al maggiore rimasto incredulo

-non è un bambinetto e poi frequenta la quinta!!! Stai zitto Yoochun!!!!- urlò Jaejoong alterandosi

-…..ragazzi calma per favore…- rispose Siwon cercando di portare un po’ di pace

-Jj…sei innamorato??- chiese di nuovo il maggiore

Il biondo si girò verso di lui.
Non glielo aveva ancora detto e nemmeno lui sapeva il perché.
Vedeva Siwon come un padre ormai anche se la differenza di età era minima.
Forse aveva paura della sua reazione.

-…non sono innamorato…mi piace…è ben diverso..- rispose abbassando lo sguardo

La conversazione morì li visto che il telefono di Siwon cominciò a squillare

“pronto?” rispose il ragazzo uscendo dalla cucina

Jaejoong intanto tirò fuori dal microonde il piatto e prendendone altri tre divise il cibo e appoggiò tutto sul tavolo.
Intanto Yoochun prese, bicchieri, posate e finì di apparecchiare la tavola.
Stavano per sedersi quando il maggiore entrò in cucina

-Siwon è pronto- disse Jaejoong

-ragazzi io devo andare da Leeteuk non si sente bene ed è da solo a casa…-

-non è che te ne stai inventando una per farci le zozzerie..- disse Yoochun portando il cibo alla bocca con le bacchette

-…ma levati…ci sentiamo dopo ok?-

-va bene, saluta Leeteuk- disse Jaejoong

-ciao Siwonnie…- disse Yoochun

Siwon sorrise visto che quel soprannome lo usava solo sua madre per salutarlo.
Decise di non ammazzare il fratello e di uscire in fretta.





**





-quindi ti piace un ragazzo?- disse Yunho sedendosi a tavola con il fratello

-…ooo non iniziare..- rispose Changmin

-…sto solo chiedendo…e com’è?-

-…biondo..-

-biondo???-

-…si …alto…biondo…sembra una ragazza se lo guardi da lontano…-

-…effemminato…mi piace…-

-tieni le tue zampette lontano da lui…se vuoi ha un cugino..è carino..-

-…zampette??? Cugino?? Per chi mi hai preso??-

-….povero lui…non sei tu quello che cambia ragazzo ogni settimana? No che dico…giorno?-

-…esagerato…io mi diverto e basta…-

-già…io no- rispose il giovane facendo un sorrisetto ironico

-..già tu sei tanto coccoloso …magari anche passivo-

-non dire cretinate per favore…-

-a perché saresti attivo?-

-ma la smetti??? Che discorsi fai??-

-be però a pensarci bene e quello che ti piace è un po’ effemminato…allora…-

-YUNHO!!!-

-va bene va bene la smetto-




**




Si era rinchiuso in camera di Siwon per studiare visto che Yoochun aveva deciso di provare una nuova posizione del kamasutra insieme a Heechul che era arrivato un ora dopo il loro rientro a casa.
Quei due non facevano altro che rotolarsi nel letto invece che studiare.
Eppure Yoochun aveva i voti migliori di lui e questo lo faceva imbestialire.
Era stufo.
Quella accidenti di formula chimica gli stava martellando il cervello ma nonostante ciò ancora non aveva capito a che diavolo potesse servire.
Heechul era bravo in chimica ma sicuramente non gli avrebbe chiesto aiuto.
O almeno non in quel momento.
Si dedicò a letteratura ma dopo aver letto la stessa riga per più di dieci minuti posò la testa sul libro.
Era negato in tutto.
Sentì le voci dei due amanti farsi sempre più forti.
Ridevano e scherzavano nel corridoio.

-vado giù a prendere da bere- disse Yoochun

-oook- rispose Heechul

In quel momento la porta della camera di Siwon si aprì

-ei Jj tutto bene?- chiese Heechul vedendo l’amico con la testa appoggiata sul libro

-…non del tutto..- rispose il biondo

-..cosa ce? Non riesci a studiare? Facciamo troppo casino?? Scusamiii!!-

-no no ..è che oggi proprio non mi entra nulla in testa…-

-…uu chimica…dai lascia perdere letteratura, ti aiuto in chimica…-

-…ma no tranquillo..-

-si dai dai mi diverto…questo poi me lo ricordo bene-

Il giovane prese il libro e cominciò a spiegare al biondo a cosa servisse quella malefica formula.

-a tutto qui?- disse Jaejoong incredulo

-ma siii visto che è semplice??? Dai risolvi questo-

Scrisse un problema su un foglio bianco e poi lo passò all’amico che lo guardò con paura.
Ci pensò su e poi guardò Heechul.
Sorrideva felice.
Eppure lui non lo era per nulla

-..pensaci bene..- disse di nuovo Heechul

Jaejoong sospirò.
Forse non si stava impegnando abbastanza.
Tentò di capire quello che richiedeva il problema.
Scrisse alcune cose sul foglio e poi lo diede ad Heechul che sorrise

-hai visto che sei capace????-

-che cosa??-

-ma si è giusto non vedi??-

-…aa…davvero??? Grazie- disse il biondo sorridendo

-..secondo me oggi hai solo la testa tra le nuvole- disse di nuovo Heechul

-si lo credo anche io…-





**





Sperava di riuscire a vedere Changmin quel giorno ma non fu così.
Passò gran parte delle ore nell’attesa dell’intervallo ma nonostante quello fosse arrivato non lo vide passare nel corridoio.
All’uscita si mise in postazione con Junsu nella speranza di incontrarlo ma nulla.

-non ce?- chiese il cugino

-no…andiamo a casa…- rispose il biondo

-e Yoochun?-

-è andato da Heechul…Siwon mi ha avvisato che è in conferenza..-

-che noia…-

-già-


I due cugini si avviarono verso casa con un passo più lento di quello di un bradipo appena svegliato.
Dopo essere entrati si buttarono entrambi sul divano.
Come al solito erano a casa da soli.

-cosa vuoi da mangiare?- chiese Jaejoong

-…sinceramente nulla…-

-neanche io…be massimo mangiamo dopo..-

-già…-

Accesero la tv e si misero alla ricerca di un canale decente da guardare.
Passarono un ora in quello stato vegetativo senza aver nessuna voglia di alzarsi.
In quel momento la porta si aprì.

-Siwon sei tu?- chiese Jaejoong

-si sono io….- disse il ragazzo entrando

Jaejoong e Junsu si girarono verso il fratello ma rimasero pietrificati alla vista di un’altra persona

-Jj?- disse Changmin

-Changmin??- disse Jaejoong

-vi conoscete?- chiese Siwon

-…lui è Changmin…quell’amico che ho conosciuto a scuola…quello nuovo che è in quinta ma è più piccolo di noi…- disse Jaejoong facendo capire al fratello che era lui il ragazzo che gli piaceva

-ooo che fortuna..pensa che oggi eravamo in conferenza insieme e siamo nello stesso gruppo di ricerca…tuo fratello Yunho non viene?-

-dovrebbe arrivare più tardi..gli hai dato il tuo indirizzo vero?- disse Changmin

-si si ..allora attenderemo, intanto vuoi mangiare qualcosa?-

-no no grazie non preoccuparti..-

-come no?? E voi ragazzi non avete mangiato?-

-…no- rispose Junsu

-tranquillo Siwon io non ho fame..- disse di nuovo Changmin

-..mm effettivamente anche io non ne ho…va be mangeremo più tardi…noi andiamo in camera ragazzi dobbiamo sistemare gli appunti..- disse il maggiore guardando il viso di Jaejoong rosso

-ook…- rispose Junsu

-a dopo- disse Changmin salendo le scale dopo Siwon

Junsu si girò verso il biondo che lo guardava con sguardo perso
Appena sentirono la porta chiudersi i due scoppiarono a ridere cercando di contenersi

-oddio non ci posso credere..- disse Jaejoong

-certo che hai un culo…- rispose Junsu

-ma per favore…-

“dlin dlon..”

-vado ad aprire- disse Jaejoong alzandosi

Si alzò e andò alla porta.
Aprì e li si bloccò.
Il sorriso che aveva fino a poco prima stampato sul viso si dissolse in un attimo

-ciao sono Yunho..sono un amico di Siwon..- disse il ragazzo dolcemente

-..ee..ee.a si…sei il fratello di Changmin?- disse Jaejoong facendolo entrare

-..si..e..e tu sei il biondino?-

-eh?-

-nulla scusa, piacere di conoscerti- disse Yunho stringendogli la mano

-..p..piacere…lui è Junsu, mio cugino..-

Junsu si alzò e andò vicino al ragazzo che gli strinse la mano

-piacere mio..-

-be..sono su …ee la prima porta a destra..- disse di nuovo Jaejoong

-ok..grazie-

I due lo guardarono salire le scale, anzi, diciamo che guardarono il suo fondo schiena allontanarsi piano piano.
Si guardarono ancora increduli.

-…Jj..- disse Junsu

-…si?- rispose l’altro

-che figooooooooooooooooooooooooooooooooooooo-

-bene ora siamo proprio nella merda..- disse di nuovo Jaejoong portandosi una mano sulla fronte


6 capitolo
-i peccatori-


-ma quando scendo???- chiese Jaejoong spiaccicandosi sul tavolo della cucina mentre Junsu scriveva qualcosa su un foglio

-non saprei…ormai è un po’ che sono su…-

-..già…cosa stai facendo?-

-…matematica…-

-aaa…che noia…-

Junsu sorrise e continuò a scrivere fino a che non concluse l’esercizio.

-vuoi copiarlo?- chiese poi al biondo che prese il foglio con poca voglia

-…uffffffffff-

-noia?- chiese Yunho entrando in cucina spaventando i due amici

Jaejoong si rizzò sulla sedia cercando di assumere una posa più composta
Quel ragazzo lo metteva in soggezione, peggio di Changmin.

-…più o meno…voi?- chiese Junsu incuriosito

-abbiamo finito la ricerca…io adesso devo andare..-

-non vuoi mangiare nulla?- chiese Jaejoong alzandosi

-no no tranquillo, grazie..ciao ragazzi-

Sorrise e salutò i due con un gesto della mano avviandosi poi verso la porta d’ingresso

Junsu sospirò.
Jaejoong aprì il frigo e prese un paio di bottiglie mettendole poi sul tavolo.
In quel momento entrarono in cucina anche Siwon e Changmin

-mio fratello è andato?-

Jaejoong rimase leggermente imbambolato alla vista del ragazzo

-si- rispose Junsu capendo che il cugino non era nelle condizioni per rispondere

-be allora tolgo il disturbo anche io..

-no no non disturbi mica!!- rispose il biondo sperando di poterlo trattenere ancora un po’

-vero dai rimani, non hai mangiato nulla- rispose Siwon

-..ma non ho fame…- disse di nuovo il più giovane

In quel momento il telefono di Junsu squillò.
Era un messaggio.
Il giovane lo prese e dopo averlo letto fece un faccia strana.
Scrisse qualcosa e poi mise via il cellulare.

-ragazzi mi dispiace ma devo andare a casa, mia madre non so di cosa ha bisogno-

In quel momento anche il telefono di Siwon squillò

-..aspetta Junsu devo uscire anche io..-

-perché???- chiese Jaejoong in preda al panico

-Leeteuk..- rispose lui sorridendo

-..aaa…- rispose di nuovo il biondo

Siwon prese il cappotto e attese che il cugino raccogliesse le sue cose.

-ci vediamo domani- disse salutando i due ragazzi che rimasero soli

Si guardarono con imbarazzo.
Entrambi non sapevano che dire.

-…se devi studiare ti lascio solo…- disse Changmin prendendo il cappotto

-eh? No no..- disse Jaejoong posando la mano su quella del giovane per impedirgli di prenderlo

Si guardarono.
Gli occhi di Changmin erano stupendi.
Erano talmente vicini che Jaejoong poteva perdersi e fu così.
Lo fissò talmente tanto da stamparsi la faccia dentro il cervello.
Avrebbe potuto farne un ritratto ad occhi chiusi.

-…sicuro..- disse di nuovo Changmin abbassando lo sguardo timidamente

-..si…- rispose Jaejoong arrossendo

Nessuno dei due aveva intenzione di muoversi.
Jaejoong teneva ancora la sua mano su quella del giovane.
Era così morbida e calda solo al contatto e poi, quel profumo che emanavano i suoi vestiti.
Ormai gli era arrivato alla testa.
Si sentiva circondato e non avrebbe più voluto dividersene.

In quel momento però, quando tutto stava per farsi più chiaro, il rumore della porta che si chiuse disturbò l’attimo facendo si che i due si allontanarono.

-ciao Jj.- disse sua madre entrando in casa che si meravigliò di vedere una faccia nuova

-mamma….ciao…lui è Changmin…-

-salve..- disse il ragazzo abbassandosi per rispetto

-ooo ciao Changmin che piacere conoscerti!!! Su su non dirmi salve, dimmi pure ciao e chiamami Yoona. Sono ancora giovane!! Ma cosa fate qui? Andate in camera no? Almeno vi svagate che so vi guardate un film giocate con quella roba come si chiama Jj….-

-..play station?-

-già! Quella..- disse la donna sorridendo felicemente facendo il suo solito segno di vittoria

-…ma ..- disse Jaejoong ancora più imbarazzato

-su su su andate- disse la donna spostando il figlio fuori dalla cucina facendo lo stesso con Changmin

-…vieni..- disse il biondo salendo le scale

Una volta arrivati davanti alla porta della sua camera si fermò

-…scusala è fuori di testa…- disse il biondo

-è simpatica…- rispose l’altro subito dietro di lui

Il suo cuore cominciò a battere fortissimo.

-…la…la stanza è un campo di battaglia…Yoochun..è un casinista …poi…è sempre in camera con Heechul…-

-Heechul?-

-aaaaaaaaaaa nel senso no cioè….-

-…non preoccuparti..mica mi scandalizzo- disse Changmin sorridendo

-…no certo..infatti però…-

Jaejoong aprì la porta e fece entrare l’amico chiudendola poi subito dopo

-è in ordine invece- disse il moro girandosi intorno

-…sarà passata mia madre…- rispose di nuovo Jaejoong avvicinandosi al suo letto

Era invaso da mille cuscini, alcuni dei quali lo fecero imbarazzare e non poco.
Oltre all’invasione di Winnie the Pooh e pimpi, c’erano un sacco di cuscini pelosi rosa, gialli, di tutti i colori con tanti animaletti colorati sopra.
Cercò di spostarli ma le mani erano completamente fuori dal suo controllo.
Tremava senza rendersene conto.
Ad un tratto sentì due mani calde poggiate sulle sue spalle

-..sei nervoso?- chiese Changmin con una voce talmente suadente da fargli venire caldo

-…chi? Io? No…- disse Jaejoong prendendo un peluche di Winnie the Pooh che però gli partì dalle mani volando per terra

-…ihih…io credo di si..- disse di nuovo Changmin

Un’altra parola con quella voce e il suo cuore non avrebbe retto.
Batteva troppo velocemente e chiunque a quella distanza se ne sarebbe accorto
Le mani dell’amico erano ancora li, sulle sue spalle.
Ad un tratto però le sentì scendere sulle braccia.
Erano leggere, delicate.

-…Jj…- disse Changmin

Il biondo si girò leggermente con molta lentezza.
I loro sguardi si incrociarono di nuovo.
Era così difficile sostenere quella tensione.
Cercava di guardare ovunque ma gli occhi del ragazzo erano troppo penetrarti.
Erano come una calamita, una calamita solo per lui.

-…Min…vu..vuoi vedere….un film…-

-…che film?- chiese Changmin sorridendo

-…non…non so…de..devo guardare..- disse Jaejoong spostandosi leggermente ma il moro gli mise una mano sul petto e lo riportò al suo posto davanti a se

Jaejoong alzò lo sguardo e si fissarono di nuovo
Changmin si abbassò leggermente.
Fu lento.
Molto lento.
Tanto da far venire l’ansia.
Tanto da far impazzire chiunque.
Però quando arrivò, fu come mille fuochi d’artificio insieme.
Le loro labbra si unirono dolcemente sprigionando un puro fuoco.
Non ci volle molto e le loro braccia si alzarono tenendosi stretti.
Changmin si spostò leggermente andandosi a sedere sul letto tenendo sempre stretto a se Jaejoong che gli si mise a cavalcioni sopra di lui.
Le mani del moro scesero dolcemente sul petto dell’amante passando più giù infilandole sotto la maglietta.
Quel contatto lo fece vibrare e non poco. Le mani di Changmin erano calde e dolci nonostante le mosse audaci.
Continuarono a baciarsi fino a che le lingue non decisero di uscire allo scoperto e rendere il tutto più rovente.
Non ci volle molto e i due si ritrovano sdraiati sul letto.
Jaejoong era sempre sopra il moro e lo baciava su quelle labbra morbidissime.
Continuò a baciarlo scendendo al lato della bocca fino al mento per poi arrivare al collo e morderlo leggermente.
Le mani dell’altro intanto continuavano la loro scoperta toccandolo sempre di più fino a che provò a sfilargli la maglia.
Jaejoong acconsentì e se la fece togliere.
Changmin si alzò mettendosi di nuovo seduto e cominciò a baciargli il petto mentre con le mani tastò sempre di più il suo corpo scoprendo il piercing dell’amante proprio sul suo ombelico.
Sorrise leccandogli i capezzoli ormai duri mentre Jaejoong respirava più forte sentendo la voglia crescere.

Forse si potrebbe dire che la sfiga non si fa mai gli affari suoi.
Qualcuno potrebbe anche tirar dietro un libro alla scrittrice, però, qualcuno decise di aprire la porta di quella stanza.
I due amanti si girarono di scatto con il terrore sul volto.
Yoochun ed Heechul rimasero ancora più scandalizzati dei due.

Si guardarono tutti i modo anomalo.
Jaejoong voleva sprofondare in un fosso di vergogna.
Changmin lo avrebbe seguito volentieri.
Heechul era rimasto sconvolto visto che credeva fermamente nella eterosessualità dell’amico.
Yoochun avrebbe volentieri ucciso qualcuno.

I due amanti si erano ormai staccati da quei baci peccatori e se ne stavano in piedi davanti agli spettatori.

-…eem…Jaejoong come va con chimica???- chiese Heechul cercando di cambiare argomento

-…,ma si bene…cioè un casino ma si va bene…-

-evitiamo questi discorsi illogici…che diavolo facevate??- chiese Yoochun isterico

-…quello che fai tu con lui..- rispose il biondo

-ha ragione Yoo..- disse Heechul sottovoce

-..zitto!… si ma….ma noi stiamo insieme da un bel po’…voi…voi non sapete nemmeno chi siete…-

-…non facevamo nulla di male..- disse di nuovo Jaejoong

Yoochun sospirò tentando di mantenere la calma.
Heechul se ne accorse e si mise davanti al fidanzato

-che ne dite se andiamo a mangiarci un gelato??????-

-??-

-Heechul….- disse Yoochun esasperato dalle trovate assurde del fidanzato

-…Yoochun andiamo a mangiare il gelato in camera di Siwon?? Che ne dici?-

-…no…-

-…dai andiamo…- disse di nuovo

-….-

-su dai…-

-e loro?- chiese il moro indicando i due peccatori

-….loro mangiano altri gusti- disse Heechul facendo letteralmente cadere nella vergogna i due ragazzi

-Heechul!!!- disse Yoochun fuori controllo

-..si si andiamo…ciao ragazzi fate i bravi…chiudi la porta Jj!!!-

Quel “chiudi la porta” lo disse con la voce talmente bassa che il biondo capì la frase dai gesti

Una volta che i due riuscirono ad uscire dalla stanza, Jaejoong si fiondò verso la porta e chiuse a chiave.
Si girò sospirando e non si accorse che Changmin si era messo davanti a lui

-…mi dispiace…- disse Jaejoong

-e di che…-

-…di tutto..-

-…ce un modo più carino per dire mi dispiace..- rispose il moro alzandogli il viso baciandolo di nuovo sulle labbra


7 capitolo
-verità dolorose-


Buio.
Nonostante pochi minuti prima c’era un bellissimo sole nel cielo, ora era circondato dal buio più totale.
Sentiva caldo.
Un caldo che non ti fa respirare, quel caldo che ti fa sudare sempre di più.
La bocca leggermente aperta per poter avere sempre più aria.
I respiri si fanno sempre più profondi rimbombando in tutta la stanza.
Nonostante questo però, si sentiva la persona più appagata del mondo.
Nonostante tutto gli piaceva.

-mm…aah…- disse incurvando la schiena

Alzò le mani.
Le portò nel centro della sua virilità dove qualcuno stava lavorando per lui.
Le poggiò sulla testa di quella persona e cominciò a spingere seguendo i suoi movimenti continui e veloci.
Si sentiva esplodere.
Sentiva un caldo avvolgerlo e portarlo via ogni volta che quella bocca succhiava la sua pelle, ogni volta che quella lingua si soffermava sulla sua punta triplicando quella goduria.
La testa scese velocemente fino in fondo tanto da farlo morire.
Poi tornò su veloce e si tolse cominciando a muoverlo velocemente con la mano.
Aprì la bocca e attese che l’altro venne addosso a lui.
Non tardò.
Yunho si incurvò di nuovo gemendo più forte mentre l’altro lo leccava per tutta la lunghezza raccogliendo quel seme che tanto voleva.





**





-scusa…- disse per la ventesima volta

Il moro si girò e gli accarezzò la guancia dolcemente.

-..ti ho detto che va bene non devi scusarsi- disse Changmin baciandogli delicatamente le labbra

Ma Jaejoong abbassò lo sguardo.
Non ne aveva avuto il coraggio di andare più avanti, di farsi toccare di più.

-…si ma…-

-Jj va tutto bene- disse di nuovo Changmin abbracciandolo

Il biondo si perse in quell’abbraccio.
Il suo petto nudo era così morbido e sentiva il suo cuore battere più forte del normale.
Batteva per lui?

Sdraiati sul letto, entrambi con indosso solo i boxer, quei boxer che Jaejoong non aveva avuto il coraggio di oltrepassare ne di farsi levare.
Coraggio.
Lui era solo un fifone.
Eppure sapeva bene a cosa andava incontro visto che i suoi fratelli avevano quei tipi di rapporti.
Una volta aveva chiesto a Yoochun di farsi spiegare brevemente come vivevano questa cosa.
Il gemello aveva iniziato la sua spiegazione nei peggiori dei modi come al solito e lui si era scandalizzato. Per fortuna Siwon era intervenuto e ancora si ricordava le sue parole

“non devi avere paura di fare l’amore con la persona che ami. Nonostante sia un rapporto diverso, sempre amore è…”

Già.
Naturalmente dirlo a parole è un conto e soprattutto, lui e Changmin non erano nulla di più che amici, almeno fino a quel momento.
Forse un po’ più amici di due amici normali, ma sempre amici rimanevano.
La testa cominciava a fargli male. Tutti quei pensieri lo stavano solo rimbambendo e doveva smetterla in qualche modo.

-..Min…- disse attirando l’attenzione del moro che lo strinse a se

-si?-

-…ma…ma io…- disse timidamente

-?-

-…io..io ti piaccio..?-

Changmin sorrise.

-stavo per chiedertelo io…-

-..eh?-

-…si che mi piace Jae…e io ? Ti piaccio?-

Il biondo abbassò lo sguardo imbarazzato.
Aveva detto che gli piaceva.
Lo aveva detto.
Il suo cuore cominciò a battere di più.

-…si..si che mi piaci…- disse sorridendo

Si lanciarono un lungo sguardo e poi si avvicinarono di nuovo baciandosi




**





-io vado al lavoro- disse Yoona riferendosi a Yoochun che se ne stava seduto su una sedia in cucina con la sguardo imbronciato

-ciao Yoona- disse Heechul muovendo la mano

-ciao Heechul….Yoochun ma che hai???-

-….-

-è arrabbiato perché Jaejoong e Changmin sono ancora su…- disse Heechul

-…Yoochun ma quando ci state voi due???- disse la madre cercando di far ragionare il figlio che sbuffò

-…io e Heechul siamo una coppia…-

-Yoochun non fanno nulla di male….- disse di nuovo la madre

-…secondo me invece non dovrebbero prendere le cose alla leggera!!!-

-..uffa…ciao ragazzi- disse la donna uscendo di casa

Yoochun sbuffò di nuovo.
Possibile che non volesse capire la gravità della situazione??
Ma a che pensava sua madre?
Certe volte non la capiva proprio.
Se Jaejoong fosse stata una ragazza? Avrebbe avuto lo stesso riguardo?
Non si rendeva conto che lo stava rovinando?

Heechul gli andò vicino facendogli un massaggio alle spalle

-lei non capisce!!!- disse il moro sempre più adirato

-…no Yoo sei tu che ti dimentichi quello che facevamo noi un paio di anni fa…- disse Heechul

-eh??-

-..non ricordi? Quando non stavamo ancora insieme…che venivamo di nascosto qui…tua madre se ne stava in sala o in cucina e noi in camera a fare se…-

-cosa centra!!!!- disse il moro alzandosi dalla sedia

-o ma possibile che devi essere sempre così cocciuto???? Facevamo la stessa cosa..-

-…ma io e te ci conoscevamo…-

-anche loro si conosco..-

-…-

-quando basta per farci certe cose- disse ridendo Heechul

-mi fai innervosire ancora di più…- rispose il moro uscendo dalla cucina andando a sedersi sul divano

Heechul non lo seguì.
Si mise a sedere su una delle sedie e sospirò.
Perché si arrabbiava così tanto?
Jaejoong aveva il diritto di vivere la sua vita, e si, anche di commettere i suoi errori come tutti.
Tenerlo sotto una campana di vetro non sarebbe servito a nulla.




**



-Siwon io però adesso andrei..- disse Junsu alzandosi dal divano

-perché???- chiese Leeteuk dispiaciuto

-…ma non vi voglio disturbare…- disse di nuovo Junsu

-…ma Junsu mica disturbi- rispose Leeteuk sorridendo

-già…alla fine ti ho fatto uscire di casa, mica ti posso mandare via no?- disse il cugino sorridendo

-ma si tanto devo studiare!! Ci vediamo domani a scuola-

-ok come vuoi buono studio- disse Leeteuk accompagnando l’amico alla porta

Poco dopo tornò sul divano dove Siwon lo attendeva.
Si mise addosso a lui mettendosi a cavalcioni.

-mm che posizione intrigante- disse Siwon sorridendo posando le sue labbra sul collo dell’altro che ansimò

-…si…ti piace..- disse Leeteuk muovendo il bacino in avanti così da strusciarsi sopra il membro del fidanzato

-molto…- rispose Siwon alzandosi portandolo in braccio fino alla sua camera da letto

Lo lasciò cadere sopra il materasso invaso di cuscini.
Lo assalì subito dopo mordendogli il collo con foga.

-…non hai idea di quanto mi sia piaciuto il risveglio di ieri…- disse a bassa voce Siwon toccando l’amante sotto la maglietta

-…si…-

-…si…ti prego….rifallo…- disse di nuovo Siwon leccandogli l’orecchio

Leeteuk sentì tutto il corpo vibrare per colpa di quella lingua che passava sulla sua pelle. Siwon gli tirò su la maglia e cominciò a leccargli il petto succhiandogli i capezzoli. Ormai non poteva più resistergli.
Leeteuk spostò le mani sui pantaloni dell’altro slacciandoli lentamente.
La sua mano si infilò al’interno di essi e cominciò a muoversi.
Siwon si spostò sdraiandosi sul letto di fianco a Leeteuk che si avvicinò di più aprendo la sua bocca come quella mattina.
E di nuovo le parole non ebbero più senso.



**




Erano già le sei del pomeriggio.
Il sole si stava affievolendo sempre di più.
Alzò lo sguardo verso di esso e vide tutti i colori del tramondo che si erano formati nel cielo.
Era uno spettacolo.
Rimase li fermo ad ammirare quel panorama, ricordando a se stesso quanto amasse il tramonto.
Dopo alcuni secondi però si rese conto di non essere solo ad ammirare quel bellissimo paesaggio. Si girò verso quella presenza che se ne stava alla sua destra intenta a guardare il cielo come lui.

-ciao..- disse Yunho spostando lo sguardo su di lui

-ciao Yunho..- disse Junsu leggermente scosso per l’incontro

-cosa fai?-

-guardavo il panorama- disse spostando lo sguardo sul tramonto ormai terminato

-…meraviglioso- risposeYunho sorridendo

Junsu si girò e guardò il viso di quel ragazzo.
Era lui la meraviglia in quel momento.
Yunho e sorrise vedendo Junsu rosso in viso per l’imbarazzo

-stai andando a casa?-

-si..-

-..se vuoi ti accompagno..tanto non ho nulla da fare…-

-..ma..è un po’ lontana…-

Il maggiore prese dalla tasca del giubbotto un paio di chiavi

-un passaggio?-

Junsu sorrise ed annuì.
Yunho gli fece strada e arrivarono ad un parcheggio.
Salirono in macchina e Junsu si sentì mancare il fiato.
Quel bolide era lo stesso che era parcheggiato ogni giorno a scuola.
Il moro mise in moto e uscì dal parcheggio.

-dove devo andare?- chiese dolcemente

-dritto fino al semaforo- rispose Junsu

Era così strano stare in macchina con lui.
Junsu non si sentiva a suo agio nonostante Yunho non lo stesse nemmeno guardando.
Eppure si sentiva lo stesso i suoi occhi addosso.
Quegli occhi così profondi che lo facevano rabbrividire.

Dopo alcune svolte Junsu indicò un piccolo parcheggiò e Yunho si fermò spegnendo poi la macchina.

-non sei troppo lontano?-

-no no abito qui dietro- risposeJunsu indicando la casa alle loro spalle

-..ok..meno male-

Il moro sorrise dolcemente e Junsu sentì il proprio cuore impazzire.
Junsu si sentiva il viso letteralmente in fiamme.
Il cuore cominciò a battere più forte.
Doveva rimanere calmo o Yunho si sarebbe accorto di qualcosa e non voleva assolutamente che lo catalogasse come un pervertito.
Ma Yunho fece tutta un’altra faccia.
Una faccia che lo fece impazzire ancora di più.
Quel mezzo sorriso ironico e lo sguardo puntato su di lui.

-..io allora..vado…grazie per il passaggio-

Si sfilò la cintura di sicurezza e spostò la mano verso la maniglia per aprire la portiera.
Qualcosa però lo bloccò.
La mano di Yunho si era posata sulla sua.
Il suo sguardo era serio e ancora più mozzafiato di prima.
Junsu deglutì imbarazzato ormai all’inverosimile.

-..Junsu…hai dimenticato una cosa..- disse Yunho

-..c..cosa?-

Il moro si mosse velocemente verso di lui posandogli le mani sulle guance mentre le loro labbra si unirono.
Junsu non si mosse.
Il profumo di Yunho gli aveva dato alla testa.
Sentì la lingua dell’altro farsi più audace e lui le lasciò lo spazio per entrare nella sua bocca e senza vergogna si mise a giocare con lui.




**




Dividersi fu difficile, ma ormai era ora di andare e Changmin salutò l’amico una volta arrivato alla porta di casa.
Naturalmente in camera lo aveva salutato in modo molto diverso.
Jaejoong chiuse la porta e camminò dondolando fino in salotto dove Yoochun se ne stava disteso sul divano.

-dov’è Heechul?-

-è andato via..-

-quando?-

-…quando tu eri su con mister simpatia..-

-ma sei scemo??- chiese Jaejoong senza capire

Yoochun si alzò leggermente e guardò il fratello.

-…vado a studiare..- disse alzandosi

Jaejoong gli si mise davanti impedendogli il passaggio
Yoochun tentò di passare dall’altro lato ma il biondo si spostò di nuovo.
Si innervosì.
Lo spinse forte tanto da farlo cadere per terra.
Si guardarono di nuovo.
Jaejoong però non gli diede il tempo e si rialzò di nuovo andandogli addosso.
Si ritrovarono per terra mentre volavano pugni e calci.
Avevano intenzione di massacrarsi?
In quel momento Siwon entrò in casa.
Impallidì vedendo l’incontro di box che si era scatenato nel soggiorno di casa.
Gli andò incontro tirando via Jaejoong da sopra Yoochun.

-lasciami!!!!- disse il biondo strattonando il fratello

-smettila Jaejoong !!!- disse Siwon bloccandolo

Yoochun si alzò da terra e si sedette sul divano perdendo l’equilibrio
Dopo alcuni secondi anche i loro respiri si calmarono tornando normali
Siwon lasciò il biondo e guardò poi entrambi

-…io mi chiedo che diavolo avete dentro quella testa??? Perché vi stavate ammazzando???-

-…Yoochun è solo un cretino..- disse Jaejoong scoppiando in lacrime correndo verso la porta di casa

-JAE???- disse Siwon bloccandolo per un polso

-lasciami!!!- disse di nuovo il biondo strattonando il maggiore che lasciò la presa così da lasciarlo uscire di casa

-…devi sempre rendere tutto difficile?- chiese Siwon

-a io?? Tu a priori dai la colpa a me??-

-…fatti passare questa cosa Yoochun…non te lo dico più…-

-….come credi che mi sento io??-

-…non lo so..-

-già non lo sai..- disse Yoochun alzandosi

-…io so solo che non è quello il pensiero che devi fare accidenti!!!- disse Siwon ormai esasperato

-credi che mi diverto??? Credi che l’ho fatto apposta ad essermi innamorato di lui??? Lo credi sul serio???- disse Yoochun tra le lacrime

Il maggiore abbassò lo sguardo.
La situazione stava degenerando.


8 capitolo
-atti impuri-


Si mise a correre sperando che nessuno dei suoi fratelli gli andasse dietro.
Non voleva sentire nemmeno le loro voci.
Non ce l aveva con Siwon, ma in quel momento era meglio che tutti gli stessero alla larga.
Corse ancora fino a che non decise di fermarsi.
Era abbastanza lontano.
Non aveva preso nemmeno il giubbotto e ormai la temperatura era scesa vertiginosamente.
Era anche senza portafoglio e questo non gli permise nemmeno di entrare in un bar.
Non gli importava molto.
Voleva solo stare lontano da Yoochun.
Perché era così insopportabile?
Perché faceva il fratello premuroso??
Nemmeno Siwon era così rompi scatole nei suoi confronti, anzi.
Sbuffò tirando un calcio ad un sassolino vicino a lui.

-ei..- disse una voce familiare

Jaejoong si girò e vide Heechul davanti a se.
Anche il suo sguardo era molto triste.
Che avesse litigato con Yoochun? Era possibile dato il comportamento che aveva avuto quel giorno

-Heechul…cosa ci fai fuori?-

-no veramente te lo chiedo io..e sei anche senza giubbotto..ma che è successo?-

Il biondo abbassò lo sguardo ferito.
Non voleva parlar male di Yoochun. Non con lui almeno.
Gli sembrava di distruggere qualcosa.

-vieni..- disse il moro mettendogli una mano sulla spalla

Jaejoong annuì e lo seguì.
Arrivarono velocemente a casa sua.
Era deserta nonostante la tarda ora.
Heechul lo fece accomodare in salotto mentre prendeva qualcosa da bene.
Poi tornò da lui e si sedette sul divano vicino all’amico.

-allora..cosa è successo? Yoochun ti ha fatto imbestialire di nuovo?- chiese sorridendo come se fosse la cosa più normale del mondo

-…più o meno..-

-lo sospettavo..sono andato via proprio perché non volevo litigare..-

Jaejoong percepì la tristezza nelle parole pronunciate dall’amico.
Era veramente duro il loro rapporto.
Heechul era una persona abbastanza ragionevole, ma Yoochun riusciva a far perdere la pazienza in poco tempo anche a lui.

-…mi dispiace- disse Jaejoong tentando di infondergli un po’ di conforto, ma si rese conto che non servi a molto visto che anche lui ne era a corto




**




Lo conoscevano per la sua felicità.
Lo ricordavano per il suo sorriso dolcissimo.
Si diceva che lui era un ragazzo serio e spensierato.
Si diceva che lui non era il tipo che si fa trascinare in storie di sesso clandestine con il primo che capita.
Si diceva…

Eppure in quel letto c’era proprio lui.
Il suo corpo nudo veniva stuzzicato e questo gli piaceva.
Si sentiva un’altra persona, senza vergogna, senza blocchi di paura.
E mentre si alzava dolcemente, pensò solo al piacere che gli dava vedere il suo amante godere che con voce pesante e carica di eccitazione ripeteva il suo nome

-aah…ah…Junsu…- disse Yunho mentre l’altro succhiava il suo sesso eccitato

E lo succhiava con foga leccandolo come più poteva.
Non lo aveva mai fatto.
Non ci aveva mai pensato.
Non gliene importava nulla.
In quel momento il corpo di Yunho lo esaltava.
Mentre la sua bocca si muoveva velocemente su quell’organo, le sue mani toccavano quella pelle rovente il più possibile.
Si stava eccitando sempre di più tanto che si portò una mano sul proprio sesso cominciando a muoverlo.

Yunho si accorse di quel gesto e ne fu lieto.
Si eccitò di più e spinse la testa dell’amante più in fondo così da poter godere il doppiò.
Junsu lo accontentò succhiando e leccando le parti che gli parevano più sensibili

-Ju…Junsu!!!- disse Yunho di nuovo incurvandosi in avanti con il corpo mentre l’amante raccoglieva il suo succo

Si stesero sul letto stremati e subito il moro si portò sopra il corpo del più giovane che sorrise maliziosamente.
Gli spostò, con delicatezza, un ciuffo ribelle che gli infastidiva gli occhi.
Con la stessa mano poi, gli accarezzò la fronte, il naso, poi le guance.
Junsu attese.
Sentì le dita dell’amante sulle sue labbra.
Lui aprì la bocca di poco e con la lingua gliele lecco provocandogli un brivido incontenibile.
Era assurdo anche per Yunho.
Non aveva mai provato nulla del genere con nessuno dei suoi “ragazzi”.
Come poteva quel ragazzino imprimergli tanto desiderio?
Come ci riusciva?

Ora non doveva pensarci, aveva altro a cui pensare.
Si insidiò tra le sue gambe alzandogliele di poco.
Junsu capì cosa sarebbe successo di li a pochi minuti.
Yunho lo guardò.
Stava sul serio attendendo che Junsu gli desse l’ok?
E da quando?
Perché?
Non lo aveva mai fatto, ma sapeva che doveva.
Junsu era vergine e nonostante la sua foga, doveva capire che quello era comunque un passo importante.

Junsu però annuì subito senza dargli nemmeno il tempo di chiedergli qualcosa.
Si avvicinò a lui con cautela tenendo il suo sesso di nuovo eccitato tra le mani
Il contatto fu meraviglioso, ma poco dopo Junsu gridò leggermente.
Una fitta spaventosa gli stava distruggendo tutto quel bellissimo momento.
Yunho cercò di calmarlo ma sapeva quanto era difficile.
Fu sul punto di smettere ma l’altro non glielo permise.
Lo voleva davvero?
Avrebbe affrontato quel dolore lo stesso?

Yunho lo accontentò e continuò a spingere lentamente dentro di lui.
Altre grida seguite da alcune lacrime.
Ormai era entrato del tutto ma nonostante ciò il bruciore sembrava triplicarsi.
Cominciò a muoversi dentro di lui sentendo l’amante gridare e piangere.
Non gli piaceva affatto.
Non era abituato ad una simile situazione.
Sentiva il suo cuore battere troppo forte.
Perché?
Per quale motivo?

-Junsu mi devo fermare…- disse bloccandosi

-..no…no Yu…ti prego..- disse Junsu

-ma perché…ti sto facendo troppo male..-

-..Yu è la mia prima volta…oggi farà mala…domani no…ti prego..-

E forse aveva ragione lui.
Come tutte le prima volte.
Spinse di nuovo facendolo gridare.
Doveva fare in fretta.
Spinse un’altra volta, e poi un’altra, e poi ancora.
Junsu ormai aveva capito il ritmo e sembrava più calmo nonostante le lacrime.

Senti le mani del più piccolo posarsi sul suo petto.
Scivolarono più giù toccandolo, tastandolo.
Yunho si incurvò verso di lui.
Aveva una strana voglia di baciarlo.
Aveva una strana voglia di guardare i suoi occhi

-…posso accendere la luce?- chiese

Junsu lo guardò.
Era stato lui a chiedere di tenerla spenta, perché ora la voleva accendere?

-si..- rispose senza comunque capire il motivo di quella richiesta

Yunho si spostò leggermente e schiacciò l’interruttore
Era bellissimo.
Le lacrime avevano smesso di scendere.
Il suo corpo era sudato e vederlo li, sotto di lui, con quel viso da bambino lo fece eccitare ancora di più.
Sorrise.
Si abbassò un po’ e lo baciò lasciandolo senza fiato.
Cercò di ricordare se mai avesse fatto una cosa del genere con gli altri “ragazzi” ma si rese conto che quella forse, era una specie di prima volta anche per lui.





**





-…Yoo..- disse Siwon avvicinandosi al fratello che si spostò salendo i gradini

Lo lasciò andare.
Non poteva fare altrimenti.
Non sapeva nemmeno cosa dirgli.

“amare tuo fratello non è un sentimento normale…”

Si certo.
Sembrava così semplice da dire.
C’era solo quel piccolo problema che li accomunava, ossia, il fatto di essere gay.
Nemmeno quello era un sentimento normale per molta gente.
Però amare il proprio fratello batteva tutti i muri dello scandalo.
Ma da una parte lo capiva.
I gemelli hanno sempre un rapporto diverso tra loro.
Non era il primo caso.
Eppure doveva riuscire a farlo cambiare.

Dopotutto, se Heechul avesse scoperto una cosa del genere non sarebbe impazzito dalla rabbia.
Nessuno doveva saperlo, soprattutto Jaejoong.
Si sarebbe preso le colpe di tutto come sempre e non era giusto nemmeno per lui.
Sospirò sedendosi sul divano.
Possibile che era tutto così difficile?
Ce l’avrebbe fatta a passare dieci minuti tranquillo?

La vibrazione del suo cellulare lo fece sobbalzare.
Lesse sul display il nome del fidanzato

“ciao” disse sorridendo

“..Si..Siwon…”

“Leeteuk?? Che ce?”

“non ..non mi sento bene”

“arrivo”

Le ultime parole famose.
Quei dieci minuti di relax dovevano attendere.
Prese il giubbotto e uscì di casa.





**





Era tardi.
Molto tardi.
Entrò in casa cercando di non fare rumore.
Sua madre quella sera non sarebbe tornata a casa.
Meglio così non gli avrebbe chiesto dove si fosse cacciato tutto il giorno.
Salì le scale arrivando davanti alla porta della sua camera.
Non sapeva che fare.
Avvicinò la mano alla maniglia, ma poi attese qualche minuto.
Sicuramente Yoochun stava dormendo.
Lui ed Heechul si erano messi a parlare finendo addormentati sul divano.

Però ora eri li.
Doveva decidersi.
Girò la maniglia piano piano ed entrò.
La camera era nel completo buio.
Yoochun stava già dormendo.

Si avvicinò al suo letto togliendosi la maglietta.
Faceva caldo in quella stanza nonostante la temperatura polare che c’era fuori.
Sicuramente il riscaldamento era alle stelle.
Yoochun odiava il freddo.
Non volle accendere la luce e quindi si mise a tastare sul letto alla ricerca del suo pigiama.

Ad un tratto però sentì due forti braccia avvinghiarsi a lui.
Si spaventò ma poi si accorse che era il fratello ad averlo abbracciato

-Yoo..- disse a bassa voce

-…Jae…scusami…- disse l’altro

-..non importa…-

Il moro non rispose.
Lo strinse di più.
Ad un tratto però, una delle due mani si mosse andando a toccare il suo petto.
Perché faceva così?
Perché lo toccava in quel modo?
Yoochun continuò a toccarlo mentre l’altro si faceva mille domande assurde senza capire che diavolo stesse succedendo al fratello.
In quel momento si sentì girare.
Si ritrovarono faccia a faccia e nonostante il buio, riuscivano a vedersi chiaramente.

-scusami..- disse di nuovo Yoochun

Jaejoong non ebbe il tempo di chiedere il perché.
Non ebbe il tempo di capire lo sguardo triste del fratello.
Sentì le labbra del moro sopra le sue.
Sentì la sua lingua cercare un passaggio.
Lo sentiva.
Lo percepiva.
Non riusciva a capire il perché di tutto quello.
Non riuscì a staccarsi.

Non perché Yoochun lo teneva stretto a se.
Ma perché le sue braccia si erano alzate e si erano intrecciate dietro il collo del moro che non si aspettava di certo un comportamento simile.
E piano piano sentì la lingua del biondo farsi spazio ed entrare nella sua bocca.

Si ritrovarono nel letto.
In quel letto che poco prima aveva visto Jaejoong e Changmin in quelle medesime posizioni, in quei medesimi atteggiamenti fuori dal comune.
E nonostante tutto non riuscivano a fermarsi.
Non riuscivano a dire basta perché ogni volta che si toccavano volevano sentire sempre di più.
Jaejoong non disse nulla.
Era come stregato dal fratello che lo baciava e toccava con foga in mezzo alle gambe, sul suo sesso.

-Yoo…Yoo…- disse Jaejoong tirando il fratello verso di se

-dimmi sono qui…- rispose l’altro

-…fammi tuo…- disse l’altro con poca voce

Poteva?
Poteva veramente?
Ma che diavolo era successo?
Lo voleva anche lui.
Lo aveva sempre voluto e ora non se lo fece ripetere due volte.
Gli tolse i boxer facendo poi lo stesso con se.

Piano piano allargò quella fessura.

-aaah- urlò il biondo piangendo

-…non ti ho sentito urlare con Changmin..-

-perché non l’ho fatto con Changmin…-

Cosa??
Non l’aveva fatto?

-e perché con me si?-

-perché tu sei la mia metà..- rispose l’altro alzandosi un po’ per poterlo baciare di nuovo su quelle labbra

Yoochun spinse le dita all’interno e Jaejoong urlò di nuovo aggrappandosi alla sua schiena
Il peggio ormai era passato più o meno.
Avvicinò il corpo del biondo e si mise sopra di lui alzandogli leggermente le gambe.
Cominciò ad entrare leggermente.
Jaejoong tentò di resistere.
Era questione di poco ne era convinto.
E infatti fu così.
Le spinte si fecero più veloci e i due cominciarono ad ansimale all’unisono.
Era perfetto, era tutto perfetto.
Voleva entrambi godersi veramente quel momento.

Yoochun spinse altre volte muovendo il membro di Jaejoong.
Continuò a muovere la sua mano velocemente fino a che non sentì il liquido caldo del compagno.

-aaaa Yoo..-

Strinse di più i suoi fianchi e cominciò a spingere più forte fino a che non venne dentro di lui.
Si accasciò sul letto e Jaejoong gli si avvicinò facendosi abbracciare.
Volevano stare così.
Tutta la notte insieme.
Volevano stare bene fino alla fine di quella notte perché sapevano che l’indomani sarebbe arrivato con tanti sensi di colpa.


9 capitolo
-qualcosa non va....-


Aprì gli occhi all’improvviso.
Intorno a lui era tutto buio.
Il suo sguardo perlustrò tutta la stanza alla ricerca di qualcosa di familiare.
Nulla.
Si alzò un po’ per capire dove diavolo potesse essere quando si rese conto di essere circondato dalle braccia di qualcuno.
Spostò lo sguardo verso la persona che lo tratteneva.
Impallidì.

Era Yunho.

Rimase bloccato per alcuni minuti.
Cosa aveva fatto?
Poco dopo mille ricordi tornarono alla sua mente facendolo sussultare notevolmente.
Era veramente successo?
Era andato davvero a letto con Yunho?
Non lo conosceva nemmeno eppure si era lasciato trascinare da quel bacio.
Si mise una mano in fronte tentando di evitare di ricordare tutti i dettagli.

Si girò verso un comodino posto alla sua destra.
La sveglia segnava un ora che lo fece rabbrividire.
Mezzanotte e mezza.
Sua madre lo avrebbe ammazzato di sicuro.
Leggermente spostò le mani di Yunho e scese dal letto.
Era nudo ma non si preoccupò molto di quel fatto.
Si avvicinò a quelli che sembravano essere i suoi pantaloni.
Tirò fuori il cellulare e vide che nessuno lo aveva contattato.
Inviò un messaggio alla madre dicendo di essere dai cugini e poi lo spense di nuovo.
Certo..che bella considerazione che avevano di lui.

Si alzò.
Faceva caldo nonostante non indossasse niente.
Si guardò di nuovo intorno.
Cosa doveva fare?
Era tardi.
Forse era meglio andare davvero a casa dei cugini.
Non sapeva che fare e non voleva voltarsi indietro.
Se solo il suo sguardo avesse incrociato il volto di Yunho di certo non se ne sarebbe più andato.

Ad un tratto però, due calde mani si posarono sul suo petto facendolo rabbrividire.
Sentì il cuore cominciare a battere come un tamburo di qualche clan tribale.
Yunho era così vicino a lui.
Sentiva i loro corpi entrare in contatto.
Era una sensazione meravigliosa.

-…cosa fai..- chiede Yunho avvicinandosi al collo dell’amante che vibrò

-…ho…ho dovuto avvisare mia madre…..e…e…è tardi..-

-tardi?- chiese di nuovo Yunho baciandogli lentamente il collo mandandolo in estasi

-…si…mmmh…-

-…tu non puoi andare via…- disse di nuovo con quella voce melodica salendo fino al suo orecchio leccandogli il lobo

Junsu si appoggiò completamente al suo petto con la schiena.
Ormai era sotto il suo controllo e non poteva farci nulla.
Le mani del moro percorrevano i lineamenti del suo corpo soffermandosi sui fianchi.
Lo fece girare lentamente.
Strinse di nuovo le sue forti braccia intorno a quel corpo e lo baciò su quelle bellissime labbra.
Piano piano si spostarono lentamente verso il letto.
Yunho si sedette sopra stendendosi subito dopo e Junsu gli si sedette sopra a cavalcioni e continuando a baciarlo e leccarlo.

Lo voleva ancora.
Lo voleva sempre di più.

Non sapeva chi era.
Come si chiamava di cognome.
Se preferiva il cinema o una pizza a casa.
Non sapeva assolutamente nulla di lui.
Ma nonostante tutto ciò..non riusciva provo a fare a meno dei suoi baci.
Delle sue carezze.
Di quegli abbracci.

La mano di Yunho si spostò sul proprio membro e lo avvicinò all’amante ignaro di tutto.
Cominciò a penetrarlo lentamente.
Junsu incurvò la schiena all’indietro sentendolo entrare.
Faceva male ma lo voleva ugualmente.
Lo voleva perché gli piaceva troppo.
Cominciò ad ansimare sempre di più sentendolo arrivare in fondo al suo corpo.
Lo sentiva pulsare.
Lo sentiva allargarsi dentro di se.
Yunho lo aiutò a salire leggermente e Junsu si mosse provocando un piacere inestimabile all’amante che si aggrappò ai suoi fianchi.
Junsu lo guardò.
Quanto gli piaceva quel viso?
Quanto gli piacevano quelle espressioni di godimento?
Non riusciva a farne a meno e cominciò a muoversi più velocemente ansimando mentre l’altro gli toccava il petto con foga.

-aaa…aah!!! Junsu!!!- urlò Yunho arrivando dentro di lui tremando

Il più giovane si abbandonò corpo dell’amante che lo cinse a se.

Non gli era mai successa una cosa del genere.
Non aveva mai fatto l’amore con nessuno per più di una volta nella stessa sera.
Non aveva mai urlato il nome di nessuno mentre veniva.
Non aveva mai abbracciato nessuno con tanta dolcezza.
Con tanto timore.
Timore di poterlo perdere.

Spostò lo sguardo su quel ragazzino.
Gli occhi chiusi e il respiro ormai tranquillo gli fecero capire che si era addormentato.
Lo spostò sotto le coperte avvicinandosi a lui.
Dopo alcuni secondi però sentì le braccia di Junsu toccarlo.
Abbracciarlo.
Stringerlo.
Si sentiva in paradiso




**




-…ti…svegli…-

-…-

-ti vuoi svegliare….-

-mmmh…asp..-

-JAEJOONG SVEGLIATI- urlò Siwon di colpo

Il biondo aprì gli occhi spaventato guardandosi intorno.
Il fratello maggiore sospirò alzandosi in piedi

-…finalmente….muoviti è tardi…-

-..a…si…- rispose il biondo ancora fuori dal mondo

-allora?? Ti vuoi muovere??- disse di nuovo il maggiore

Jaejoong alzò leggermente le coperte mettendosi a sedere sul letto
Siwon impallidì all’istante girandosi di colpo

-ma sei matto??- chiese il biondo passandosi le mani tra i capelli

-e tu da quando dormi nudo???-

-eh?……waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa esciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!- disse coprendosi con il lenzuolo

Siwon alzò il viso verso il soffitto e dopo un lungo sospiro uscì chiudendo la porta.
Jaejoong si stese di nuovo guardando il soffitto.
Dov’era Yoochun?
Perché era da solo?
Cos’avevano fatto la sera prima?
Lui sapeva benissimo cosa era successo.
Le scene si ripetevano nella sua testa rapidamente senza dargli il tempo di fermarle, di pensare per un solo secondo un’altra cosa.
Non voleva scendere da quel letto, non voleva andare a scuola, non voleva trovarselo davanti.
Non poteva.

-JJ!!!!- disse Siwon urlando

-…Siwon…io…io non sto bene…- disse mettendosi i boxer e subito dopo il pigiama

-come non stai bene?-

-entra…- disse il biondo nascondendosi sotto le coperte

-…cos’hai?-

-ho freddo…-

-certo se dormi nudo..-

-…ma…va be…-

-…cosa ce Jj…- chiese Siwon guardandolo in modo strano

Jaejoong ebbe paura.
Se suo fratello avesse scoperto una cosa del genere sicuramente li avrebbe ammazzati.
Aveva seriamente paura che la sua bocca parlasse come al solito da sola.

-…nulla..ti ho detto che non sto bene..-

-…mmm centra Changmin?-

-ma no….-

-…va be…allora io vado..-

-…si….a ma Yoochun?-

Si pentì subito dopo aver posto la domanda.
Ma perché poi? Alla fine era suo fratello.
Doveva stare calmo.

-è andato a prendere Heechul..-

-…ah…-

-be io vado…ci vediamo oggi-

-ciao-

Il maggiore chiuse la porta e poco dopo Jaejoong sentì la porta di casa chiudersi.
Si girò su un fianco guardando verso il letto di Yoochun.
Sentì le lacrime arrivare piano piano inondando i suoi occhi.
Non avrebbero mai dovuto lasciarsi andare in quel modo.
Mai.
Si sentiva strano, quasi un’altra persona.
Non era innamorato di Yoochun anche se sapeva di provare un sentimento molto profondo, ma non poteva essere amore.
No.
Lui non sapeva cos’era l’amore, non lo aveva mai provato e non era Yoochun la persona che poteva amare.
Però, quella sera, quegli abbracci, quei baci, i loro corpi.
Era tutto perfetto, tutto come doveva essere.
Ma sapeva bene di aver fatto l’errore più grande del mondo.
Ma nonostante sapesse fosse stato un errore, era comunque contento di averlo commesso.

Ad un tratto sentì il cellulare vibrare.
Lo prese dalla tasca dei suoi pantaloni rimasti per terra vicino al letto.

Era Junsu

“dove sei?”

“a casa…non vengo a scuola”

“arrivo..”

“eh???”

Junsu non rispose al messaggio.
Ma che diavolo stava combinando il cugino?
Ci avrebbe pensato più avanti ora non era il momento di invadere la sua testa anche con lui, era già incasinata senza.
Era inutile rimanere a letto, tanto ormai gli era passato anche il sonno.
Si alzò e uscì dalla sua camera scendendo poi le scale e proprio in quel momento sentì il telefono di casa squillare.
Prese la cornetta dopo un paio di squilli

“pronto…”

“Jj come stai?? Siwon mi ha detto che sei a casa..” disse sua madre leggermente preoccupata

“ma no mamma è tutto ok..”

“sicuro?”

“…si”

“va bene…allora torno al lavoro..”

“ok..ciao”

“ciao Jj”

Rimise a posto il telefono e si avviò verso la cucina.
In quel momento però il campanello suonò.
Evidentemente ce l’avevano con lui e non volevano che facesse colazione.
Andò alla porta e aprì.
Junsu entrò come se fosse rincorso dalla CIA.

-??? Ma che ce??-

-…JJ ossignore…Jj..-

-che ce?- chiese il biondo chiudendo poi la porta

Junsu camminava avanti e indietro per la sala.
Sembrava sconvolto.

-Junsu???-

-HOFATTOSESSOCONYUNHO!!- disse alla velocità della luce

Jaejoong lo guardò sbalordito.
Che cosa aveva detto?
Non aveva capito molto bene.
Non ..non aveva detto sesso.
No.
No.

-??? Che dici?-

-….-

-Junsu??-

-…sesso Jj..ho fatto sesso..-

-ma..con…quel Yunho..-

-quanti ne conosci??-

Il biondo si sentì preso per i fondelli ma lasciò perdere l’ironia del cugino che intanto si era seduto sul divano.

-e ora lui dov’è?-

-..a casa…gli..gli ho detto che doveva andare per forza..-

-quindi hai dormito da lui?????-

-si ma la mamma sa che ero qui…-

-…ah…-

-si..-

I due si guardarono imbarazzati.
Se solo Junsu avesse saputo quello che invece aveva combinato lui con Yoochun.
Evitò di parlarne.
Si fidava di Junsu ma non voleva confondere il cugino.

-ma perché sei a casa?- chiese poi Junsu

-io?-

-ma stamattina ci sei?? Si tu ..-

-a…io ecco…bo così..-

-?? Ma che risposta è?? Cosa è successo con Changmin??-

-ma nulla…-

-come nulla??? Io e Siwon ce ne siamo andati per nulla??-

-lo avete fatto apposta???-

-ma lo hai capito solo ora??-

-….-

-…Jj sei proprio tonto..-

-…non è vero…cmq non ho fatto sesso con lui se ti può interessare..-

-e con chi?- chiese Junsu ironicamente

-con Yoochun- rispose Jaejoong

Che cosa??
Perché? Perché lo aveva detto??
Perché aveva risposto???
Che diavolo gli era saltato in mente???
Accidenti a lui e la sua boccaccia.

Junsu si era bloccato.
Lo guardava in modo strano e ne aveva tutte le ragione.
Non era normale che uno dicesse di aver fatto sesso con il proprio fratello.

-…mi fai paura quando rispondi in questo modo..- disse Junsu sorridendo

-..ma si scherzavo..- rispose il biondo cercando di essere molto convincente

-ci mancherebbe…comunque-

Jaejoong sospirò.
Meno male Junsu non era Siwon e non credeva alle demenzialità che diceva.
Male molto male.
Jaejoong dice sempre la verità quando spara stupidate.

-comunque cosa?-

-…Yunho…mi ha chiesto…di andare da lui nel pomeriggio-

-e vai no…?-

-e se vuole solo…-

-….be gli dici di no..-

-la fai facile…-

-Pffff non ti posso aiutare…prova ad immaginare un’altra persona quando lo vedi..-

-…Jj…è impossibile…è come se ti dicessi di immaginarti Yoochun quando vedi Changmin..-

Ma perché faceva certi esempi???
Che diavolo di testa stupida aveva Junsu??
E giù il dito nella piaga

-…che scemenza..-

-l’hai pensata tu!- disse il cugino ridendo




**




Yoochun se ne stava seduto sul letto della camera di Heechul.
Il fidanzato uscì in quel momento dal bagno e si avvicinò a lui.
Si abbassò leggermente mettendosi in ginocchio tra le gambe del moro che alzò lo sguardo guardando i suoi occhi castani.
Era così carino.
Nonostante il giorno prima avessero avuto una discussione, Heechul era li davanti a lui e lo guardava con il suo dolce sguardo.
Doveva sentirsi fortunato visto che molta gente è sola al mondo.
Lui si sentiva fortuna, ma allo stesso tempo terribilmente sfortunato.

-cosa ce?- chiese Heechul accarezzandogli il viso

-…sono un po’ stanco- rispose il moro beandosi di quel tocco

-..vuoi che ti coccolo un po’?-

-…è già tardi..-

-…possiamo anche saltare per oggi…-

-eh?-

Heechul sorrise e si avvicinò a lui baciandogli le labbra.
Il moro lo prese tra le sue braccia tirandolo verso di se stendendosi sul letto stringendosi sempre di più l’uno con l’altro.
I baci piano piano diventarono sempre più impuri mentre le mani cercavano in lungo e in largo di toccare più pelle possibile.
Ormai la temperatura si era alzata notevolmente.
Entrambi nudi e sudati si baciavano senza sosta e ogni bacio provocava un vibrazione percepita l’uno dal corpo dell’altro.
Era tutto così tremendamente perfetto se non fosse per un piccolo particolare.
Che Yoochun in quel momento non pensava affatto ad Heechul.
Lo teneva stretto a se, baciava quelle labbra che adorava e bramava ogni giorno.
Lo toccava passionalmente nelle zone più private facendolo sussultare, eppure, i suoi occhi vedevano solo un angelo biondo.




**




Siwon entrò in casa sbattendo violentemente la porta.
Jaejoong sentì il colpo e si alzò dal divano scattando come una cavalletta.
Dietro al fratello correva Leeteuk che chiuse la porta in modo molto più tranquillo di come l’aveva aperta il fidanzato.

-…dai Siwon…- disse con la sua voce melodica

Il moro si girò con sguardo minaccioso.
Sbuffò e lasciò cadere la borsa a terra

-Dov’è Yoochun???- disse poi girando lo sguardo verso Jaejoong che impallidì al solo sentire il nome del gemello

-…e..e io che ne so?-

-come che ne sai??? Non è venuto a scuola…accidenti a lui-

-co..come non è venuto?- chiese preoccupato cercando però di non farlo notare

-NON E’ VENUTO!!- rispose Siwon alzando la voce facendo arretrare il biondo

Ma che cosa stava succedendo??
Perché era su tutte le furie? Che avesse capito tutto??
Che avesse scoperto tutto e ora lo odiava?
Come era potuto accadere?
Come aveva fatto?

-Siwon sei matto? Ora smettila abbassa la voce…- disse Leeteuk avvicinandosi a Jaejoong ancora più preoccupato

Il moro sbuffò di nuovo e si avvicinò alle scale salendo in camera sua.
La porta fu chiusa di nuovo con foga e Leeteuk sospirò profondamente.

-ma…ma?- disse Jaejoong guardando Leeteuk

-…vedi…-

-mi dispiace Leeteuk!!! Mi dispiace tanto io non volevo è stato un incidente te lo giuro, ma non lo amo!! Te lo giuro non lo amo!!! È solo che ci siamo ritrovati in quella situazione e non siamo riusciti a fermarci ti prego fai ragionare Siwon!!- disse Jaejoong buttandosi a terra in ginocchio

-eh?- chiese l’amico senza capire

Il biondo lo guardò ancora più confuso.
Perché Leeteuk sembrava non capire?

-…ma che dici?-

-…perché…Siwon..per cosa è arrabbiato?- chiese titubante Jaejoong

-tua madre lo ha chiamato poco fa…è dovuta partire improvvisamente per lavoro e starà via un paio di settimane-

-eh? Solo per questo?-

-…be più o meno…-

-che è successo?-

-tuo fratello come sai è sparito e poi anche Junsu non era a scuola e poi…be…-

-cosa???-

-…un tipo mi ha importunato all’intervallo..e Siwon si è incavolato perché non gli ho detto nulla e lo è venuto a sapere da alcuni amici…-

-…oddei mi dispiace Lee…Siwon è geloso marcio…lo sai che se qualcuno ti tocca diventa una bestia…-

-infatti ho sistemato le cose da solo…non volevo che si arrabbiasse e non volevo nemmeno passare per il fesso che ha bisogno della guardia del corpo…so fare paura anche io…solo che io so usare la testa…tuo fratello le mani..-

-già…ci manca solo una sospensione-

-comunque toglimi una curiosità…..è successo qualcosa con il famoso Changmin???-

-uffa ancora….possibile che non posso avere un po’ di privacy??? Comunque nooooo-

-…e allora con chi non sei riuscito a fermarti??-

Jaejoong arrossì all’instante.
Leeteuk non si era dimenticato delle mille parole che gli aveva detto prima.
Che scusa poteva inventarsi ora?
Come al solito si era messo nei casini con le sue stesse mani, anzi, con la sua boccaccia.

-ahah dai tranquillo non voglio farti il terzo grado- disse Leeteuk alzandosi

Meno male che quel ragazzo era un angelo e odiava impicciarsi degli affari degli altri.

-vado su dal demente-

-ok…fallo ragionare con il tuo sex appeal-

-JJ!!! Che dici!!-

-aahaha-




**




“toctoc..”

Silenzio.
Nessuno rispose.
Nessuno aprì la porta.
Alzò la mano portando lo sguardo sul suo orologio da polso.
Erano le tre e mezza precise.
Perché non era in casa?
Non voleva suonare il campanello però dopo dieci minuti di attesa decise di farlo.
Lo toccò leggermente, quasi impercettibilmente e infatti nemmeno lui sentì il suono ma era convinto di averlo schiacciato a sufficienza.
Aspetto altri secondi fino a che perse ogni speranza.
Ma prima che potesse girarsi per andare via, sentì il rumore di un mazzo di chiavi che giravano nella serratura.
La porta si aprì proprio in quell’istante e Junsu impallidì alla vista della persona sbagliata.

-…Junsu?- chiese Changmin incuriosito dalla presenza del ragazzo

-…aaa ciao Changmin..-

-ciao? Em..come va?-

-…si…tutto bene tu?-

-…si…bene..ma ..cosa…- non riuscì a finire la frase visto che il fratello gli mise una mano sulla spalla facendolo girare verso di se

-finalmente sei arrivato- disse Yunho dando una mano a Junsu facendolo entrare in casa

Changmin guardò esterrefatto i due ragazzi per mano.
Più che altro guardò esterrefatto Yunho.
Non credeva che avesse preso sul serio il fatto di lasciare stare Jaejoong e provarci con Junsu, naturalmente scherzava.
Eppure il fratello, anche quella volta, non si era lasciato scappare nemmeno quella preda.
Eppure c’era qualcosa di diverso.
Se i due si erano già visti, perché Yunho lo aveva richiamato?
Di solito dopo una serata, la storia finisce e ci si rivede il prossimo mese o anno se gli andava. Solo con Ueda si vedeva più volte, ma Ueda era Ueda.

-Changmin noi andiamo su..- disse Yunho

-su??- chiese il fratello incredulo

-si..c’eravamo anche ieri..- rispose di nuovo Yunho prendendo per mano Junsu trascinandolo con se su per le scale

Ormai Changmin non li vedeva nemmeno più.
Erano saliti al secondo piano e la porta della camera era stata chiusa dolcemente.
Ma da quando il fratello portava certe persone nella sua vecchia camera??
Si sedette sul divano cercando di trovare un nesso logico.
Ormai non usavano più le loro stanze al secondo piano da molto tempo.
Si erano ricavati una stanza molto più grande ed unita nella taverna.
La madre gliel’aveva fatta sistemare apposta per farli stare insieme visto il forte legame che c’era tra loro.
Quelle stanze erano rimaste chiuse per tanto tempo e Yunho ci saliva poche volte per riflettere da solo.
Ma ora, ci era salito con Junsu, un ragazzi conosciuto esattamente il giorno prima, che non ha nulla di speciale oltre che essere solo molto carini di viso.
Ma questo veramente poteva bastare a Yunho per aprire la porta di quella stanza?
Forse ci stava dando troppo peso.
Forse solo lui pensava che fosse importante e invece a Yunho non gliene importava niente.
Eppure nessun ragazzo che Yunho portava a letto, era mai entrato in casa sua.
A questo punto c’era qualcosa che veramente non andava.


10 capitolo
-un grave errore-


Bussò alla porta un paio di volte ma non ottenne nessuna risposta.
Bussò di nuovo ma il silenzio si propagò di nuovo.
Girò la maniglia e la porta si aprì.
Entrò lentamente guardandosi intorno e vide Siwon sdraiato a pancia in giù sul letto. Stava dormendo.
Chiuse la porta dietro di se e si avvicinò a lui sedendosi proprio di fianco.
Avvicinò la mano alla testa del fidanzato e cominciò a toccargli delicatamente i capelli.
Era sveglio e lo sapeva bene, ma voleva lasciarlo fingere senza dire nulla.
Siwon però alzò la mano e la posò sulla sua.
Dopo averla fermata la spostò dolcemente dalla sua testa e poi come se niente fosse si rimise a dormire.
Leeteuk sospirò.
Possibile che ogni volta doveva comportarsi come un bambino?

-Siwonnie…- disse tristemente

Il fidanzato non rispose nonostante il vezzeggiativo che aveva usato per attirare l’attenzione.

-…perché ti arrabbi con me…-

-….-

-..non è giusto e lo sai anche tu…-

-….-

-Siwonnie!-

-la smetti di fare la lagna??-

-…cosa?- disse Leeteuk stupito dalle parole che aveva usato

Siwon sbuffò sistemandosi meglio sul letto

-mi dai sui nervi…sai solo piagnucolare…-

-???? Ma Siwonnie?-

-SMETTILA DI CHIAMARMI COSì!- disse girandosi di scatto verso di lui

Leeteuk si alzò da letto.
Lui era forte e ne era consapevole.
Odiava farsi mettere i piedi in testa dagli altri.
Odio la gente che gli urlava contro.
Però…quando si trattava di Siwon non riusciva a fare nulla.
I suoi occhi si riempirono piano piano di lacrime che dolcemente uscirono dai suoi occhi e percorsero le sue guancie una per volta.

Perché lo trattava così?
Perché se la prendeva così tanto per qualche battuta senza senso da parte di uno stupido??

Era inutile farsi tante domande, tanto nessuno gli avrebbe risposto.
Siwon lo guardava quasi con disprezzo e lui era stanco di farsi guardare in quel modo da quella persona che dice di amarlo più di ogni altra cosa al mondo.
Si spostò leggermente e si avvicinò alla porta

-dove vai ora..- gli chiede Siwon

-a casa…- risponde l’altro singhiozzando

-..no..-

-…tu..tu non mi comandi Siwon…-

-…hai ragione…vai pure…-

Leeteuk abbassò lo sguardo.
Era inutile.
Altre lacrime scesero dal suo viso e purtroppo il suo cuore si mise a battere ancora più velocemente.
Lo sentiva pulsare sempre più prepotentemente mentre la testa cominciò a fargli male.
Gli mancava il respiro nonostante le finestre fossero leggermente aperte.
Cominciò a respirare più profondamente quando però le forze cominciarono a mancargli del tutto.
Si sentì cadere verso il pavimento.
Lo sentiva avvicinarsi.
Lo sentiva.
Eppure non lo raggiungeva. Perché?
Vide davanti a se un’immagine sfuocata.
Non riuscì a capire.
Chiuse gli occhi piano piano mentre Siwon tentava invano di rianimarlo.



……

……..





**





-sei strano…- disse Yunho chiudendo la porta della sua stanza

Si girò lentamente guardando il ragazzo fermo davanti a lui.
Era agitato anche se lo nascondeva.
Cercava di non incontrare il suo sguardo e quindi scrutava la stanza.
Yunho si avvicinò a lui così da impedirgli di guardare altrove.
Junsu alzò lo sguardo verso il viso del moro.
Quel viso.
Sapeva che non doveva guardarlo.
Non doveva assolutamente eppure non riusciva più a evitarlo.
Era come stregato.
Chiuse gli occhi e abbassò il volto imponendo a se stesso di fissare il pavimento.
La mano di Yunho però si portò sul suo viso, sul suo mento.
Lo tirò su delicatamente e lo fissò con quegli occhi scuri e profondi.

Perché non lo guardava?
Perché evitava il suo sguardo??

-Junsu ?-

-…io…io forse…-

-cosa ce? Sembra quasi che…che hai paura di me..-

-…io?? No no non ho paura io…è solo che…io…-

Yunho fece scendere la mano lentamente toccandogli il petto e sfiorandogli i fianchi lo strinse a se

-…no…io..-

-perché dici no?-

-…-

-cosa ce?-

-…tu…tu vuoi solo il mio corpo e io non ….non posso-

-e chi te l’ha detto che voglio solo il tuo corpo…?-

-?-

Yunho sorrise camminando in avanti facendolo spostare insieme a se.
Arrivarono al limite del letto.
Junsu non voleva.
Una volta toccato non sarebbe stato più in grado di alzarsi.

-Yunho…-

Il moro lo costrinse ad andare indietro e così si trovò seduto su quel letto.
Yunho lo guardava.
Sembrava uno di quei fotomodelli per qualche rivista.
Era veramente bello da togliere il fiato.

-…tu ora sei solo mio …- disse abbassandosi leggermente baciandogli le labbra

E di nuovo si ritrovarono avvinghiati.




**




La porta di casa si aprì.
Entrò lentamente cercando di non fare rumore.
Era tutto buio in torno a lui.
Erano solo le sei del pomeriggio, possibile che tutti dormivano?
Chiuse la porta e si avvicinò camminando verso il salotto.
Lasciò la cartella vicino alla scala e si girò dalla parte opposta.
Vide qualcuno steso sul divano.
Camminò verso quel punto e lo vide.
Dormiva beato tutto rannicchiato su un fianco.
Era rilassato e si vedeva dal suo sguardo tranquillo.
Sorrise.
Finalmente vedeva il suo angelo.
Gli toccò delicatamente i capelli.
Era così bello guardarlo dormire.
La sera prima aveva vegliato su di lui, sulla sua dolce metà che dormiva tranquilla ignara di tutto.
La mattina però se n’era dovuto andare.
Per paura di essere scoperto da Siwon e per paura di dover affrontare la realtà.
Quella realtà che lo faceva morire.

Loro erano fratelli.
Loro erano gemelli.
Avevano lo stesso sangue.
Non poteva pensare a lui con amore.
Non doveva.
Ma perché allora la sua testa faceva il contrario?
Perché il suo cuore batteva il doppio quando guardava quel viso candido?
Era inutile girarci intorno e mentire a se stesso.
Lui amava Jaejoong.

Lo guardò di nuovo.
Voleva dargli un altro piccolo bacio, nessuno lo avrebbe scoperto.
Doveva solo abbassarsi un po’ di più.

“DRINNNNNNNNNNNNNNNNNN”

Si bloccò tirandosi su velocemente.
Vide il biondo stiracchiarsi leggermente e quindi decise di spostarsi del tutto andando ad aprire la porta.

Non ci poteva credere.
Changmin.
Proprio lui davanti a quella porta.
Lo guardò con occhi fulminanti.
Lo avrebbe volentieri ridotto in cenere se solo ne avesse avuto la possibilità, se solo Jaejoong non fosse apparso dietro di se e non gli avesse messo una mano sulla spalla e non avesse sorriso in quel modo alla vista di quel ragazzino che sorrise allo stesso modo.
Si sentì la nausea addosso, un senso di stanchezza e disprezzo che gli invasero il cuore in meno di due secondi.

-ciao Jj scusa il disturbo ma non avevo il tuo numero e …volevo chiederti se volevi fare quattro passi…-

-…aa…si si ok…andiamo…- disse il biondo evitando lo sguardo perforante del fratello

Gli passò di fianco e prese il cappotto da dentro il guardaroba.

-torno presto- disse chiudendo la porta lasciandolo così senza nemmeno un saluto.

Perché??
Perché diavolo era arrivato quel demente??
L’ira crebbe sempre di più tanto da fargli tirare un pugno contro il muro.

-aaaah!!!- disse ritrando la mano dolorante guardando il muro intatto

Che pensava?
Che ora Jaejoong lo amava e avrebbe passato tutta la vita con lui e basta?
Credeva sul serio che Jaejoong avrebbe abbandonato tutto per lui?
Ne era seriamente convinto?

Eppure la sera prima era sicuro che Jaejoong provasse un sentimento simile al suo.
Ne era convinto.
Invece quel comportamento lo aveva distrutto.

-Yoo..- disse Siwon scendendo le scale

Il fratello si girò verso il maggiore.
Lo guardò con occhi tristi velati dalle lacrime che tentava di nascondere.

-che cosa è successo?? - chiese di nuovo il maggiore avvicinandosi a lui mettendogli le mani sulla mano dolorante che ormai si stava leggermente gonfiando

-nulla..- disse ritraendola

-allora dimmi dove sei stato..- disse di nuovo il maggiore ma questa volta con più risolutezza nella voce

-…da Heechul…-

-…da Heechul…..Yoochun……per favore…trova un equilibrio..-

-eh?-

-credi…credi che non vi abbia visti ieri?-

-cosa????-

Sentì il viso andarsi in fiamme.
Sentì il cuore cominciare a battere per la paura.
Sentì il suo corpo tremare.

-…non voglio sapere quello che è successo…non lo voglio seriamente sapere…qualsiasi cosa sia….voglio che eviti Jaejoong…voglio che lo eviti, che passi il tempo con Heechul, che ritrovi l’amore per lui , che non trascini Jaejoong in questo disastro…lo capisci vero?-

Yoochun rimase in silenzio mentre ascoltava le parole dure del fratello che gli trafiggevano piano piano il petto come tante spade.
E alla fine aveva perfettamente ragione.

-…mi dispiace- disse Yoochun abbassando lo sguardo

-..capisco…torno su…Leeteuk non sta bene…-

-va bene-




**



Camminavano ormai da qualche minuti senza che nessuno avesse iniziato un discorso.
Ormai i lampioni erano tutti accesi e il cielo si era fatto più scuro ma in lontananza si potevano ancora vedere delle sfumature più chiare che sembravano giocare con quell’oscurità che li circondava.

-stai bene?- chiese Changmin rompendo il silenzio

-mh? Si si…-

-ti vedo stanco…-

-…mi ero addormentato- disse sorridendo leggermente

-non è che magari ti…ti sei pentito-

Si fermarono entrambi esattamente sotto la luce fioca di uno di quei lampioni.
I loro occhi non volevano smettere di guardarsi.
Jaejoong non sapeva che rispondere nonostante sapesse bene di non essersi mai pentito di quello che era successo.
Purtroppo però non si era nemmeno pentito di quello che era accaduto con Yoochun.
Sorrise avvicinandosi al giovane che lo attendeva speranzoso

-no non mi sono pentito..- disse sorridendogli di nuovo

Changmin portò la sua mano su quel candido viso.
Quanto gli era mancato??
Troppo decisamente.
Jaejoong si beò di quel toccò delicato nonostante le fredde mani dell’altro.

-sai …chi c’era a casa mia oggi?- disse Changmin sorridendo

-?-

-Junsu…con Yunho ….-

-aaa si sta mattina mi ha raccontato…-

-già ma come mai non eravate a scuola?-

-…non sono stato bene e Junsu non aveva voglia..-

-capisco, però ora voglio il tuo numero…-

-si??? E prendimi se lo vuoi!!!- disse scattando verso la strada correndo come un matto

Changmin sorrise e gli andò in contro



**




-Leeteuk…sdraiti!!- disse Siwon entrando in camera vedendo il fidanzato seduto sul letto pronto ad alzarsi.

Si avvicinò a lui e lo spinse delicatamente sul letto facendolo stendere di nuovo.
Era svenuto e poi dopo alcuni minuti si era ripreso.
Siwon lo aveva tenuto abbracciato a se fino a che non si era addormentati entrambi.

-…devo andare a casa..-

-ho avvertito tuo padre che stai qui..-

-perché???-

-perché non stai bene e voglio che stai con me-

Il giovane girò lo sguardo spostandosi poi con il busto dandogli le spalle.
Siwon sapeva di aver esagerato quel pomeriggio.
Si era messo ad urlare senza motivo contro di lui per colpa dei suoi fratelli.
Leeteuk non centrava nulla e come al solito non era riuscito a controllarsi.
In più anche il fatto che quel cretino a scuola ci stesse provando con il suo fidanzato aveva aggravato solo la situazione.

-mi dispiace- disse sedendosi vicino a lui mettendogli una mano sul fianco avvicinandolo a se

-…lasciami…-

-scusami sono un cretino…lo sai che odio quando qualcuno ti guarda…immagina se ti mettono le mani addosso…-

-mi ha dato una pacca sul sedere per ridere…gliene ho detto quattro ed è stato zitto-

-sul sedere??? Il mio sedere…-

-…teoricamente è mio…-

-no no- disse Siwon abbracciandolo del tutto tirandolo su

-tu sei tutto mio…- disse di nuovo baciandogli il collo

-…Siwon…ho paura…-

-di cosa…-

-di stare male ancora…-

-…devi stare tranquillo…sono attacchi di panico ma non ti devi preoccupare per tutto…è stata colpa mia se sei stato male ora…e mi dispiace-

Leeteuk si girò guardandolo in faccia.

Quanto lo amava?

Quanto adorava quando si preoccupava per lui e si prendeva le colpe di tutto.
Non era colpa sua, il suo cuore era troppo debole.
Era lui che era fatto male.
Lo abbracciò di scatto facendosi stringere dal suo principe.
Perché Siwon era il suo principe e nessuno doveva portarglielo via.




**




Quella mattina fu ancora più dura da superare.
Aprì gli occhi svogliatamente mentre la sveglia suonava di continuo.
Riuscì a spegnerla senza spaccarla in mille pezzi e poi si ristese sul letto.
Era distrutto.
Non aveva dormito bene nonostante fosse caduto in un sonno profondo solo alle undici.
Il letto di Jaejoong era vuoto ma disfatto, almeno era tornato a casa a dormire.
Si sentiva il rumore del l’acqua che scorreva e proveniva dal bagno.
Erano le sette e mezza e di solito Siwon passava per le stanze a quell’ora.
Si alzò dal letto con poca voglia.
Cominciò a camminare lentamente fino alla porta della stanza rimasta aperta.
La camera di Siwon era chiusa.
Strano.
Si avvicinò e l’aprì lentamente guardando all’interno.
Vide il maggiore steso sul letto con a fianco Leeteuk, entrambi addormentato.
Leeteuk era stato male la sera prima, forse era per questo che la sveglia di Siwon non era partita quella mattina.
Chiuse la porta e si girò.
In quel momento però si maledì.
Jaejoong uscì dal bagno con solo un asciugamano in vita.

-buon giorno Yoo..- disse naturalmente entrando in camera

Il moro rimase spiazzato dall’atteggiamento del fratello.

Perché faceva finta di nulla?
Perché non guardava in faccia alla realtà e si nascondeva?

-come mai sei già sveglio?-

-mi viene a prendere Changmin-

Pugnalata nel cuore.
Sentiva il dolore di quella lama che gli lacerava la pelle.
Sentiva il suo corpo tremare per il colpo.
Eppure Jaejoong non si accorse nemmeno del suo volto sconvolto.
Non si era nemmeno girato verso di lui mentre diceva quelle parole.

-…ah…-

-..già..ora mi cambio…- disse spostandosi spingendo di poco la porta così da coprire la visuale al gemello che si sentì ferito per la seconda volta

Si appoggiò con la schiena al muro.
Era tutto finito.
Jaejoong non voleva saperne di lui e ora anche il loro rapporto si era distrutto.
Sentì alcune lacrime scendere sulle sue guance e non riusciva più a fermarle.
Si odiava per quello che aveva fatto.
Se solo fosse rimasto nel suo letto.
Se solo non lo avesse toccato.
Invece no.
Non aveva dato ascolto a Siwon, aveva fatto di testa sua e aveva, come al solito, rovinato tutto.

In quel momento, la porta della camera di Siwon si aprì e Leeteuk uscì rimanendo bloccato alla vista di Yoochun e delle sue lacrime.

-Yoo?- disse avvicinandosi a lui

Il moro si lasciò abbracciare.
Ne aveva bisogno.
Aveva bisogno di qualcuno che non sapesse, di qualcuno che gli desse una spalla su cui piangere senza giudicarlo male, senza guardarlo con occhi diversi.

-Yoo..che cosa è successo?- disse Leeteuk preoccupata ma il moro non rispose

Si spostò da lui passando le mani sul viso per portare via quelle lacrime dolorose.
Leeteuk tentò di abbracciarlo di nuovo ma Yoochun si spostò da lui avviandosi giù per le scale.
In quel momento Jaejoong uscì dalla sua camera lentamente.
Si fermò guardando Leeteuk che lo fissava in modo strano.

-cosa è successo a Yoochun?-

Jaejoong aspettò un po’ prima di rispondere.
Aveva paura.
Non voleva dire la verità.
Non doveva.

-…ha solo…ha solo capito che..è stato un errore..- disse il biondo spostandosi per prendere la giacca

-cosa vuol dire?- chiese Leeteuk

-..niente- rispose Jaejoong passandogli vicino scendendo poi anche lui le scale.

Non si fermò nemmeno per vedere se Yoochun stesse bene.
Voleva fermarsi con tutto il suo cuore.
Voleva abbracciarlo e dirgli che lo adorava che comunque era tutto ok, ma non riusciva.
Arrivò alla porta e uscì dalla casa senza dire nulla, lasciando solo un gran vuoto.


11 capitolo
-il disastro è dietro la porta-


-mamma vado- disse Junsu gridando verso la camera dei genitori

-ma non è tardi?- chiese la donna uscendo dalla stanza già pronta per il lavoro

-mi sono venuti a prendere…-

-e chi?- chiese la donna incuriosita

-un….un amico in macchina-

-macchina??-

-si ciaooooo-

-ma Junsu??-

Il ragazzo capì che la madre avrebbe iniziato il suo terzo grado e non voleva assolutamente dirgli che si frequentava con Yunho. Non gli davano fastidio certi comportamenti, visto che Yoochun e Siwon ne erano i protagonisti e lei lo sapeva bene. Però si sa, quando i figli non sono tuoi va sempre tutto bene.
Ormai era fuori dalla porta e l’aveva richiusa subito.
Davanti a lui il bolide di Yunho lo attendeva acceso e lui sorrise non appena il ragazzo tirò giù il suo finestrino mostrando un bellissimo sorriso che lo fece sciogliere.
Sorrise ancora di più e si avvicinò saltellando verso di lui.
Passò dalla parte del passeggero e aprì la portiera.
La madre intanto si era avvicinata alla finestra per capire chi fosse il nuovo amico del figlio. Appena vide quel bolide fuori casa per poco non le prese un infarto.
Ma chi era quel ragazzo???
Di certo non passava in osservato.
Lo aveva fissato molto bene appena aveva tirato giù il finestrino.
Che strano però.
Junsu sembrava diverso.
Sembrava felice.

No no sicuramente era solo un caso, magari era un nuovo compagno, si.
Sicuramente…

Intanto Yunho aveva inserito la marcia ed era partito facendo abbastanza rumore.
Arrivarono in poco tempo ad un semaforo e il rosso li fece fermare.

-come stai?- chiese Yunho prendendogli la mano

-bene..un po’ stanco…-

-dopo scuola hai voglia di stare un po’ con me? Ti aiuto a fare i compiti?-

-?? Davvero?-

-sono bravo che ti credi..-

Junsu sorrise stringendo la mano di Yunho che poco dopo dovette ritrarre per inserire di nuovo la marcia visto che era scattato di nuovo il verde.

-ma Changmin?- chiese il più giovane

-è andato a prendere Jaejoong…gli ho detto che prendevo il SUV ma voleva andare a piedi..-

-SUV????-

-ahah si ho un SUV che non uso molto infatti l’ho lasciato a mia madre e mi sono tenuta questa che sarebbe di mio padre…ma lui è via per lavoro quindi me la tengo io per ora…-

-è molto bella…però…io adoro i SUV..-

-davvero? Anche io..-

Sorrisero insieme e Yunho girò lo sguardo verso la strada.
Ormai erano arrivati a scuola e Junsu cominciò leggermente a preoccuparsi.
Lo avrebbero visto uscire da quella macchina.

Come doveva comportarsi?
E se Yunho non lo voleva tra i piedi?
Se avesse tenuto un comportamento diverso con i suoi compagni di classe?

Non sapeva che fare e tutta quell’ansia lo stava facendo impazzire.
Ormai erano entrati all’interno del parcheggio ed era inutile farsi altre seghe mentali tanto da quella macchina ci sarebbe dovuto uscire quindi tanto valeva evitare pensieri negativi inutili.
La macchina si spense e Yunho spense le luci, tirò il freno a mano e recuperò i suoi occhiali da sole mettendoseli.
Si voltò verso Junsu che intanto si slacciava la cintura, ma intuì che in lui c’era qualcosa che non andava.
Si avvicinò e con le sue mani fece scattare il meccanismo per sganciare la cintura e Junsu fu libero.
I loro volti si incontrarono.

-sei nervoso?- chiese Yunho prendendogli una mano

-io??? No..- disse Junsu convincente allo zero per cento

-…ahah..di che hai paura?-

-ma di nulla Yu…-

-..allora andiamo- disse sorridendo

Si spostò da lui lasciandolo con un po’ di tristezza e aprì la portiera uscendo.
A quel punto Junsu fece lo stesso e uscì trovandosi davanti un bel po’ di gente che lo scrutò da lontano strabuzzando gli occhi quando tutti lo riconobbero.

Non doveva aver paura.
Non doveva aver timore di quello che poteva succedere.

Doveva avere il coraggio di camminare a testa alta perché non aveva nulla di cui vergognarsi.
Dun tratto sentì qualcosa attorno alla sua schiena.
Ma cos’era?
Come una stretta.
E poi quel profumo.
Girò lo sguardo e per poco non gli prese un infarto.
Vicino a lui.
Di fianco a lui.
Abbracciato a lui.
Yunho gli sorrideva nel suo solito modo che lo faceva impazzire soprattutto per il fatto che con quegli occhiali da sole non riusciva a vedere i suoi meravigliosi occhi scuri.
Sentì il braccio di Yunho lasciarlo lentamente e dal modo lento con cui lo fece capì che anche lui non voleva lasciarlo.

-Junsu!!!!- disse una voce conosciuta destando i due

Due ragazzi lontani da loro si sbracciavano per farsi vedere.
Junsu sorrise riconoscendo i capelli biondissimi del cugino che lo aveva chiamato.
Di fianco a lui c’era Changmin che aveva alzato una mano per farsi vedere.
Yunho e Junsu s’incamminarono verso di loro raggiungendoli.

-cugino sei attualmente odiato da tutte le ragazze dell’istituto!!!- disse Jaejoong sorridendo

-…e va be …non ero ammirato nemmeno prima quindi- rispose l’altro sorridendo ironicamente

-chissene di queste oche…- rispose Yunho avvicinandosi a Junsu attaccandosi alla sua schiena

Changmin cercò di interpretare il comportamento del fratello alquanto strano.
Non lo aveva mai visto preso in quel modo.
Già si era fatto un ragionamento tutto suo e ancora non aveva trovato un perché.
Junsu era carino.
Non sapeva altro di lui visto che lo conosceva da poco.
Sinceramente anche lui e Jaejoong avevano un rapporto strano.
Si erano scontrati per caso e poi erano finiti a letto per caso.
Ora entrambi non sapevano esattamente cosa fosse la loro “storia” però sapevano che qualcosa di forte li legava.

Junsu e Yunho invece erano legati sessualmente visto le manie del fratello.
Eppure Changmin sapeva che c’era qualcosa di più e voleva parlarne con Yunho il più presto possibile.

-andiamo?- disse Jaejoong guardandolo con il suo sguardo da angelo

Annuì accarezzandogli la mano per fargli capire quanto avrebbe voluto stringerla nella sua.
Jaejoong lo guardò sorridendo leggermente e poi tutti e quattro si avviarono verso l’entrata della scuola.






**






La campanella dell’intervallo suonò e tutti si alzarono dal proprio posto tirando un sospiro di sollievo visto che la professoressa non aveva interrogato nessuno di storia.

-meno male….se mi beccava era un 4 di sicuro- disse Junsu spiaccicandosi sul suo banco

-io ero da sei…forse…dipende …- rispose il biondo ritirando le biro nel suo astuccio nero

-…beato te…ma Yoochun? Come mai non è venuto?-

-…non so…sarà da Heechul…-

Quando si dice caso, la porta della classe si aprì in quel preciso istante

-ragazzi- disse Heechul entrando

-….l’opzione Heechul è da scartare- disse Junsu

-eh? Comunque …sapete dov’è Yoochun? Non risponde al telefono-

-…non stava bene è rimasto a casa…lo sai che lui quando dorme stacca tutto- disse il biondo sorridendo il più possibile per farsi credere dall’amico

-aa…ok…di solito mi avvisa…allora poi passo visto che esco un ora prima…non ci sono nemmeno Siwon e Leeteuk ..-

-si Leeteuk è stato male ed è rimasto a casa nostra…-

-o poverino mi dispiace…va bene dopo allora passo ok? Ci vediamo ragazzi-

-ciao Heechul- dissero insieme i due amici

Una volta che il ragazzo uscì si ritrovarono soli nell’aula.
Si guardarono senza dire nulla, forse per l’imbarazzo che li accumunava.

-ma non avevi detto che era da Heechul?…perché ora dici che sta male?-

-…mi sono scordato che stava male..-

-te lo sei scordato?- ripete Junsu incredulo

Il biondo non rispose e abbassò lo sguardo sperando che il cugino terminasse quel terzo grado

-non vai da Changmin?- chiese di nuovo il cugino cambiando argomento

-e tu non vai da Yunho…- rispose pacatamente il biondo

Entrambi sorrisero e non risposero.
Avevano entrambi le stesse paure.

E se non volesse vedermi?
E se non mi volesse salutare?

Fissati con le loro paranoie non si accorsero della porta che si aprì lentamente e delle due figure che entrarono una dopo l’altra

-ei?- disse Yunho abbassandosi verso il banco di Junsu che per poco non cadde dalla sedia

-waaaa mi hai spaventato- disse piagnucolando

Yunho scoppiò a ridere e lo abbracciò di scatto
Changmin e Jaejoong guardarono la scena contenti.
Entrambi non avevano mai visto i loro rispettivi parenti così felici.

-come mai stavate qua?- chiese Changmin a Jaejoong che abbassò lo sguardo imbarazzato

-…non volevo disturbarti..-

Changmin si avvicinò al suo orecchio

-…io voglio che tu mi disturbi…- disse a bassa voce facendolo imbarazzare ancora di più

-Jaejoong perché non vieni anche tu a casa nostra?- disse Yunho tenendosi stretto Junsu al petto

-eh?-

-ma si vieni…tuo cugino viene..- disse indicando il giovane che in quel momento si era attaccato alle labbra di Yunho

-ragazzi!!!- disse Jaejoong alzandosi

-si?- chiese Junsu

-…siamo a scuola..- rispose Changmin

-…vero vero..dopo tesoro- disse Yunho accarezzandogli il viso

Tesoro? Aveva sentito bene?
Meno male che Yunho lo teneva abbracciato a se, se no sicuramente sarebbe caduto a terra.

-allora vieni?- chiese Changmin facendo uno sguardo da bambino supplicante

-va bene…- rispose il biondo sorridendo





**





Entrarono in casa tutti e quattro ritrovandosi in un salotto molto accogliente.
Era tutto in ordine come se fossero passate mille cameriere.
Yunho e Changmin si avviarono passando per il salotto arrivando ad una porta.
Una volta aperta scesero una rampa di scale e arrivarono al piano inferiore che portava direttamente al garage molto grande. Sulla destra vi erano due porte e Changmin aprì la prima che si trovarono davanti.
Accese la luce e una stanza molto grande apparve davanti ai loro occhi.
Era la loro stanza.

-dormite insieme?- chiese Jaejoong incredulo

-si , abbiamo due camere divise al secondo piano ma non le usiamo da anni..- rispose Yunho sedendosi sul suo letto tirando Junsu verso di se.

-sembri scioccato… anche tu e Yoochun dormite nella stessa camera..- disse Changmin sedendosi sul suo letto facendogli segno di seguirlo

-si ma..- disse sedendosi -noi non andiamo molto d’accordo-

-diciamo pure che si ammazzerebbero se potessero..- rispose Junsu ormai seduto a cavalcioni su Yunho

-..davvero? Ma i gemelli non dovrebbero essere più uniti?- chiese Changmin

Jaejoong abbassò lo sguardo colpevole.
Colpevole perché stava mentendo a tutti soprattutto alla persona più importante per lui in quel momento.

-si…uniti …ma si litiga ugualmente…- rispose incerto

La discussione finì li visto che Yunho disse qualcosa a Junsu che si alzò dal letto e l’altro fece lo stesso qualche secondo dopo

-noi andiamo su..- disse Yunho prendendogli la mano

-eh?- chiese Changmin

-ci vediamo dopo, fate i bravi- disse di nuovo Yunho uscendo dalla stanza con Junsu chiudendo poi la porta

Un’altra volta soli.
Un’altra volta insieme su un letto quasi per obbligo che per scelta.
Un altro momento imbarazzate.
Il silenzio ormai gli era entrato nella testa provocando quasi fastidio.

-vuoi fare qualcosa?- chiese Changmin girandosi verso il biondo che alzò lo sguardo

I loro occhi si incontrarono come due fulmini a ciel sereno.
Si guardarono profondamente .
Nessuno osava dire nulla.

-cosa vorresti fare?- chiese Jaejoong sorridendo

Changmin sorrise.
Che avesse in mente qualcosa?
Che volesse fare proprio quella cosa?

Lo vide avvicinarsi verso di se.
Vide il suo viso ormai abbastanza vicino da farlo tremare.
Sentì alla fine, le sue morbide labbra toccare le proprie.
Un bacio dolce, gentile, quasi privo di peccato.
Quasi.
Piano piano le mani si posarono sulle gambe di Jaejoong che spostò le sue sulle gambe del moro.
Le mani del moro salirono piano piano arrivando alla vita.
Salì ancora fino a prendere i lembi della giacca e lentamente gliela sfilò.
Jaejoong lasciò che il moro lo privasse di quegli indumenti fastidiosi mentre le loro lingua si univano dolcemente.
Le mani di Changmin intanto erano tornate all’attacco e avevano quasi finito di slacciare tutti i bottoni.
Appena arrivò all’ultimo però sentì le mani del biondo sul suo petto.
Lo sentì spostare la giacca della sua uniforme fino a sfilargliela completamente.
Lo vide avvicinarsi sempre di più mentre con le mani lo spingeva indietro facendolo stendere sul letto.
Se lo ritrovò sopra, un’altra volta.
Cominciò a slacciargli anche lui i bottoni della camicia e ad pezzo di pelle che veniva fuori lui lasciava una scia di baci.
Si rese conto però che il collo era il punto più debole del ragazzo e quindi tornò su e riprese a morderlo delicatamente.

-…aah….- disse Changmin portando entrambe le mani sui fianchi del biondo.

Questo si mosse leggermente provocandogli altro piacere.
Non riusciva a credere a se stesso.

Davvero si stava comportando così?
Davvero gli piaceva sentire Changmin ansimare per lui?

Non riusciva a rimanere tranquillo.
Non riusciva a stare completamente fermo.
Ormai Changmin lo aveva privato anche della camicia ed aveva cominciato a leccargli i capezzoli.
Gli piaceva.
Non poteva farne a meno.
Il moro fece scendere le mani sulla vita del compagno e piano piano cercò di sbottonare i pantaloni.
Il primo scattò facilmente e dopo pochi secondi anche il secondo si aprì.
Jaejoong non fece nulla per impedirglielo, anzi, lo istigava leccandogli il lobo dell’orecchio.
Changmin allora fece scendere del tutto la cerniera e poi con entrambe le mani gli fece scendere i pantaloni tanto quanto bastava per poter inserire la mano.
Jaejoong sentì la mano del moro su di lui.
Sentiva quel tocco quasi magico farlo impazzire.
Cominciò ad ansimare sotto voce per l’imbarazzo ma in fondo avrebbe voluto farsi sentire.
Changmin decise di osare di più e portò la mano all’interno dei boxer del biondo che si lasciò scappare un leggero rumore di appagamento.
Il moro sorrise e lo abbracciò a se stendendosi sul letto.
La sua mano scivolava sul sesso eccitato di Jaejoong che lo stringeva tenendo la testa nascosta nell’incavo della sua spalla.
Ormai il piacere aveva superato la sopportazione e non potè più trattenere quei gemiti che lo stavano facendo impazzire.

-…Min…aah….ah…-

-Jj…ti prego toccami- rispose l’altro

Il biondo aprì gli occhi lentamente e spostò le mani sui pantaloni del moro.
Li aprì lentamente e li fece scendere di poco.
Non era sicuro ma non era nemmeno in grado di aspettare che la sua testa si decidesse.
Prese coraggio e infilò la mano all’interno dei boxer facendoli poi scendere.
Gli piaceva sentirlo eccitato nella sua mano.
Era una sensazione strana ma gli piaceva.
Cominciò a muovere la mano e Changmin riprese lo stesso movimento.
Ripresero anche a baciarsi dolcemente boccheggiando alla ricerca di aria.

-Changmin…- disse Jaejoong fermando il moro che lo guardò

Il suo viso era leggermente arrossato.
Si vedeva che aveva voglia di continuare.
Ma allora perché lo aveva bloccato?
Lo vide scendere con il busto.
Non capì cosa avesse intenzione di fare fino a che non sentì uno strano calore invaderlo.
A quel punto si rese conto di tutto.






**






Entrarono in camera baciandosi per tutto il tragitto dalla stanza al piano inferiore.
Yunho spinse la porta con la mano e poi la riportò subito sulla schiena del giovane alzandogli velocemente la maglietta buttandola poi in mezzo alla stanza.
Lo spinse sul letto e gli andò sopra baciandogli il collo.

-…Yunho…è questo il tuo modo di farmi…studiare…-

-…vedrai che dopo …memorizzerai meglio le cose…-

Le mani del moro erano scese di più fino ai pantaloni di Junsu e dopo alcuni secondi era riuscito a slacciarli.
Purtroppo però la magia del momento svanì appena sentirono la suoneria di un telefono.

-..cazzo..- disse Yunho alzandosi mettendo poi una mano nella tasca dei pantaloni

Prese il telefono e per poco non sbiancò alla vista del nome sul display
Rispose con calma cercando di far finta di nulla

“pronto…”

“Yunho…sono io…”

“ciao…”

“ciao??? Tutto qui?”

“come va?”

“…io tutto ok…però mi manchi….”

“a…capisco..”

“che risposta eh?”

“ora sono impegnato non posso parlare”

“…con chi sei?”

“perché me lo chiedi?”

“….sei con un altro?”

“è possibile” rispose il moro posando la sua mano sui boxer di Junsu che si sdraiò di nuovo sul letto

“perché non vieni a trovarmi…?”

“ti faccio sapere…”

-mm…- disse Junsu una volta che la mano del moro raggiunse la sua pelle

“devo andare…”

“….buona scopata….”

“grazie..”

Spense il telefono e lo mise sul comodino riavvicinandosi poi al giovane che lo abbracciò dolcemente

-allora dov’eravamo?- disse Yunho sorridendo

-chi era al telefono?-

-..un amico che aveva bisogno…-

-di cosa?-

-ahah sei geloso?-

-geloso??? Io?? No no…-

-ahah…si si- disse il moro schiacciandogli i fianchi

-non è vero…- rispose piagnucolando Junsu cercando di scappare dalla presa dell’amico

-…vieni qui..- disse il moro prendendo il viso di Junsu avvicinandolo a se

Si baciarono con trasporto finendo di nuovo sdraiati uno sull’altro.
Era pura magia


12 capitolo
-il coraggio di chiedere scusa-


“DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”

Nessuno rispose.
Di solito erano abbastanza veloci nel rispondere al campanello.

Non c’era nessuno?
E Yoochun?

Prese il telefono e chiamò di nuovo il fidanzato.
Nulla suonava a vuoto fino a che non partiva la segreteria.
Decise di chiamare Siwon, sicuramente lui avrebbe risposto.

“….tu…..tu…..tu….pronto?-

-Siwon…accidenti ma dov’è Yoochun…-

-a casa perché?-

-non c’è-

-ma come?? Magari dorme prova a suonare di nuovo se no entra, le chiavi sono sempre li-

-mmh…ok…ciao ciao-

-ciao-

Rimise il telefono in tasca e schiacciò di nuovo il campanello tenendolo premuto per diversi secondi fino a che decise di smetterla e si abbassò a recuperare le chiavi nascoste dietro un sasso.
Aprì il cancelletto e poi si avvicinò alla porta d’ingresso.
Aprì anche quella ed entrò chiudendola dietro di se.

-Yoo…- disse entrando in salotto

Lo vide.
Disteso per terra.
Una bottiglia vuota di fianco a lui.

-YOOCHUN!!!- disse gridando correndo verso di lui

Lo scosse più volte tentando di farlo riprendere.
Nulla era come svenuto.

-Yoochun che hai fatto???- disse prendendo la bottiglia vuota.

Wodka.
Prese il telefono e compose il numero di Siwon

“PRONTO!”

“…….” la linea era caduta

-Yoochun??- disse Heechul vedendolo spegnere il telefono e lanciarlo poi per terra

-sei fuori??-

-…no…-

Il moro si alzò da terra barcollando

-Yoo??-

Si girò.
Guardò quel ragazzo che tratteneva a stento le lacrime.
Si abbassò piano e gli prese un polso.

-che fai??-

Lo tirò su e cominciò a trascinarlo verso la rampa di scale.
Heechul tentava di staccarsi ma nonostante quello che aveva bevuto riusciva lo stesso a tenerlo fermo.
Arrivarono al secondo piano e Yoochun aprì la porta della sua camera e spinse Heechul sul suo letto

-Yoochun che diavolo ti prende- disse il moro alterato

Sorrise avvicinandosi a lui con strani pensieri in testa.
Gli si mise addosso baciandogli subito il collo

-Y…Yoo..no …no lasciami sei ubriaco…-

-cosa cambia…sono sempre io..-

-no…no..Yoo…-


Il moro non gli dava retta.
Gli tenne i polsi con le mani attaccate al letto, mentre si attaccava alla pelle del suo collo mordendola, baciandola, leccandola.
Heechul si dimenava e tentava di liberarsi da quella morsa in cui lo aveva imprigionato il suo fidanzato.
Era tutto inutile.
Yoochun era molto più forte di lui e quando beveva perdeva completamente il controllo diventando quasi un’altra persona.
In quel momento infatti, non sembrava lui.

-Yoo…ti prego…- disse Heechul tentando di spostare il moro che continuava a baciarlo portando poi una mano verso i pantaloni dell’altro.

Nonostante gli insulti e le grida di Heechul, riuscì a slacciargli i pantaloni e ad infilare la mano all’interno dei boxer.
Poteva urlare, poteva dire no, ma tanto alla fine, aveva vinto Yoochun.
E piano piano le lacrime scesero dai suoi occhi.
E piano piano le forze vennero meno.
Si abbandonò ai baci troppo forzati del moro che ormai gli aveva tolto la maglia e continuava a tastarlo con frenesia.

Perché?
Perché gli faceva tutto questo?
Cosa era successo al suo Yoochun??

E all’improvviso si sentì violato.
Si sentì bruciare il corpo.
Cominciò ad urlare aggrappandosi alla schiena del moro, mordendogli la spalla.
Lo aveva violato senza dirgli nulla.
Aveva osato farlo senza le solite parole dolci che gli diceva, senza le solite carezze, senza le solite coccole, i soliti baci e, mentre quelle dita entravano e uscivano con forza, tentava in vado di fermarlo, lo scongiurava di fermarsi.

-…perché…non ti piace??- disse Yoochun abbastanza convinto

Heechul lo guardò ormai senza più speranze.

Ma chi era quella persona??
Dove diavolo era Yoochun??

-MI FAI SCHIFO!!!- disse Heechul spingendolo senza ottenere nessun effetto se non un’altra spinta all’interno del suo corpo che lo fece gridare e piangere

Yoochun lo spinse di nuovo sul letto togliendo le dita velocemente dal suo corpo.
Si slacciò i pantaloni e li tolse insieme ai boxer.
Heechul si alzò di scatto ma non ebbe il tempo di dire no.
Yoochun gli si mise addosso di nuovo tenendogli i polsi con una mano sola e nonostante le urla riuscì ad entrare in lui.

Lacrime.
Lacrime che continuavano la loro discesa fino a cadere su quelle lenzuola.
Lenzuola sporche di fatti atroci.
Yoochun continuava a spingere non curante dell’espressione vuota di Heechul che fissava il soffitto disperato sperando che qualcuno arrivasse.
Sperando che qualcuno lo fermasse.
Sperando che Yoochun si riprendesse e lo lasciasse andare.
Non arrivò nessuno.
Nessuno lo salvò da quel supplizio, da quell’orrore che il suo più grande amore gli stava infliggendo senza motivo.

-Yoochun ti prego!!!- disse portandosi le mani libere sul viso piangendo sonoramente

Ma il moro non lo ascoltò.
Spinse altre volte aumentando la velocità fino a che non raggiunse quello che tanto desiderava.

Si accasciò sul corpo dell’altro stanco e sudato.
I loro cuori batteva insieme ad una velocità assurda.
Ma quello di Heechul batteva per paura.
Paura che non aveva mai avuto per Yoochun.
Mai.
Tremò appena Yoochun gli mise una mano sul viso.
Guardò quegli occhi da cerbiatto che lo fissavano.

Perché assumeva sempre quello sguardo da cane abbandonato?
Da angioletto protettore??
Perché?
Perché non vedeva le sue lacrime?
Perché non rendeva conto di quello che gli aveva fatto?

Si spostò da lui alzandosi dal letto.
Yoochun non lo trattenne e velocemente si rivestì.
Barcollò alcune volte prima di raggiungere la porta della stanza.

-Jaejoong…-

-…eh?- disse Heechul girandosi di scatto verso il moro che si era girato e fissava il soffitto

-…Jaejoong…sta sera lo rifacciamo vero…-

-che…che hai detto??- disse sconvolto Heechul

-…si…eeh..eeh…lo rifacciamo …-

Heechul non rispose.
Si girò e andò via correndo verso la porta d’ingresso.
L’aprì di scatto e si trovò davanti Siwon con Leeteuk.

-Heechul??- disse Siwon vedendo lo sguardo sconvolto del ragazzo

Non rispose.
Non vide più nulla intorno a se.
Solo gli occhi farsi più pesanti.



**





Aprì gli occhi distrattamente sentendo il rumore di qualcosa che si muoveva.
Ed infatti il telefono di Yunho vibrava in continuazione sul comodino.
Si girò e non vide il moro di fianco a se.

Dove poteva essere?

Si avvicinò al comodino e prese in mano quel telefono maledetto che ormai vibrava da alcuni minuti.
Sul display c’era scritto “Ueda..” che fosse una ragazza?

“pronto…”

“finito di scopare?”

“eh?”

“dai Yu…ti ho lasciato quattro ore….vieni da me ora?”

“ma eri tu al telefono prima?”

“ma si che ero io scemo? Ma ti sei rimbambito?? Dai ti prego vieni….mi sei mancato dall’ultima volta…”

“…”

“Yu? Sei ancora impegnato con quello? Dai mollalo per favore…una volta correvi subito da me…perché ora te la fai anche con i ragazzini?”

Junsu tolse il telefono dall’orecchio e spense la chiamata riappoggiandolo sul comodino.
Non sentiva nulla.
Il cuore non gli batteva forte ma regolarmente.
I suoi occhi non avevano voglia di piangere.
Non voleva nemmeno urlare.
Si alzò dal letto e si rivestì velocemente.
Aprì poi la porta della camera.
Yunho non era nei paraggi.
Tornò indietro e prese il cellulare uscendo poi dalla stanza.
Scese le scale fino in salotto dove sentì dei rumori provenire dalla cucina.
Entrò e vide Yunho vicino ad una finestra con una sigaretta in mano.
Scrutava il cielo con sguardo serio.
Era pensieroso.
Junsu aprì la porta e Yunho girò lo sguardo verso di lui

-perché ti sei alzato? Sarei venuto su io- disse sorridendo

-…-

-ti da fastidio che fumo? La spengo..-

-no..no tranquillo…fuma pure…-

-ok…-

-a…dimenticavo…Ueda ha bisogno di te…appena puoi vai da lui..ha un bisogno impellente di essere posseduto da te..-

Yunho impallidì e Junsu posò il suo cellulare sul tavolo della cucina.
Fissò quell’oggetto con disprezzo.
Lo aveva dimenticato in camera.
Spostò di nuovo il suo sguardo sul viso di Junsu che lo guardava con rabbia.

-Junsu..io non…-

-tu non mi devi dire nulla…-

-…ma non è così per favore…-

-eh? Non è come? Spiegamelo…sai Ueda me lo ha spiegato molto bene…con quanta gente te la fai? Con quanti ragazzini te la fai?? Io sono uno dei tanti tuoi giochi??-

-….no Junsu..non è così…-

-smettila…mi fai schifo..- disse il giovane spostandosi camminando verso l’uscita

-Junsu!!- disse Yunho correndogli dietro tentando di fermarlo

-che vuoi??-

-ascolta mi per favore io non vedo Ueda da quando ho conosciuto te…non vedo nessuno da quel giorno…ti prego credimi…-

-no…non ti credo…-

-per favore…-

-no Yunho…lasciami- disse il giovane tirando il braccio che Yunho aveva stretto per bloccarlo

Lo lasciò e Junsu prese la sua cartella e uscì di casa sbattendo la porta.

-CAZZO!!!!!- disse Yunho tirando un calcio ad un mobile facendo cadere un vaso che si spacco in mille pezzi per terra

In quel momento Changmin e Jaejoong salirono in salotto

-che cosa è successo?- disse Changmin guardando il vaso rotto per terra

-nulla…- rispose Yunho andando in cucina

-dov’è Junsu??- disse Jaejoong

Yunho lo guardò con sguardo torvo poi si spostò verso un mobiletto e prese un’altra sigaretta dal pacchetto che si trovava su di esso

-…forse è meglio che gli corri dietro…- disse accendendola per poi aspirare a pieni polmoni

Jaejoong si girò verso Changmin che annuì e quindi prese la cartella e scappò verso l’uscita chiudendo la porta dietro di se.

-che hai fatto? - disse Changmin avvicinandosi al fratello rubandogli una sigaretta dal pacchetto accendendola poi con lo stesso accendino

-…Ueda ha chiamato…e ha risposto Junsu…quel coglione si è messo a blaterale dicendo che mi scopo mezzo mondo…e ora….Junsu mi odia…-

-…ma…ma tu cosa vedi in Junsu?-

-….-

-non ti ho mai visto così preso….-

-….forse mi sono solo illuso di aver trovato un equilibrio…eppure ho sbagliato….perché lui non mi ha nemmeno creduto…-

-tu gli crederesti se un ragazzo chiama al suo cellulare e ti dice che ti scopi mezzo mondo?-

-…non lo so….-

-…già….magari ora è solo arrabbiato ma poi vorrà sicuramente parlare….magari per picchiarti…-

-non credo di aver voglia di aspettare che ciò avvenga- disse il moro buttando la sigaretta fuori dalla finestra

-e che intendi fare?- disse Changmin guardandolo avvicinarsi all’uscita della porta

-vado a divertirmi con Ueda…-

-sei scemo????-

-…no…-

Yunho uscì e Changmin si appoggiò al mobile delle cucina guardando il cielo fuori dalla finestra.

Perché suo fratello faceva così?
Perché non voleva ammettere di essersi innamorato?






**






-Heechul??? Heechul riprenditi ti prego- disse Leeteuk tastando il viso del ragazzo disteso sul divano

Era svenuto ormai da dieci minuti e non accennava a riprendersi.
Siwon lo aveva preso prima che cadesse del tutto a terra ed era riuscito a portarlo con il fidanzato sul divano.

-Heechul…- disse di nuovo Leeteuk posandogli un asciugamano bagnato sul viso tastandogli la pelle bollente

Siwon si spostò dal divano e corse al secondo piano.
Bussò più volte alla camera di Yoochun ma questo non rispose.
Aprì di colpo la porta e lo vide steso sul letto addormentato.
Si avvicinò a lui scrollandolo con forza ma questo non rispose.

-ohhh Yoochun!!!!- disse il maggiore tirandogli un leggero schiaffo sul viso

Il moro aprì gli occhi leggermente e sorrise ironicamente.
Il maggiore lo guardò senza capire.

-ciano Siwon..- disse alzandosi piano piano barcollando

-Yoo?? Che hai ??-

-io??? Nulla… perché???-

-…hai bevuto?-

-ma smettila…- disse Yoochun spingendolo ma la forza che usò fu minima e Siwon non si spostò nemmeno di un centimetro

-accidenti a te che diavolo hai combinato???-

-…non ricordo…però prima c’era Jaejoong…si…-

-ma che dici?? Jaejoong non è qui…-

-si si…è venuto prima…-

-guarda che Jaejoong è a casa di Changmin…-

-ma prima…prima c’era…-

-Heechul…-

-…..allora non era Jj? Non ho fatto l’amore con Jj?-

-…oddio Yoochun…-

-….ahah ho confuso le persone…-

-…-

Siwon si sedette sul letto incapace di rispondere al fratello che in quelle condizioni non avrebbe comunque capito.

Che diavolo stava succedendo a tutti?
Perché le cose si stavano rovinando tutte insieme??

-…Si…-

-eh?- disse il maggiore girandosi

Non si accorse che Yoochun era già per terra con una mano davanti alla bocca

-…ecco ci mancava solo questa cazzo- disse Siwon alzandosi velocemente prendendo il fratello e con un po’ di fatica riuscì a trascinarlo nel bagno e ad avvicinarlo al water






**



-Junsu!!!!- disse Jaejoong urlando verso la strada che gli si parava davanti

Corse per tutta la strada del ritorno arrivando davanti a casa del cugino.
Le finestre erano tutte chiuse e non sembrava esserci nessuno.
Possibile che fosse arrivato a casa in così poco tempo? Se avesse corso lo avrebbe distanziato di poco, invece non lo aveva visto per tutta la strada.
Suonò il campanello un paio di volte, ma non ricevette nessuna risposta.
Sospirò spostandosi dal campanello.
Ad un tratto sentì il cellulare vibrare nella tasca della giacca
Lo prese e lesse sul display il nome del fratello maggiore

“pronto..”

“Jj….dove sei ora?”

“davanti a casa di Junsu…”

“…Junsu è qui…”

“a si??”

“…faresti meglio a venire anche tu…”

“…arrivo..”

Spense la chiamata e si mise a correre verso casa sua.
Chissà perché Siwon lo aveva chiamato.
Forse per aiutare Junsu, ma non sapeva nemmeno lui quello che era successo tra i due.

E se fosse successo qualcosa di grave?
Ma cosa??

La curiosità gli divorava il cervello e per fortuna arrivò a casa in pochi minuti.
Oltrepassò il cancello e si avventò verso la porta d’ingresso.
Aprì con le sue chiavi ed entrò chiudendola dietro di se.
Lasciò la cartella vicino alle scale e si girò.
Per poco non gli prese un infarto nel vedere tutta quella gente seduta sui due divani del salotto.
I loro sguardi erano seri, quasi nervosi, per non dire arrabbiati.
La cosa che più lo fece rabbrividire era lo sguardo perso di Heechul.
Il viso bianco pallido e gli occhi rossi.
Stringeva tra le mani un fazzolettino di carta e un pacchetto pieno di fazzolettini. Vicino a lui si era seduto Leeteuk che lo teneva vicino a se accarezzandogli i capelli dolcemente.

Cosa era successo?

Siwon era in piedi da una parte e Jaejoong lo guardò cercando come delle risposte.
Junsu era seduto sullo stesso divano dove vi erano Heechul e Leeteuk.
A differenza di Heechul però, sembrava tranquillo.
Non aveva lo sguardo perso, anzi, lo fissava stranamente.

-che è successo?- disse Jaejoong tremando

-…diccelo tu…- disse Heechul spavaldo guardandolo male

Jaejoong sentì il cuore bloccarsi.
Il sangue gli si ghiacciò di colpo.
Che diavolo stava succedendo.
Siwon lo fissava in modo strano, quasi fosse consapevole di quello che stava accadendo, di quello che era accaduto.

-che intendi…- rispose il biondo tentando di non farsi prendere dal panico

Heechul sorrise ironicamente stringendo il fazzoletto nella mano.
Si alzò lentamente spostando Leeteuk.
Si avvicinò al biondo fissandolo con i suoi occhi pieni di lacrime.

-….e io che volevo esserti amico…-

Jaejoong capì.
I suoi occhi si illuminarono di colpo.
Il suo cuore perse un altro battito.
Avevano scoperto tutto.
Avevano capito tutto.
Heechul si sentì ancora più ferito dalla sua reazione, come se fosse stata la conferma di tutto.

-Hee…chul..- disse Jaejoong alzando un braccio verso di lui ma il moro si spostò evitando di essere toccato

Si avvicinò a lui arrivandogli all’orecchio

-…mi fai schifo..-

Si spostò sospirando e poi andò verso la porta di casa e uscì.
Siwon sospirò chiudendo gli occhi.
Junsu lo guardò senza capire e poi posò lo sguardo verso Leeteuk che aveva abbassato lo sguardo.
Spostò poi lo sguardo verso il cugino e li si bloccò.
Lo vide piano piano lasciarsi andare per terra fino a sedersi.
Portò le gambe contro il petto e nascose la testa tra le ginocchia cominciando poi a piangere come un bambino.
Si alzò di scatto dal divano e si avvicinò a lui con amore abbracciandolo.
Non sapeva cosa fosse successo.
Non sapeva quale fosse stato il motivo per cui Heechul lo odiava tanto.
Non lo sapeva, eppure, non poteva fare a meno di abbracciarlo.

-Jj non piangere..- disse stringendolo mentre il biondo gli mise le mani intorno alla vita come per chiedere aiuto, per non essere abbandonato

-…Jj alzati..- disse Siwon avvicinandosi ai due

Il biondo non rispose.
Le lacrime continuavano a scendere nonostante tentasse invano di evitarle.
Eppure sapeva di aver fatto un vero casino.
Sapeva di aver distrutto quello che Yoochun ed Heechul avevano costruito.
Aveva sbagliato tutto e ora si sentiva tremendamente in colpa.
Non aveva nemmeno il diritto di piangere e si sentiva una persona meschina.

-Jj…alzati- disse di nuovo Siwon con un tono più autoritario

-Siwon ma cosa cambia…può stare anche così- disse Junsu

-…Jaejoong…ascoltami…voglio che ti siedi sul divano…ora- disse di nuovo Siwon alzando leggermente la voce

Il biondo alzò la testa e lo guardò.
Era seriamene arrabbiato con lui.
Si asciugò le lacrime nonostante queste scendessero da sole.
Si alzò piano piano da terra e con l’aiuto di Junsu si sedette sul divano.

-digli perché piangi..- disse Siwon indicando Junsu

-eh?-

-….digli cos’hai fatto …diglielo..-

-…ma io…- disse Jaejoong guardando Junsu

-Siwon perché fai così??- disse Leeteuk alzandosi

-perché Junsu deve sapere chi sta difendendo..- disse Siwon arrabbiato

Sospirò tentando di non perdere il controllo e poi guardò il fratello.

-io non ce l’ho con te…veramente…io lo sapevo dall’inizio…lo sapevo da prima di te…lo sapevo da talmente tanto tempo che ormai ho perso il conto dei giorni…ho tentato di fargli cambiare idea…ho tentato di farlo ragionare…ma non ci sono riusciuto…sono un disastro come fratello maggiore. E alla fine…il risultato è stato quello che più temevo…Yoochun era ubriaco e …ha scambiato Heechul per te..-

Jaejoong impallidì.
Lo aveva scambiato???
Pensava che Heechul fosse lui?? Il suo inconscio lo aveva portato a questo??
Era per colpa sua che era successo? Se lui non lo avesse trattato in quel modo forse non sarebbe successo.

-…che…che stai dicendo ..- disse Junsu senza capire

Jaejoong si girò verso di lui cercando di trattenere la tristezza.
Aveva paura.
Paura che il cugino non avrebbe capito.
Non disse nulla, si limitò a fissarlo.

-..tu…tu non scherzavi…quella mattina allora..- disse Junsu balbettando

-…no..- rispose Jaejoong abbassando lo sguardo colpevole

-…e…e lo avete fatto…senza pensare ad Heechul???- disse di nuovo Junsu pugnalandolo al cuore

-….ho…ho commesso un errore…- disse il biondo

Junsu non rispose.
Non aveva parole.
Non sapeva che dire.
Si sentiva preso in giro da tutti.
Prima da Yunho, poi da suo cugino, il suo più caro amico.
Si alzò dal divano e camminò verso l’appendiabiti prendendo la giacca.
Prese poi la cartella lasciata li vicino e si girò verso i ragazzi.
Fece un cenno a Siwon e poi uscì di casa.
Jaejoong scoppiò di nuovo in lacrime stendendosi sul divano.
Leeteuk lo guardò con tristezza cercando di avvicinarsi a lui ma Siwon lo blocco.

-…Siwon per favore..-

-non è di te che ha bisogno..- disse il ragazzo spostando lo sguardo verso le scale dove Yoochun era sbucato da poco

Il moro le scese lentamente tentando di non cadere visto che la sbornia non era passata.
Si avvicinò al divano e vide Jaejoong in preda al panico.

-Jj..- disse a bassa voce

Il biondo aprì gli occhi e lo vide
Quel cretino.
Quel demente.
Quello stupido.

-Yoo…- disse tra le lacrime

Scoppiò a piangere di nuovo nascondendo il viso tra le mani
Il moro lo strinse forte a se sedendosi sul divano.
Aveva rovinato tutto.
Aveva distrutto tutto per una stupidata.

Come aveva potuto perdere l’amore per Heechul?
Come era potuto accadere??

-Jj mi dispiace…mi dispiace tanto…sono un cretino…mi dispiace…ho sbagliato tutto…- disse il moro mentre il biondo piangeva

-…-

Siwon si avvicinò ai due fratelli inginocchiandosi davanti a loro.
I due lo guardarono tristemente sapendo di averlo deluso.
Avevano commesso un grande errore e ora ne avrebbero dovuto pagare le conseguenze.

-…cosa provate…- disse Siwon abbassando lo sguardo

-eh?- disse Yoochun non capendo

-…cosa provate l’uno per l’altro?-

Jaejoong spostò lo sguardo verso Yoochun.

Cosa provava per lui?

Non ne aveva dubbi.
Lo amava.
Ma non era quell’amore che provi per una persona diversa da te.
E’ quell’amore che provi per un fratello.
Perché loro erano una cosa sola e aveva solo sbagliato.
Si erano solo riappacificati nella maniera sbagliata.
Anche Yoochun lo aveva capito.
Lui amava Heechul.
Si era perso per un amore impossibile, un amore che non aveva mai provato verso Jaejoong, perché quell’amore era solo un sentimento fraterno che aveva male interpretato.
Perché ora si era reso conto di quando amasse Heechul, di quanto lo adorasse.

Perché se ne rendeva conto solo ora?

Ora che lo aveva perso.
Ora che lo aveva deluso.

Come aveva potuto dimenticare l’amore per lui?

Non aveva senso porsi queste domande visto che ormai il danno era stato fatto.
Dovevano solo andare avanti e trovare il modo di sistemare le cose.

Ma come?

-…noi ci vogliamo bene- disse Yoochun

-…solo?- disse Siwon

Jaejoong annuì avvicinando la propria mano mettendola su quella del fratello maggiore.

-ti prego…Siwon….non essere arrabbiato con noi…-

Guardare il viso di Jaejoong in quello stato gli fece male al cuore.
Non poteva sopportare di vederlo piangere.
Lo stesso valeva per Yoochun.
Alla fine avevano commesso un gravissimo errore, ma non riusciva proprio ad essere arrabbiato con loro.
Non riusciva e si sentiva male per loro, perché sapeva che la loro situazione ora era più critica di qualunque altra.
Li abbracciò entrambi stringendoli forte mentre le lacrime dei fratelli scendevano inesorabili.

-siete degli sciocchi- disse baciando le guance ad entrambi

E ora sarebbe arrivata la parte più difficile.
Dire la verità.
Chiedere scusa.



13 capitolo
-e capisci che non puoi vivere senza-



-aah…..ahh….Yu…-

-…-

-…Yu…..aahaaa…aahaahaaah Yunho!! Aaaaa!!-

-….-

-…mmmh….Yu….mi mi piace…-

-….-


Non parlava.
Non diceva nulla.
Non riusciva a pronunciare nessun rumore.

Nonostante il piacere fosse alle stelle.
Nonostante il viso di Ueda sotto di lui lo faceva impazzire.
Nonostante quel corpo lo seguiva e gli faceva fare qualsiasi cosa lui volesse, non riusciva ad esprimesi.

Non riusciva perché non era Ueda quello che voleva.
Aveva creduto di poter attaccarsi ad un altro come se nulla fosse accaduto.
Aveva convinto se stesso che in realtà non amava Junsu.
Aveva convinto il suo cuore che poteva sopportare la distanza con quel ragazzino.

Eppure ora, che faceva quello che ogni giorno il suo corpo voleva, non riusciva a sentirne il piacere.

Venne dentro il corpo del ragazzo stringendogli i fianchi.
Emise un misero gemito giusto perché non riuscì a trattenerlo e poi si tolse da quel corpo stendendosi sul letto.
Era come se non avesse fatto niente.
Si sentiva vuoto, stanco, come se avesse lavorato.

Perché?
Perché nonostante le carezze di Ueda, nella sua testa girava il dolcissimo viso di Junsu?

Non ci voleva molto per capirlo.
Ma lui non voleva ammetterlo.
Non voleva ammettere a se stesso che si era innamorato.
Non voleva ammettere il fatto che gli serviva una persona per essere felice.
Eppure il cuore gli faceva male.
Gli occhi chiedevano di lasciare andare gli argini delle lacrime che lui con forza non voleva far cedere.

Si spostò da quel letto prendendo i pantaloni lasciati su una sedia

-dove vai?- chiese Ueda

-a casa…è tardi..-

-cosa??-

-..senti…- disse mettendosi la maglia -non mi chiamare più-

-perché???-

-perché…sono stufo..-

-cosa ho fatto???-

Yunho si girò verso di lui.
Sospirò abbassando lo sguardo

-…non è te che voglio…non sei tu quello che…che amo ok?-

Il giovane impallidì.
Yunho si era innamorato?
E quando?

-…e di chi ti saresti innamorato? Ma soprattutto…quanto sei convinto che colui che ami ti voglia…? Se sapesse quello che fai…-

-che facevo…-

-che hai fatto…- disse Ueda facendogli notare quello che poco prima avevano consumato

Non gli rispose.
Si mise le scarpe e prese il suo giubbotto.

-…nel caso cambi idea sai dove trovarmi- disse Ueda sorridendo

-…ciao- rispose Yunho uscendo dalla stanza del ragazzo

Era giusto così.
Doveva sistemare le cose.
Doveva parlare con Junsu.
Ma come?
Erano le undici e mezza di sera, non poteva presentarsi a casa sua ad un ora del genere.
Ormai era tardi per tirarsi indietro.
Salì in macchina e si avviò verso casa di Junsu.
Ci era passato un paio di volte eppure gli sembrava di conoscerla da molto più tempo, come se ci passasse ogni santo giorno.
Come poteva pensare che un giorno si sarebbe innamorato seriamente di un ragazzino.
Si un ragazzino.
Era più piccolo di lui di un anno, eppure sembrava ancora più piccolo quando stavano insieme.
Forse perché lui dimostrava di essere più grande, per il suo aspetto sempre perfetto.
Ma ora, si sentiva tutto, tranne che perfetto.
Si sentiva vuoto.
Aveva bisogno di qualcuno che lo tenesse con i piedi per terra e quello di cui aveva bisogno era proprio di Junsu.
Sembrerà strano.
Alla fine si conoscevano da poco meno di una settimana, eppure per uno come lui, sempre alla ricerca di avventure, era arrivato il momento di fermarsi.

Arrivò davanti a casa di Junsu e notò con piacere che le luci erano ancora accese, segno che qualcuno era in casa e non stava dormendo.
Uscì dalla macchina dopo aver parcheggiato e si avvicinò al cancello.
Non sapeva nemmeno cosa dire.

Se non avesse aperto lui cosa avrebbe detto ai suoi genitori???

Basta doveva smetterla di farsi i suoi trip mentali.
Suonò il campanello e attese davanti alla porta tremando come un fidanzatino che chiede di poter vedere la sua ragazza per la prima volta hai genitori.
In un certo senso si sentiva proprio così.
Sentì qualcuno avvicinarsi e successivamente la porta si aprì.
Una donna di bella presenza lo fisso stranamente.
Yunho si guardò intorno timidamente e poi si inchinò per rispetto.

-sono un amico di Junsu posso parlargli un secondo?- chiese di fretta

La donna sorrise.

-sei il ragazzo che è venuto a prenderlo in macchina sta mattina vero?- disse la donna

-…a…aa si..- rispose Yunho

-..vai pure, è su in camera sua..-

-ok..-

La signora si spostò e lo fece entrare in casa.
Era veramente bella.
Si sentiva un profumo di fiori in tutta la stanza.
Un uomo seduto sul divano girò lo sguardo verso Yunho che si inchinò di nuovo.

-è un amico di Junsu- disse la donna

-..a molto piacere- rispose l’uomo sorridendo

Che brave persone pensò Yunho

-…allora posso salire?- chiese di nuovo imbarazzato

-si certo vai pure- rispose la donna di nuovo sorridendo

Yunho si inchinò un’altra volta e poi salì le scale piano piano arrivando al secondo piano.
Che demente.
Non aveva chiesto quale fosse la stanza di Junsu.
Decise di non scendere di nuovo visto l’imbarazzo e di tirare ad indovinare.
Non ce ne fu poi bisogno visto che solo da una stanza si vedeva una luce uscire.
Si avvicinò leggermente.

Era arrivato fino li, ma se Junsu non avesse voluto vederlo?
Se si fosse messo ad urlare?

Per la prima volta aveva seriamente paura di fare danni.
Alzò la mano leggermente e stringendola in un pugno, picchiettò dolce mentente il legno della porta.
Non ebbe risposta.
Perché?
Avvicinò la mano alla maniglia e lentamente la girò spingendo la porta.
Eccolo.
Steso sul letto a pancia in giù.
Era quasi tentato di scappare.

Ora era arrivato fino a li ma cosa gli avrebbe potuto dire??

-…Junsu…- disse a bassa voce

Il giovane si girò di scatto guardandolo con occhi torvi.
Non aveva capito che era lui.
Non lo aveva sentito.

-che…che ci fai qui???- disse alzandosi dal letto

Yunho abbassò lo sguardo colpevole.
Già.
Che ci faceva li?
Se lo era chiesto anche lui.

-…mi…mi dispiace..- disse tristemente

-di cosa….?- disse Junsu

E c’era da chiederlo??

Perché gli poneva una simile domanda.

-di tutto…-

-non è una risposta…dove sei stato …- disse Junsu guardandolo

Yunho sospirò.
Era inutile mentire.
Doveva dire la verità anche se questo gli avrebbe fatto più male.

-…da Ueda…- rispose il moro

-..avete giocato a carte?-

-…abbiamo scopato..-

Junsu sorrise ironicamente.
Come poteva essere così?
Come poteva venire fino in camera sua e spiattellarli in faccia quello che aveva fatto con quella specie di puttana.

-…mi fai schifo..-

-…per favore ascoltami…-

-no…non voglio saperne più nulla Yu…continua a fare quello che hai sempre fatto…io non voglio essere un burattino….non voglio-

Yunho si avvicinò ma Junsu arretrò mettendogli una mano avanti per impedirgli di avvicinarsi a lui.
Per impedirgli di toccarlo.

-io non voglio che tu sia un burattino…non voglio…voglio che tu sia l’unico per me…-

-…davvero? E quando lo hai capito? Mentre scopavi quello stronzo?-

-….-

-..già come pensavo..-

-Junsu ti prego..- disse avvicinandosi a lui

Junsu non potè più arretrare visto che si era praticamente attaccato alla scrivania posta dietro di se.

-spostati- disse al moro che ormai gli aveva messo le mani sui fianchi

-…no…io ti amo..-

-non dirlo…non dire cose che non pensi!!! Tu non mi ami!!!- disse Junsu sentendo gli occhi inumidirsi

-…il mio cuore batte come un tamburo…senti!!!- disse Yunho prendendogli la mano e nonostante questo tentasse di tirarla via, lui riuscì ad appoggiarla al suo petto

-batte perché tu sei con me…batte perché mi stai parlando, perché sento la tua voce…continuerà a battere solo per te…-

-…no!!- rispose Junsu spingendolo

-Junsu ti prego…credimi..-

-vattene Yu!!- rispose il giovane sedendosi sul suo letto portando una mano sul viso per nascondere le lacrime

-non posso andare via..- disse il moro sedendosi vicino a lui

Cercò di abbracciarlo ma Junsu lo spinse di nuovo
Yunho tentò di tenergli i polsi ma il giovane cominciò a tirargli dei pugni sul petto

-io ti odio lo capisci???- disse piangendo

Yunho lo lasciò sfogarsi.
Lo lasciò tirare quei pugni che non avevano forza in se fino a che non smise di agitarsi.
Portò le mani sul proprio viso piangendo più forte.
Yunho riuscì a quel punto ad abbracciarlo.
Lo avvicinò al suo petto.
Lo strinse forte e sentì le braccia del giovane circondargli la vita.

-Yu…perché sei andato da Ueda…perché…-

Yunho non rispose.
Non si aspettava una simile domanda.
Attese qualche secondo cercando di trovare le parole giuste da usare.

-…io…io credevo di poter vivere senza di te…credevo di poter andare avanti ma…mi sono sbagliato…non …non provo più nulla senza di te…non riesco a stare tranquillo..-

-…non dovevi andare da lui…- disse di nuovo Junsu stringendolo di più

-perdonami…io…io non vedrò mai più nessuno oltre te…-

-…ti voglio credere…-

Quelle parole aprirono il cuore di Yunho che sorrise felice.
Junsu alzò lo sguardo e gli mise una mano sul viso.
Sorrise leggermente e poi lo guardò di nuovo.
Sembrava strano però il suo sguardo.

-…non crederai di averla fatta franca…sono ancora arrabbiato con te..-

-cioè?- chiese il moro senza capire

-….vuoi stare con me?- chiese Junsu spostandosi da quell’abbraccio

-…si che voglio-

-…allora ricominciamo da capo…se mi vuoi mi devi conquistare..-

-che cosa???-

Aveva capito bene?? Conquistare??
Ma stava dando i numeri?

-…si..-

-ma Junsu per favore..- disse Yunho avvicinandosi a lui

-alt fermo non ci provare…tu non mi avrai fino a che non ti farai perdonare…e per farti perdonare devi ricominciare da capo…intesi? Se no tornatene da Ueda o chi per esso…-

-…dai non dire così….non ci torno…è solo che io..-

-cosa?- chiese Junsu

-…io non so come si fa…non ho mai conquistato nessuno…erano gli altri che venivano da me…- disse Yunho grattandosi la testa

-…be quando ci siamo baciati hai iniziato tu…ricordi?-

-…fin che si tratta di contatto fisico sono sempre il primo- rispose il moro avvicinandosi con fare ammiccante ma Junsu gli mise le mani sul petto e lo spinse dolcemente indietro

-…fatti venire in mente qualcosa tesoro perché io non ti aiuterò…e ora….buona notte, vai a casa che è tardi..-

-ma??? Nemmeno un bacino?-

Junsu sorrise e decise di accontentarlo.
Si avvicinò a lui dolcemente e gli baciò delicatamente le labbra.
Yunho però gli mise una mano sulla testa e lo tenne addosso a se baciandolo con più foga.

-Yu!!- disse Junsu cercando di evitare la lingua del moro che ormai si era infilata nella sua bocca

Lo sapeva che non c’era da fidarsi di quel faccino triste.
Lo lasciò fare fino a che non fu proprio Yunho a spostarsi.

-…ti sei giocato una settimana…vai avanti così e dovrai usare la tua mano per il resto del mese…-

-cosa?????????????????????-

-ahahah dai vai a casa Yu è tardi…tua madre non ti vede mai…

-già…ora che ci penso hai ragione..-

-vai a casa!!!-

-ok ok vado…buona notte tesoro..-

-…notte notte-

Yunho sorrise e uscì dalla stanza chiudendo poi la porta.
Scese le scale e in salotto trovò di nuovo i genitori di Junsu che guardavano ancora la televisione.

-salve signori, scusate il disturbo-

-non ti preoccupare caro, come ti chiami?- chiese la donna sorridendo

-Yunho..-

-ok Yunho, buona notte- disse ancora la donna

-buona notte- rispose il ragazzo inchinandosi di nuovo avviandosi poi verso l’uscita.

Una volta che la porta fu di nuovo chiusa, il padre di Junsu prese il telecomando e spense la televisione.

-secondo te…quel ragazzo…- disse l’uomo titubate

-cosa?- chiese la moglie

-…be…sai come sono Siwon e Yoochun…poi anche Jj ormai…magari Junsu…-

-…be se è destino che non dobbiamo avere nipoti…- rispose la donna alzandosi dal divano

-…si ma…-

-cosa ti devo dire caro…di certo non posso mica discriminare mio figlio…e poi magari ti stai facendo dei castelli tu…magari sono solo amici…-

-…magari…-




**






-a che pensi?- chiese Yoochun al fratello che come lui non riusciva a dormire

-…al fatto che dovrò dire la verità a Changmin…-

-eh???-

-….devo essere sincero…- rispose il biondo girandosi su un fianco guardandolo così negli occhi

-no…non ti permetterò di farlo…non ti permetterò di perderlo-

-…tu hai perso Heechul…è giusto che anche Changmin lo sappia…-

-…no…io sono pronto a lottare per riprendermi Heechul…tu non devi fare nulla di simile ok? Non lo devi perdere…-

Il biondo sospirò rimettendosi a guardare il soffitto.
Yoochun aveva ragione, eppure lui si sentiva in colpa.
Era come se avesse tradito Changmin e non riusciva a calmare il suo cuore.
Chiuse gli occhi cercando di trovare un po’ di pace con un po’ di sonno ma purtroppo dovette attendere almeno due ore prima di riuscire ad addormentarsi.

Sentì il profumo del caffè appena fatto entrargli nelle narici ed arrivargli fino al cervello.
Non lo amava particolarmente, però un pochino ogni tanto lo sopportava.
Aprì gli occhi e si girò verso il letto di Yoochun.
Lui era li, steso a pancia in giù con la testa rivolta verso di lui ma completamente persa nel mondo dei sogni.
Sorrise e si alzò.
Lo guardò di nuovo e rimase bloccato.
Quanto avrebbe dato per non essere suo fratello.
Scosse la testa per lanciare via quei pensieri alquanto strani, forse anche troppo strani.
Si alzò e si avvicinò a lui inginocchiandosi davanti al suo letto.
Sorrise spostandogli i capelli ribelli dal viso.

Quanto era dolce?
Quanto era tenero con quell’espressione da bambino.

-…lo sai…se solo potessi….manderei tutto a quel paese…- disse a voce bassa accarezzandogli il viso

-…se solo potessi…rimarrei per tutta la vita insieme a te….direi a tutti che non mi interessa nulla di quello che pensano…perché tu alla fine sei la mia metà…Yo…-

Staccò la mano da quel viso prima che potesse sveglialo e sorrise malinconicamente abbassando lo sguardo trattenendo le lacrime.
Doveva trattenerle perché alla fine non lo aveva perso per sempre.
Lui sarebbe sempre rimasto il suo gemello, la sua unica vera metà e nessuno li avrebbe mai potuti dividere.
Mai.
Accarezzò per l’ultima volta il suo viso ma questa volta con più delicatezza e poi si alzò raggiungendo la porta della stanza uscendo senza fare rumore.

La porta si chiuse e ritornò il silenzio.
Un silenzio che dava fastidio.
Un silenzio che faceva male.
Yoochun aprì gli occhi lentamente guardandosi intorno.
Portò una mano sul viso toccandosi la guancia, quella guancia che Jaejoong aveva accarezzato fino a quel momento.
Quelle parole lo avevano seriamente scosso perché anche lui le pensava.
Anche lui le provava.
Anche lui capiva il suo dolore.
Però capiva anche che quello non sarebbe stato il comportamento giusto.
Si spostò mettendosi a pancia in su guardando il soffitto bianco.
Era inutile starci male.





**






Quella mattina faceva più caldo del solito.
Odiava andare a scuola di Sabato e soprattutto odiava andare a scuola arrabbiato.
Però quel giorno, più che arrabbiato era triste.
Deluso.
Gli mancava qualcosa, o per meglio dire qualcuno.
E già.
Il suo Yoochun non era con lui.
Il suo Yoochun non stava camminando insieme a lui per quella strada che conduceva all’entrata della scuola.
Il suo Yoochun non era più suo.
Aveva pianto tutta la notte ed erano stati vani tutti i modi per non pensare a quello che era accaduto.
Si era addormentato per la troppa stanchezza e si era svegliato senza rendersene conto all’ora giusta.
Era arrivato ormai al cancello.
Lo oltrepasso a malincuore rendendosi conto che lo stava facendo da solo.
Non solo in senso figurato ma in tutti i sensi.
Yoochun non era più il suo ragazzo.
Yoochun non era più nulla per lui.
Si sentiva tremendamente solo che sarebbe volentieri tornato indietro.
Eppure non lo fece.
Avanzò lentamente guardandosi intorno.
Avrebbe visto tutti i suoi amici.
Avrebbe visto quelle persone che conoscevano anche Yoochun.
Avrebbe visto Siwon che in qualche modo avrebbe cercato di aiutarlo.
Avrebbe visto Leeteuk che con qualche parola lo avrebbe tirato su di morale.
Avrebbe visto Jaejoong.
Avrebbe visto Junsu e poi…avrebbe visto anche lui.
No.
Non lo voleva vedere.
Non voleva nemmeno sapere se era a scuola o a casa.
Non voleva saperne nulla.
Il solo pensiero lo faceva stare male.
Avanzò arrivando vicino all’entrata e li dovette ricredersi.
Tutte le parole appena dette non avevano più senso.
Lo vide, vicino ai suoi amici, con lo sguardo stanco di uno che non aveva dormito per niente.
Lo vide li vicino a Siwon, Leeteuk e Jaejoong.
Il suo viso era pallido e triste.
Non si era sistemato bene la divisa come al solito.
Gliela sistemava sempre lui prima di entrare.
Gli venne una morsa al cuore che lo fece sussultare.

Come avrebbe fatto senza di lui?
Come poteva sopportare la sua lontananza?

Ad un tratto Yoochun si accorse di lui.
I due si fissarono per un tempo a loro interminabile.
Heechul però interruppe quell’incontro spostando lo sguardo e continuando a camminare verso l’entrata sparendo dalla sua vista.
Jaejoong si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla spalla.

-….io vado a parlargli…- disse il biondo convinto

-cosa??? No no..Jj evita…-

-no Yoochun…lui deve capire…-

-ma cosa…non ce nulla da capire….comunque la metti è una cosa impossibile da capire…-

Jaejoong sospirò.
Yoochun aveva ragione però lui doveva comunque tentare di sistemare le cose.
Tutti insieme si avviarono verso l’entrata di scuola.
Il biondo e Yoochun entrarono nella loro classe dove trovarono già al proprio posto Junsu.
Il ragazzo non salutò nessuno dei due e, quasi per farlo apposta, si alzò dal proprio posto e uscì dalla classe.
Jaejoong si sedette al suo posto sbuffando.

-…non ci parla…- disse Yoochun girandosi verso di lui

-affari suoi…io non capisco perché si arrabbia…-

-…forse preferiva che glielo dicessi…-

-si ok…permetti che anche io mi tengo delle cose per me??-

-…si Jj lo capisco però…non so…si sente preso in giro…-

-…va be…-

La campanella suonò poco dopo e Junsu rientrò sedendosi al suo posto senza guardare i due fratelli.
Le lezioni sembrarono più lunghe del solito.
Era quasi strano vederli tutti e tre zitti e tranquilli.
In molti si accorsero di questa cosa.
L’intervallo arrivò in loro aiuto e tutti uscirono dalla classe, compreso Junsu.
Jaejoong si alzò

-dove vai?- chiese Yoochun

-a sistemare alcune cose..- disse il biondo che uscì

Si avviò nella classe di fianco alla loro dove vide Siwon prendere da una parte Leeteuk.
Appena lo videro però cambiarono sguardo.
Entrò in classe notando subito Heechul seduto al suo posto con la testa appoggiata sul banco.
Fece un segno agli amici che uscirono subito dalla classe, poi si avvicinò a lui e si sedette su una sedia vicina.

-…Heechul..- disse portando l’attenzione del ragazzo su di se

-che vuoi..- disse acidamente il moro rimettendo la testa sul banco

-ti chiedo scusa….sono stato un cretino egoista. Sono sempre stato geloso di te.
Del rapporto che avevi con Yoochun, del fatto che lui non fosse più mio…io non lo volevo in quel senso. Io non lo amo. Io gli voglio un bene dell’anima e ho solo sbagliato. Io devo mille scuse e so che nessuna è valida. Nessuna è buona nascondere quello che ho fatto. Mi dispiace di tutto. Yoochun ti ama. Non mi ha mai amato veramente. Abbiamo commesso un grave errore ma possiamo ancora sistemare le cose. Possiamo ancora far tornare tutto come prima se lo capiamo…perché tu devi credermi…ti prego…mi devi credere…-

Heechul alzò la testa.
Lo guardò fulminandolo.
Sorrise in malo modo e poi si mise seduto per bene

-….vattene-

Jaejoong impallidì.
Le sue parole non lo avevano nemmeno tocca.
Sospirò avvilito e si alzò.

-…io lo amo Jj..ma è meglio così…lui deve capire cos ha perso..-

-…tu lo farai morire così..- rispose il biondo voltandosi

Heechul si alzò dalla sedia e lo guardò.

-…non ho intenzione di perderlo…lui deve capire cos’ha fatto…si è dimenticato di me….si è dimenticato del nostro amore….lo capisci?? Ti rendi conto…lui…lui si è innamorato di te…lui è venuto a letto con te….-

Un rumore sordo li fece scattare entrambi.
Si voltarono verso la porta dell’aula e li Jaejoong si sentì morire.
Changmin era vicino alla porta che aveva aperto da pochi secondi, giusto il tempo per udire le parole di Heechul.
Gli erano caduti dei libri a terra.
Jaejoong lo guardò e lui si abbassò subito a raccogliere i libri.

-scusate io…..scusate- se ne andò lasciandoli senza parole

Heechul si sedette sulla sedia mettendosi le mani nei capelli.
Possibile che tutto dovesse andare così storto?
Possibile che bastasse una parola detta voce troppo alta e tutto andava a rotoli.

-…tranquillo tanto gli avrei parlato io più tardi..- disse il biondo

Heechul alzò lo sguardo verso di lui.
Non sapeva più cosa rispondergli.
La campanella però mise fine a quel discorso e Jaejoong se ne andò dalla classe evitando altre parole.





**






-Min che ce?- disse Yunho entrando in camera insieme al ragazzo che per tutto il viaggio di ritorno non aveva detto una parola

-..nulla…- rispose vago il giovane buttandosi sul letto

-…dobbiamo studiare ricordi?? Non metterti a dormire…dai così poi vai da Jaejoong..-

-non credo che ci andrò…non ho voglia nemmeno di studiare..-

-eh? Dico sei matto? A parte lo studio che ti posso capire…ma Jj? Che è successo…-

-niente..lasciami stare…- rispose il giovane nascondendo la testa sotto il cuscino

Il maggiore sospirò evitando altre domande.
Cosa poteva essere successo di tanto grave da farlo stare così?
Eppure era strano.
Prese un libro dalla cartella e si mise seduto su una delle due sedie della stanza avvicinandosi alla sua scrivania.
Era abbastanza concentrato.
Non si accorse che il più giovane si era piano piano alzato dal letto e gli si era messo esattamente dietro.
Si sentì abbracciare di colpo e per poco non ebbe un infarto.

-MIN Sei matto?? - chiese il moro ancora sotto schoc

-…no…ho bisogno di te Yu..- disse il giovane

Yunho si girò verso di lui e lo abbracciò.

-vuoi dirmi cosa è successo?-

Changmin scosse la testa in segno di negazione.
Perché era così testardo?
Aveva bisogno di lui ma non parlava.

-hai litigato con Jj?-

-si…-

-…è una cosa grave?..-

-non saprei…-

-…be voi tecnicamente non state insieme giusto?-

-…si…-

-quindi per quanto grave sia…magari potete ancora sistemare le cose no?-

-…-

-Min- disse Yunho guardandolo negli occhi -..se ti piace tanto dovresti farglielo capire..-

-…ora no…-

-…va bene…-

Era inutile continuare a convincerlo.
Sicuramente era successo qualcosa di davvero difficile da accettare.
Changmin però era forte.
Lo sapeva.
Quando si impunta con una cosa, difficilmente se la lascia scappare.
Forse però in questa storia gli sarebbe servito un po’ più di tempo per digerire il fatto.



**


“driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin”


-Jaejoong??? Finalmente vedo uno dei miei nipoti!!- disse la donna abbracciando il giovane

-ciao zia..come stai?-

-tutto bene…vieni- disse la donna facendolo entrare in casa

-e lo zio?-

-al lavoro..tra poco anzi..adesso vado via anche io. Junsu è di sopra-

-grazie….buon lavoro-

-grazie tesoro, saluta Siwon e Yoochun e digli che esistiamo anche io e tuo zio!!-

-va bene!!-

La donna uscì di casa e lui si avviò su per le scale entrando di scatto in camera del cugino.

-Junsu…-

Il giovane si girò.
Era seduto su una sedia davanti alla sua scrivania.
Indossava i suoi occhiali da vista che usava solo per leggere e ogni tanto per guardare la televisione.
Li tolse lentamente e li posò sulla scrivania per poi alzarsi.

-…ciao Jj..- disse lui tranquillo

-….perché ce l’hai con me..-

-….-

-perché ci tratti così…-

-….-

-Junsu accidenti perché??-

-perché sono tuo cugino…dovevi dirmelo..-

-no…mi avresti criticato-

-cosa ne sai?? Dimmi, credi davvero che avrei potuto criticarti?? Ne sei convinto?? Ti ho sempre visto come un fratello accidenti…-

-mi dispiace…mi vergognavo..è successo troppo in fretta non ho avuto il tempo…-

-….-

-non ho avuto il coraggio Junsu…mi dispiace…-

Junsu alzò lo sguardo verso il cugino.
Sembrava seriamente dispiaciuto.
Eppure non riusciva a perdonarlo.
Gli dava fastidio quella situazione.

-…non ho voglia di parlare- disse sedendosi di nuovo sulla sedia

-…dimmi solo se va tutto bene con Yunho…poi me ne vado..-

-si si va tutto ok…-

Jaejoong sospirò.
Certo che tra tutti accidenti al meglio.
Ce ne fosse uno che lo ascoltasse seriamente, invece no.
Era stufo di essere solo preso a parole e criticato.
Era stufo di chiedere scusa e ricevere solo polvere.
Girò i tacchi e uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Junsu sentì il rumore della porta d’ingresso chiudersi e posò la penna che teneva in mano sulla scrivania.
Forse avrebbe dovuto ascoltarlo.
Forse avrebbe potuto perdonarlo.
Infondo non aveva fatto nulla di male nei suoi confronti.
Eppure lui era sempre il primo che si apriva completamente.
Gli diceva tutto e sempre anche se qualche volta le cose potevano metterlo in imbarazzo.
Ma alla fine non siamo tutti uguali.
Però lui di Jaejoong si fidava e aveva sbagliato.

In quel momento sentì il cellulare vibrare.
Era li, vicino a dei libri, appoggiato sulla scrivania.
Lo prese velocemente e aprì il messaggio.

“mi manchi…”



Sorrise pensando a Yunho steso sul letto abbracciato a qualche peluche.

“anche tu” rispose sorridendo appoggiando il telefono sulla scrivania

Doveva finire di studiare.


14 Capitolo
-La lontananza non serve...
-

Adorava il sabato.
Lo aveva sempre adorato anche se doveva svegliarsi presto al mattino.
Quel giorno poi, c’era un sole particolarmente caldo tanto da aprire tutte le finestre e far entrare nella stanza quei bellissimi raggi.
Si tolse la felpa e rimase in maniche corte.
Si stava benissimo.
Entrò un venticello fresco che gli scompigliò leggermente la frangia.
Quanto adorava le giornate meravigliose come quella?
Tanto.
Avrebbe voluto chiamare i suoi cugini e fare una bellissima passeggiata in quel parco vicino a casa sua.
Ci passavano sempre pomeriggi interi quando erano più piccoli.
Purtroppo però non poteva chiamare nessuno.
Non voleva chiamare nessuno di loro.
Siwon non c’entrava nulla, ma comunque non poteva chiedergli di uscire il sabato pomeriggio con lui, aveva sicuramente di meglio da fare!
Si stese per terra guardando il soffitto bianco.
C’erano appiccicate delle stelle di plastica bianca che al buio si illuminavano.
Gli vennero in mente tanti ricordi di quando erano dei ragazzini di soli tredici anni e Jaejoong gliele aveva regalate perché sapeva che aveva paura del buio.
Ancora poteva vedere con i ricordi la figura di Jaejoong che gliele attaccava in tutto il soffitto spostando la scala insieme a lui.
Quella notte poi avevano dormito insieme come ogni sabato.
Già.
Ogni sabato loro due dormivano a casa di Junsu.
Era quasi un rito ma non lo consideravano tale.
Lo facevano da talmente tanto tempo che ormai faceva parte di loro.
Purtroppo però quel sabato non avrebbero dormito insieme.

Si rese conto di essere totalmente solo.
Non aveva amici con cui passare le giornate o divertirsi in città.
Non aveva nessuno oltre Jaejoong, Yoochun, Siwon, Heechul e Leeteuk.

Perché era così solo?
Perché non aveva fatto amicizia in quegli anni?

Perché non ne aveva mai avuto bisogno.

Si alzò da terra sistemandosi la maglietta.
Se non aveva nessuno con cui uscire, lo avrebbe fatto da solo.
Si avvicinò all’armadio e prese dei pantaloni bianchi.
Li adorava quei pantaloni, infatti li metteva solo poche volte per non rovinarli.
In quel momento sentì il telefono vibrare

“sono sotto casa tua”

Junsu impallidì.

Cosa ci faceva Yunho davanti a casa sua???

Prese il giubbotto e scese al piano di sotto .
Recuperò le chiavi e il portafoglio per poi volare fuori.
Eccolo li appoggiato ad un muretto della casa di fronte alla sua.
Si avvicinò a lui lentamente fissandolo.

-che ci fai qui?-

-vuoi uscire con me?- chiese il moro serio

-eh?-

-non hai detto che devo ricominciare? Lo sto facendo…vuoi uscire con me?-

-…io stavo uscendo…-

-e dove stavi andando?-

-a fare una passeggiata…-

-posso accompagnarti…se non hai già un accompagnatore…-

-…sono solo..-

-…allora posso venire?-

-…si..-

Yunho sorrise dolcemente e Junsu si spostò.
Entrambi si misero a camminare senza dire nulla.
Yunho lo guardava con la coda dell’occhio.
Era così serio.
Avrebbe voluto dire qualcosa ma tutte quello che gli veniva in mente gli sembrava stupido.

-come mai volevi uscire da solo..?- chiese infine

-…così…-

-non potevi chiamare Jj?-

-…no…meglio di no…-

-hai litigato anche tu? Anche Changmin…-

-ah..non lo sapevo..-

-…si…credo sia una cosa grave…non lo mai visto così scosso…-

-capisco…-

-comunque non hai risposto- disse di nuovo Yunho

-…non sapevo con chi uscire…non ho molti amici…-

-…io sono tuo amico..-

Junsu sorrise lievemente e poi indicò il parco che conosceva.

-vuoi entrare li?-

-…si ..è bello-

-…ma non ce mai nessuno-

-per questo mi piace…è silenzioso..-

-capito…andiamo-

Entrarono all’interno del parco camminando in un sentierino costruito apposta.
Intorno a loro la vegetazione era bellissima.
Alberi altissimi e fiori che spuntavano ovunque.
Junsu guardava estasiato quel piccolo panorama.
Era veramente felice.

-…come mai ti sei vestito così…- disse Yunho

-così come?- chiese Junsu non capendo

-…con questi pantaloni..non sono troppo attillati?-

-sono i miei preferiti..-

-…sono troppo attillati- rispose Yunho

-…mi piacciono proprio per quello…mi mettono in risalto il lato B-

Yunho sorrise e Junsu fece lo stesso.
Si avvicinarono ad una panchina all’ombra e Yunho fissò Junsu che era rimasto bloccato davanti ad essa.

-…non ti siedi?-

-…rovino i pantaloni..-

Il moro prese la mano del più giovane e dopo essersi seduto lo trascinò sulle sue gambe.

-sei scemo??? Se ci vede qualcuno-

-a parte che sto posto è isolato e dimenticato da tutti…e poi che problema ce…mica ti vergogni ora..-

-…..-

-se no siediti sulla panchina e rovina i pantaloni…però dopo come fai ? Non potrai più mostrare il tuo lato B…-

-…il mio lato B non ha bisogno di pantaloni belli…si vede benissimo anche da solo…-

-..pfff-

-non ridereee-

Junsu cominciò a dargli alcuni pizzicotti sul petto e Yunho tentò di evitarli prendendogli i polsi.
Si ritrovarono a ridere come dei bambini quando ad un tratto si bloccarono.
I loro occhi erano come uniti da delle calamite.
Non riuscivano a smettere di fissarsi.

Junsu deglutì.
Doveva calmarsi.
Doveva lasciare le mani di Yunho.
Erano calde però.
Le avevano unite piano piano e ora poteva sentirne il dolce calore che emanavano.
Quel profumo.
Il profumo più buono che avesse mai sentito.
Non riusciva proprio a farne a meno.

-Junsu…- disse una voce dietro di loro

Si girò di scatto spaventato e li il mondo gli crollò definitivamente addosso.






**





“driiiiin”

-ma chi è?- chiese Siwon seccato alzandosi dal letto dove steso si trovava Leeteuk

-dai lascia andare tuo fratello…- disse il giovane prendendogli la mano

-….aspetta dai…Jaejoong credo stia dormendo…e Yoochun studia…-

-…uff…-

-torno subito-

Prese un maglia e uscì dalla stanza scendendo poi i gradini velocemente.
Si infilò di corsa la maglietta e aprì la porta.
Davanti a lui comparve Changmin leggermente scosso con gli occhi rossi.
Siwon lo guardò con sguardo triste.
Sapeva già cosa era accaduto a scuola.

-Min…vuoi che ti chiamo…-

-Yoochun- disse il ragazzo

-Yoo??-

-…si…per favore…-

-ok…vuoi entrare?-

-…no…lo aspetto qui..-

-ok..-

Siwon si spostò e tornò al secondo piano bussando poi un paio di volte alla porta.
Entrò all’interno e vide Yoochun seduto davanti alla sua scrivania mentre Jaejoong dormiva tranquillo sul suo letto.

-Yoo…vieni un attimo..-

-che ce?-

-vieni…- disse abbassando la voce

Il moro uscì dalla stanza insieme al fratello maggiore.

-dimmi?-

-vai giù…cè una persona che ti vuole…-

Yoochun non capì e scese le scale fino ad arrivare alla porta d’ingresso rimasta leggermente aperta.
Uscì e li vide Changmin seduto su uno dei gradini che conducevano sul pianerottolo di casa.

-…Min…- disse il moro chiudendo poi la porta

Il giovane girò lo sguardo verso di lui e poi portò la mano contro la sua bocca aspirando dalla sigaretta che aveva acceso poco prima.

-…ciao Yoo..- disse poi buttando fuori il fumo

-…io…-

-…siediti…- disse Changmin tranquillamente guardando il cielo colorato di un azzurro intenso, quasi insolito per quel periodo

Il moro si sedette vicino a lui.

-..non voglio litigare…non voglio urlare ne iniziare a picchiarti….vorrei solo capire se Jaejoong…ti ama…-

Yoochun girò lo sguardo verso il giovane,
Era quello che voleva sapere??
Abbassò lo sguardo e poi lo spostò verso il cielo

-..non mi ama…- disse convinto

-…già…ne sei sicuro?-

-…non mi potrebbe amare nemmeno se volesse…-

-…io voglio sapere se ti ama…non mi importa se non può…-

-no…lui non mi ama- disse di nuovo non pensando al cuore che batteva forte tanto da fargli male

-…e quindi…cosa devo fare?- disse il giovane

-…perdonalo…è solo colpa mia…-

-non dire così….certe cose si fanno insieme…-

-…si ma ….io sono la parte più forte…lui è il più debole…ho sbagliato e ti chiedo scusa….io devo pagare…non lui…-

-…-

-…perché…..perché non vai su?- disse Yoochun guardandolo negli occhi

-su??-

-si…sta dormendo…-

Changmin fissò la sua sigaretta ormai a metà e Yoochun gli porse la mano.
Il giovane gli diede la sigaretta e poi si alzò da terra avvicinandosi alla porta di casa.

-…prova ad andare da Heechul…sono sicuro che dopo averti picchiato…ti dirà di non andartene-

Entrò in casa lasciandolo li con quella sigaretta in mano.
La portò alla bocca aspirando e poi la buttò per strada.
Forse Changmin aveva ragione.
Forse era il momento di tirare fuori il coraggio e prendersi le proprie colpe.
Doveva parlare con Heechul.





**






Entrò in camera facendo piano.
Jaejoong era li.
Steso sul letto.
Dormiva dolcemente circondato da mille peluche e cuscini.
Era così bello.
Changmin si sedette vicino a lui e gli accarezzò il viso quasi impercettibilmente.
Lo conosceva da così poco tempo eppure non sapeva più che cosa fare senza di lui.
Avrebbe voluto pensarci di più, aspettare il momento giusto per tornare da lui.
Ma quello era il momento giusto.
Il momento per ricominciare tutto.
Il momento per avere un’altra chance.
Jaejoong si sarebbe innamorato di lui ne era sicuro, come era sicuro del fatto che Yoochun avesse mentito spudoratamente solo per convincerlo ad entrare in quella stanza.
Lo sapeva.
Yoochun non era bravo a mentire.
Lo si leggeva dai suoi occhi.
Eppure non riusciva a stare senza Jaejoong.
Sapere della sua esistenza e non poterlo stringere a se era peggio di qualsiasi tortura.

Gli toccò la guancia ma questa volta con più tatto.
Jaejoong strizzò leggermente gli occhi per poi aprirli lentamente.
Mise a fuoco l’immagine che aveva davanti.

Era seriamente Changmin???

-Min?- disse mezzo assonnato

-…si…-

-…Min…- ripetè sentendo le lacrime inondare i suoi occhi come un fiume in piena

-no non piangere…Jj dai …-

Il biondi si mise a sedere e lo abbracciò di scatto.
Changmin lo strinse al suo petto.
Sentiva il cuore a mille.
Era inutile pensare di aver sbagliato tutto.
Ora si sentiva in pace.

-Min….Min sei qui…-

-…si ci sono…-

-…rimani vero….vero che rimani…-

-si rimango con te…non me ne vado…ma tu rimani con me?-

-si si…- rispose il biondo piangendo sentendosi stringersi ancora di più






**







E ancora si chiedeva che diavolo ci facesse davanti a casa sua.
E ancora era fermo davanti a quella casa.
Non ne aveva il coraggio di suonare quel dannatissimo campanello.
Non aveva il coraggio di fare nulla.
Eppure il coraggio di rovinare la storia con Heechul lo aveva avuto e senza farsi troppe domande.
Quanto era stupido?

Sospirò spostandosi dal muro vicino al cancello della casa di Heechul.
Purtroppo però si trovò davanti una delle ultime persone che avrebbe voluto vedere in quel momento

-…Yoochun? Che bello vederti!- disse il padre di Heechul felice come una pasqua

-salve signore…-

-salve signore????? Suvvia Yoochun non parlarmi come se fossi uno stupido vecchietto-

-no no ci mancherebbe…-

-bene! Allora come va? Come mai non entri ?-

-…eeh…io..ho suonato ma non ha risposto nessuno- disse convinto il moro sperando che in casa non ci fosse seriamente nessuno

-…Yoochun è inutile che cerchi scuse con me…tanto lo so che Heechul è in casa e avete litigato..-

-…a…capisco…-

-…senti…io devo fare altre commissioni e mia moglie non ce…quindi perché non suoni e ..cercate di sistemare la faccenda?-

-…non so quanto riusciremo a sistemare…l’ho fatta troppo grossa…-

-..su su- disse l’uomo battendogli una mano sulla spalla -gli errori si fanno, basta rendersene conto e non commetterli più…mh? Non credi?-

Yoochun guardò l’uomo.
Quel viso sorridente gli metteva sempre un sacco di allegria.
Era così strano il padre di Heechul.
Molte volte metteva paura perché sapeva sempre tutto subito senza che nessuno lo informasse di nulla.

Come la loro relazione.
L’aveva scoperto e senza dire nulla alla moglie si era confidato con Heechul dicendogli che di lui non doveva preoccuparsi.

-…ci proverò- disse Yoochun sorridendo

-bene bene, ora vado, e mi raccomando determinazione!! Bye bye-

Guardarlo salutare con quella manina che sventolava a destra e sinistra gli fece venire i brividi.
Sembrava tanto il personaggio di un manga.

Scosse la testa dimenticandosi della figura da fumetto del padre di Heechul e si riavvicinò al campanello.
Lo guardò intensamente.
Lesse venti volte il nome scritto sull’etichetta bianca.
Ormai avrebbe potuto fare un disegno uguale senza guardarlo.
Si decise e alzò la mano.
Avvicinò leggermente il dito.
Lo posò sul bottone bianco.

Aspettò.

Aspettò.

Premette il dito di scatto e lasciò subito il bottone.
Il cuore batteva come un tamburo.
Sicuramente Heechul non avrà sentito.
Aveva schiacciato troppo piano.
Aspettò altri minuti e poi decise di risuonare.

“driiiiin”

-cazzo..- disse rendendosi conto di aver suonato troppo

“chi è…” disse Heechul

-…io…- rispose il moro

La voce di Heechul non si sentì più.
Sapeva che era Yoochun.
Quella era la sua solita risposta quando rispondeva al campanello.
Attese un po’.
Ad un tratto vide la porta di casa aprirsi.
Heechul indossava un pigiama rosa con delle caramelle di tutti i colori stampate sopra.
I capelli erano arruffati e aveva il viso molto pallido.

-che vuoi…- disse Heechul atono

-…parlare…-

-io non voglio parlare con te-

-tu devi farmi parlare…-

-parla…- disse Heechul incrociando le braccia al petto

Yoochun deglutì.
Che diavolo voleva fare?
Farlo urlare per tutta la via così tutto il mondo avrebbe saputo che stavano insieme?

-sei matto??-

-no…parla….di quello che mi devi dire…-

-Heechul per favore…-

-cos’è ti vergogni?? Di me o di quello che mi hai fatto??? Di me o di quello che hai fatto con…-

-ADESSO SMETTILA!- disse Yoochun alzando la voce facendolo spaventare

Heechul abbassò lo sguardo ferito.
Portò una mano sul viso per nascondere le lacrime poi, si voltò leggermente e si avvicinò alla porta d’ingresso.
Yoochun si maledì per aver alzato la voce.
Heechul ci rimaneva sempre male e anche lui.
Ad un tratto però sentì il cancello aprirsi.
Vide la porta di casa leggermente aperta e quindi passò dal cancello e poi si avvicinò alla porta aprendola del tutto entrando.

Era tutto buio.
Si vedeva solo una luce provenire dal piano di sopra.
Salì le scale arrivando al secondo piano.
La porta della camera di Heechul era aperta.
Entrò e lo vide.
Seduto per terra vicino al suo letto con un sacco di fotografie tutte intorno a lui.
Erano più di cento.
Si avvicinò leggermente e abbassandosi ne raccolse una.
C’erano loro due raffigurati.
Se la ricordava bene.
L’aveva scattata Junsu quell’estate quando avevano passato due giorni al mare.
Tanti bei ricordi di quella vacanza gli ritornarono alla mente.
Erano state giornate meravigliose.
Abbassò lo sguardo verso Heechul che prendeva una foto per volta e la inseriva in un album con la copertina gialla chiara.
Ogni foto raffigurava loro due o qualche altro amico, ma sempre e comunque loro due insieme, vicini, abbracciati, sorridenti.
Non aveva mai pensato di avere così tante foto con Heechul.
Le teneva tutte sul computer in mille cartelle.
Heechul invece le aveva fatte sviluppare tutte.

-ti ricordi…- disse Yoochun mostrandogli la foto che aveva preso poco prima

-già…- rispose Heechul senza guardarlo

-…come fai a dire già se non l’hai vista..-

-so di quale foto parli visto che era rimasta più in fondo..l’ho lanciata io li..-

Yoochun sospirò sedendosi per terra davanti ad Heechul che non lo calcolava.
Prendeva una foto per volta.
La guardava come per esaminarla nei dettagli.
Poi alzava la pellicola trasparente della pagina dell’album e la inseriva rimettendoci sopra la pellicola.

-Heechul…- disse Yoochun

-…io sto ancora aspettando che tu parli..- rispose il moro di botto

-Heechul ti prego perdonami…io non so cosa dire perché tanto so che nessuna parola può cancellare il male che ti ho fatto. Dirti che sono un cretino non ha senso perché tu già lo sai. Voglio solo che tu sappia che non voleva dimenticarmi di te. Io non volevo dimenticarmi del tuo amore. Io so che mi ami e non ho mai smesso di farlo…ho solo sbagliato. Ho solo perso per un po’ la testa e se potessi giuro che non lo rifare. Io non so cosa mi è preso..non lo so però so di aver combinato la cazzata più grande della mia vita…però ti prego non mi abbandonare…non…non lo fare…-

Sembrava parlasse da solo ma Yoochun lo sapeva che lo aveva ascoltato.
Si era fermato con la foto in mano.
Era rimasto in mobile tutto il tempo che lui aveva parlato.
Eppure sapeva che quelle parole non sarebbero servite lo stesso.
L’aveva fatta troppo grossa.

-…Yoochun…mi ami..- disse Heechul alzando lo sguardo verso di lui

-..?? Ma..ma si che ti amo- rispose il moro subito rimanendo stupito per la domanda

-…io…..io vorrei che tu me lo dicessi ancora…- rispose di nuovo Heechul sul punto di piangere

-ti amo..- disse Yoochun spostando le foto in modo da potersi avvicinare a lui

-ti amo…- disse di nuovo sedendosi dietro di lui

-ti amo…- disse al suo orecchio abbracciandolo

Lo sentì vibrare tra le sue braccia.
Lo sentì piangere ed aggrapparsi a lui.
Sentì il cuore a pezzi.
Come faceva a perdonarlo nonostante tutto.

Come poteva?

-tu…tu lo sai cos’hai fatto???- disse tra le lacrime Heechul stringendo la maglietta del moro

-…ti prego…perdonami…-

-Yoo…non mi importa chi è Jaejoong……il fatto è che tu mi hai dimenticato…tu mi hai …tu mi hai….mi hai scambiato per lui…-

-….scusami…- disse di nuovo Yoochun stringendolo di più mentre una lacrima scendeva sul suo viso

-…-

-…Heechul…non voglio che…che fai la scelta sbagliata..-

-io non ho scelto ancora nulla….- disse tra i singhiozzi -Yoochun ne abbiamo di tempo per chiarire la situazione…sappì che ne passerà di tempo prima che io mi fidi ancora di te…-

-…lo capisco..-

-…già e ora….stringimi ancora-

Yoochun lo strinse forte a se.
Meno male che ci aveva provato.


15 Capitolo
-Tutto si può rovinare in pochi istanti...-


Entrò in casa a testa bassa chiudendo la porta con lentezza quasi controvoglia.
Effettivamente non aveva nessuna voglia di tornarci.
Non aveva nessuna voglia di avvicinarsi al salotto.
Non aveva nessuna voglia di incrociare lo sguardo di ghiaccio di sua madre.
Si avvicinò lentamente vedendola seduta sul divano.
Era tutto in silenzio.
Non aveva acceso nemmeno la televisione.
C’erano solo loro due.
La donna girò lo sguardo verso di lui.
Gli parve di essere trafitto da una lancia in pieno petto.
Era talmente perforante che non riusciva nemmeno a guardarla.
La sentì sospirare e poco dopo si rese conto che si era alzata dal divano.

-…dimmi ho fatto qualcosa di male?- chiese la donna

Junsu la guardò.
Perché gli chiedeva una cosa simile?

-no..-

-allora..perché te ne stavi seduto su una panchina, in braccio ad uno sconosciuto…in atteggiamenti al quanto strani?-

-…scusa…credi che lo stessi facendo per farti un dispetto???- chiese Junsu senza capire

-…io non ti ho mai fatto mancare nulla…avevi sempre tutto quello che desideravi..e ora…ora ci ripaghi così…-

Stava per perdere la pazienza.
Possibile che non capisse?
Possibile che tutte le belle parole per Yoochun e Siwon erano solo balle??

-…quindi…credi che Yoona non sia stata una brava madre come te vero??-

La donna sospirò e si sedette nuovamente sul divano.

-una donna che fa la ragazzina per capire meglio i suoi figli non è una brava madre…- rispose quasi seccata

Junsu impallidì.

Che diavolo ci stava facendo li?
Che diavolo perdeva il suo tempo con una persona simile?

-Yoona è una persona bellissima e una brava madre!!! Yoochun, Siwon e Jaejoong sono dei figli meravigliosi!!! Non puoi permetterti di parlare male di loro!!-

-Junsu ma ti rendi conto??? Non gli ha mai impedito nulla!! Ha accettato che Siwon si mettesse con quel ragazzo e che lo portasse in casa ogni volta che ne avesse avuto voglia! Questo ha traviato anche Yoochun e ora anche Jaejoong e lo sapevo…io lo sapevo che anche tu ti saresti sentito diverso…lo sapevo..-

-…no mamma…io non sono diverso….io non ho mai pensato di diventare come loro solo per imitarli….tu mi credi tanto stupido ma io non sono così. Io ho una testa e mi sono innamorato tutto qui…..forse…dovresti pensare di più a te stessa e chiederti che razza di madre è una che a mezzanotte e mezza non chiede al proprio figlio dove si è cacciato…-

La donna alzò lo sguardo verso il figlio che la guardava arrabbiato.

-…eri dai tuoi cugini..-

-…questo lo credi tu-

-che diavolo stai dicendo Junsu??-

-che ora vado dai miei cugini e non voglio più vederti!- urlò stringendo i pugni spostandosi ed avvicinandosi alla porta

-JUNSU!- disse la donna alzandosi in fretta dal divano correndo verso la porta

Il figlio però si era già messo a correre perdendolo di vista.






**







-vuoi che ti preparo qualcosa da mangiare?- chiese Jaejoong sedendosi sul divano vicino a Changmin

-no grazie…tu come stai?-

-…bene…perché?-

-ti vedo triste..-

-…è solo che …mi manca Junsu…-

-vedrai che poi anche lui si calmerà..-

-…mmh…-


Rimasero seduti su quel divano per mezzora.
Jaejoong si era appoggiato al petto del moro che lo aveva avvicinato a se stringendolo tra le sue braccia.
Le loro mani si erano dolcemente unite e giocavano a prendersi e lasciarsi.
Sorrisero entrambi una volta che le intrecciarono insieme e i loro volti alzarono fissandosi dolcemente.

-sei bellissimo- disse Changmin baciandogli dolcemente le labbra

Jaejoong arrossì di colpo sorridendo felicemente.
Non si aspettava una simile confessione.

-…sei troppo bello..- disse di nuovo il moro baciandolo

Jaejoong si unì a quel bacio e piano piano portò la sua mano sulla testa di Changmin tenendolo così attaccato a se.
Qualcosa però interruppe quel magnifico momento.
Jaejoong sentì vibrare qualcosa e con la mano cominciò a tastare in giro continuando a baciarsi.
La sua mano però finì sul punto sbagliato e Changmin sorrise baciandolo

-hai sbagliato tesoro…non è quello il telefono- disse prendendolo poi da solo

Jaejoong tolse la mano imbarazzato.
Come al solito aveva fatto una delle sue gaf.

“pronto?”

“Min…dove sei?” chiese Yunho

“da Jaejoong…”

“senti…è un problema se vengo li?”

“perché?”

“…em…abbiamo un problema qui…”

“che cosa?”

“senti meglio che vengo li ok?”

“…va bene” rispose il giovane confuso spegnendo poi la chiamata

-che succede?- chiese il biondo

-ma non lo so…Yunho viene qui-

-come mai?-

-vorrei saperlo anche io. E’ rimasto vago..-

-va be….poi lo scopriremo- rispose Jaejoong stendendosi sul divano

Il moro però gli si mise sopra baciandogli il collo.

-dov’eravamo?-

Jaejoong sorrise maliziosamente

-cercavo il telefono..- disse mettendo la mano nel punto di poco prima

-…mmm… e…e…l’hai trovato?-

-…no…ma sono felice lo stesso della scoperta che ho fatto…-

La mano si mosse dolcemente e Changmin ansimò baciandogli il collo.
Quel tocco era magnifico.
Il profumo di Jaejoong lo aveva stregato, come il suo sorriso.
Era unico.
Jaejoong continuò quel massaggio magico e piano piano Changmin si stese su di lui completamente stregato da quel tocco.

-…mmm…mmm….aah…-

-…ti piace..- disse sottovoce Jaejoong

-se mi piace..- rispose Changmin baciandolo di nuovo mentre la mano del biondo si muoveva più velocemente

Purtroppo però la porta di casa si aprì senza preavviso e qualcuno entrò in salotto.
Nemmeno il rumore dei tacchi sul pavimento li fece staccare.

-…Jj?- disse Yoona vedendo i due avvinghiati sul divano

Changmin si spostò di colpo spaventato.
Jaejoong impallidì vedendo la madre davanti ai suoi occhi.
La donna però si mise a ridere come una matta lasciando le varie borse per terra

-wahahah dovete vedere le vostre facce!!!!! Wahaha sembra che avete visto un fantasma!!!-

-signora mi dispiace- disse Changmin alzandosi

-signora???? Changmin te l’ho detto, chiamami Yoona…e poi non era nulla di che, ho visto di peggio tra Yoochun e Siwon quindi tranquilli-

-ma tu che ci fai qui?- chiese Jaejoong

-sono tornata prima, e i tuoi fratelli dove sono?

-Siwon è di sopra con Leeteuk…Yoochun?-

-è da Heechul- disse Changmin guardando il biondo che lo fissò di colpo

Che ci faceva da Heechul?
Perché era da Heechul?
E perché lui si stava ponendo determinate domande?

-visto, prendete esempio da Siwon, andate in camera.- disse la donna sorridendo andando poi verso la cucina

Changmin si sedette sul divano e Jaejoong gli si avvicinò

-che hai?- chiese il biondo vedendo il suo sguardo triste

-nulla…-

-come nulla?-

-…….ti da fastidio che sia andato da Heechul?-

-…eh??-

-….non sai mentire..-

-Changmin- disse Jaejoong abbracciandolo -io voglio te…io voglio stare con te…lo capisci?-

Changmin lo abbracciò a sua volta.
Forse doveva smetterla di farsi tanti problemi.

In quel momento il campanello suonò e Yoona andò ad aprire la porta.
Vide Junsu in lacrime abbracciato ad ragazzo sicuramente più grande di lui.

-che cosa è successo???- disse Yoona mentre il più giovane si attaccò a lei piangendo

-…ha litigato con la madre- disse Yunho chiudendo la porta di casa

Si avvicinarono tutti al salotto e Jaejoong si alzò in piedi avvicinandosi al cugino.

-Junsu??? Che cosa è successo???- disse Yoona preoccupata

-…io la odio- disse tremando il giovane

-Junsu vieni!!- disse Jaejoong avvicinandolo a se stringendolo forte

Il cugino si lasciò stringere.
Gli era mancato tantissimo.
Ora aveva bisogno di lui.

-andiamo su un attimo…voi state qui.. Ok?- disse Jaejoong salendo le scale con Junsu

Yunho e Changmin si sedettero sul divano mentre Yoona prese il telefono

“pronto….Taeyeon …”

“Yoona…è li Junsu…”

“si..che è successo…”

“….abbiamo litigato..”

“si ma lui è sconvolto..che è successo?”

“…”

“Tae??”

“senti…io non sono come te…io pensavo di poterlo accettare…ma non posso…tu sei convinta di essere una brava madre che lascia che i propri figli crescano senza un padre e soprattutto gay…io no ok??!”

“Tae…”

“….mi dispiace..”

“..”

Yoona spense il telefono e lo mise al suo posto rimanendo bloccata per alcuni secondi.

-Yoona..?- disse Changmin alzandosi dal divano

La donna si girò e li guardò.

-siete fratelli?-

-si…- rispose Changmin

-…i vostri genitori sanno che amate un ragazzo…-

-…- nessuno dei due rispose

-..be io non ho problemi e nel caso li avrete..la mia porta è sempre aperta-

Sorrise spostandosi ed incamminandosi verso la cucina iniziando a preparare da mangiare per tutti.
In quel momento Changmin sentì il telefono vibrare.
Era un messaggio.

“salite”

-Jaejoong vuole che saliamo- disse a Yunho

Si incamminarono al secondo piano entrando nella camera del giovane.
Dentro trovarono anche Siwon e Leeteuk che invano tentavano di calmare il cugino che appena vide Yunho si alzò e gli corse incontro facendosi abbracciare.

Era lui.
La sua medicina.
Il suo sedativo.
La sua aspirina.
Era tutto per lui.

-calmo…- disse Yunho accarezzandogli le guance

Nessuno disse nulla.
La situazione era veramente grave.
Tutti si guardavano con tristezza.
Ognuno di loro si rendeva conto di quanto era strana la loro vita.
Di come era incasinata la vita di tutti.
Di come avrebbero potuto sistemare le cose e renderle un po’ più normali.
Ma sapevano di non poterlo fare.
Loro erano così.

Siwon si sedette sul divano sospirando.
Si sentiva il più colpevole di tutti.
Ripensò al giorno in cui lui e Leeteuk si erano baciati per la prima volta e lo stesso giorno Jaejoong li aveva beccati.
Era colpa sua se le loro vite si erano incasinate tanto.

Sentì un calore contro il suo petto e vide Leeteuk abbracciato a lui.
Quel ragazzo lo capiva sempre e comunque.
Neanche con tutta la buona volontà si sarebbe potuto staccare da lui.

-che si fa?- disse Jaejoong guardando il fratello maggiore

-…Junsu rimane qui, ma sicuramente la mamma ci ha giù pensato a questo..-

-…si..-


Nessuna sapeva più che dire.
Ad un tratto la porta si aprì lentamente e Yoona entrò all’interno facendo notare il suo viso spento.

-…r…ragazzi..- disse la donna guardandoli

-mamma?- chiese Siwon preoccupato

-…cè stato un problema al lavoro devo..andare via..-

-ancora??? Ma sei appena tornata…- disse Jaejoong alzandosi dal letto

-..si…prima però voglio parlare con Junsu-

Il giovane si staccò lentamente dall’abbraccio di Yunho e si avvicinò verso la zia che gli mise una mano sul viso

-rimani qui ok? Stai qui quanto vuoi va bene….se sta sera volete stare tutti qui non ci sono problemi va bene?- disse rivolgendosi a Changmin e Yunho

-…mi dispiace..- disse Junsu abbassando il volto

-di cosa??-

-di darti disturbo..-

-non dirlo nemmeno per scherzo ok?-

Si abbracciarono forte e poi Yoona si spostò.

-quando torni?- chiese Jaejoong

-….non lo so ancora…fate i bravi e salutate Yoochun-

-…va bene-

La donna uscì dalla stanza e andò in camera sua recuperando alcune cose.
Sentirono i passi sulle scale e dopo un po’ la porta si chiuse.





**







Si era sdraiato nel letto dopo essersi messo il pigiama.
Era seriamente stanco.
Si girò guardando Junsu addormentato sul ormai da più di un ‘ora.
Visto che le stanze non bastavano si erano dovuti dividere.
Junsu, Leeteuk e Jaejoong avrebbero dormito insieme nella stanza dei gemelli mentre tutti gli altri nella stanza di Siwon.
Yoochun non era nemmeno tornato ed erano già le undici e mezza si sera.
Sparava sinceramente che lui ed Heechul si fossero riappacificati.
Sospirò sedendosi sul letto.
Leeteuk si girò verso di lui.

-come va?- chiese mettendosi seduto.

-tutto ok…mi dispiace che non puoi dormire con Siwon-

-ahah non importa. Meno male Junsu si è tranquillizzato un po’-

-..vero..-

-speriamo che quando arrivi Yoochun legga il biglietto sulla porta- disse Leeteuk stendendosi di nuovo

-..Siwon ha tappezzato la casa di biglietti…uno riuscirà a vederlo- rispose il biondo sorridendo sdraiandosi anche lui nel letto

Chissà se Yunho, Changmin e Siwon se la stavano cavando?





**





-Changmin mi stai schiacciando- disse Yunho spingendo il fratello

-così mi fai schiacciare Siwon !!!- rispose il giovane

-in questo letto ci si starebbe in quattro eppure non ci stiamo in tre- rispose Siwon sorridendo

-se penso che dovrà dormirci anche Yoochun mi viene male- rispose Changmin stendendosi finalmente senza dare fastidio a nessuno

Rimasero in silenzio fissando tutti e tre il soffitto.
Era buio intorno a loro.
Nessuno aveva voglia di dormire ma nemmeno di rimanere sveglio a parlare.
Yunho spense il telefono dopo aver ricevuto l’ennesimo messaggio della madre che gli diceva di

“fare il bravo ragazzo e comportarsi bene a casa degli amici”

“che piattola” pensò sorridendo girando il viso verso il fratello.

Dormiva già.
Anche Siwon si era addormentato di botto.
Che gente.
Non aveva sonno.
Avrebbero voluto sapere come stava Junsu, ma ormai dormiva da più di un’ora e sicuramente non si era svegliato.
Ora doveva solo pensare a dormire così la notte sarebbe passata in fretta.
Già.
Con il sonno che aveva poteva anche mettersi a contare un qualsiasi gregge che non sarebbe servito a nulla.





**




-Jj……-


-….--


-….Jj……-


-….Jj….-

-?-

-Jj- disse Junsu in lacrime

-Ju…Junsu…- rispose il biondo mezzo addormentato

-…Jj…- rispose l’altro di nuovo come se fosse stato in trans

-Junsu dimmi cosa ce?-

-….-

-Junsu ti prego…-

-…..-

-…senti cosa posso fare? Ti prego dimmi cosa vuoi…-

-…Yu…-

-cosa?-

-…ho bisogno di Yu- disse mettendosi le mani sul viso mentre altre lacrime scesero dai suoi occhi

Jaejoong sospirò e si alzò piano piano dal letto.
Uscì dalla stanza tentando di non fare troppo rumore ed entrò in quella di Siwon.
Yoochun non c’era ed erano già le due.
Non ci pensò più di tanto e si avvicinò al letto.
Yunho era proprio quello dalla parte esterna.
Lo scosse di poco e questo aprì gli occhi quasi immediatamente.

-eh?-

-mi hai spaventato! Ma non dormivi?-

-…poco…ero in dormiveglia… ma che ce?-

-…Junsu..-

-cosa è successo??- disse il ragazzo alzandosi

-shhhhhh nulla…vai di la…- rispose Jaejoong spingendolo

-e tu?-

-io dormi qui…-

-va bene…-

Yunho uscì dalla stanza mentre Jaejoong si mise nel letto avvicinandosi a Changmin.
Il suo corpo era caldo.
Lo abbracciò dolcemente sentendo il suo profumo.
Il giovane aprì lentamente gli occhi e lo vide.
Sorrise mettendogli una mano sui capelli

-Jj…-

-dormi ….- rispose il biondo appoggiandosi al suo petto chiudendo gli occhi





**






-Junsu…- disse Yunho entrando in camera sentendo dei leggeri singhiozzi.

Si avvicinò lentamente al letto e poi ci si sedette sopra prendendo tra le braccia il ragazzo

-…Yu..sei qui…- disse strindendolo

-certo…sono qui…tu perché piangi.…?-

-scusa…non voglio piangere…mi dispiace..-

-e di cosa? Non devi dispiacerti

-se piango ti do fastidio…-

-ma perché??? Non pensarlo nemmeno per scherzo…tu non mi darai mai fastidio ok??-

Lo abbracciò di nuovo stendendosi sul letto comprendo entrambi con le coperte.
Sarebbe rimasto sveglio tutta la notte per lui.
Lo avrebbe visto dormire e l’avrebbe coccolato tutto il tempo.








**






Svegliarsi con il sole in faccia non era il massimo della felicità.
Aprire gli occhi e non avere idea di dove ti trovi fa venire ancora meno voglia di svegliarsi.
Ma forse…aprire gli occhi e vedere che le persone che più ami ti stanno abbracciando….be…quello potrebbe far venire un infarto a chiunque.

E Jaejoong ebbe proprio un risveglio simile.

Le finestre facevano entrare i raggi del sole che finivano esattamente sul suo viso.
Si stiracchio anche se poco visto che qualcosa lo teneva costretto.
Aprì gli occhi e vide una stanza diversa dalla sua.

Perché non era in camera sua?

In pochi secondi si ricordò di aver chiamato Yunho e aver fatto cambio di stanza per Junsu.

Allora perché non riusciva a muoversi?

Si spostò e vide il volto di Changmin davanti al suo.
Era dolcemente addormentato come un bambino.
Il sole non lo infastidiva per niente.
Però sentiva che qualcos’altro lo stava stringendo oltre alle braccia di Changmin.
Si girò di poco e vide il viso di Yoochun appoggiato al suo cuscino e le sue braccia intrecciate alla sua vita.

Come potevano dormire in quella maniera senza rendersene conto???

Il cuore iniziò a battere più velocemente.
Se si fossero svegliati sarebbe successo un disastro.
Doveva spostarsi da quella prigione di braccia ma non ci riusciva visto nessuno dei due voleva mollare la presa.
Alzò leggermente la testa e vide l’ora scritta su un orologio attaccato alla parete.
Le sette e mezza.
Era prestissimo.
Nessuno si sarebbe alzato a quell’ora.
Decise di evitare altri movimenti.
Magari aspettando, uno dei due si sarebbe sicuramente stufato e avrebbe potuto togliersi del tutto.
Ad un tratto però senti le braccia di Yoochun farsi più forti.
Lo sentì stringere di più fino a sentire male al petto

-Yoo…- disse a bassa voce

-…scusa se ti ho abbracciato….posso farlo per pochi secondi ancora?-

-Yoo….si che puoi….puoi abbracciarmi quando vuoi lo sai…-

-si..ma…se Changmin vedesse….si farebbe un’altra idea…-

-….tu sei mio fratello…hai il diritto di abbracciarmi…-

-…grazie- rispose Yoochun appoggiando la testa sulla schiena del biondo che sentì il calore del moro invaderlo

Nonostante tutto sapeva di amarlo.
Nonostante tutto, si sarebbe girato e lo avrebbe baciato ancora.
Però.
Però davanti a lui il viso di Changmin gli faceva capire quando teneva a quel ragazzino.
Quando adorava vederlo sorridere.

Le braccia di Yoochun si fecero più leggere e dopo pochi secondi scomparvero dalla sua vita.
Lo sentì girarsi e dargli le spalle.
Quel gesto gli fece male ma alla fine era meglio così per entrambi.
Sentì a quel punto le mani di Changmin stringerlo di più a se facendolo scontrare con il suo petto.
Jaejoong alzò il viso e vide gli occhi di Changmin puntare Yoochun con disprezzo.
Jaejoong lo abbracciò e il moro abbassò lo sguardo.
Si guardarono per alcuni secondi senza dire nulla quando alla fine il moro sorrise e gli diede un bacio sulla fronte.
Jaejoong sorrise appoggiandosi del tutto al petto del ragazzo.
Era giusto così.


16 Capitolo
-L'illusione di una vita...-


Il tempo passa senza darti il tempo di rendertene conto.
La mattina ti svegli, passi la giornata pensando a quello che potrai fare più tardi, e poi, arriva la sera ed è di nuovo l’ora di tornare a dormire.

Com’è possibile?

Junsu se lo chiedeva ormai da qualche minuto.
Era venerdì sera e se ne stava sdraiato su un letto nella camera di Siwon.
Scrutava il soffitto bianco cercando di trovare una risposta al suo quesito.
Era passata quasi una settimana da quando se n’era andato di casa e si era rifugiato in quella dei cugini.
Quei giorni erano passati davanti a lui così velocemente che gli venne un po’ di tristezza.
Yunho gli era stato molto vicino e avrebbe voluto averlo accanto a se anche in quel momento, ma purtroppo doveva studiare per un compito importante.

La porta della stanza si aprì lentamente e Siwon entrò all’interno chiudendola dietro di se

-ei Junsu come va?-

-…tutto ok…ti scoccia se sto qui?-

-…ma va tranquillo, lo sai che puoi dormire qui..-

-mm…è che Jaejoong si è addormentato e non voglio svegliarlo..-

- te l’ho detto mi fa piacere- rispose di nuovo Siwon prendendo alcuni libri ed infilandoli nella cartella

Non parlarono di altro per alcuni minuti quando il telefono di Siwon vibro

“pronto”

“Siwon….” disse una voce femminile

“si?”

“sono Taeyeon…”

“a…zia…non ti avevo riconosciuta…scusa…”

“non importa….senti…io devo dirti una cosa…”

“…cosa?”

“prometti che non dirai nulla a Junsu….nemmeno ai tuoi fratelli…”

“ma…”

“prometti Siwon…”

“perché me lo vuoi dire?”

“ho bisogno di parlarne con qualcuno…”

“…v....va bene…”






*







“zzzzzzzzzzzzzzzzzz…..”

-….-

“zzzzzzzzzzzzzzzzz…..zzzzzzzzzzzzzzzzzz…..zzzzzzzzzzzzzzzzzzz….zzzzzz”

“pronto…”

“Jj??”

“no sono Yoochun….” disse a bassa voce il moro uscendo dalla stanza

“waa ciao, come mai hai risposto tu?”

“Jaejoong si è addormentato…dovresti vedere in che modo assurdo poi”

“fagli una foto!!! va be allora nulla, speravo di parlare un po’”

“oggi è andato a danza ed è tornato tardi…”

“danza??”

“….non lo..sapevi??” disse Yoochun senza capire

“…da quando fa danza?”

“…eem….da…da sempre?”

“sempre???”

“….waa non lo sapevi???”

“…no…”

“…e va be dai Changmin che vuoi che sia…..si sarà scordato di dirtelo..”

“sarà…va be allora buona notte, ci vediamo domani”

“yess a domani, ciao”

Yoochun spense il telefono e in quel momento vide Siwon uscire dalla sua camera.

-Siwon-

Il maggiore non gli diede il tempo di dire nulla.
Lo prese per un braccio e lo portò giù per le scale fino in salotto.

-ma sei fuori???- disse il moro una volta seduti sul divano

-…Yoochun…ascoltami ok…-

-…cosa?-

-…non…non dovrei dirtelo…non dovrei ma…non riesco-

-…ma cosa??-

-…Junsu…-

-eh?-

-è nostro fratello…- disse tutto dun fiato sentendosi quasi libero da un peso

Yoochun aprì gli occhi senza capire.
Ma che diavolo stava dicendo Siwon??
Si era fumato sicuramente qualcosa di pesante.

-….che stai dicendo ….-

-…mi..mi ha chiamato la zia….due minuti fa…-

-…ma…ma non è possibile Siwon…lui…lui ha la mia età…l’età di Jaejoong….lui non può è impossibile…-

-…Yoochun ascoltami….la zia è rimasta incinta nello stesso periodo della mamma…però ha partorito una settimana prima….purtroppo però…il…il bambino è morto una settimana più tardi…quando siete nati tu e Jaejoong…e Junsu…-

-cosa????- disse Yoochun ancora più incredulo

-…la zia…era veramente a terra…non…non riusciva a riprendersi…e la mamma si sentiva in colpa perché aveva dato alla luce tre bambini…mentre per la zia era il primo e aveva anche faticato per averlo…e quindi…-

-…quindi???-

-…quindi decise di dargli uno dei suoi tre gemelli…visto che eravate tutti e tre diversi nessuno se ne sarebbe accorto….-

-tu…tu ti rendi conto di quello che dici??-

-…si….-

-…ti rendi conto…che…che Junsu ..-

-Yoochun io …io lo capisco..però la mamma ha fatto una cosa bellissima…-

-…no non la vedo affatto così- disse Yoochun alzandosi in piedi

-…perché..-

-perché se fosse successo a me? O Jaejoong? Se avessi abbandonato uno di noi..-

-ma non è stato abbandonato..-

-si…invece si…è stato costretto a vivere da solo…non con noi…avrebbe potuto avere una vita diversa..-

-…Yoochun…-

-…Siwon ti rendi conto che Junsu è nostro fratello…secondo te come dovremmo comportarci…come se non fosse così?-

-….Yoochun io ti capisco…-

-..no…no non capisci…lui è un’altra metà di me e Jaejoong…quella metà che mancava…-

-che dici..-

-…non puoi capire… - rispose il moro sedendosi sul divano

Il maggiore gli mise una mano sulla spalla

-parla…-

-…vedi io e Jaejoong siamo totalmente diversi…in tutto. Dall’aspetto, al carattere, al modo di dire le cose….manca qualcosa….qualcosa che sia a metà tra noi due…e quella persona è sempre stata Junsu…lui è a metà tra me e Jaejoong. Lui studia normalmente, non come me che non apro libri, o come Jaejoong che ci è sempre attaccato. Lui adora stare all’aria aperta e passeggiare, non come me che odio il freddo e preferisco stare a casa, o come Jaejoong che preferisce stare a scuola a ballare.
Lui ha paura del buio…non come me che lo adoro e non come Jaejoong che preferisce tenere le luci spente tranne una piccola luce vicino al comodino che gli fa compagnia…e potrei continuare fino a domani…sembrano scemate…sembrano delle stupidaggini…ma io…io lo sentivo che mancava qualcosa…-

-…ma che state dicendo?- disse Jaejoong scendendo le scale

I due ragazzi si girarono spaventati.
Non era Junsu e la cosa li aveva leggermente rasserenati.
Lo sguardo di Jaejoong però non era del tutto allegro.

-…Jj..- disse Siwon alzandosi

-…che stavate dicendo…Yoochun…chi manca tra noi??-

-niente…- rispose il moro

Il biondo si sentì preso in giro.
Strinse i pugni e Siwon si rese conto che tra poco si sarebbe messo ad urlare

-…Jj…senti..-

-ora mi spiegate di cosa parlavate…-

-…non…non posso- rispose il maggiore

-SIWON!!- disse Jaejoong alzando la voce

Il maggiore abbassò lo sguardo.
Era inutile continuare a dire no.
Jaejoong non si sarebbe dato pace.

-Junsu è…nostro fratello…il vostro terzo gemello…-

Jaejoong impallidì.
Non poteva crederci.

-..come…come è possibile…- disse stringendo i pugni

-….la mamma…la mamma lo ha dato a Taeyeon perché il suo bambino era morto una settimana dopo…e…e..-

-e quindi lo ha abbandonato..- disse Jaejoong al limite della sopportazione

-no…ha solo fatto un gesto buono nei confronti di sua sorella…ti rendi conto..che non è facile vedere tua sorella distrutta dal dolore per la perdita del suo primo figlio quando tu ne hai già uno e ora ben tre gemelli…-

-…Siwon….sarà anche stato un gesto d’amore…ma per me è sempre abbandono..-

E finalmente quelle calde lacrime scesero dai suoi occhi.
Non poteva proprio reprimerle.
Si spostò correndo verso le scale

-JAEJOONG NO!!!- disse Yoochun correndogli dietro ma il giovane arrivò subito nella stanza di Siwon

Aprì la porta ed entrò come un fulmine
Junsu si tirò su dal letto spaventato e si trovò il corpo di Jaejoong addosso al suo.
Un abbraccio improvviso.
Lacrime che scendevano inesorabile dal viso del biondo.

-Jj???- disse Junsu non capendo

Il biondo non rispose.
Lo strinse di più a se.
Capì che quella era una parte di lui.
Yoochun era ormai entrato in camera.
Si avvicinò a Junsu e mise una mano sulla spalla di Jaejoong

Siwon arrivò per ultimo nella stanza e li guardò.
Per loro era difficile accettare l’idea di essere stati divisi.
Taeyeon gli aveva detto di non dirlo…ma anche lui sapeva che era una bugia.
Quella storia doveva saltare fuori.

-….Yoochun diglielo..- disse Siwon

Il moro impallidì.
Perché doveva dirglielo?

-ma Siwon…-

-diglielo..- rispose il maggiore sedendosi sul proprio letto

-…cosa?- chiese Junsu

Jaejoong si alzò leggermente e gli mise una mano sul viso

-..Junsu…tu…tu sei nostro fratello- disse sorridendo mentre un’altra lacrima scendeva dal suo viso

-…si Jj…lo sono se lo vuoi..-

-no no…tu lo sei davvero!-

-…cosa?- disse Junsu non capendo

E forse, non avevano pensato al fatto che quella rivelazione lo avrebbe distrutto sentimentalmente.
Sentire le parole di Yoochun che gli raccontava di come Yoona lo aveva dato a Taeyeon. Di come quella che credeva la sua vita, la sua famiglia, era solo una messa in scena. Di come tutto quello che gli avevano raccontato i suoi genitori era una menzogna. Era stato usato come sostituto…il sostituto di un bambino morto.
Come aveva potuto Yoona abbandonarlo in quel modo?
Sua madre lo aveva donato a sua sorella così senza problemi.
Non poteva crederci.
I suoi occhi si inumidirono fino a far cadere delle lacrime.
Nonostante la felicità dei cugini, lui si sentiva triste.
Triste e diverso.
Spostò Jaejoong da quell’abbraccio e si alzò dal letto.

-Junsu?- disse il biondo senza capire

Il giovane però scappò via da quella stanza scendendo le scale.
I cugini gli andarono dietro ma lui corse fuori di casa correndo sempre più forte.
Per sua sfortuna pioveva e non poco.
Arrivò davanti a quella casa fradicio.
Suonò il campanello e rimase in attesa.

La porta si aprì e una donna lo guardò.

-….salve…signora..mi scusi..posso..parlare con Yunho…- disse tremando trattenendo le lacrime

-oddio caro entra subito in casa..- disse la donna facendolo entrare

Junsu però non voleva muoversi dall’ingresso
Avrebbe bagnato ovunque.

-vieni dai ti devi asciugare..-

-…io..non si preoccupi..-

-…aspetta…Yunho!- disse la donna chiamando il ragazzo ad alta voce che dopo alcuni secondi salì al primo piano

-ma che cè?- disse entrando in salotto

Appena vide Junsu completamente fradicio e lo sguardo perso si avvicinò a lui spaventato mettendogli le mani sulle spalle

-Junsu?? Che cosa è successo?? Perché sei uscito senza ombrello??-

-io…-

-Junsu…-

-…Yu…- disse mettendosi le mani sul viso piangendo più forte

Yunho lo abbracciò forte mentre sua madre scese le scale con degli asciugamani

-lo porto su- disse Yunho prendendo gli asciugamani portando poi il ragazzo su al secondo piano

La donna guardò la scena con sguardo strano ma poi, sospirò.

-almeno ha trovato un equilibrio-







**








Yunho chiuse la porta e si avvicinò al giovane mettendogli un asciugamano sulla testa per asciugargli i capelli.
Poi lo spostò e lo appoggiò ad un sedia.
Si riavvicinò al compagno e gli tolse la maglietta completamente fradicia.
La pelle dell’altro era fredda e leggermente umida.
Yunho riprese l’asciugamano e lo avvolse in questo abbracciandolo poi con forza.

-cosa è successo- disse appoggiando la propria guancia a quella di Junsu

-…-

Yunho sospirò e si spostò dall’abbraccio avvicinandosi ad un mobile.
Prese un pigiama e si avvicinò di nuovo a Junsu che lo guardava spaesato.
Yunho capì che in quelle condizioni non si sarebbe mai vestito da solo.
Gli tolse l’asciugamano dalle spalle e gli fece indossare la maglietta blu scuro del pigiama.
Dopo un po’ riuscì a levargli i pantaloni completamente fradici ed ad infilargli quelli del pigiama. Prese i vestiti e li portò tutti in bagno sistemandoli su uno stendino.
Tornò in camera e chiuse di nuovo la porta.
Lui era ancora li, in piedi in mezzo alla stanza, con lo sguardo puntato verso il pavimento.

-..vieni..- disse Yunho avvicinandosi al letto facendolo sedere

Vide alcune lacrime scendere da quegli occhi spenti.
Non aveva la forza nemmeno di piangere, le lacrime scendevano per i fatti loro senza comando, senza nessun urlo.
Era successo qualcosa di grave.

-Junsu ti prego…dimmi cosa è successo..- disse il moro mettendogli una mano sul viso asciugandogli le lacrime senza successo visto che altre scendevano una dopo l’altra

-…Yu…- disse spostando lo sguardo verso di lui

-si dimmi..- rispose subito l’altro

-….tu …tu non mi abbandoni vero..?- disse dolcemente mentre i suoi occhi si riempivano di nuove lacrime e la sua voce si riempiva di tristezza

-..che dici?? Io non posso abbandonarti…non vivo senza di te…-

-…perché mi abbandonano tutti allora…?- disse il giovane scoppiando definitivamente a piangere abbracciando il moro

-Junsu…Junsu ti prego…non piangere…parlami..-

-….-

-Junsu…-

-…mia ma…mia madre…..non è mia madre…- disse tra i singhiozzi

-…ma che dici?-

-….io….io sono …io sono il terzo fratello…gemello di Jj e Yoochun…..Yoona…Yoona mi….YOONA MI HA ABBANDONATO…MI HA DATO A SUA SORELLA PERCHE’ GLI ERA MORTO UN FIGLIO…COME PUO’ UNA MADRE FARE UNA COSA DEL GENERE…COME…-

Yunho impallidì al sentire le parole del ragazzo impregnate di lacrime, di tristezza.
Lo strinse forse al suo petto mentre le lacrime scendevano senza tregua.

Come era possibile?
Perché gli avevano fatto questo?






**







-accidenti!!!- disse Yoochun entrando in casa bagnato fradicio

-…aspettate prendo dei giornali se no bagniamo a terra- disse Jaejoong togliendosi le scarpe ed avvicinandosi ad un armadio prese alcuni quotidiani inutilizzati e li mise a terra.

Nessuno dei tre si accorse della presenza che c’era in salotto.

-…ragazzi- disse la madre alzandosi dal divano

Jaejoong si girò di scatto spaventato.
Appena la vide, sentì il cuore rimbombare dentro il petto
Nessuno dei tre rispose.

-..dov’eravate…-

-…-

-Siwon?- disse di nuovo la donna

-…-

-Yoochun…-

-….-

-Jj…-

-…-

-insomma mi volete rispondere?? Torno a casa e trovo la porta aperta, le luci accese e nessuno che mi risponde. Vi pare normale???-

-…-

-avete deciso di stare zitti tutto il tempo??- disse di nuovo la donna al limite della pazienza

-…-

-….bene, perfetto, come vi pare…- rispose di nuovo sedendosi sul divano

-…in realtà…- disse Jaejoong avanzando -stavamo correndo dietro a Junsu-

-..perché?? Dov’è andato?-

-…-

-..dov’è Junsu??-

-…ma come…una madre dovrebbe saperlo- disse Jaejoong con tono arrogante

Siwon si mise una mano sulla fronte.
Ormai il danno era fatto.
Yoona era quasi sbiancata al sentire quelle parole.

-c…che dici..- disse tremando

-….tu …tu ci hai privato di nostro fratello….- disse tremando il biondo mentre altre lacrime solcavano il suo viso

-..Jj..- disse la madre alzandosi

-….- se ne andò salendo le scale velocemente

Yoochun gli corse dietro e si sentì la porta della camera chiudersi.
Siwon invece rimase li a fissare la madre che si aspettava una scenata anche da lui.

-…io non ce l’ho con te…- disse il maggiore

-..no?-

-..no…però….non mi va giù comunque il fatto che hai dato via Junsu come se fosse un giocattolo…-

-…Siwon….io non…io non sapevo di aspettare tre gemelli..-

-cosa?- disse il ragazzo incredulo

La donna sospirò spostandosi verso la finestra

-…l’ho scoperto solo il giorno del parto…Junsu fu l’ultimo e anche i medici non riuscivano a capacitarsi del fatto…era il più piccolino…lo misero subito nell’incubatrice e dopo un paio di giorni si ristabilì…invece….invece il bambino di Taeyeon…morì…per una complicazione…e io…io capì che quel terzo bambino poteva essere il suo piccolo…io…io me ne sono pentita tante volte Siwon..tu non puoi capire….quanto mi mancava….e…mi rendo conto solo ora che anche Jaejoong e Yoochun hanno vissuto male….quando li vedevo tutti insieme da piccoli….era come se non fosse cambiato nulla….come se fossero tutti miei….-

-…mamma….tu…tu devi parlare con Junsu…-

-…Junsu sa tutto?-

-…si….-

-…non vorrà mai ascoltarmi..-

-…-

-…Siwon….è troppo tardi..-

-ma puoi chiedere scusa!!-

-…già…ci penserò-

La donna si spostò e si avvicinò alle scale salendo fino al secondo piano






**






Changmin entrò in camera di Yunho facendo il meno rumore possibile.
Chiuse la porta dietro di se e si avvicinò al fratello che piano piano si alzò dal letto lasciando il “quasi fidanzato” addormentato su di esso.

-come sta?- chiese il più giovane guardando Junsu con tristezza

-male…ha subito un duro colpo…-

-si…è una cosa veramente assurda…-

-…mmh…senti manda un messaggio a Jaejoong e digli che è qui…-

-..va bene….-

Changmin prese il telefono e cominciò a scrivere un messaggio quando in quel momento il telefono cominciò a vibrare.
Uscì dalla stanza velocemente e rispose all’istante

“Jj..” disse a bassa voce per non fare rumore

“Min…sono Siwon”

“..Siwon? Che è successo?”

“…per caso..Junsu è da voi?”

“si…stavo per avvisare Jj…ma..perché mi chiami con il suo numero”

“per favore puoi venire qui?”

“?? adesso? Ma cosa è successo…”

“non la smette di piangere…”

“..va bene arrivo”

“ok..”

Il giovane spense la chiamata ed entrò di nuovo in camera di Yunho il quale si era di nuovo steso sul letto.

-Yu…vado da Jj..- disse a bassa voce

-cosa?? È mezzanotte??-

-…è importante..-

-va bene-

Changmin uscì e dopo aver richiuso la porta, scese al piano inferiore dove vide la madre spegnere le ultime luci

-…ma dove vai??- chiese la donna vedendolo mettersi il giubbotto

-…em…mamma senti è una cosa difficile da spiegare ma centra con Junsu e devo andare da un amico..-

-…uff…va bene Min ma sono stufa che vi prendiate queste libertà…è mezzanotte e..-

-si si mamma dai scusa!- disse uscendo di casa

Scappò via correndo veloce nonostante la pioggia.
Meno male pioveva meno e quindi non si infradiciò del tutto.
Arrivò a casa di Jaejoong in pochi minuti e a quel punto fece uno squillo al telefono del ragazzo.
Il cancello si aprì poco dopo e dopo essersi avvicinato all’ingresso anche la porta si aprì.

-grazie- disse Siwon facendolo entrare prendendogli poi il cappotto

-prego…ho dimenticato l’ombrello..-

-noto, anche noi prima ci siamo infradiciati-

Sorrisero.
Changmin si tolse le scarpe e le lasciò nell’ingresso.
Poi insieme al maggiore si avviò su per le scale arrivando alla stanza di Jaejoong dalla quale si sentivano i suoi lamenti.

-piange ormai da un’ora- disse Siwon aprendo la porta

Eccolo.
Sdraiato su un fianco con Yoochun seduto vicino che tentava di tranquillizzarlo.
Piangeva nascosto sotto le coperte senza sosta.
Changmin si avvicinò a lui.

-Jj..- disse sedendosi sul letto mettendogli una mano sul viso

-…-

-Jj..dai..- disse di nuovo il giovane

Il biondo si girò e si avvicinò a lui

-come sta..- disse tra le lacrime

-è con Yunho…stava dormendo..-

-…Min..- disse abbracciandolo

Era così triste, così tremendamente triste.


17 Capitolo
-Indecisioni-


Un altro sabato.
Un’altra mattina.
Questa volta però a svegliare tutti non furono i soliti raggi del sole, ma tuoi e lampi.

La casa era completamente al buio nonostante fossero le sette, ma il cielo fuori era nero e minaccioso e solo i lampi portavano degli sprazzi di luce seguiti poi da tuoi forti che facevano scattare l’allarme delle macchine.
In più la pioggia batteva contro le finestre facendo un rumore fastidioso.
Siwon aprì gli occhi di colpo sentendo l’ennesimo tuono.
Spostò la mano verso l’interruttore della luce ma nonostante lo schiacciasse la luce non voleva proprio accendersi.
Aprì il cassetto e prese una piccola torcia.
Per fortuna le pile erano cariche e si accese subito.
Si avvicinò alle finestre e notò che anche tutte le case intorno erano con le luci spente.
Sicuramente c’era un black out in tutta la via.
Sospirò spostandosi dalla finestra uscendo poi dalla camera.
La stanza dei gemelli era aperta.
Sbirciò all’interno e vide Jaejoong e Changmin addormentati.
I tuoi non gli davano alcun fastidio.
Spostò lo sguardo verso il letto di Yoochun e notò che il fratello non era li.
Scese le scale arrivando in soggiorno.
Camminò verso la cucina e lo vide seduto a tavola con una torcia sul tavolo.

-ei..- disse Siwon

-ciao..cosa ci fai sveglio?-

-mi ha svegliato il temporale..- rispose Siwon sedendosi su una sedia

-anche a me…invece Jj e Changmin non sentono proprio nulla..-

-strano..di solito Jaejoong ha il terrore..-

-vero e di solito corre in camera da te!!- rispose sorridendo Yoochun

-…già ancora non ho capito perché perde tempo a correre da me quando ci sei tu li-

-…a bo….be ma da piccoli ricordi che dormivi con noi? Tu dormivi nel suo letto e lui in quello sotto ..-

-aaa verooo hai ragione…ti ricordi quante risate quando non voleva alzarsi e allora facevamo finta di chiudere il letto e lui si prendeva male e piangeva?-

-Pfffff si si!!!-

I due si misero a ridere di gusto ripensando al passato.
Ormai erano passati tanti anni e molte cose erano cambiate tra loro.

Un altro tuono rimbombò per tutta la casa facendoli spaventare.

-un altro rumore del genere e ci lascio le penne- disse Siwon sospirando

Intanto al secondo piano qualcuno si era svegliato di colpo.
Il povero biondino si guardò intorno spaventato.
La camera venne illuminata da un altro lampo e subito dopo ci fu un altro tuono.
Si nascose sotto le coperte tremando come una foglia.

-Siwon…- disse spaventato

Due caldi mani lo presero per le braccia e tirarono.
Si sentì un corpo caldo addosso.

-Jj….perché chiami Siwon?- disse Changmin

-…Min…- rispose il biondo abbracciandolo

-..hai paura del temporale?-

-…-

-…ahah..sei troppo carino- rispose Changmin stringendolo di più

-…scusa…-

-…perché?-

-ti ho svegliato…-

-…ma va..mi sono svegliato per il rumore…e poi non devi chiamare Siwon…ci sono io..-

-si ora ci sei tu…ma io chiamo sempre lui quando c’è il temporale..-

-si?-

-…mh…-

-lo sai, ce sempre qualcosa da scoprire stando con te- rispose sorridendo il moro

-…sono pieno di sorprese anche …se sono un po’ infantili…-

-…ma dai!-





**






Si svegliò sentendo la pioggia battere sui vetri delle finestre.
Non si era minimamente accorto del temporale.
Si spostò leggermente verso l’altro lato del letto dove Yunho si era addormentato.
Si avvicinò a lui chiudendo gli occhi.
Chiedeva solo un po’ di tregua, di tranquillità, di silenzio, eppure nessuno sembrava rendersene conto.
La sua vita era tutta una menzogna e ora nemmeno lui sapeva quel’era il suo posto.

Con chi doveva stare?
Con chi doveva vivere?
Chi gli diceva che Yoona lo volesse in casa sua?
Ma soprattutto…lui ci voleva stare?

Tornare a casa da colei che ha sempre chiamato madre, da sua “padre”.
Tornare in quella casa dove non avrebbero mai accettato la sua vita.
Il suo essere “diverso”.
Il suo amore verso Yunho.
Oppure, vivere in casa con i cugini…con i suoi fratelli, con le sue metà, ma anche con la sua vera madre, colei che però lo aveva abbandonato.

Abbandonato.

Era una parola così brutta, negativa, piena di tristezza.
Ma seriamente lo aveva abbandonato, o forse anche lui stava esagerando?

Ci pensava ormai da troppo tempo ma non riusciva mai a darsi una risposta.
Ci vuole coraggio per fare quello che Yoona ha commesso con tanta leggerezza.
Eppure se ci pensava bene si rendeva conto che forse quella leggerezza era stata fatta solo per aiutare la sorella.
Non lo aveva abbandonato.
Yoona era sempre rimasta con lui anche se nascosta da un’atra identità.
Eppure lo aveva sempre trattato come un figlio, come se fosse alla pari di Jaejoong, Yoochun e Siwon.
Sempre.

Allora qual’era il vero problema?

Il fatto di scoprire che tutto quello che hai sempre amato era una messa in scena? Oppure non aveva nessunissima idea di quello che avrebbe dovuto fare?

Lui non sapeva chi era.
Non sapeva più chi era veramente e questo gli faceva paura.
Ora era li, vicino alla persona che più lo amava, che più adorava.
Si sentiva tranquillo e protetto e non si sarebbe staccato più da quelle braccia, da quel profumo, da quel corpo.
Yunho era stato l’unico che aveva pensato sempre prima a lui e non agli altri.
Aveva messo lui al primo posto come in quel momento.
Invece i suoi cugini era solo felici che lui fosse il loro fratello, ma non si erano nemmeno fatti due calcoli.
Gli avevano detto in faccia la verità senza pensare alla sua reazione.
Ma sicuramente non lo avevano fatto con cattive intenzioni, soprattutto per come era sconvolto Jaejoong.

Si spaventò sentendosi stringere la vita.
Lo sguardo di Yunho era puntato sul suo viso.
Era così dolce.
Era così bello in qualsiasi modo si trovasse.

-come stai- chiese il moro sorridendo dolcemente

-…bene…- rispose Junsu appoggiando il viso contro quello di Yunho chiudendo gli occhi

-..a cosa pensavi..-

-…a quello che dovrò fare…-

-…puoi stare qua con me se vuoi….-

-qua??-

-…si…se non vuoi tornare a casa…o dai tuoi cugini…puoi stare con me…quanto vuoi….-

-ma Yunho che dici….tua madre non mi conosce nemmeno…-

-…la conoscerai…..è una psicologa….se le spiegerai la situazione vedrai che non avrà nulla da ridire…anzi, sarà sicuramente felice..-

-…perché?-

-perché tu fai felice me…-

Junsu spostò lo sguardo verso quello del moro.
Tutte quelle parole meravigliose dette in un solo momento.
Era tutto così che sembrava finto.

Davvero Yunho gli stava dicendo tutto questo?
Le pensava seriamente tutte quelle cose?

-..non lo so…Yu…non mi va di parlare con nessuno ora..-

-…con me ci parli vero?- chiese quasi con tristezza Yunho

-ma si tesoro- rispose Junsu imbarazzandosi per il vezzeggiativo usato

Yunho lo abbracciò di più baciandogli delicatamente le labbra.
Sembrava quasi diverso dagli altri baci.
Era così dolce che non sembrava nemmeno un bacio di Yunho.
Ogni momento passato con lui era una nuova scoperta e lui voleva scoprire tutto di Yunho.






**






-dov’è???- disse Taeyeon entrando in casa come una furia mentre Jaejoong e Yoochun se ne stavano seduti in cucina

Yoona chiuse la porta e si avvicinò alla sorella

-è da Yunho…-

-da chi?????? Sei pazza??? Lo hai lasciato da quel ragazzo??-

-…cosa vuoi che faccia Tae??-

-lo vai a riprendere no??? Lo porti via da li! Lo tiri, lo leghi, lo costringi, fai quello che vuoi ma portalo via da quella casa…-

-non hai capito la situazione….-

-invece si! Voi dovevate stare zitti!- disse poi Taeyeon rivolgendosi ai due ragazzi che non la calcolarono di striscio

-sto parlando con voi!!!- disse di nuovo la donna avvicinandosi al tavolo sbattendo le mani sopra di esso

Nessuna risposta, solo silenzio.

-ai visto che razza di ragazzi hai tirato su???? Junsu poteva essere salvato, poteva evitare tutto questo, ma no, tu lo volevi sempre con te, volevi che frequentasse di più i suoi cugini, volevi che vivesse con loro ogni momento della sua vita, e io ti ho dato retta anche dopo che Siwon si è messo con quella sottospecie di ragazzo, per non parlare del fidanzato di Yoochun!!! Dio santo Yoona hai rovinato i tuoi figli lo capisci!!! LI HAI ROVINATI!!!-

-ORA BASTA SMETTILA!!- urlò Yoona imbestialita facendo spaventare anche Jaejoong e Yoochun che non avevano mai visto la madre tanto arrabbiata

-TU NON HAI LA MINIMA IDEA DI QUELLO CHE HO PASSATO!! NON TI RENDI NEMMENO CONTO DI CHE FATICA HO FATTO PER DARTI JUNSU E MI VIENI A DIRE CHE SONO UNA CATTIVA MADRE??? IO??? IO NON ABBANDONO I MIEI FIGLI TAE…IO NON LI LASCIO DA SOLI NEL MOMENTO DEL BISOGNO…HO TENTATO DI PORTARLI SULLA RETTA VIA, MA SE AMANO UNA PERSONA CHI SONO IO PER DIRE CHE NON POSSONO??? DIMMI CHE DIAVOLO DOVREI FARE?? MANDARLI TUTTI IN COLLEGIO?? RINCHIUDERLI IN CASA??? NON FARLI PIU’ USCIRE??? DICO MA SEI IMPAZZITA???? IO SONO UNA BRAVA MADRE ED E’ PER QUESTO CHE ANDRO’ A RIPRENDERMI JUNSU AL POSTO TUO, MA NON ORA!!! SARA’ LUI A CERCARMI QUANDO VORRA’ VEDERMI!!-

Taeyeon sospirò inviperita.
La sorella non le aveva mai urlato dietro in quel modo.
Si spostò avvicinandosi verso l’uscita quando si fermò di colpo.

-…..tu mi hai dato Junsu…e io non ti permetterò di portarmelo via…-

-…vedremo Tae…-

Se ne andò ancora più in collera sbattendo violentemente la porta di casa.
Yoona sospirò sedendosi sul divano.
Era seriamente dispiaciuta per come aveva alzato la voce, ma sua sorella non le aveva dato altra scelta.
Dopo tutto quello che aveva fatto per lei, doveva anche subirsi le sue critiche.
Come si permetteva?

-..mamma..- disse Jaejoong sedendosi di fianco a lei

La donna girò lo sguardo verso il figlio.
Dalla parte opposta si sedette Yoochun.
I suoi più grandi tesori.

-mi dispiace così tanto- disse la donna lasciandosi scappare alcune lacrime che scesero dolcemente sulle sue guance

-no mamma non piacere…scusami..- disse Jaejoong abbracciandola

-…mi dispiace di tutto…sono una fallita come madre..-

-non è vero!!!- rispose Yoochun prendendole le mani

-tu sei perfetta…e non perché ci lascia fare tutto, ma perché sai quello che è giusto o sbagliato per noi…e puoi rimediare se vuoi…-

-…Junsu non vorrà mai stare qui..-

-…tu non lo puoi sapere..- disse Jaejoong sorridendo







**







-Yoo..- disse Heechul aprendo la porta di casa dopo aver sentito il rumore del capanello

-…Heechul..-

-come stai..?-

-…non molto bene..-

-come mai? È per questo che non sei venuto a scuola…? Non c’era nemmeno Jj …ne Junsu, solo Siwon e Leeteuk…-

-…è successa una cosa veramente assurda..- disse il moro abbassando lo sguardo

Heechul lo guardò preoccupato.
Si avvicinò a lui prendendogli una mano tirandolo dentro casa.
Si avvicinarono al divano e dopo essersi seduti Heechul si avvicinò di più al moro tenendogli di nuovo le mani.

-cosa è successo?-

-…ti ricordi…quando tempo fa ti dicevo…che…che secondo me mancava qualcosa..-

-…a che proposito?-

-tra me e Jaejoong..-

-…mh…si ricordo..-

-..ieri Taeyeon ha …ha ammesso una cosa…-

-Mh?-

-…Junsu….Junsu in realtà non è suo figlio ma il mio terzo fratello gemello..-

-che cosa????- disse Heechul incredulo

-si..-

Ogni persona che lo veniva a sapere rimaneva sempre più sconvolta.
Se quella storia fosse venuta fuori del tutto, sarebbero rimasti sulla bocca di tutti per un sacco di tempo.

-e ora?- chiese Heechul

-non ne ho idea- rispose il moro sospirando stendendosi meglio sul divano

-io spero che le cose si sistemino per il meglio..-

-giù, ma qual è il meglio? Cosa faresti al posto di Junsu? Sua madre non lo voleva nemmeno più in casa perché si frequenta con Yunho….e dovrebbe vivere con noi…con la sua vera madre…che lo ha abbandonato per darlo a sua sorella…certo…aveva delle buonissime intenzioni però…-

-…io non saprei proprio che fare- rispose Heechul tristemente

Era così difficile accettare che tutto questo fosse vero.
Si sentiva così triste pensando a Junsu in questa situazione e alla confusione mentale che avrebbe potuto avere.
Era così strana la vita.
Un giorno ai tutto…e il giorno dopo ti rendi conto che in realtà era solo finzione.






**






-driiiiiiin-

Jaejoong attese alcuni secondi e poi la porta si aprì lentamente.
Una donna molto bella di viso lo guardò stranamente rimanendo stupita dal colore dei suoi capelli.

-…eem…salve signora mi chiamo Jaejoong…- disse inchinandosi

-..piacere…scommetto che cerchi Yunho…-

-Yunho?? No no cercavo Changmin…-

-Min???-

-….si…-

-entra pure..- disse la donna facendolo passare

Rimase fermo nel centro del salotto mentre la signora si avvicinò alla porta che conduceva al piano di sotto dove c’era la camera dei due ragazzi.

-Changmin…!!!- disse aprendo la porta

-si???-

-hai una visita…-

Il ragazzo non rispose.
Si sentirono alcuni rumori e poi i passi sulle scale che si facevano sempre più vicini.

-Jj!- disse appena lo vide

Si avvicinò abbracciandolo dolcemente come se fosse la cosa più naturale del mondo
La madre intanto lo guardava con la coda dell’occhio facendo finta di sistemare alcune cose

-…vuoi vedere Junsu?-

-non credo voglia vedermi…-

-proviamo no?-

Il biondo annuì e il moro lo prese per mano avvicinandosi alla rampa di scale che conduceva al secondo piano.
Lui non aveva mai visto quella parte della casa.
Era molto grande e spazioso e c’erano più o meno sei stanza.
Changmin percorse un piccolo corridoio e si avvicinò all’all’ultima infondo ad esso.
Bussò un paio di volte e attese una risposta.
La porta si aprì lentamente e Yunho sbucò fuori sorridendo.

-ciao Jj- disse dolcemente

-ciao Yu..-

-vuoi vedere Junsu?-

-…-

-sta dormendo..-

-..non voglio disturbarlo..-

-Jj..vai a parlare con lui..- disse Changmin mettendogli una mano sulla spalla spingendolo poi dolcemente verso la porta.


18 capitolo
-dolocezze che aiutano


Aprì la porta della camera lentamente.
La luce del sole illuminava tutta la stanza rendendola più tranquilla.
Junsu se ne stava sdraiato sul letto, perso nel mondo dei sogni nel quale non doveva subire tutti gli stress della vita reale.
Jaejoong chiuse la porta dietro di se e lo guardò.
Non si era nemmeno reso conto di quanto potesse stare male.
Non aveva pensato nemmeno un momento alle conseguenze di quella scoperta.
Avrebbe tanto voluto tornare indietro e pensarci, parlare prima con sua madre, cercare di capire se era giusto o meno farglielo sapere.
Eppure alla fine si rendeva conto che qualsiasi cosa avesse fatto, Junsu avrebbe sofferto comunque.
Fece qualche passo avvicinandosi così al letto dove il fratello dormiva.
Era quasi strano.
Lo aveva sempre visto come un fratello, ma ora che lo era sul serio, gli veniva difficile dirlo.
Sospirò spostandolo sguardo verso la finestra.
Non aveva idea di come affrontare l’argomento.
Non sapeva cosa dire.

Si sedette sul letto cercando di non fare troppo movimento.
Voleva lasciarlo dormire così da non spaventarlo.
Sicuramente non gli avrebbe nemmeno rivolto la parola.
Sospirò di nuovo.
Voleva abbracciarlo.
Voleva seriamente tenerlo stretto a se e dirgli che tutto si sarebbe sistemato, che qualsiasi cosa avrebbe deciso lui gli sarebbe rimasto vicino.

Spostò la mano lentamente e gliela mise sul viso spostandogli la frangetta che gli ricadeva sugli occhi.
Era sempre stato di fianco a lui e non si era mai reso conto di quanto si assomigliassero in un certo modo.

-Junsu perdonami…perdonami se non ti sono stato vicino…se non ho pensato a come ti potevi sentire…mi dispiace così tanto-

-…non devi scusarti- disse Junsu aprendo lentamente gli occhi

Jaejoong spostò la mano e abbassò lo sguardo tristemente

-…lo capisco se vuoi che me ne vado..-

-…no…non voglio che te ne va..- disse il giovane alzandosi leggermente abbracciandolo senza che il biondo se ne rendesse conto

Sentì le braccia di Junsu aggrappate alla sua schiena.
Sentì il respiro farsi difficile e le lacrime del fratello bagnarli il collo.
Lo sentì piangere tra le sue braccia.

-Junsu ci sono io con te…lo sai- rispose il biondo stringendolo di più

-…ma io che cosa devo fare…-

Quella domanda non avrebbe mai voluto sentirla.
Di risposte per lui non ne aveva.
Non poteva decidere lui.

-…prova a capire la situazione…prova a parlare…con chi ti può veramente dire come sono andate le cose…-

-…de..devo parlare…-

-devi parlare con la mamma..- rispose Jaejoong

Non sembrava molto convinto e non rispose più.
Nascose il viso nell’incavo della spalla di Jaejoong.
Per ora si sentiva protetto e questo gli bastava.







**




-dov’è la mamma?- chiese Changmin guardandosi intorno entrando in salotto

-è uscita- rispose Yunho

-ei ..cosa ce?- chiese il fratello vedendolo seduto sul divano, perso tra i suoi pensieri

-eh?-

-…sei tra le nuvole?-

-…scusa…-

-cosa ce? Qualcosa non va?-

Changmin si sedette sul divano vicino al fratello il quale però non sembrava tanto interessato a parlare con lui.

-Yu…che cosa ce?-

-nulla Min- rispose il fratello appoggiandosi al divano sospirando

-eppure secondo me ce qualcosa che non va…perché non vuoi parlarmene..-

-non ce nulla da dire…-

-ma se sembri un muro…è successo qualcosa..-

-…no….-

-dai Yu non fare così…-

-Changmin ora smettila…ho detto che non ce nulla quindi piantala-

Il fratello impallidì.
Non gli aveva mai risposto così male e quelle parole lo ferirono particolarmente.
Spostò lo sguardo e qualche secondo dopo si alzò dal divano andando verso la porta che conduceva alla loro stanza al piano inferiore.
Yunho lo sentì scendere quei gradini fino a che la porta della camera non si chiuse.
Si pentì di avergli risposto così male, ma lui odiava essere tartassato di domande.
Odiava quando la gente lo circondava di parole senza senso e domande che non voleva sentire.
Se diceva “no” era no.
Sospirò portandosi le mani tra i capelli.
Quell’ennesimo casino lo doveva risolvere senza mettere in mezzo nessuno.







**








-Jj…-

-si Junsu?-

-…tu hai parlato con la mamma….cosa ti ha detto…-

-…non sarebbe meglio che te le dicesse lei queste cose?-

-..no…-

-…io so solo che …che lei ti ama tanto…ed è stato difficile. E’ pentita soprattutto perché Taeyeon non le è mai stata riconoscente…e lei non vuole metterti fretta…però vorrebbe tanto parlare con te…-

-..-

-Junsu tu puoi aspettare quanto vuoi…ma…ma poi lo sai che la curiosità ti mangerà il fegato…alla fine dovrai parlare con lei..-

-…-

-senti io ora vado da Min…ti chiamo Yunho ok?-

-…si…-

-prima che vado via ti saluto..tu pensaci-

-va bene…grazie-

-e di che??-

-di tutto-

Jaejoong sorrise scompigliandogli i capelli e poi si alzò dal letto avvicinandosi alla porta.
Uscì chiudendola poi dietro di se.
Era contento.
Sapeva che Junsu prima o poi lo avrebbe ascoltato e sarebbe andato a parlare con la madre, era solo questione di tempo.
Scese le scale piano piano arrivando in salotto.
Si fermò però qualche gradino prima di arrivare al pavimento.

-senti non rompermi le scatole ok??? Non è colpa mia se è finita così!!-

-…-

-tu non capisci??? Io non ci torno con te ok?? Smettila, mi hai già rovinato la storia con Junsu una volta-

-…….-

-non me ne faccio nulla delle tue scuse…-

-…..-

-mi hai lasciato tu ricordatelo..-

-……..-

-smettila di chiamarmi!!!-

Yunho spense il telefono e lo lasciò cadere sul divano riappoggiandosi ad esso.
Jaejoong scese gli ultimi gradini e si avvicinò a lui leggermente inviperito

-chi era??-

-eh?-

-chi era al telefono?? Che centra Junsu-

-nulla…- rispose Yunho alzandosi dal divano

-…se lo devi far soffrire stagli lontano..-

-pensa ai fatti tuoi Jj..-

Si fissarono per alcuni minuti poi il moro salì le scale.
Jaejoong sospirò pesantemente.
Si girò e andò verso la porta scendendo poi al piano inferiore arrivando alla camera di Changmin ed entrò.
Se ne stava sdraiato sul letto con le cuffie dell’mp3 alle orecchie.
Si avvicinò piano piano senza fare rumore e gli si mise a cavalcioni.
Changmin aprì gli occhi di colpo sentendo l’improvviso peso sopra di se.
Lo vide sorridere dolcemente.
Si tolse gli auricolari e lo guardò meglio mettendogli le mani suoi fianchi.

-cosa ascolti?-

-…una canzone -

-che canzone?-

-…è deprimente…-

-..mm..come mai ascolti canzoni deprimenti?-

-..così…e tu come mai sei sopra di me?-

-..perché non posso??-

-…tu puoi tutto..- rispose Changmin spostando le mani sulla sua maglietta stringendo poi il tessuto

Lo tirò verso di se baciandogli leggermente le labbra.
Quella posizione ormai era diventata la preferita di Jaejoong che leggermente mosse il bacino in avanti provocando una vibrazione al moro sotto di lui.

-…Jj..- disse Changmin stringendogli i fianchi imponendogli di strusciarsi di più

Il biondo non se lo fece ripete e si mosse di nuovo con più foga mettendogli una mano sul viso.
Si avvicinò baciandolo di più infilando la lingua in quella bocca che adorava.
Si misero a giocare tra loro mentre le mani del moro salirono leggermente tirando su la maglietta del biondo che se la lasciò sfilare.
Changmin si alzò di colpo baciandogli il petto, mordendolo mentre Jaejoong toccava la sua schiena e piano piano gli alzava la maglia.
Il moro se la fece levare e Jaejoong la lasciò cadere per terra spingendolo di nuovo sul letto.
Si avventò su di lui leccandogli i capezzoli, mordendogli il petto, leccandogli la pelle mentre scendeva dolcemente verso i pantaloni.
Con le mani li sbottonò e fece scendere la cerniera.
Sorrise maleficamente guardando il moro che fissava i suoi movimenti fino a che non lo prese tra le mani e cominciò a leccarlo.
Changmin portò la testa sul cuscino sentendo quel piacere infuocargli la pelle.
Il cervello pulsava come il suo cuore e il respiro cominciava ad essere più affannoso.
Jaejoong continuava a leccare e piano piano aprì la bocca circondandolo del tutto.
Non si ricordava nemmeno quando la sua timidezza era sparita.
Eppure non era passato poi molto tempo, anche se per un motivo o per un altro non erano ancora riusciti ad avere un rapporto completo.

Sentì ad un tratto le mani di Changmin sul viso. Lo stava implorando di smettere.
Jaejoong alzò lo sguardo spostandosi dal membro prendendolo però con la mano.

-si?- chiese sorridendo

-…Jj…- disse Changmin lievemente accaldato

-..si?..-

-…ho voglia..di fare…l’amore con te..-

Jaejoong sorrise e si avvicinò a lui gattonando come un micio.
Gli si mise di nuovo sopra strusciandosi su di lui.
Gli prese una mano e la portò sui propri pantaloni

-spogliami..- disse a bassa voce

Le mani del moro eseguirono l’ordine e i pantaloni caddero a terra insieme ai suoi.
Changmin lo prese tre le sue braccia e lo fece stendere sul letto mettendosi finalmente sopra di lui.
Jaejoong si morse le labbra mentre l’altro gli tolse lentamente i boxer.
Ora era nudo.
Completamente nudo davanti a lui.
Changmin prese il suo membro tra le mani e cominciò a muoverlo delicatamente facendolo sussultare.
Il biondo mosse il bacino in avanti seguendo i movimenti lenti del moro che scese lentamente baciandogli il collo, succhiandogli la pelle nivea, scendendo fino al petto lasciando una scia di saliva sul quel corpo perfetto che stringeva tra le mani.
Scese ancora baciandogli la pancia arrivando a quel membro che stringeva nella mano ormai gonfio di piacere.
Leccò la punta con delicatezza mentre i sospiri del biondo diventarono più rumorosi.
Leccò di nuovo muovendo insieme la mano.
Jaejoong si aggrappò alle lenzuola del letto respirando il più possibile mentre il suo corpo si muoveva ad ogni toccò di quella lingua.

-…aah…aah..Min- disse spostando la testa da una parte all’altra mettendogli una mano sulla testa

Il moro sorrise e continuò il suo lavoro aprendo la bocca del tutto.
Gli mancò il respiro una volta che sentì il calore di quella bocca.
La saliva colare sul suo organo.
Il battito del cuore di Changmin che sbatteva contro la sua pelle.

-…Min….Min!!!- disse il biondo cercando di spostare il ragazzo da quella posizione

Il moro però non ubbidì e attese che il liquido uscisse del tutto leccandolo fino alla fine.

-..aah….mmm…aah Min..-

Changmin si spostò soddisfatto avvicinandosi il viso del biondo che teneva gli occhi chiusi e tentava di respirare con meno foga.
Non gli diede però molto tempo per riprendersi, anzi, nemmeno qualche secondo.
Si tolse i boxer e si riavvicinò a quel corpo che lo chiamava.
Gli strinse i fianchi tirandolo verso di se.
Avvicinò il suo membro eccitata contro quella pelle e cominciò ad entrare in lui.
Jaejoong strinse di più gli occhi sementendo il dolore arrivargli al cervello.
Changmin gli tirò su le gambe e provò ad avanzare dentro di lui.
Era difficile visto che il biondo non collaborava e rimaneva sempre più rigido.

-…mi stai impedendo di entrare?- chiese Changmin sorridendo

-…no…mi fa male..- rispose il biondo rosso in viso per la vergogna

Il moro sorrise spostandosi da lui.
Scese dal letto lasciandolo senza parole e si avvicinò ad un comodino.
Sicuramente era di Yunho.

-le cose tornano sempre utili- disse Changmin prendendo una bottiglietta trasparente, contenente un liquido altrettanto trasparente e denso

-che cos’è?- chiese Jaejoong

Changmin gli si rimise addosso e aprì la bottiglietta mettendosi il liquido sulla mano.
Entrò dentro il biondo con le dita facendolo gridare leggermente.
Le mosse all’interno di quel corpo caldo mentre l’altro cercava di sfuggirgli.

-dove vai?- disse Changmin bloccandogli un polso

-…Min..-

-si?-

Uscì dal suo corpo e si avvicinò di nuovo entrando di nuovo ma con il suo membro.
Jaejoong inarcò la schiena trattenendo un urlo.
Lo sentiva dentro di se allargarsi e pulsare velocemente fino a che non lo sentì arrivare in fondo.
Erano insieme.
Si erano finalmente uniti dopo tanti problemi.
Changmin cominciò a muoversi sentendo il piacere triplicarsi ogni volta che entrava e usciva da quel corpo.

-Min…aah…Min- disse Jaejoong aggrappandosi al suo collo

Le spinte aumentarono di intensità mentre Changmin gli stringeva i fianchi con forza.
I loro corpi sudati si strofinavano l’uno con l’altro fremendo ad ogni spinta.
Ormai nessuno dei due capiva più nulla.

Che ore erano?
Fuori c’era il sole?
Yunho e Junsu li potevano sentire?
Ma cosa gliene fregava? Nulla

Ora erano su un altro mondo e non gliene importava di niente e nessuno.






**






-Junsu?- disse Yunho entrando in camera

Il giovane si alzò dal letto e si avvicinò a lui abbracciandolo.
Il moro ricambiò quell’abbraccio affettuoso baciandogli la guancia.

-come stai?-

-bene…-

-hai parlato con Jj?-

-…si…forse…forse più tardi vado a casa..-

-da chi?-

-…dalla mia mamma…-

-quale tesoro?-

-…Yoona..-

-bravo..però ricordati che se vuoi stare qui io ne sarei solo felice-

-….si e ti ringrazio di tutto…-

-..lo sai che mi puoi ringraziare in un altro modo?-

-..mmm-

Junsu si avvicinò alle labbra del moro unendosi alle sue in un dolce bacio.
Sorrise quando la lingua dell’altro sfiorò le sue facendolo vibrare di piacere.
Sorrise di nuovo quando la mano dell’altro sfiorò la sua virilità.
Sorrise un’altra volta sentendo la lingua dell’altro leccargli l’orecchio.

-…Yu…mm-

-si tesoro…- rispose l’altro mettendogli le mani sul petto spingendolo all’indietro

Toccarono il letto stendendosi su di esso uno sopra l’altro.
I pantaloni di Junsu scomparvero presto come la maglia di Yunho.
Il più giovane si aggrappò alla sua schiena leccandogli i capezzoli, mordendogli il petto.

-…sei voglioso oggi?-

-si…- rispose il giovane gattonando verso di lui

-…fai il gattino…-

-faccio le fusa se vuoi…-

-dai dai…fammi le fusa…-

-prrrr….prrrrr- Junsu strusciò la testa contro il viso di Yunho

Il moro sorrise e lo abbracciò togliendogli la maglietta.

-…questo gattino vuole giocare..- disse Yunho

-…mmm si..voglio giocare…-

Yunho gli abbassò la testa con dolcezza e Junsu gli abbassò i pantaloni prendendolo in bocca.

-aah…Ju…Junsu..-

Saliva e scendeva con foga succhiandogli la pelle fino all’inverosimile.

-…aa..aah…Junsu aspetta…- disse Yunho spostandosi indietro tirando il giovane verso di se

-miao….- disse Junsu mordendogli il collo toccando il membro del moro con la mano

-…no no aspetta…ti voglio…- risopose Yunho spostandosi

Si mise dietro di lui velocemente strusciandosi sui suoi glutei.
Si abbassò baciandogli la schiena, leccandola in lungo e in largo.

-…voglio il tuo lato B..- disse il moro mordendolo

-…dai..prenditelo..- disse il giovane

-..così?-

-…così..-

Yunho gli sfilò i boxer e si avvicinò a lui penetrandolo con le dita.

-…aah…aah!-

-ti piace gattino…-

-…si…si..aah…Yu…-

Il moro mosse le dita più in fondo togliendole velocemente.
Lo penetrò di nuovo ma questa volta con il suo membro.
Junsu ansimò di nuovo sentendolo arrivare in fondo al suo corpo.
Non avevano mai provato quella posizione e adesso poteva tranquillamente dire che era la sua preferita.
Sentire Yunho dietro di se.
Sentire le sue mani stringergli i fianchi.
Gli piaceva essere posseduto da Yunho.
-Junsu…sono al limite..- disse il moro spingendo più velocemente

-…Yu….Yu..-

Yunho prese in mano il membro del più giovane e cominciò a muoverlo insieme alle sue spinte.
Ben presto entrambi vennero gridando incurvandosi uno addosso all’altro.

-..gattino vieni qui..- disse Yunho abbracciano il suo amante

-…mi fai le coccole?-

-certo..-

Rimasero in silenzio sdraiati sul letto sentendo solo il battito dei loro cuori che piano piano tornava normale.

-aah…ah…-

Junsu si girò di colpo verso Yunho che lo guardò senza capire.

-..ma?- chiese il più giovane

-…credo che Changmin e Jaejoong ce l hanno fatta…- rispose Yunho stringendolo

-perché ancora non avevano fatto nulla?-

-..no- rispose sorridendo il moro

-…solo io sono fortunato..- disse Junsu mettendogli le mani intorno al collo

-..anche io lo sono..- rispose Yunho baciandogli il naso



19 Capitolo
-scontri improvvisi-


-ragazzi!!!!! muoveteviii volete fare tardi l’ultimo giorno di scuola???- disse Yoona urlando verso il secondo piano

Nessuno rispose.
La casa era circondata dalla luce del sole visto che tutte le finestre erano aperte.
Entrava una leggera brezza estiva che rinfrescava l’aria già calda.
Qualcuno in punta di piedi scese le scale lentamente tentando di non far rumore.
Si avvicinò alla cucina dove Yoona era girata di spalle impegnata a preparare la colazione.

-Junsu…è inutile che ci provi tanto ti ho sentito..- disse la donna rimanendo nella medesima posizione

-ma come hai fatto????- chiese il figlio piagnucolando

-…riconosco tutti i miei figli!- disse la donna girandosi verso il ragazzo sistemando sul tavolo delle scodelle con cereali e latte.

Il giovane si sedette al suo posto e prendendo un cucchiaio dal centro della tavola iniziò a mangiare.

-..Jj e Yoochun?-

-dormono..- disse il ragazzo

-ancora?-

-..Yoochun è stato sveglio fino a tardi..e Jj è tornato all’un…cazz..-

-Junsu???-

-…all’una del pomeriggio!!!-

-…perché Yoochun è rimasto sveglio???e perché Jj è tornato all’una???-

-…ma non lo so….-

-…-

-dai mamma..non ti arrabbiare….non dovevo dirti di Jj…-

-si lo so- disse la donna ridendo sotto i baffi

-..perché ridi?-

-sono sicura che tra poco sentiremo un megaurlo…-
Junsu non capì ma continuò a mangiare senza porsi troppe domande.
Quello era il loro ultimo giorno di scuola e lo avevano tutti atteso con ansia.
Non proprio tutti visto che qualcuno aveva degli esami da superare.
Però alla fine tutti non vedevano l’ora di prendersi una pausa dallo studio e la vita scolastica che in qualche modo li aveva uniti tutti.

-..ha chiamato Tae..- disse Yoona diventando particolarmente seria

-..si?-

-…si..chiede quando passi..-

-…non so..poi ci penso..-

-.Junsu…io…io sono veramente felice che tu sia qui con noi…non è stata una scelta facile…e io so che anche se ora stai bene…ti mancano…se non lo vuoi fare per lei..fallo per tuo padre…-

-….ma lui non è mio padre…-

-…ti ha fatto da padre per tanti anni e lo è stato anche per Siwon, Yoochun e Jaejoong…capisci? Sta comunque male…-

-…-

-provaci ok?-

-va bene mamma…sappi che…che io non ho deciso di stare qui perché a te andava bene la mia vita…-

-…ma lo so Junsu…non devi nemmeno pensare una cosa del genere..-








**








-Yu..-

-cosa ci fai qui??-

-…-

-Ueda per favore…-

-…no per favore niente..-

-cosa vuoi ancora…abbiamo parlato..ci siamo chiariti ora basta..-

-io…io non voglio che finisca così-

-è già finita..-

-Yunho per favore…ho bisogno di te io…io non posso farcela…-

-…senti…ne parliamo oggi pomeriggio…adesso devo andare a scuola…- disse Yunho sfinito dalle lamentele di quel ragazzo

-…va bene..-

-aspettami per le 4..-

-mh..-

Il giovane si spostò dalla porta e andò verso la sua auto parcheggiata davanti casa del moro.
Sospirò vedendolo sgommare via.

-Yunho!!!!- disse Changmin dal secondo piano

-dimmi..- rispose il fratello entrando in casa

-…non trovo la macchina fotografica-

-ma ce l’ho io…-

-aah e dimmelo no? È da mezzora che la cerco..-

-scusa..dai andiamo??-

-..si si sono pronto….-

Uscirono di casa incamminandosi verso la scuola.
La giornata era stupenda e Yunho non aveva intenzione di guidare.

-allora oggi fai non-stop di Junsu?- disse Changmin al fratello

-…o yes, visto che poi dovrò studiare per gli esami voglio stare con lui il più possibile..-

-..non dirmi che andrete di nuovo in giro come una coppietta?-

-…sai noi andiamo oltre il “sesso”…-

-wahahah scusa “mr romanticismo” non sapevo che ti piacesse girare per negozi e parchetti…non eri tu quello che diceva “è sempre il momento buono per fare del sano sesso”-

-…si…ero..-

-…be, meglio per me, almeno ho la casa tutta per me e Jaejoong…-

-si certo, vedi di stare in camera tua a fare certe cose però - disse sorridendo Yunho scompigliando i capelli al più giovane che lo spinse leggermente per scherzare







**






-Kimchi!!!!- dissero tutti in coro mentre Yunho scattava la foto

-Yu Yu!!! Dai fai una foto con me!!- disse Junsu tirando il ragazzo verso il gruppo

-no no non sono fotogenico davvero-

Junsu abbassò lo sguardo rattristato portando le braccia al petto.
Si girò verso Yoochun e gli andò incontro abbracciandolo.
Jaejoong fece lo stesso dalla parte opposta imitando il fratello.
Insieme fecero il segno di V rivolti verso Yunho che scattò un’altra foto.
Yoochun abbracciò i due fratelli con dolcezza rimanendo unito a loro per un po’.

La scuola era finita.
Anche l’ultimo giorno era passato e ora erano li, davanti a quell’edificio che li aveva uniti in qualche modo.
Se ripensavano al passato un sorriso si formava sui loro visi nonostante i problemi.
Nonostante tutto erano felici di essere li.

-ragazzi!!- disse Siwon avvicinandosi con Leeteuk ed Heechul

Yoochun lasciò i due fratelli e si avvicinò ad Heechul prendendolo per mano.
Si avvicinò a Yunho che capì all’istante e dopo che i due si misero in posa scattò un’altra foto.
Changmin si avvicinò a lui e gli prese dalle mani la fotocamera

-devo fare una foto a tradimento a Jj…- disse sorridendo

Il maggiore sorrise girandosi verso gli amici.
Davanti a lui vide Junsu che lo salutava muovendo la manina.
Sembrava un bambino.
Ad un tratto però lo vede prendere la rincorsa e se lo ritrovò addosso.
Non si accorse che il fratello scattò una serie di foto fino a che non si girò e lo vide commettere l’atto.

-CHANGMIN!!!- disse Yunho

-…wahahah ti abbiamo fregato- disse Junsu saltellando come una cavalletta intorno al moro

Una sonora risata si creò in tutto il gruppo.
Ormai intorno a loro non c’era più nessuno e quindi il gruppo cominciò a dividersi prendendo strade diverse.
Siwon e Leeteuk andarono via insieme ad Heechul e Yoochun mentre Changmin e Jaejoong scapparono via correndo verso casa.

-…ti sei schierato con mio fratello??- disse Yunho mettendo le mani intorno a fianchi del fidanzato

-..certo! Quando voglio una cosa la ottengo sempre!-

-davvero?? E adesso cosa vuoi?-

-voglio un gelato alla nocciola!!!- disse il più giovane facendo il segno di vittoria

-….e gelato sia!- rispose Yunho prendendolo per mano incamminandosi verso l’uscita

E ancora non riusciva a credere che quella era la sua vita.
Il buio intorno a lui era scomparso da quando aveva conosciuto quel ragazzino con il sorrise più bello del mondo.
Non esisteva più il vecchio Yunho che scappava di casa la notte per avere poche ore di amore falso insieme a ragazzi altrettanto falsi.
Ancora si chiedeva come era potuto succedere.
Come si era innamorato di Junsu.
Come era riuscito quel ragazzino ad invadergli il cuore?

Vederlo sorridere gli dava una felicità immensa.
Vederlo sereno e tranquillo lo rincuorava.
Aveva sofferto troppo per colpa di altre persone.
Adesso però anche lui aveva paura.
Paura di farlo soffrire, paura di distruggere quello che avevano costruito con tante difficoltà.

-a che cosa pensi?- disse Junsu

-….hai voglia di parlare?- chiese Yunho

Junsu annuì anche se la domanda lo aveva stupito.
Di cosa voleva parlargli?

Si avvicinarono ad un parchetto e raggiunsero una panchina nascosta da alcuni cespugli immersa nell’ombra degli alberi.

-cosa ce?- disse Junsu sedendosi vicino Yunho

-…volevo chiederti una cosa…-

-..cosa?-

Yunho abbassò lo sguardo.
Era in difficoltà e Junsu se n’era accorto.
Aveva quasi paura ad ascoltarlo.

-…senti…io…io devo vedere una persona oggi..-

-…chi?- chiese Junsu sempre più spaventato

-….-

-…chi ?- disse di nuovo Junsu sentendo il cuore battere forte nel petto

-…Ueda-

Il sangue si gelò all’istante dentro le sue vene.
Il cuore ormai sbatteva così forte che sarebbe uscito presto lasciandolo per sempre.
I suoi occhi erano rimasti pietrificati e lo fissavano spaventati.
Non sapeva cosa rispondergli.
Non sapeva che dire.
Sentiva solo alcune lacrime scendere lentamente dagli occhi.

-no ..no Junsu ti prego non piangere…io..io devo solo parlargli..-

-..perché??? PERCHE’ DEVI PARLARE CON LUI??-

-…non urlare….ha bisogno di me..ha bisogno che gli parlo…-

-..lui ha bisogno di te??? LUI?? E IO CHI SONO?-

-…non in quel senso Junsu…lo sai..-

-no non lo so Yunho!! Non lo so! Non lo accetto!! Tu non vai da nessuna parte ok??? Hai capito??-

-Junsu per favore…-

Il giovane si girò verso di lui.
I suoi occhi lo guardarono torvo e Yunho notò la rabbia che cresceva dentro di lui.

-sei tu che hai bisogno di lui…non il contrario..-

-ma che dici??? Non dire una cosa del genere!-

-NON AVRESTI BISOGNO DI PARLARCI SE NON FOSSE COSì!!!- urlò Junsu alzandosi

-smettila di urlare!!- rispose Yunho alzandosi dopo di lui

-no!!! Non la smetto!!! Mi dai sui nervi!! Mi fai solo incazzare accidenti!! Vai dal tuo amico !! VAI!!- disse di nuovo Junsu spostandosi da Yunho facendo qualche passo

Il moro però gli prese un polso e lo tirò verso di se.

-smettila!- disse prendendogli anche l’altro polso

-di fare cosa??? Di dire la verità??-

-no di dire cretinate!!! Perché devi sempre distruggere tutto?? Perché fai questa scenata?? Preferisci che venga a casa mia tutti i giorni e mi supplichi di tornare con lui??? preferisci che me lo ritrovo nel letto perché sa benissimo come entrare in casa?? Non sarebbe meglio che ci parlo ?? Non è successo nulla l’altra volta cosa vuoi che succeda ora??-

Si bloccò.
Junsu era sbiancato con le sue ultime parole.
Si rese conto di aver parlato troppo.

-SEI UN BASTARDO!!!- urlò Junsu strattonandolo così da liberarsi dalla sua stretta

-JUNSU!!!- disse Yunho cercando di bloccarlo ma il giovane scappò via

Non riuscì più a stargli dietro.
Correva troppo in fretta per lui e dopo un po’ dovette fermarsi a prendere fiato.

-accidenti a lui e al calcio- disse alzandosi leggermente respirando a fondo

Come al solito non era riuscito a dire le cose in modo giusto.
Per colpa della rabbia aveva detto troppo tradendosi visto che Junsu non sapeva del suo incontro nascosto a casa di Ueda, anche se avevano solo parlato.

-cazzo…- disse incamminandosi verso casa






**






“driiiiiiiiiin”

-ma chi è?- chiese Changmin alzandosi leggermente

-vado a vedere- disse Jaejoong spostandosi dalle grinfie del fidanzato avvicinandosi alla porta

-Jj…mettiti i pantaloni-

-ma si….-

-JJ!!!!-

-che palle-

Il biondo prese i pantaloni della tuta rimasti per terra e li indossò uscendo poi velocemente dalla camera.
Corse giù per le scale saltando gli ultimi due gradini.
Arrivò alla porta e aprì senza nemmeno chiedere chi fosse.

-Junsu??-

-…ho dimenticato…le chiavi..- disse il giovane entrando in casa con una faccia stravolta dalle lacrime

-…ma che ci fai qui??- chiede Jaejoong senza capire perché il fratello piangesse

-…abito qui..-

-ma sei scemo??? Dovresti essere con Yunho! Dovevi dormire da lui! Dovevi …-

-dovevo!- rispose il fratello mentre altre lacrime scendevano dai suoi occhi

Jaejoong si avvicinò a lui abbracciandolo.
Junsu scoppiò di nuovo a piangere sentendo le gambe abbandonarlo piano piano.

-Junsu!!- disse Jaejoong sentendosi tirato per terra

Changmin scese le scale sentendo il pianto straziante di Junsu.
Li vide per terra abbracciati.
Che cosa era successo??

-Junsu che ce??- disse Changmin avvicinandosi

-…-

-ei?? Junsu parla- disse Jaejoong tentando di fargli spicciare qualche parola

Tutto inutile, Junsu non era intenzionato a parlare.

-chiamo Yunho..- disse Changmin prendendo il telefono

-tanto …tanto sarà con Ueda!!- rispose Junsu alzandosi di colpo correndo su per le scale come un fulmine sbattendo poi la porta di una stanza

-..è meglio se chiamo Siwon..- disse Jaejoong avvicinandosi al telefono di casa

-perché?-

-…Junsu si è affezionato tanto a lui…sicuramente con lui vorrà parlare…tu cerca Yunho-

-…ok-





**






Siwon entrò in casa velocemente seguito a ruota da Leeteuk, Heechul e Yoochun.

-dov’è?- chiese il maggiore a Jaejoong che si alzò dal divano

-in camera tua…non mi apre…-

Siwon salì le scale fino al secondo piano e si avvicinò alla porta.
Provò a girare la maniglia ma come sospettava la porta era chiusa a chiave.
Bussò leggermente ma Junsu non rispose.

-…Junsu…- disse sperando in una risposta dal fratello

-…Junsu ti prego apri la porta…-

Niente.
Se non voleva parlare nemmeno con lui stava veramente male.
Sospirò bussando un’altra volta contro la porta.

-Junsu apri..- disse di nuovo

Il fratello non lo calcolava proprio.
Rimase davanti a quella porta per altri minuti quando decise di provarci un ultima volta.

-…Junsu ti prego…apri…non serve a nulla stare da solo…-

Silenzio.
Bussò un’altra volta.
Odiava essere snobbato completamente, soprattutto dai suoi fratelli.

-Junsu apri!!!- disse alzando la voce

Non era servito a nulla.
Si pentì di aver alzato la voce in quel modo.

-…scusami…se vuoi sono giù…- disse spostandosi da quella porta

Scese le scale arrivando in salotto dove gli amici si erano seduti sui divani.

-…allora?- chiese Jaejoong

-..nulla..non mi ha aperto..-

-Yunho non risponde- disse Changmin posando il telefono sul divano

-…se non parla nemmeno con Siwon vuol dire che la cosa è grave..- rispose Yoochun

Quel giorno doveva essere il più felice per tutti.
Si erano organizzati per il meglio eppure alla fine qualcosa era andato storto.
Il sole intanto continuava a splendere tranquillo senza problemi, riscaldando tutto quello che era a contatto con i suoi raggi.
Era una giornata così bella che era veramente uno spreco rimanere in casa, eppure non avevano altro da fare data la situazione

-…dove può essere Yunho?-

-…non ne ho idea..- rispose Changmin prendendo il telefono

-lo richiamo- disse digitando il numero



Il telefono di Yunho cominciò a vibrare per la decima volta ormai e Ueda lo prese dal tavolino dove il ragazzo lo aveva lasciato

-pronto..-

-Yunho!! Dove accidenti sei!!! Junsu è in camera e continua a piangere e non apre più la porta, che accidenti è successo-

-…Yunho non può rispondere è sotto la doccia- disse Ueda in modo convincente

-UEDA???-

-già, mi dispiace tanto per Junsu..- disse di nuovo ridendo sotto i baffi

-…passami Yunho!!!!-

-non posso…ora scusa ma devo andare, ciao-

Ueda spense il telefono e lo mise sul tavolino.
Yunho uscì dal bagno poco dopo e si avvicinò all’amico seduto sul divano

-dicevamo?- disse sedendosi

-…che sei innamorato di Junsu..- rispose Ueda

-…già….Ueda io ho litigato veramente in modo pensante con lui oggi e non ho intenzione di farlo un’altra volta…io lo amo…e lui non può sopportare tutto questo…io non posso più venire da te..-

-Yunho…-

-si?-

Il ragazzo si avvicinò velocemente verso di lui baciandolo.
Yunho lo spinse indietro con scarsi risultati visto che si era aggrappato a lui come una piovra.

-levati!- disse riuscendo a staccarlo da se

-…Yu…ti prego solo una volta…facciamolo per l’ultima volta-

-no!! Smettila!!-

-…Yu…-

-ho detto basta, non sarei dovuto venire…accidenti a te-

Yunho si alzò, prese il telefono dal tavolo e si avvicinò ad una porta uscendo e sbattendola subito dopo.






**





-Min…Min!! che ha detto…- chiese Jaejoong

-..e..era Ueda..- disse Changmin sconvolto

-chi?-

-Ueda…l’ex…l’ex tra virgolette di Yunho…ha ..ha detto che…che era sotto la doccia e…e gli dispiaceva per Junsu…io non posso crederci..-

-..ma quindi…- disse Jaejoong ancora più sconvolto

-…non…non posso davvero credere che Yunho lo abbia seriamente fatto- disse Yoochun

-…non so che dire- rispose Siwon

-ragazzi…ma…perché non attendiamo che ci parli Yunho? Dovrà farlo prima o poi- disse Leeteuk diffondendo un po’ di speranza


20 capitolo
-dov'è l'amore?-


20 capitolo


Erano ormai passate le nove di sera.
Non si sentivano più le voci degli amici al primo piano, sicuramente erano andati via.
Siwon non era più salito in camera e non aveva più bussato alla porta per sua fortuna.
Un po’ gli dispiaceva.
Ormai lui e Siwon si erano uniti molto, molto di più che con i suoi gemelli.
Non per cattiveria, ma perché Siwon era più come lui, tranquillo, sempre sereno.
Gli era stato molto vicino, come gli altri certo, ma in un certo senso lo era stato un po’ di più.

Quando si era trasferito in casa dei fratelli doveva dormire per forza in camera con Siwon visto che solo lui aveva un letto in più oltre al suo matrimoniale.
Nonostante Yoona volesse cambiare i mobili nella camera dei gemelli, lui alla fine aveva deciso di non cambiare più stanza perché con Siwon ci stava bene e comunque la camera di Jaejoong e Yoochun non era poi così grande da ospitare tre ragazzi.
Già così litigavano sempre.
Invece con Siwon era sempre tranquillo.

Ormai non sapeva nemmeno da quanto tempo era chiuso li dentro ma non gli importava.
Aveva visto il sole scendere piano piano fino a scomparire lasciando il cielo ancora illuminato per poco tempo.
Aveva fissato i colori del tramonto ricordando il primo incontro con Yunho da solo.
Davanti ad un tramonto come quello.
Poi, il loro primo bacio, il loro primo rapporto…tutto insieme nello stesso giorno come se non fosse una cosa importante, come se fosse una cosa di tutti i giorni.

Per Yunho era una cosa da tutti i giorni.
Era un normale rapporto casuale.
Lui non poteva saperlo.
No.
Però dopo la telefonata di Ueda aveva capito chi era realmente Yunho anche se, con lui non era fuggito.
Con lui era rimasto fino alla fine.

Era veramente cambiato?

Si.
Lo amava ne era sicuro e glielo aveva dimostrato provandoci seriamente con lui nonostante le difficoltà.
Gli era rimasto vicino nei momenti peggiori della sua vita tenendolo tra le sue braccia, confortandolo.

Allora perché doveva vedere Ueda??
Perché lo aveva visto senza dirglielo??
Perché gli aveva fatto una cosa simile?

Junsu odiava Ueda e ne aveva anche tutto il diritto di farlo visto i precedenti.
Sapeva solo che era stato un suo ex ragazzo.
Uno dei pochi ad aver avuto anche l’amore da Yunho e non solo il sesso.
Non sapeva cosa fosse successo tra i due ma qualcosa aveva fatto arrabbiare il moro tanto da non affezionarsi più a nessuno e cominciare la vita del “io posso e ti sottometto” dopo di che spariva.

Junsu si alzò avvicinandosi alla finestra.
Guardò fuori sperando di vedere il suo viso, il suo amore.
Nulla.
Era tutto buoi e solo alcuni lampioni illuminavano la strada, ma di Yunho nessuna traccia.
Sospirò abbassando lo sguardo.

Cosa sperava a fare?

Non sarebbe venuto.
Lo aveva fatto arrabbiare seriamente.
No!!
Non era colpa sua!
Era colpa di quel cretino di Yunho.
Era lui che aveva deciso di fare quello che voleva, di poter andare da Ueda come se fosse una cosa abbastanza normale.
Lo odiava!!!
Lo odiava seriamente.

S’incamminò verso la porta girando la chiave che l’aveva tenuta chiusa tutto quel tempo.
Scese le scale come un fulmine e sul divano vide Jaejoong, Changmin, Yoochun e Siwon che girarono contemporaneamente la testa.

-Junsu!- disse Jaejoong

Il giovane però si avvicinò velocemente verso Changmin

-dove abita quel cretina..- disse serio

-chi?-

-…Ueda…lo so che lo sai quindi dimmelo subito..-

-…ma…Junsu..-

-dove abita!!!-

-…va bene…abita davanti alla posta…gli unici palazzi bianchi…ma non puoi entrare così!-

Junsu non lo ascoltò nemmeno.
Si girò e andò verso la porta uscendo come una furia.

-e ora???- disse Yoochun

-Changmin chiama Yunho, prova a contattarlo in qualche modo- disse Siwon

-vediamo se risponde-






**





-rrrrriiiii…..rrrrrriiiiii…….rrrrrriiiiii-

“pronto…”

“Yunho cazzo..” disse Changmin

“dimmi…”

“dove cazzo sei?”

“perché…”

“Junsu sta venendo da Ueda..”

“cosa???”

“vedi di andartene da li…”

“io non sono con Ueda…me ne sono andato da una vita…”

“…be però hai avuto il tempo per prenderti l’aperitivo…vero??”

“Changmin che diavolo stai dicendo??”

“c’eri tu sotto la doccia…non io..”

“doccia??? Ma sei fuori?? Sono andato li per parlare ma quello mi si è attaccato e sono andato via..”

“eh?”

“ma scusa mi hai chiamato?”

“..si e ha risposto lui..”

“e tu gli hai creduto???”

“Yunho che vuoi che ti dica…lui è Ueda…”

“chissene frega!!! Ora vado”

“YU…”

La chiamata si bloccò e Yunho si mise a correre verso la macchina.
Non sarebbe mai arrivato in tempo per fermarlo visto che si era allontanato troppo dalla città per trovare un po’ di pace.
Salì in macchina mettendo in moto velocemente.

-che diavolo combini Junsu- disse sgommando





**





Ormai era li, davanti a quella casa, davanti a quella porta gigantesca.
Voleva bussare anzi, voleva buttare giù la porta e urlare contro Ueda anche se non sapeva nemmeno come fosse fatto.
Sicuramente era un bel ragazzo, conoscendo Yunho.
Eppure non aveva il coraggio di suonare il campanello.
Aveva paura di scoprire la verità.

Se Yunho fosse stato in quella casa?
Cosa avrebbe dovuto fare?
Spaccargli la faccia?

L’avrebbe fatto molto volentieri visto il prurito che aveva alle mani tutte le volte che sentiva il nome di quel ragazzo.
Doveva prendere una decisione al più presto.
Se Yunho fosse stato li dentro pazienza avrebbe preso a calci anche lui visto che era ancora il suo ragazzo.
Avanzò verso la porta alzando il braccio su di essa quando all’improvviso si aprì senza che lui muovesse nulla.

-mh?- disse un ragazzo vedendolo li davanti spaesato

-…chi sei?- chiese di nuovo il giovane fissandolo

Era molto alto, quasi quanto Yunho.
I lineamenti del viso erano dolci quasi femminili quanto quelli di Jaejoong.
Teneva i capelli legati in una coda che gli ricadeva di lato. Erano lunghi per un ragazzo.

-…tu…tu sei Ueda?- chiese Junsu imbarazzato

-…si perché?- chiese il giovane senza capire

Junsu cambiò espressione andando su di giri.
Gli andò addosso facendolo sbattere conto la porta.

-sei fuori???- disse Ueda dopo la botta

-no!! Tu sei fuori!! Tu devi stare lontano da Yunho hai capito????-

-…non…non dirmi che sei tu Junsu..-

-eh?-

-ahah…il piccolo Junsu…finalmente ti conosco…-

-….-

-se cerchi Yunho non cè…è andato via da poco però….magari lo puoi rincorrere…-

-….non ti credo…-

-no?- disse Ueda guardando il più giovane con sguardo di sfida

-…no…-

-..be mi dispiace….io però mi sono divertito con lui…ma se tu non ci vuoi credere va bene nessuno ti obbliga…certo conoscendo il suo passato..dovresti rendertene conto da solo che non sto mentendo…-

Junsu si staccò da Ueda facendo qualche passo indietro.
Il suo viso era sconvolto.
Tratteneva a stento le lacrime solo per non darla vinta a quello stronzo.
Eppure il suo cuore piano piano si stava logorando.
Come aveva potuto Yunho?
Non era possibile una cosa del genere.
Ma perché poi lui ci credeva??
Come poteva credere a quella specie di ragazzo che farebbe di tutto per riavere Yunho nel suo letto.
Non doveva assolutamente credergli.

-tu…tu sei solo un bastardo…-

Ueda lo fissò di colpo.
Chiuse gli occhi e si passò una mano tra i capelli tirando da una parte la frangia

-…te lo detto nessuno ti obbliga…io però sono stato da dio…ma tu lo sai meglio di me…Yunho è una macchina del sesso-

Quello era veramente troppo.
Non poteva permettersi di parlare così del suo ragazzo.
Non poteva seriamente permettersi.

-STAI ZITTO!!!!- urlò Junsu andandogli addosso tirandogli un pugno in faccia

Ueda si ritrovò di nuovo addosso alla porta ma questa volta completamente abbassato con entrambe le mani sul viso per il dolore che provava al naso

-BASTARDO!!!!- disse Ueda barcollando

In quel momento una macchina sgommò per la strada fermandosi proprio davanti alla casa di Ueda.
Junsu si girò di colpo e riconobbe la macchina di Yunho il quale scese immediatamente dalla vettura e si mise a correre verso i due

-che diavolo fai???- disse il moro avvicinandosi a Junsu

-…nulla..- rispose il giovane passandogli di fianco ma Yunho lo blocco per un polso tirandolo verso di se

-NULLA??? Ti sembra nulla??? Gli hai rotto il naso..-

-AVEVO IL DIRITTO DI FARLO!!- urlò Junsu arrabbiato

-SEI FUORI??? NON AVEVI NESSUN DIRITTO!!!-

-NON SI PUO’ PERMETTERE DI DIRE CAVOLATE!!! NON SI DEVE PERMETTERE DI PARLARE DI TE COME SE FOSSI LA SUA MACCHINA DEL SESSO..ACCIDENTI YUNHO!!-

Non ne poteva più.
Le lacrime cominciarono a solcargli il viso un’altra volta ed era veramente stanco di piangere a vuoto.
Yunho gli lasciò il polso avvicinandosi a Ueda

-stai bene?-

-…si..non è rotto…- rispose il ragazzo tamponandosi il naso con un fazzoletto
Junsu guardò la scena sconcertato.
Perché gli chiedeva come stava???
Perché si preoccupava per un ragazzo che non meritava nemmeno compassione???
Perché non si preoccupava di loro? Del loro rapporto??
Perché nei suoi occhi vedeva solo odio e non quell’amore che tanto diceva di provare per lui?

-vado dentro…- disse Ueda aprendo di nuovo la porta

-ok…ciao…-

-ciao…-

Ueda scomparve dietro la porta e Yunho si girò guardandolo.
Sospirò pesantemente mettendosi a camminare passandogli di fianco senza dirgli nulla.

-….andiamo..- disse solo una volta arrivato alla macchina

Junsu non rispose.
Rimase fermo nel punto in cui lo aveva lasciato Yunho.

-Junsu…- disse di nuovo il moro

-….-

-Junsu andiamo!- disse di nuovo

Il giovane girò lo sguardo fissando il viso del moro quasi privo di espressione.

Perché non vedeva nulla?
Perché sembrava che Yunho non lo calcolasse più?
Per quale motivo non sentiva più il suo amore?

-Junsu…ti vuoi muovere….?-

-vado a piedi- disse il ragazzo mettendosi a camminare

-JUNSU!!- disse Yunho chiudendo la macchina andandogli dietro

Il giovane però si mise a correre come al solito ad una velocità superiore a quella di Yunho ma purtroppo per lui iniziò la corsa troppo tardi e Yunho riuscì a raggiungerlo bloccandolo un’altra volta per il polso

-LA VUOI SMETTERE???- disse Yunho alzando la voce

-di fare cosa??? Spiegamelo cosa ho fatto???-

-questo tuo continuo scappare da me, da tutto!!!-

-non sto scappando!! Voglio solo stare da solo!!-

-perché??? Perché hai fatto tutto questo casino?? Potevamo passare una bellissima giornata..potevo parlare dieci minuti con Ueda e poi tornare da te e stare tutta la notte insieme…ma tu no!!! Tu mi devi sempre vedere come uno stronzo!! E io sono stanco Junsu SONO STANCO di passare per lo stronzo di turno!!! Io non ce la faccio a stare con una persona che non si fida di me!!!-

-mi devo fidare??? Eppure mi hai già mentito Yunho!!!-

-solo perché sono andato a parlare con lui??? Scusami se è stato l’unico che io abbia amato prima di te!! Scusami se gli ho voluto bene!!! Abbiamo solo parlato accidenti!!! Non te l ho detto per non rovinare tutto ma alla fine non ti posso mica mentire in eterno…ma forse avrei fatto bene!!!!! Sai solo piangere e scappare e io sono stanco-

Junsu abbassò lo sguardo.
Le lacrime si erano triplicate e non sapeva più come fermarle.
Quella era la fine.
Era la fine di tutto quello che avevano creato.

-…lasciami..- disse tirando il braccio

-no!! Non te ne andrai via così lo vuoi capire???-

-lasciami…-

Yunho non calcolò la sua richiesta e cominciò a tirarlo verso la macchina

-SMETTILA!! YUNHO LASCIAMI!! YUNHO!!- disse Junsu cercando di staccarsi dalla morsa del moro che continuava a tirarlo come se fosse una piuma

Ormai era riuscito a trascinarsi verso l’auto e aveva aperto la portiera spingendolo poi dentro.
Chiuse la porta e chiuse solo la portiera.
Salì in macchina dopo pochi secondi e accese il motore

-FAMMI SCENDERE!!!- urlò Junsu

-no!!! E smettila!!!- rispose Yunho schiacciando l’acceleratore

-YUNHO FAMMI SCENDERE!!! VOGLIO SCENDERE!!! CHIAMO SIWON ADESSO!!-

-chiama chi ti pare..- rispose il moro senza guardarlo

-IO TI ODIO..- ripose il giovane scoppiando di nuovo a piangere

-anche io ti amo..- disse Yunho guardando sempre la strada

-NO IO TI ODIO YU!!!! TI ODIO!!!!-

-..va bene..-





**






-Min…dormi qui?- chiese Jaejoong al giovane che ormai era mezzo morto sulla sua spalla

-…eh?-

-dormi con me??- chiese di nuovo il biondo

-…no…no amo devo..andare a casa…-

-si…certo come ci arrivi?? Ti addormenti da qualche parte…-

-no….no…-

-dai andiamo a dormire…-

-….-

-dai alzati Min!!-

Siwon scese le scale arrivando in salotto dove il biondo tentava invano di portare il fidanzato al secondo piano

-Jj la mamma non torna..io vado da Leeteuk -

-??? Perché ci vai??è andato via due ore fa??-

-..em….fatti miei??-

-ma??ma Junsu??-

-sicuramente Yunho lo avrà trovato se no chiamava no?-

-…vero..-

-be divertitevi…-

-…se se…buona notte…-

-ciao ciao Siwon- disse Changmin sventolando la manina

Il maggiore uscì di casa chiudendo a chiave la porta e i due ragazzi si ritrovarono soli.

-dai comincia a salire che io spengo tutte le luci..-

-…mh…aspetta…ma…Yoochun?-

-è da Heechul…non ti ricordi??? È andato via dopo un ora che era uscito Junsu..-

-…a si???-

-si…-

-…ma siamo da soli??-

-si Min!!!-

Changmin impallidì.
Si alzò di colpo avvicinandosi a Jaejoong.
Gli mise le mani sui fianchi e lo tirò su di peso mettendoselo in spalla

-MIN CHE ACCIDENTI FAI???-

-andiamo a letto tesoro!!!- disse il moro salendo le scale di corsa senza perdere l’equilibrio (e meno male se ciao ciao JJ)

-MIN!!! METTIMI GIU’- urlò Jaejoong cercando di divincolarsi

Il moro arrivò in camera e dopo aver aperto la porta con non si sa bene cosa lasciò cadere il biondo sul letto.
Gli si mese sopra con foga e cominciò a baciargli collo

-ma tu non avevi sonno???- disse Jaejoong praticamente bloccato dalle braccia dell’amante

-si tesoro….sonno dato dal fatto che tanto non potevo farti niente…-

-e se io non volessi fare nulla!!!?-

Changmin si bloccò all’instante sentendo il suo cuore perdere un battito.
Cosa avevano sentito le sue orecchie???
Non aveva detto che non voleva fare nulla vero?? Vero??
-amore..mio…- disse il moro in preda al panico

-sii?- rispose il biondo sapendo di tenerlo appeso ad un filo

-scherzi vero?-

-oh no..non scherzo..io ho seriamente sonno..-

-no…no dai non dirlo…ti prego..-

-Min cerca di capire sono stanco…abbiamo un sacco di tempo..-

-ma io devo studiare e non posso-

-allora quando finirai gli esami..-

-TRA DUE SETTIMANE??-

Se quello fosse stato un manga Changmin sarebbe stato sicuramente con due grossi lacrimoni sotto gli occhi e lo sfondo blu dietro di lui per la tristezza.
Jaejoong si mise a ridere di gusto vedendo le facce del fidanzato sempre più assurde.

-perché ridi??-

-wahah mi fai morire!!!-

-tu mi prendi in giro eh??-

Changmin gli andò di nuovo addossò riprendendo quello che aveva smesso di fare, ossia mangiargli il collo di baci.
Jaejoong tentò di bloccarlo ma quello che ottenne furono i polsi bloccati contro il letto.

-MIN!!- disse Jaejoong tentando di avere l’attenzione del moro che piano piano gli alzava la maglia

Ormai era inutile farlo smettere.
Jaejoong si lasciò toccare beandosi di tutti quei baci che piano piano lo facevano accaldare.
Alla fine, anche lui ne aveva bisogno.


21 capitolo
-le incomprensioni spariscono-


La macchina si fermò davanti a quella casa che Junsu conosceva bene.
Yunho schiacciò il tasto di un piccolo telecomando e il cancello si aprì automaticamente.
Entrò all’interno del piccolo cortile aspettando che anche la porta del garage si aprì automaticamente.
Una volta aperta entrò all’interno parcheggiando la macchina.
Spense il motore e mise via il piccolo telecomando.

-….portami a casa..- disse Junsu con poca voce guardando di fronte a se

-…no- rispose Yunho aprendo la portiera uscendo dalla macchina

Chiuse la portiera e fece il giro lentamente avvicinandosi alla portiera del passeggerò.
L’aprì del tutto e attese che Junsu si decidesse a scendere.
Purtroppo però il giovane non aveva nessuna intenzione di farlo, anzi se lo avesse lasciato in macchina ci sarebbe stato senza dire nulla.
Yunho attese ancora qualche minuti quando ad un tratto si avvicinò a lui prendendogli un polso.
Junsu tentò di rimanere seduto ma Yunho tirò di più facendolo sbilanciare in avanti e alla fine dovette uscire per forza dall’autovettura.
Il moro chiuse la porta tenendolo sempre stretto il polso di Junsu che tentava invano di liberarsi da quella stretta.
Yunho invece lo tirò dietro di se camminando verso una porta.
L’aprì e si ritrovarono nel corridoio che conduceva alla sua camera.
La luce era spenta, segno che Changmin era sicuramente da Jaejoong.
Entrò dentro accendendo la luce spingendo Junsu sul suo letto.
Chiuse poi la porta a chiave e alla fine si girò verso il fidanzato che se ne stava seduto su quel letto con lo sguardo basso.
Si tolse il giubbotto e lo posò sulla sua sedia.
Si avvicinò al letto e si sedette di fianco a Junsu che si spostò facendo così uno spazio tra lui e Yunho il quale sospirò pesantemente passandosi le mani tra i capelli.

-…ti rendi conto di quello che hai fatto..- disse Yunho tentando di rimanere calmo

-…..-

-…Junsu…gli hai tirato un pugno…potevi rompergli il naso accidenti…-

-….se sei tanto preoccupato puoi sempre andare a vedere come sta..-

-….tsk….non ti rispondo nemmeno guarda…-

-….allora che vuoi…perché mi hai portato qui??- disse Junsu guardandolo finalmente negli occhi

Yunho lo guardò con sguardo torvo.
Si avventò contro di lui facendolo andare indietro con la schiena ritrovandosi uno sopra l’altro.

-togliti!!!- disse Junsu tentando di spostare Yunho

-ascoltami!!! Mi devi ascoltare Junsu!!!-

-no…-

-accidenti a te!!!io ti amo porca miseria…perché non lo vuoi capire…perché continui ad aver paura di me…-

-il passato non cambia…tu eri così…e qualcosa dentro di te rimarrà com’eri prima…l’amore che provi per me non ti fermerà…-

-….-

Yunho si bloccò.

Era questo che pensava di lui?
Non si fidava di lui??

Si sentì tremendamente ferito e amareggiato.
Si spostò dal corpo del fidanzato alzandosi definitivamente.
Junsu si rese conto che quelle parole lo avevano veramente ferito.
Lo vide allontanarsi da lui.
Lo vide sedersi sul letto di Changmin, stendersi e dargli le spalle.

-…se vuoi andartene fai pure…io….io ho finito..- disse con poca voce

Junsu si alzò.
Si avvicinò alla porta della camera e uscì senza dire nulla.
Yunho sentì le guance bagnarsi lentamente.
Non era mai stato così male.

Junsu però era li.
Dietro quella porta con gli occhi pieni di lacrime.
Fece un paio di passi verso il garage ma non riuscì ad andare oltre.

Allontanarsi da Yunho?
Non poterlo più abbracciare?
Non poter più vedere quel viso? Quello splendido sorriso?
Poteva seriamente vivere senza il suo conforto?
Senza le sue parole, la sua voce?

No.
Non poteva.
Lui viveva grazie a Yunho.
Senza di lui non era nulla.
È vero, aveva fatto degli errori, ma da quando si erano detto ti amo per la prima volta, Yunho non aveva mai fatto nulla di sbagliato.
Perché sapeva che lo amava.
Sapeva che non avrebbe mai cercato di farlo soffrire.

Allora perché se n’era andato da quella stanza?
Perché cercava di allontanarsi da lui se sapeva benissimo di non poter sopravvivere?

Si spostò girandosi verso la quella porta.
Non ci pensò oltre e tornò indietro aprendola di colpo.
Yunho si girò verso di lui.
Si guardarono.
Entrambi con gli occhi umidi e tristi.

Perché si facevano del male?

Junsu chiuse la porta e gli andò in contro aggrappandosi a lui.
Yunho lo strinse a se con forza.


-Dio credevo di averti perso davvero…- disse il moro stringendo il fidanzato contro il proprio petto

-non…non vivo senza di te..- rispose Junsu trattenendo a stento le lacrime

-…tu devi capire una cosa..- disse di nuovo Yunho spostando il più giovane mettendogli le mani sul viso

-io ti amo..-

Junsu fissò i suoi occhi.
Quei bellissimi occhi profondi che lo facevano impazzire.

-dillo di nuovo..- disse Junsu

-ti amo..- disse Yunho avvicinandosi a lui baciandogli delicatamente le labbra

-ti…amo..- disse di nuovo tra un bacio e l’altro scendendo sul suo collo

-…anco..ra..- disse Junsu posandogli la mano sulla testa

-ti amo …- disse di nuovo il moro tornando sulle labbra del più giovane ma questa volta con più foga infilò la lingua in quella bocca cercando la sua

Le loro lingue cominciarono a girare e toccarsi tra loro sentendo mille brividi che gli attraversavano costantemente il corpo.
Piano piano Yunho si ritrovò disteso sul letto con Junsu sopra che muoveva il proprio bacino addosso al suo membri facendolo sussultare.
Sentiva il respiro del fidanzato sempre più affannato mentre il suo corpo si muoveva sopra di lui.
Si stava eccitando anche lui e non riusciva più a resistergli.
Il corpo di Junsu era troppo anche per lui.
Posò le sua mani su quei fianchi meravigliosi e salì togliendogli la giacca che indossava.
Junsu non gli diede nemmeno il tempo e si levò anche la maglietta prendendogli le mani portandosele sul petto.

-toccami Yunho..- disse a bassa voce sentendo le mani del moro farsi più pesanti

Gli piaceva sentire le mani di Yunho su di lui, sul suo corpo.
Gli piaceva stare sotto di lui, vederlo muoversi.
Gli piaceva essere comandato da lui.

-cosa vuoi..- disse il moro alzandosi un po’ tirando il fidanzato verso di se

-…dai dimmi cosa vuoi..- disse di nuovo il moro spostando la sua mano sulla virilità del fidanzato che ansimò

-…Yu…io voglio te..-

-ma è generica la cosa…-

-…dai..- disse Junsu guardandolo con occhi supplicanti

-no no…se mi vuoi…devi conquistarmi….ricordi?-

-….ti pare il caso??? Tu dovevi riconquistarmi…-

-già…e ora tocca a te…-

-ma??? Io che centro…-

-…allora?-

Junsu guardò il fidanzato con sguardo contrariato.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Non ne aveva idea.

-…allora..?-

Junsu sorrise.
Gli era venuta un’idea.

-…allora…vuoi che ti conquisti?- disse Junsu con sguardo ammiccante

-…si…-

-davvero?- disse di nuovo gattonando verso il suo viso

Yunho si ritrovò sotto il corpo di Junsu il quale si alzò portando le mani sui pantaloni che indossava.
Cominciò a slacciare piano piano il primo bottone.
Con la stessa lentezza fece scendere la lampo fino in fondo.
Si spostò indietro e li fece scendere sempre con la stessa lentezza mentre il viso di Yunho assumeva le facce più assurde.
Si rese conto da solo di essersi messo in un vero pasticcio.
Junsu continuò il suo strip facendo cadere i pantaloni per terra.
Si mise di nuovo a novanta gattonando con audacia verso di lui ma si fermo prima.
Le mani affusolate del giovane percorsero le gambe del moro che vibrò non poco per quel tocco così assurdo.
Raggiunse il bottone dei pantaloni e lo slacciò con un piccolo gesto.
Poi toccò al secondo bottone e lo fece scattare con lo stesso gesto ma con molta più lentezza.
Arrivò al terzo bottone e qui si fermò.
Avvicinò il viso alzandogli lentamente la maglietta baciandogli con delicatezza la pancia mentre con l’altra mano faceva scattare il bottone mancante.
Yunho sentiva il cuore battere sempre più velocemente tanto che sarebbe scoppiato se non avesse fermato il fidanzato ma non ne aveva la forza mentale per fermarlo.
Junsu intanto gli aveva tolto i pantaloni.
Sempre con molta lentezza posò una mano sul suo membro toccandolo piano.
Sentì il respiro di Yunho affannarsi.

-ei…ti piace?- chiese il giovane come se fosse la cosa più normale del mondo

-…eh?- chiese Yunho cercando di non mostrare il godimento puro che stava provando

-non ti piace?- chiese Junsu falsamente affranto

-…mmm si…cioè certo …ma…non sai fare di meglio?-

-…di meglio?- ripeté il giovane

-di meglio…- disse di nuovo Yunho

-…vuoi vedere?- chiese Junsu convinto

-…si..-

Lo vide abbassarsi lentamente.
Sentì la sua mano togliere i boxer che coprivano il suo membro.
Sentì quelle labbra su di lui baciarlo.
Quella lingua che tanto bramava, leccarlo.
Quella bocca lo avvolse in pochi secondi.
Non poteva resistere.
Non ne aveva le forze per resistere a tale tortura.
La bocca calda del fidanzato lo avvolse del tutto arrivando talmente in fondo da fargli perdere il fiato.

-Junsu…- disse Yunho al limite

Il giovane tornò su continuando la sua tortura.
Cominciò a salire e scendere succhiandogli la pelle senza sosta.

-Junsu!!!- disse Yunho tentando di bloccargli la testa ma il giovane gli tenne la mano e continuò a succhiare sentendo il liquido del moro entrargli in bocca

-aah!! Aah!!! Junsu…fermati…aah..-

E finalmente si fermò.


22 capitolo
-perchè anche l'amore può finire-


-di nuovo qui….- disse Junsu sedendosi in uno dei banchi in fondo alla classe

-…già..- rispose Jaejoong sedendosi di fianco all’amico

-perà in una nuova classe..- si intromise Yoochun sedendosi vicino a Jaejoong

I tre rimasero in silenzio ascoltando i rumori che provenivano dal corridoio della scuola.
Era arrivato il fatidico giorno.
Il primo giorno di scuola dell’ultimo anno di superiori.
Sembrava ieri che erano iniziate le vacanze, invece erano appena finite.
I giorni di tranquillità e pacchia totale erano finiti visto che ormai anche loro erano arrivati all’ultimo anno e avrebbero dovuto sostenere l’esame.

-secondo voi…i professori diranno qualcosa per il cambio di cognome….- chiese Junsu a bassa voce vedendo altri compagni entrare in classe

-ma va…stai tranquillo…mamma è venuta a parlare personalmente…-

-…mh…speriamo..-

Junsu spostò lo sguardo verso tutti i suoi compagni.
La voce si sarebbe sparsa comunque e lui non era del tutto contento.
Si sarebbero tutti fatti gli affari suoi e la cosa lo infastidiva parecchio.
Aveva cambiato cognome ed era diventato a tutti gli effetti figlio di Yoona.
Naturalmente non sarebbe stato possibile senza un aiuto da parte degli amici della donna che senza fare troppe domande hanno effettuato il cambio.

-Junsu…- disse Jaejoong vedendo il fratello completamente assolto nei suoi pensieri

-si?-

-viene Yunho oggi?-

-credo di si…non so…forse andava a fare un giro in università..-

-un giro??- chiesero i due fratelli senza capire

-…si per vedere se gli interessa sul serio o no..bo-

- quel ragazzo non la smette di stupirmi….Changmin invece si è preso un anno sabbatico…il signorino tanto non è indietro…-

-…già…beato lui- rispose Junsu sospirando

La giornata continuò lenta ma tranquilla.
Come ogni primo giorno di scuola che si rispetti, non fecero altro che parlare con i professori su come verrà effettuato l’esame e quanto avrebbero dovuto studiare per passarlo bene.
Arrivarono a casa giusto in tempo per il pranzo e quando entrarono si trovarono davanti Yunho

-e tu che ci fai qui?- disse Junsu vedendo il fidanzato

-sono venuto a trovarti no?? Volevo sapere com’è andato il primo giorno..-

-ma si come vuoi che sia andato..?- rispose il giovane lasciando la cartella vicino alle scale come i fratelli

-…-

-..em…mamma Siwon è a casa?- chiese Jaejoong

-no è andato in università…-

-…mm ok…-

-be, Yunho rimani a mangiare?-

Il ragazzo si girò verso la donna guardandola tristemente come se quella richiesta gli avesse spezzato il cuore. Il suo sguardo si spostò subito dopo verso quello del fidanzato che lo bruciò come avesse due laser al posto degli occhi.
Il moro abbassò il viso sospirando.

-…no..io…io vado a casa, grazie lo stesso..- rispose con poca voce, quasi fosse sul punto di piangere

-sicuro?- chiese Yoona senza capire

Junsu si girò verso di lei fulminandola con il suo sguardo di ghiacciò mentre Yunho si avvicinò lentamente alla porta

-ci vediamo poi…- disse senza guardare nessuno in particolare anche se quelle parole erano riferite a Junsu

-ma…Yu??- rispose Jaejoong vedendo il moro uscendo velocemente dalla casa.

Il biondo lo seguì di scatto senza pensare mentre il volto di Junsu lo seguiva lentamente.

-Yu!! Yunho!!!- gridò il biondo ormai fuori dal cancello

Il moro si fermò.
Che cosa stava succedendo??
Perché Junsu lo aveva trattato in quel modo?
Perche erano così distanti??

-..dimmi Jj..- disse Yunho senza voltarsi

Il giovane si avvicinò a lui

-ma cosa è succ…-

Non riuscì a continuare.
Il volto rigato dalle lacrime dell’amico gli fece gelare il sangue.
Lo sguardo perso nel vuoto, il respiro flebile e gli occhi ormai sommersi da una marea di lacrime.

-Yu….- disse il biondo mettendogli una mano sulla spalla

Il moro alzò lo sguardo verso quel ragazzo.
Non riuscì più a trattenersi.
Lo guardò profondamente.
Altre lacrime scesero dai suoi occhi e si coprì il viso con la mano.
Jaejoong si avvicinò a lui di scatto e lo abbracciò forte.
Qualsiasi cosa fosse successa, Yunho era sconvolto e sicuramente non poteva essere una semplice stupidata.

-…Yu….perché piangi così…-

-Jj…scusa…- disse il moro staccandosi

-cosa? Di cosa?-

-ti prego scusa…devo andare…- disse spostandosi

-…Yu…no dimmi cosa c’è…dimmi perché piangi…-

-JJ!!-

I due ragazzi si voltarono verso la voce che aveva urlato quel nome.
Junsu se ne stava la davanti a loro con quello sguardo perforante.
Il biondo però non si fece condizionare da quello sguardo.

-che c’è?- disse stizzito

-…è pronto…-

-ora arrivo-

Però non si rese conto che Yunho si era già allontanato da lui.

-Yu??- disse voltandosi non vedendolo più

Era sparito.
Junsu entrò in casa senza dire altro e lui rimase li, appoggiato al muretto di casa.
Che diavolo stava succedendo?






**






-sei tra le nuvole oggi?- chiese Yoochun vedendo il fratello steso sul suo letto con lo sguardo fisso verso il soffitto

Non rispose alla domanda semplicemente perché non l’aveva nemmeno sentita.
Era troppo preso dai suoi pensieri.

Perché Yunho si era messo a piangere in quel modo?
Perché Junsu continuava a fissarlo con lo sguardo di ghiaccio?
Perché anche Yoona si era zittita dopo aver visto lo sguardo del fratello?

Yoochun smise di leggere il suo libro di storia e si avvicinò al biondo.

-ei??- disse mettendosi davanti al suo viso distraendolo così dal bianco soffitto

-..si?-

-ma dove sei con la testa…?-

-a te non ti è sembrato strano?-

-eh?- chiese Yoochun sedendosi sul letto del biondo prendendo poi tra le mani un peluche

-…cioè?-

-ma si il..il comportamento di Junsu…-

-…si ma…bo non so…-

-…quando sono uscito fuori…Yunho…piangeva..-

-cosa?-

-si…-

Yoochun sospirò pesantemente e si avvicinò al muro appoggiandosi con la schiena.
Jaejoong lo guardò stranamente e si avvicinò a lui

-tu sai qualcosa….-

-io?? No…-

-invece si…-

-e cosa??-

-dimmelo tu…-

Il moro si grattò la testa sorridendo.
Ormai era stato scoperto, tanto valeva parlare

-…da quel poco che ho sentito…Junsu…..non lo ama più..-

-eh???????????-

-shhhhh-

-ma…ma come??- rispose il biondo a bassa voce

-…ho sentito una telefonata una settimana fa…e Junsu ad un tratto si è messo ad urlare…forse credeva di essere solo a casa…io ero appena tornato….e l’ho sentito dire…”non…non ti amo più e non so che fare…”-

-basta?-

-…-

-allora?-

-ha detto che ama un altro..-

-un altro??????-

-…-

-e chi?-

-questo non lo so…-

Jaejoong sospirò tristemente.
Come poteva sentirsi Yunho adesso?
Dopo tutto quel tempo, sentirsi dire che il suo fidanzato ama un altro.

-…io…-

-cosa?- chiese Yoochun

-esco..- disse il biondo alzandosi vestendosi velocemente

-JJ non fare come tuo solito…-

-no no tranquillo…vado…vado in fumetteria…-

-è chiusa…-

-ne hanno aperta un’altra!!!-

-…il tuo manga non è ancora uscito..-

-nomac’èunaltroboyslovedevoprenderloassolutamentequindivadociaooooo!!!!!-

Ad una velocità assurda il biondino uscì dalla stanza volando giù fino al primo piano.





**



“….io….io ti amo..”

“non…non dirlo..”

“non posso farci nulla…”

“ti prego Junsu…”

“ma io…io ti amo…”

“…..si…lo so….anche io ti amo…”



23 Capitolo
-ascolta sempre il tuo cuore che batte-

-Yunho!!!- disse Jaejoong muovendo il braccio per farsi vedere dall’amico che camminava verso la sua direzione

Il moro sorrise e si avvicinò a lui.

-come stai??- chiese il biondo impaziente

-….bene…mi sono un pò ripreso…-

-finalmente!!!!- rispose di nuovo Jaejoong abbracciando l’amico

Erano passate due settimane da quel giorno.
Già.
Quel giorno.
Il giorno in cui tutto quello in cui aveva creduto Yunho si era distrutto.
Il giorno in Junsu aveva preso il coraggio e lo aveva lasciato.
Un semplice messaggio con poche parole e poche menzogne.

“sono innamorato di un altro quindi basta prenderci in giro…”

Parole dure da digerire.
Parole dure da sentirsi dire dopo un anno di amore.
Eppure era proprio così e non si poteva fare più nulla.
Jaejoong aveva parlato più volte con il fratello ma nonostante ciò non era servito.
Anzi, si era pure assorbito le urla di Junsu che lo pregavano di lasciarlo stare.

Ora Yunho era li, davanti a lui, dopo due settimane di completa assenza.
Non era uscito una volta da casa nemmeno per prendere una boccata d’aria.
Aveva passato il tempo nella sua stanza facendo la strada solo per andare al bagno.
Però, dopo vari tentativi, Jaejoong era riuscito a rimetterlo in senso.

-Changmin? Ora che si è iscritto finalmente in università lo sento ogni morte di Papa…-

-…siamo in due…credevo avesse deciso di prendersi un anno sabbatico..-

-…infatti, ma poi ha cambiato idea…-

Yunho sospirò rimanendo in piedi davanti al biondo.

-facciamo un giro?- chiese poi Jaejoong

-ok-

I due si incamminarono verso una meta ignota godendosi i raggi del sole che riscaldavano quella bellissima giornata di fine settembre.
Il cielo era libero da tutte le nuvole e di un azzurro così intenso che nemmeno d’estate l’avevano visto così.

-come va la scuola?- chiese Yunho

-ma si, tutto ok…ho già una marea di cose da fare…-

-immagino…-

-e tu…l’università?-

-..non credo che ci andrò…-

-cosa??-

-…voglio andare a lavorare con mio padre…Changmin si è tolto il problema perché non aveva nessuna voglia di dire di si a mio padre…io credo invece che accetterò…-

-…e cosa faresti? Tuo padre non l’ho mai visto sai?-

-ahah- rise il moro portandosi una mano sul volto

Jaejoong sorrise con lui guardando il suo viso finalmente allegro.
Qualcosa però lo colpì.
Non aveva mai visto bene il suo sorriso.

-…mio padre è sempre in giro per affari. Controlla un’un azienda di softwer per computer e lavora in giro per il mondo perché è in contatto con l’America, L’Europa e altri paesi…io vorrei viaggiare come lui..-

-te ne andresti???- chiese il biondo fermandosi

-…può darsi…-

Jaejoong abbassò lo sguardo e riprese a camminare seguito dal moro.
Quella rivelazione lo aveva lasciato senza parole.
Yunho se ne voleva andare e per qualche strano motivo il suo cuore stava battendo più veloce del normale.

-tutto ok?-

-…mh? Si si…-

-entriamo qui?- chiese il Yunho indicando un parco

-…sei sicuro?-

Yunho sorrise e abbassò lo sguardo.

-tanto non posso dimenticarmelo….è nella mia testa. Posso togliere tutte le foto e non andare nel suo parco preferito, ma lui sarà comunque li nel mio cuore…quindi tanto vale no?-

-ok- rispose Jaejoong




**




“cosa devo fare….”

“non lo so…”

“…ti prego….dimmi che mi ami…”

“ti amo Junsu…ma tu non dovresti…”

“nemmeno tu dovresti…”

“…stiamo commettendo un grave errore…”




**




-finalmente ..- disse Yoochun vedendo il fratello entrare in casa

-ei!!- disse il ragazzo chiudendo la porta

-…dove sei stato?-

-HEECHUL!!!!!- urlò Jaejoong vedendo l’amico seduto sul divano che si alzò all’istante

Si abbracciarono forte e per poco non caddero sul divano.

-quando sei tornato???-

-oggi- disse l’amico sorridendo

-non te ne vai vero???-

-no non me ne vado tranquillo- rispose il moro

-allora mi rispondi ? Dove sei stato?- chiese di nuovo il fratello

-ero fuori con Yunho, ma mi ascolti quando parlo??-

-no - rispose Heechul ridendo

-…come mai con Yunho? Comunque come sta?-

-bene, cioè è ancora triste e si vede che la cosa se la porterà dietro per un bel po’-

-capisco…lo stavo raccontando a Heechul, comunque la mamma non ce fino a venerdì….-

-….davvero??????? Allora chiamo Yunho-

-perché???-

-è a casa da solo e mi dispiace-

-e Changmin-

-in università….Junsu è da Siwon vero?-

-si, così a detto-

-bene!-

Il biondo scappò al secondo piano tutto contento lasciando i due un po’ perplessi.

-…-

-che ce?- chiese Heechul

-…Junsu…-

-cosa?-

-…non è da Siwon…-

-eh??-





**





“posso anche far finta di nulla….ma i miei occhi parleranno per me…perché ti amo…e non posso nasconderlo….l’ho lasciato…”

“…non dovevi…lui ora sta male e io soffro per lui…”

“…no…non devi soffrire….”

“soffro perché ti amo….e non dovrei”




**



Per quale motivo il suo cuore continuava a battere?
Perché continuava a rimbombare nel suo petto senza motivo?
Eppure un motivo doveva pur esserci.

Prese il cellulare e vide il display vuoto.
Certo che il suo ragazzo proprio non si faceva sentire.
Va bene che aveva iniziato in ritardo l’università e doveva mettersi alla pari, però un messaggino ogni tanto ci stava.
Eppure non se ne preoccupò più di tanto.
Posò il telefono sul suo letto dove se ne stava sdraiato e portò le mani sotto la testa appoggiata al cuscino.
Il soffitto era veramente interessante quella sera.
Ormai erano quasi le nove e Yunho sarebbe rimasto a dormire da lui.
Ci aveva messo almeno un’ora per convincerlo e alla fine aveva ceduto.
Il telefono vibrò leggermente e lui lo prese subito.

“…non ce la faccio…non riesco ad uscire di casa….vieni tu se vuoi…”

“cosa?? A dormire??”

“….si”

Non si preoccupò della strana frase visto che era il fratello del suo fidanzato.
Si alzò e prese il suo zaino di scuola.
Tirò fuori tutti i libri e mise all’interno alcune cose.
Si infilò il giubbotto e mise in spalla lo zaino uscendo dalla camera.

-dove vai??- chiese Yoochun seduto sul divano abbracciato ad Heechul

-…da Yunho-

-eh??-

-ciaooo-

Il ragazzo uscì velocemente lasciando di nuovo senza parole i due amici che si guardarono senza capire.
Non sapeva perché, ma il pensiero di andare da Yunho lo metteva di buon umore.

Perché il suo cuore stava battendo di nuovo così velocemente?
Perché pensava ancora al sorriso che Yunho gli aveva fatto quel pomeriggio?

Non riusciva a capirlo.
Corso per un po’ cercando di pensare ad altro.
Però era inutile.
Aveva qualcosa di strano.
Arrivò davanti a casa di Yunho e suonò il campanello.
Il cancello si aprì e lui entrò arrivando alla porta d’ingresso che si aprì subito.

-scusa…- disse Yunho guardandolo

-ma ti pare?? Dai- disse il biondo mettendogli una mano sulla spalla

Entrarono in casa e si sedettero entrambi sul divano.

-film??- chiese il moro

-certo..però hai il gelato vero??-

-certo che ce l’ho- rispose Yunho lasciando il dvd nella mani del ragazzo che si alzò e lo inserì nel lettore

Dopo alcuni secondi Yunho ritornò in sala spegnendo le luci dando poi in mano a Jaejoong un cornetto alla panna.

-aaaa grazie- rispose il ragazzo sorridendo felice

Il film fu abbastanza coinvolgente e senza accorgersene passarono due ore a ridere per le scene più divertenti.
L’orologio sul muro segnava ormai mezzanotte in punto e Jaejoong cominciò ad avvertire i segni della stanchezza.
Sbadigliò portandosi una mano alla bocca.

-hai sonno?-

-mh..si…-

-bene, andiamo a letto allora- disse il moro alzandosi avvicinandosi al lettore dvd per sistemare il cd

Dopo di che si avvicinò al biondo mezzo addormentato che gli porse la mano.
Lui lo tirò su in piedi ed insieme si avvicinarono alla porta e scesero al piano inferiore entrando in camera.
Jaejoong si buttò sul letto di Changmin accoccolandosi per mene mentre Yunho si sedette sul proprio letto.

-sembri un bambino-

-non è vero…- disse il biondo

-invece si, manca solo il dito in bocca e sei uguale-

Jaejoong gli fece una linguaccia e Yunho rispose con un’ altra linguaccia.
Il biondo allora si alzò leggermente e gli tirò il cuscino dietro ma Yunho lo prese al volo e glielo ritirò.

-all’attacco!!!- disse il biondo andandogli addosso prendendolo a cuscinate

-nooo così non vale Jj!!!!!-

-no???? Davvero??

Il biondo cominciò a fargli il solletico pizzicandolo

-no jj!!! Ahia ti prego-

Aveva ormai le lacrime agli occhi per il solletico quando il biondo si fermò.
Yunho aprì gli occhi e lo vide.

Sembrava strano.
Sembrava assurdo.

Lui era completamente sdraiato sul letto e Jaejoong gli stava sopra a cavalcioni.
Si era bloccato senza motivo, o forse, un motivo ben preciso c’era.
Il suo cuore.
Si era rimesso a battere come un pazzo una volta che si accorse di dove fosse.
Di come si era messo.
Di come il corpo di Yunho lo faceva impazzire.

Ormai non c’erano più dubbi.
Ci aveva girato intorno cercando un motivo per il quale il suo cuore battesse così forte e la soluzione era li, davanti ai suoi occhi, chiara come il sole.
Ma non poteva avere determinati pensieri.
Non poteva provare certe cose per lui.
Per quale motivo il suo cuore continuava a battere per la persona sbagliata???
Perché???

Non sapeva più come chiederselo.
I loro sguardi erano fissi l’uno verso l’altro e nessuno dei due sapeva che fare o cosa dire.
Era palese che qualcosa non andava.
Era palese che qualcosa stava per cambiare.

E forse, ad entrambi andava bene.
E forse, l’unica cosa da fare, era smettere di pensare ed agire.
E piano piano Jaejoong scese verso il moro che senza fare nulla lo vide avvicinarsi alle sue labbra.
Lo sentì contro le sue labbra.
Lo percepì contro la sua pelle.
Lo toccò sui fianchi con le mani con un gesto involontario nonostante per il suo cervello sembrasse abbastanza normale.


E piano piano un piccolo sbaglio si tramutò in un disastro.


-continua-

12 commenti:

  1. Ti prego dimmi ke resterà una jaemin!!!! *__________________________* oddio il capitolo 6 mi piace troppo troppo troppo!!!!!!! ^_____^
    mi piaceee!!!!!

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  2. hihi non posso dire nulla XDXDXD sono contenta che ti piaccia così tanto!!! grazie per il commento mi hai resa ancora più felice

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  3. Eheh finalmente sono riuscita a capire il meccanismo di come si mettono i commenti qui!!!!XDXD oddio lo sapevo!!!me lo sentivo ke la storia avrebbe preso questa svolta!!!! *____* ihihihihih!!!!! povero jae...alla fine piange sempre!!!!XP kmq ovvio ke mi piace!!! mi piacciono tutte le tue ff!!! u.u ma questa...sarà xkè ci sta x il momento la jaemin è la mia preferita!!!!!XDXD nn vedo l'ora di leggere il seguito!!!!!!! *___*

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  4. se ti piace la Jaemin la trovi anche in Love Trouble e in veli di felicità XD waaa sono davvero contenta XD grazie ancoraaa

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  5. Sisi Veli di Felicità l'ho letta!!!!^^ volevo lascià un commento ma li nn riesco mai a lasciarlo!!!!XDXD

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  6. Wow.. non so che altro dire XD
    Anzi no, lo so... che gran casino... >.< per domani volio leggere l'altro capitolo! XD

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  7. Masaaa stupenda questa ff...promette davvero bene, spero di leggere il prossimo capitolo al più presto!!! *.*

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  8. Direi che il casino sei riuscita a crearlo egregiamente... se questo è l'effetto delle canzoni che ti passo, ieri è stata la prima ed ultima volta u.u Scherzo. Mi viene voglia di massacrare Ueda però. E Junsu. Yunho un pò meno. Siwon invece mi fa un pò pena XD Che ne dici di una scena in cui si consola con Leeteuk?

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  9. a junsu smettila di fare il bambino e abbi fiducia in yunho!!!!XD

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  10. nuuuuuuuuuuuuuuu!!!! Povero Yunho ç___ç JJ alla riscossa... spero non finisca con il combinare casini come al solito =D

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  11. speriamo di no! ma a junsu chi piace???XD mistero ù.ù

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  12. E' la prima volta che commento, ma dovevo farlo assolutamente ! U.U

    Alla fine la JaeHo c'è sempre XD (meno male *.*)
    E Junsu ? Oddio io penso che sia Min (il ragazzo misterioso), ormai ne sono convinta...
    Mi piace troppo questa FF *.* (ogni giorno controllo se hai postato un nuovo capitolo XD)

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